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Autore: valeriaspanu    04/01/2014    6 recensioni
"Si, questa è la mia vita… Non è perfetta e in parte è sempre incompleta ma, contando tutto ciò che ci è accaduto, devo ringraziare il cielo per avere Peeta e le sue braccia che mi stringono per farmi sentire il suo amore. Può essere questa la felicità dopo tutto ciò che abbiamo passato?"
La FIC si svolge 5 anni dopo la rivolta. Peeta e Katniss stanno insieme e cercano di lottare contro i propri incubi, ma una nuova minaccia creata da Capitol City incombe su di loro: riusciranno a superare le nuove prove?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Dopo la mietitura non riesco quasi a respirare: sono troppo nervosa e non so come riuscire ad uscire fuori da questa terribile situazione. Jane Snow. Sul serio?! Io, Peeta e i nostri “protetti” ci dirigiamo nelle nostre stanze e una volta giunti in salotto io sono bloccata: non so cosa dire a questa ragazza che mi guarda con astio profondo.

Matthew rompe il silenzio.
-Bene… ci siamo. Dovete aiutarci…- dice lui, leggermente spaventato. – Anche se dubito che questa nuova edizione sia stata creata per trarci in salvo, giusto?-
-Non la volevamo. Nessuno di noi voleva che si ripetesse.- risponde Peeta.
-Oh, immagino che lei lo volesse. Dopotutto è grazie a te che tutto è cambiato.-
Sollevo lo sguardo verso Jane che mi guarda con disprezzo. La rabbia si impossessa di me: sarà pure colpa mia ma lei è la nipote di quel… quel verme assassino.
-Certo che lo volevo.- le rispondo, dura.
-Katniss…-
-No, Peeta. Lasciami parlare. Tuo nonno ci ha oppresso, ha mandato i nostri amici, fratelli e sorelle a morire. Si era preso il potere da solo e ci aveva sottratto la nostra libertà ed è per vendetta che io ho votato sì. Peeta non ha colpa di tutto ciò che sta succedendo. E, sinceramente, neanche io mi sento in colpa anche se, ora come ora, tornerei sui miei passi e voterei no. Ma tuo nonno si meritava di morire.-
Segue un silenzio imbarazzante e carico di rabbia da entrambe le parti e io mi volto, arrabbiata, per andarmene nella mia stanza.
Prima di chiudere la porta sento Matthew che sussurra un- Almeno è stata sincera.-
Non dovevo sentirmi in colpa o in dovere di trattar bene quei ragazzi, soprattutto Jane: loro erano i fautori della loro stessa situazione. Erano rimasti fedeli a Snow sino alla fine. E molti non negavano assolutamente il loro passato. Erano un pericolo per la repubblica, per Panem… per Peeta. E io avrei lottato sino alla morte per farlo stare al sicuro.
Sento bussare alla porta e mi alzo lentamente. Peeta. Peeta arrabbiato.
-Katniss, che diavolo combini?!-
-Sono solo me stessa..-
-Lo so ma… diamine, siamo i loro mentori. Dobbiamo cercare di salvarli. Devono avere fiducia in noi, non il terrore puro!-
So che ha ragione ma non gliela voglio dare vinta. Sbuffo, togliendomi il vestito che Sarah ha disegnato per me e mi metto un paio di jeans e un top sportivo. Non ho la minima idea di come salvare quei ragazzini. Non sono affabile, non so parlare con la gente. Ma che cavolo, ho guidato una rivolta e quindi riuscirò anche a convincere dei capitolini a diventare degli sponsor.
-Hai idee su che consigli dare?- chiedo timorosa a Peeta.
- Restate vivi.- mi sussurra lui, sorridendo.
Insieme, scendiamo al piano di sotto dove i due ragazzi stanno parlando sommessamente l’uno vicino all’altra: da lontano posso vedere che si tengono per mano ma, appena ci vedono arrivare, si allontanano subito. Sorrido istintivamente: penso che, anche in questa edizione, ci saranno degli amanti sfortunati. Ma possiamo trarli in salvo entrambi stavolta: dobbiamo farli vivere.
-Bene,- inizio- quanto ne sapete di sopravvivenza? O perlomeno di vita nei boschi?- I due mi guardano spauriti con i loro enormi occhi. -Benissimo… All’addestramento avrete degli aiuti e, per vostra fortuna, la maggior parte dei giocatori sono molto giovani oppure sono al vostro stesso livello. Ciò che noi vi possiamo suggerire è questo: cercate l’acqua, imparate a costruire delle trappole e, soprattutto, non accendete dei fuochi durante la notte. Ok?-
I due annuiscono, attenti a ogni cosa che dico. Jane non sembra più essere così tanto astiosa: la situazione è così tra noi due, ci detestiamo ma io le servo per vivere.

-Ma soprattutto, dovete farvi piacere. Io e Katniss siamo sopravvissuti grazie al nostro spettacolo. Non sarebbe male riproporre gli “amanti sfortunati”-
Sono basita dalla proposta di Peeta dal momento che la nostra “finzione” gli aveva provocato dolore tantissime volte e, durante gli episodi, mi aggrediva urlando che ero una manipolatrice senza cuore. Ma non devo pensare a questo: devo concentrarmi sul mio lavoro.
-Ricordatevi che il vostro più grande problema sarà la natura. Sia io che Katniss ci siamo salvati grazie agli sponsor e conterà moltissimo anche la parata di domani. Quindi piazzatevi in faccia un bel sorriso anche se tutto ciò che vorreste fare è mandarli sonoramente a fan culo.-
Matthew ride mentre io do un colpo alla gamba del mio fidanzato, abbastanza scandalizzata. Guardo l’ora, sono già le 15.
-Bene…ora dovete andare di sotto, lì incontrerete i vostri stilisti e il vostro team di preparatori. Domani mattina si terrà la parata e in seguito vi allenerete per poi venire giudicati dai vari giudici, tra cui ci sarà anche il presidente Heavensbee. Tutto chiaro?-
Certo che gli è chiaro. Loro hanno solo guardato questo gioco per anni e sanno benissimo le regole e il percorso che dovranno fare. Si saranno di sicuro divertiti ed emozionati mentre noi venivamo massacrati. I due scendono al piano di sotto mentre io e Peeta andiamo nelle nostre camere. Sono distrutta e ho solo voglia di dormire. Sento Peeta sospirare mentre si toglie la protesi e si appoggia alla testiera del letto: è silenzioso stasera. Mi affianco a lui nel letto e appoggio la testa sulla sua spalla.
-A cosa pensi?-
-A come sarebbe stato se avessi votato no quel giorno.-
Mi alzo, guardandolo basita. Sa perché ho votato sì. Sa di Prim. Perché mi accusa adesso? Non l’ha mai fatto, se non durante i suoi episodi.
-Non guardarmi così truce, ragazza di fuoco.- mi dice lui sorridendomi e prendendomi il viso tra le mani. – Abbiamo un modo diverso di vedere la situazione. Ed in quel periodo eri di certo sconvolta per la morte di Prim… Intendo dire che ora, invece di essere in questo…posto, potremmo essere a casa nostra, nel distretto a bere una limonata… Mangiare una torta e divertirci a guardare Haymitch che scappa dalle anatre.-
Sorrido, stringendomi a lui e odorando il suo profumo di cannella e di pane. Quel profumo che non se n’è mai andato via, nonostante le torture di Capitol. Quell’odore mi ha fatto capire che dovevo far ritornare il ragazzo del pane da me.
-Ti avrei chiesto di sposarmi.- Spalanco gli occhi, fissandolo incredula. In tutta risposta, lui mi sorride. -Un matrimonio semplice, come si fa nel nostro distretto. Lontano dalle telecamere, lontano da Plutarch, Gale e tutti gli altri. Ti avevo comprato un anello… Ma l’ho lasciato a casa, in camera nostra. Non mi sembrava il momento più appropriato per chiederti una cosa del genere.-
Non riesco a parlare. Mi ha totalmente zittito con questa rivelazione. So bene che dovrei parlare, che dovrei riuscire a dirgli quanto lo amo e che gli direi sì, anche subito. Ora e per sempre sì. Ma non riesco. Non riesco mai a dirgli quanto lo amo e che morirei senza di lui. Lo bacio con passione, buttandomi su di lui mentre delle lacrime mi escono dagli occhi e lui mi abbraccia e mi stringe a lui e per un po’ non respiro dal momento che non lascio un secondo libero alle nostre labbra e alle nostre lingue. Lui si stacca da me e mi accarezza il volto.
-Grazie..- mormoro tra i singhiozzi, regalandogli un sorriso. – Grazie per quello che fai per me. Grazie di essere il mio dente di leone…-
Lui sa cosa significhi per me e non dice niente, abbracciandomi di nuovo.
-Io sarò sempre qui per te, Katniss. Sempre. Siamo perfetti l’uno per l’altra perché siamo entrambi spezzati. Ma insieme, siamo imbattibili.-
-Ti avrei detto di sì. –
-Mi dirai di sì quando tutto questo finirà, allora.-
-Nel caso me ne dimenticassi, ricordamelo.- gli rispondo, facendolo ridere.
-Aspetta un momento…- mi dice lui e si alza dal letto, zoppicando.
Lo vedo mentre dal frigo prende una bottiglia d’acqua e con il tappo riesce a fare un piccolo cerchio, simile ad un anello. Me lo porge, sorridendo.
-Per ora dovrebbe andar bene, no?-
-Lo adoro.- dico io, mettendolo nell’anulare.
Peeta si avvicina felice verso di me ma a me l’anello non basta. Riprendo a baciarlo e mi metto a cavalcioni su di lui, accaldandomi quando sento la sua erezione premere contro di me. Peeta mi strappa il top di dosso e butta i jeans dall’altra parte della stanza mentre io ho già fatto sparire i suoi inutili indumenti. Non ce la faccio più , questo contatto mi distrugge.
-Ricordati Kat…- mi dice lui, ribaltando le posizioni e prima di entrare dentro di me
-Mmm?- mormoro io, cercando di modulare la mia voce.
-E’ una promessa.-


Ciao cari miei! Allora perdonate questo capitolo un po’ corto e schifoso ma sono in Germania: resterò qui per i prossimi sei mesi perché sto lavorando come tata presso una famiglia e sono davvero ESAUSTA. Inoltre questa storia dei pochi commenti mi sta deprimendo quindi, bitte kommentieren Sie!( per favore commentate xD)
  
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