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Autore: Aanya    05/01/2014    4 recensioni
Alejandro e Heather stanno insieme. Ma come? Quando è successo? Come è possibile che questi due rivali abbiano capito finalmente che sono fatti l'uno per l'altro?
Curiosi?
Mia visione personale su come sono andate le cose...
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Heather, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Erin aprì la porta improvvisamente, facendola sussultare.
-Seriamente?- fece alzando le sopracciglia.
Heather se ne stava sdraiata sul letto. Aveva la testa seminascosta da un libro.
-Da quando in qua si è persa l'abitudine di bussare?- controbatté senza alzare gli occhi.
-Perché non mi hai detto nulla?-
-A proposito di cosa scusa?-
-Di Alejandro-
Heather chiuse il libro di scatto, fulminandola con lo sguardo
-Cosa dovrei averti fatto sapere in merito a lui? Sei tu la fanatica del cavolo!- rispose acida.
Erin era la sua coinquilina. Non che le andasse a genio. Diciamo che la definiva una specie di Sierra che non ossessionava nessun ragazzo con le sue manie di possesso e un tantino più intelligente. Non da sottovalutare, ma neanche il contrario. Lei sapeva tenerle testa. E poi era così testarda! Quando s'impuntava su qualcosa era difficile smuoverla. Difficile, ma non impossibile per Heather.
Voleva andarsene a vivere da sola con i risparmi messi da parte: contava di comperarsi una villa non appena avesse vinto il milione di dollari. Ma questo era un desiderio destinato a protrarsi all'infinito dopo l'ennesima sconfitta. Heather viveva con i genitori, due sorelle e un fratello, Damien.
Con la madre il rapporto era sempre stato un po' difficile. La figlia cercava in tutti i modi di renderla orgogliosa, fosse per i voti a scuola o per l'impegno che metteva nella danza classica, la quale l'aveva portata ad esibirsi sui più importanti palcoscenici del Canada e degli Stati Uniti. Sempre con l'intero corpo di ballo naturalmente, ma ovviamente lei riusciva sempre ad aggiudicarsi il ruolo da protagonista. Eppure sua madre non le dimostrava di essere fiera di lei. O meglio, non come Heather voleva. Non voleva un nuovo vestito o una nuova trousse di trucchi, lei voleva il suo affetto. Purtroppo sua madre era una donna in carriera e tendeva troppo spesso a porre gli interessi lavorativi davanti ai figli. E poi c'erano le sorelle e suo fratello minore. Heather li odiava. Più che altro perché li considerava dai fannulloni. Lei si era sempre data da fare per raggiungere un obbiettivo. Loro di raggiungere obbiettivi non ci pensavano neppure.
Le sorelle vivevano sulle spalle dei loro genitori approfittando della loro condizione economica. Suo fratello era il classico ragazzino viziato a cui si permetteva di fare tutto. Heather sosteneva sempre fosse per il fatto che fosse l'unico figlio maschio. Quindi a scuola non s'impegnava minimamente e fuori da quell'ambito si preoccupava solamente di divertirsi con gli amici. E con le ragazze. Più che altro giocava con loro. Era forse per questo che odiava ancor di più Alejandro. Perché gli ricordava suo fratello e il suo comportamento riprovevole.
Suo padre, importante uomo d'affari italiano, era spesso in giro per lavoro, quindi Heather non aveva molto tempo per restare in sua compagnia. All'inizio godeva dei momenti che riusciva a passare con lui quando fortunatamente ritornava a casa, ma poi cominciò a provare sentimenti di astio anche nei suoi confronti perché questi momenti erano troppo pochi e si era convinta di non conoscere ormai più suo padre.
Il video-messaggio che le avevano lasciato i genitori durante “A tutto reality: l'isola” aveva peggiorato le cose e andarsene fuori di casa e vivere indipendentemente era diventato il suo sogno. Il reality una possibilità per realizzarlo in grande stile. Solo il pensiero di non rivedere più così spesso sua madre la faceva un po' rattristare. Perché sebbene sapesse di non ricevere ciò che da lei aveva sempre voluto e voleva, era pur sempre sua madre. E forse l'unico membro della famiglia che rispettava di più. Ma non la vedeva più così spesso. Sia perché la fama l'aveva allontanata dal suo piccolo paesetto sia perché provava un così forte astio nei confronti dei fratelli che non riusciva a tornare a casa e vederli rovinare il nome della sua famiglia.
E ora viveva là. In quella piccola, ma graziosa casa a schiera. Il“graziosa” era un termine coniato dalla sua coinquilina. Heather lo trovava un posto abitabile. Purtroppo aveva dovuto sottostare alla condivisione della casa. Non aveva così tanti soldi da permettersene una per sé, quindi la possibilità di condividere le spese temporaneamente non le era sembrato un grosso problema. Non prima di conoscere Erin.
Si era presentata come una fan del reality quando si erano conosciute. Finché non conobbe Sierra pensò che nessuno potesse essere così ossessionato da uno stupido gioco televisivo più della sua coinquilina. Insomma, lei ne era ossessionata, ma per i soldi. Non certo per i pettegolezzi sui concorrenti che vi partecipavano. E poi una cosa odiava più di tutte: si era fissata con lei e Alejandro.
Andava blaterando che erano fatti per stare insieme, che avevano una certa affinità e cose del genere. Le faceva venire il voltastomaco. Non solo doveva subire quell'idiota nel gioco, ma anche fuori perché ricorreva costantemente nei discorsi di Erin. Era certa che si fosse presa una cotta per lui. Ma evitava di darle corda. Fosse stato per lei avrebbe parlato di loro due per un'intera giornata. Non voleva nemmeno provare a curiosare sul blog che teneva. Se lo avesse visto presumeva che avrebbe costretto chiunque a farlo chiudere e si sarebbe perfino munita di avvocati contestando le falsità pubblicate.

-E daiii...non mi avevi detto che si era dichiarato in diretta tv- le sorrise beffarda.
-Non si è dichiarato!- le rispose sedendosi sul letto.
-Ah no?- domandò sarcasticamente l'altra -E un “Heather chiamami” come la metti?-
-La metto che io non chiamo proprio nessuno-
Erin si sedette sulla sedia di fianco alla scrivania, davanti al letto.
-Ti ha persino difesa contro suo fratello..- disse con aria sognante sospirando.
-E con ciò?-
-Io lo chiamerei-
Heather ridusse gli occhi a due fessure
-Strano che una fanatica come te non ricordi che sia ancora dentro..secondo te come faccio a chiamarlo?-
-Ohhh..che puntigliosa- fece alzando gli occhi al cielo. Poi li riabbassò velocemente
-Ma quindi significa che quando uscirà lo chiamerai?- le domandò illuminandosi.
-Perché-dovrei-farlo?- scandì ogni parola chiaramente.
-Perché come minimo dovrai dirgli cosa provi tu-
-Io non provo proprio niente- rispose secca Heather spostando lo sguardo verso la finestra.
-Ah sì? E quindi perché ieri quando sono rientrata avevi gli occhi spalancati da “ommioddio ho appena ricevuto una dichiarazione d'amore in diretta” e te ne sei corsa su senza degnarmi di una spiegazione?-
-Perché avevo fretta magari?- spostò nuovamente gli occhi nei suoi.
-Fretta?- Erin rise -Ma fammi un piacere! Fretta di fare che cosa?-
-Possono essere cavoli miei?-
-Bah...-disse la ragazza alzandosi dalla sedia -secondo me hai solo paura dei tuoi veri sentimenti..-
-Io non ho pau..-
-Sì sì Heather..- la interruppe -lo sappiamo tutti che tu non hai paura di niente- le lanciò uno sguardo e sparì dietro la porta, che si chiuse alle sue spalle.

***


-Heather!-
L'urlo della sua coinquilina la raggiungeva dal soggiorno.
Odiava quando voleva qualcosa da lei e si metteva ad urlare perché era costretta a farlo anche lei per risponderle. Stava stirando. Sbuffò nello stesso istante che lo sbuffo di vapore si levò dalla maglietta.
-Che c'è?- urlò.
-C'è la diretta di “A tutto reality”! Vieni!-
-No!- urlò di rimando.
-Dai!-
Heather si stava spazientendo
-No! Ho detto no ed è no!-
Ritornò a prendere il ferro da stiro in mano, piuttosto nervosa.
Dopo alcuni secondi, alcuni passi la mettevano in guardia contro l'avvento di Erin. Infatti si affacciò alla cornice della porta puntando le mani sui fianchi.
-Mi dici che problema hai?-
-Ho il problema che sto lavorando come vedi- le rispose secca indicando con gli occhi il ferro da stiro.
Erin sospirò.
-La scorsa volta non ti sei mossa di casa per guardarti l'episodio e ora te ne stai rintanata qui a stirare? Insomma Heather non penso che una ventina di minuti della tua vita ti cambino il programma esistenziale-
-Ma che cavolo hai contro di me?- rispose Heather scontrosa. -Sono adulta ormai..posso decidere o meno se guardarmi uno stupido programma in tv o no, mammina?-
-È per Alejandro vero?- fece appoggiandosi alla cornice della porta.
-Perché devi mettere lui sempre in mezzo?-
-Non mi hai risposto-
-Non voglio vederlo semplicemente perché non m'interessa ascoltare qualcun'altra delle sue cavolate- Heather riprese a stirare.
-Temi che possa rivolgersi ancora a te?-
-Oddio la smetti!- alzò lo sguardo furiosa -Non dovevi andare a guardarti quello stupido reality?-
-Belle parole per una che vi ha partecipato..più volte oserei dire-
Heather diventò rossa.
-Ti-prego-torna-giù!-
-Certo certo- fece distaccandosi dalla porta -Però non pensare che ti faccia bene non parlare con qualcuno Heather-
Erin sparì dalla vista.
-Ammettilo una buona volta che ho ragione- sentenziò la ragazza dalle scale.


Heather richiuse lo sportello del frigo, tenendo uno yogurt in mano. Erin sbucò da dietro.
-Diamine mi hai fatto prendere un colpo!- sentenziò Heather squadrandola.
-Ti sei sbollita un po'?-
Heather era intenta a frugare nella dispensa. Mugolò qualcosa mentre prendeva una scatola di corn-flakes.
-Posso parlarti?-
Poggiò la scatola sul tavolo e si diresse verso il cassetto delle stoviglie.
-Dimmi- le fece ritornando con un cucchiaino in mano.
-Forse è meglio se ti siedi prima- le propose Erin indicando una delle sedie.
Heather la guardò perplessa, mentre ne spostava una.
-Non dirmi che ha a che fare con chi so io-. Non la stava guardando perché era intenta ad aprire lo yogurt.
-È uscito- le rispose calma Erin.
Heather per poco non sputò ciò che aveva messo in bocca.
-Cosa?- disse sgranando gli occhi.
-Già...- la sua coinquilina alzò le spalle.
-Come cavolo ha fatto a farsi eliminare così presto?- le domandò -Non sarà mica qualcosa che riguarda me vero?-
-Heather sei troppo egocentrica- scosse la testa -Semplicemente Mike lo ha fatto eliminare...-
-Mike?- Heather assunse un'aria interrogativa.
-Sotto la personalità di Mal s'intende- aggiunse Erin come se la cosa fosse ovvia.
-Quindi?- fece curiosa.
-Vedi che se avessi visto la puntata ora non mi tormenteresti con queste domande?-
-Hey...primo non ti ho chiesto io di parlarmi, secondo non penso tu stia facendo troppa fatica nel raccontarmi questo- le rispose secca portandosi alla bocca un po' di yogurt e cereali, che fino ad ora non aveva quasi toccato.
Erin sospirò.
-Alejandro è stato preso in giro per tutta la puntata da Mal che ha cercato in tutti i modi di contrastarlo. Alejandro ha cercato di avere la meglio come sempre, ma non ci è riuscito. Nemmeno quando ha avvertito gli altri concorrenti sul comportamento anomalo di Mike. Mal è invece riuscito a portare dalla sua tutti gli altri con il minimo sforzo..dovevi assolutamente vederla questa puntata!- le sorrise Erin -Alejandro sembrava un pupazzetto nelle mani di un burattinaio..povero!- rise. Non tanto perché questo la faceva ridere, ma solo per tenere calma Heather e non farla infuriare un'altra volta.
Heather sorrise.
-Già..- poi immerse nuovamente il cucchiaino nello yogurt.
E calò il silenzio.
-Hai altro?- le domandò senza alzare lo sguardo.
-Heather cerca di non arrabbiarti..- cominciò Erin posando gli avambracci sul tavolo -però secondo me dovresti parlargli...-
Alzò gli occhi fulminandola.
-Cioè..se non ti piace almeno diglielo perché è convinto del contrario..tutto qui- disse pacata.
-Quindi secondo te dovrei chiamarlo dirgli “Hey ciao sono Heather mi dispiace ma non mi piaci fattene una ragione” e riattacco?-
-Beh..se è proprio questo che pensi..almeno non proprio così stringata- le rispose triste in viso.
-Perché? Che dovrei pensare?-
Erin sapeva che se fosse continuato così il discorso avrebbe preso strade troppo tortuose per lei.
-No..dicevo per dire- alzò le spalle.
Poi la guardò negli occhi
-Ma veramente?Non provi nulla per lui?Solo odio?-
Heather abbassò lo sguardo per rialzarlo un secondo dopo. Aveva un'espressione triste.
Erin si preoccupò del cambio improvviso.
-Ecco il fatto. Non lo so-





Angolo autrice

Eccomi di nuovo qui..non ho aspettato molto per pubblicare il nuovo capitolo..sarà perchè il primo era più un prologo/riflessione che qualcosa di puramente originale e volevo mostrarvi come sto strutturando la storia. Quindi ecco a voi la continuazione.
Cosa ve ne pare? Ho bisogno di consigli perchè ho un sacco di idee in testa mentre sto scrivendo e progettando i prossimi capitoli, quindi un vostro parere, positivo o negativo che sia, mi aiuterebbe a capire se la strada che sto percorrendo possa portare a risultati decenti o meno.
Sperando che la storia vi abbia incuriosito (e la scrittura non sia stata pesante) e vi porti a leggere anche il seguito, io vi saluto. Alla prossima;) un bacio
Aanya








 

 

 
   
 
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