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Autore: Ibelieve93    06/01/2014    4 recensioni
Stella Rossi è una hostess su uno degli aerei di lusso della compagnia Skyland .
Ama viaggiare ,volare , ma nonostante i suoi numerosissimi “avanti e indietro” per il mondo , non ha mai incontrato l’amore in vita sua .
Gabriel Gray , un poliziotto americano che non sopporta l'altro sesso per svariate ragioni , è costretto a proteggere Kevin , un sedicenne nonché testimone importante per un processo che si terrà in Italia .
Stella e Gabriel si incontreranno per caso durante un viaggio tutt’ altro che calmo da Los Angeles a Milano , e saranno costretti ad unire le forze per salvarsi la vita .
E se dovesse nascere l'amore ?
Il poliziotto e l'hostess cosa faranno ?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti





Capitolo23. Dolcezza




Gabriel

 


“Non mi guardare in quel modo ” esordì la bambina seduta sui sedili posteriori .
Stava notando le numerose occhiate che le refilavo attraverso lo specchietto retrovisore per tenerla d’occhio .
“ Perché ? In che modo ti starei guardando?” le domandai leggermente… infastidito ?
Stavo parlando veramente con quella bambina ? Con mia figlia ?
Per me tutta quella situazione era anormale .
“ Come se mi volessi tenere lontano da te ” rivelò , con un tono che non riuscii a definire.
Dispiaciuto? Triste? Arrabbiato? Annoiato?
Ma aveva ragione, mi sentivo realmente a disagio con lei , e la biondina l’aveva capito solo attraverso un semplice sguardo .
Incredibile.
Per un attimo avevo pensato seriamente di non volerla lì , con me .
Sì , era tutto vero.   
Ed io mi sentivo già abbastanza in colpa .
Aileen , riflettei sul suo nome .
Provai a farlo per distogliere i miei pensieri dalla piega che stavano andando a prendere .
Nonostante tutto sua madre aveva scelto bene per lei .
Se non sbaglio stava a significare Luminoso  .
Aileen – Luminoso , e di lei non sapevo nulla .
Oltre l’aspetto fisico di mia figlia, non conoscevo niente
Compleanno, colore preferito, cartoni preferiti , bambole con cui giocava...
Non l’avevo vista nascere , avevo perso gli attimi più belli della sua vita, che consistevano nel muovere i suoi primi passi, dir le sue prime parole , il suo primo pianto o la sua prima risata…
Era come se fosse un’estranea , ma in realtà non poteva esserlo.
Dentro di lei scorreva, viveva , una parte di me.
Come potevo ignorarlo?
Non riuscivo a sopportare la sua esistenza, sì proprio così, ma lei non ne aveva nessuna colpa.
Lei era uno sbaglio, da non poter definire tale.
Uno sbaglio che era valso una vita, sì
Lei non poteva avere una vita d’inferno a causa dei suoi genitori, perciò spettava a me aiutarla in qualche modo.
Ma se io non riuscivo a farlo?
Un parte di me mi stava dando del codardo per quei pensieri.
Io non volevo assumermi le mie responsabilità?
Forse.
Risultavo immaturo?
Beh, della mia immaturità lei ne avrebbe ricavato una bella famiglia però!
Lei poteva avere la possibilità di avere una vita ed una famiglia normale: tutto ciò che aveva sempre desiderato,  sicuramente!
“Aileen” e quasi rabbrividii nel chiamarla per nome ad alta voce “ io non ti voglio lontana da me, ma non è facile…” mentii con semplici parole ,ma non avevo ancora capito quanto la sua intelligenza fosse superiore a quella di molti bambini della sua età .
Mi guardò intensamente, come se avesse già compreso tutte le parole non dette .  
Incrociò le braccia al petto e subito dopo abbassò lo sguardo, forse era sul punto di piangere.
Il mio cuore si strinse sempre di più , si accartocciò su se stesso fino a farmi male.
Il mio essere stava andando letteralmente in pezzi quando poi vide una lacrima solcarle la guancetta rossa .  
Le stavo dando addosso un altro gran peso. Un altro dolore.
Chissà cosa aveva già visto assieme a sua madre, quanta crudeltà e freddezza doveva aver sentito realmente nei suoi riguardi .
Dentro di me una voce urlò a squarciagola : vigliacco
Diedi un pugno allo sterzo in preda alla rabbia , e Stella sussultò al mio fianco.
“ Tu non sapevi niente di me , vero ?” mi chiese ancora Aileen , affacciandosi tra i due sedili anteriori con gli occhietti lucidi .
Vidi Stella sorriderle in maniera molto dolce nel tentativo di risollevarle il morale . 
“ No, non sapevo niente di te ” ammisi mordendomi le labbra e stringendo più forte lo sterzo .
“ Lei mi ha parlato di te, sai ?” aggiunse , indicando Stella con un cenno del capo “ ma ti credevo diverso
 Ennesimo colpo al cuore. Fra poco di quell’organo non ne sarebbe rimasto neppure una briciola.
“ Lei ti descriveva come il principe di Biancaneve!” continuò piagnucolando , come per farmi notare ancor di più quanto il suo mito di aver un super papà fosse andato distrutto, in mille pezzi .
Stella aveva le guance in fiamme, ma se per l’imbarazzo o rabbia per il mio comportamento non riuscii a capirlo .
Aileen sospirò : “ Mi abbandonerai anche tu come la mamma , vero?”  
Non risposi. Non ne avevo il coraggio.
“Siamo arrivati” annunciai piuttosto , parcheggiando davanti al distretto ed aprendo per primo lo sportello per scendere .
Il freddo aiutò decisamente i miei polmoni a respirare meglio.
Stella non mi degnò nemmeno di uno sguardo e prendendo una manina di Aileen la portò dentro in meno di un minuto .
Mi afferrai i capelli con entrambe le mani e richiusi la portiera con un calcio
                                                                               *****
“Complimenti, ti credevo una persona migliore! Non hai nemmeno un briciolo di coraggio per assumerti le tue responsabilità Gabriel ! Non riesco a farla smettere di piangere ! ” sbottò Stella , appena riuscì ad entrare nella stanza in cui , assieme James,  stavo prendendo decisioni importanti riguardanti il nostro caso .
Mi voltai verso di lei e la guardai non poco alterato .
Si era cambiata, qualche collega evidentemente si era offerta di darle qualcosa. Stava bene ma…
Bussare no, eh ?
Cavolo, non vedeva che stavamo lavorando? 
“Se ti riferisci ad Aileen non sono affari che ti riguardano!” sibilai , sul punto di perdere le staffe.
Lei si mise le mani sui fianchi: “ Oh, certo! Il signorino ha cose ben più importanti da fare che occuparsi di sua figlia!”
Serrai la mascella in preda ad una collera accecante: “ Credi che io mi diverta a spaccarmi la schiena e a scervellarmi per portar te e Kevin sani e salvi a Milano ?”
Sgranò gli occhi: “ Adesso sarebbe mia la colpa? Mia?”
Diedi un pugno al tavolo che avevo davanti, incapace di rispondere.
Non volevo litigare con lei…Stella non poteva capire.
Come poteva sapere quello che stavo provando?
James sospirò sonoramente e si mise in mezzo a noi due prendendo in mano la situazione.
“Piacere James Jordan , collega e migliore amico di Gabriel. Tu devi essere Stella, giusto ?”
Lei si calmò all’istante , e un po’ imbarazzata , si portò una ciocca di capelli dietro un orecchio: “ Sì, sono io” biascicò
James annuì con un gran bel sorriso a trentadue denti e si voltò verso di me: “ Beh, almeno lei non è una criminale ! ” cercò di sdrammatizzare , ma non ci riuscì…per lo meno con il sottoscritto.
“Certo che non sono una criminale” ribatté lei un po’ confusa , ed io roteai gli occhi borbottando al mio amico un : “ non è il momento di scherzare, James ”  e mi lasciai cadere sulla sedia posizionata dietro l’unica scrivania di cui potevamo disporre in quel distretto.
“…anche se non era del tutto lontana dal mondo criminale. Hai fatto bene a far di tutto per salvarla , mi sta simpatica ! Sa tenerti testa ” aggiunse , riferendosi al fatto che Stella faceva comunque parte della parentela di Walter Rossi per l’appunto un criminale.  
Stella non commentò mentre fulminai James con un’occhiataccia
“ Gabriel , inutile che ti dica quanto abbia ragione riguardo a tua figlia” proseguì imperterrito
“ Adesso ti ci metti anche tu?” domandai esasperato spalancando le braccia
“ Ne abbiamo già parlato.” Tagliò corto lui mettendosi le mani sui fianchi. Era serio.
“ Tanto non potrei portarla con me” mormorai io . Lo sguardo basso .
Ma quello che avevo detto non suonò come giustificazione neppure alla mia stessa coscienza.
“Chi vuoi prendere in giro , Gabriel?”  Tuonò James inarcando un sopracciglio
“ Quella piccolina ha bisogno di protezione adesso più che mai ! Ha bisogno di una scorta se deciderai di lasciarla qui o non so dove…oppure dovrà venire con noi. Gli uomini di Walter sanno bene che hai una figlia, non ci metteranno molto a metterle le mani addosso pur di ottenere qualcosa da te! Ti ricatteranno , puoi starne certo! Quella bambina non deve pagare per nessuno”
Stella ,dopo quel ragionamento sbiancò , e mi guardò con occhi in fiamme e con altrettanti getti di fuoco.
“ Io non vado bene per lei, chiaro? Non so cosa significhi essere un padre…non ce la faccio” sbottai passandomi una mano tra i capelli disperato. 
Ed era vero. Non sapevo come fare, mi sentivo inadeguato…incapace. Io non ero abbastanza per lei.
Gli occhi color caramello di Stella si addolcirono all’istante: “ Non sei solo”
James annuì al suo fianco: “ giusto. Guarda che zio che si ritrova” disse indicandosi nella sua interezza
Sentii un mezzo sorriso nascere spontaneo sulle mie labbra
“ Io non posso darle ciò che vuole” sussurrai comunque, più a me stesso che a quei due che continuavano a tenermi d’occhio.
Stella si avvicinò a me , e mi sfiorò una spalla piegandosi sulle ginocchia per guardarmi meglio negli occhi : “ Dalle ciò che sei. Lei non chiede altro. Credimi, per Aileen è meglio aver il suo vero padre accanto, piuttosto di un altro uomo che sì, l’amerà come una figlia , ma non potrà colmarle quel senso di abbandono che si creerà in lei. Gabriel, Victoria non può crescerla , ma tu non puoi abbandonarla. I miei l’hanno fatto con me, perfino l’uomo, mio zio, che credevo che non l’avesse mai fatto, ed io non permetterò che accada anche a lei ”
Aveva gli occhi lucidi mentre mi parlava , e la mia rabbia scivolò via da me come acqua in torrente.
“Ho paura” ammisi mordendomi le labbra, senza distogliere mai gli occhi dai suoi .
Non mi vergognai di averglielo detto .
Lei prese ad accarezzarmi una guancia : “Hai detto che tu non mi lascerai, ed io non ti lascerò.  ”
L’amavo
Qualcosa dentro di me scattò , si agitò all’improvviso e conquistai le sue labbra .
Ero incapace di trattenermi.
Ricambiò .
Sentii James sospirare e dire : “ Ehi, ehi…siamo in un distretto di Polizia ! Buoni ragazzi! ”
Senza staccarmi dalla mia Stella , afferrai la mia pistola e gliela puntai contro per farlo ammutolire .
Avevo bisogno di lei , non potevo allontanarmi proprio in quel momento.
Era diventata il mio ossigeno.
Riuscii perfettamente ad allontanarlo con mia somma soddisfazione .
La mia Stellina rise mentre continuava a mordicchiarmi le labbra: “…e poi di cosa dovresti avere paura?” riprese , continuando il discorso precedente : “ hai guidato un aereo di linea in piena tempesta sull’Oceano Atlantico , con un motore fuori uso e un assassino a bordo, effettuando un atterraggio in un aereoporto deserto nelle campagne parigine, seppur con l’aiuto dell’unico pilota rimasto. Hai affrontato la tua ex fidanzata assettata di vendetta contribuendo alla sua cattura, e hai salvato la mia vita senza pensarci due volte beccandoti un proiettile che avrebbe potuto ucciderti. Hai cercato me e Kevin senza fermarti un attimo , e senza pensare alle conseguenze ti sei intrufolato in una festa di potenti e ricchi imprenditori pronti a farti fuori…beh, sei sicuro di aver paura di amare tua figlia ? ”
 Risi e cingendole i fianchi la spinsi a sedersi sulle mie gambe : “ Ti va di far un bel giretto per Roma? Non sarà pericoloso, vedrai . Partiremo domani all’alba quindi per oggi…potremmo divertirci un po’ .”
I suoi occhi s’illuminarono e con la punta di un dito mi sfiorò il naso: “ Sì, ma Aileen è inclusa nel pacchetto?”
Sospirai, ormai arreso : “ Sì, è inclusa. Ma non è detto che verrà con noi a Milano. Potrà restare dai nonni,  magari con una bella scorta al seguito. ” 
Mi guardò incuriosita: “ I tuoi genitori non sono a Los Angeles?”
Annuii : “ Certo. Ma non i miei nonni materni. Mia madre abitava qui, a Roma , prima di trasferirsi in America e conoscere mio padre . I suoi genitori vivono qui da qualche parte , da sempre, seppur mio nonno abbia origini siciliane . ”
“ Sei italiano!” esclamò entusiasta “ ecco perché sapevi parlare così bene l’Italiano!”
“Beccato!” risposi “ beh, non sono del tutto italiano, e fino ad adesso non ero mai stato in Italia, ma… sono un mezzosangue, ecco!”
“Attento allora, i purosangue potrebbero pensare di farti fuori” scherzò lei
“ Perché ? Anche nel nostro mondo esiste un Malfoy? ”
Scoppiò a ridere : “ Può darsi.”
“In quel caso ci penserai tu , italiana D.O.C , a difendermi ”
“ Affare fatto” rispose lei con un occhiolino .
La strinsi più forte a me.
Era mia…e mi amava
quanta dolcezza nei suoi occhi

“Ahi”
“Scusa” dissi immediatamente quando mi accorsi di averle sfiorato il braccio ferito
“ Non preoccuparti ”
Sospirai : “ Su, andiamo. Prima che mia figlia prenda a giocare a videogames per colpa di Kevin”
                                                                                        *****
Stella
 

Era arrabbiata. Era evidente.
Di certo, suo padre non aveva iniziato con il piede giusto con lei!
Aileen non fiatava.
Se ne stava per conto suo, le braccia incrociate e un bel broncio sulla faccetta paffuta .
Gabriel ogni tanto dava una sbirciatina dietro ,  quando il semaforo era rosso e non doveva guardare avanti , ma la bambina non voleva proprio saperne di aprir bocca .
“ La strega cattiva ti ha preso la lingua?” iniziai io guardandola attraverso lo specchietto laterale destro della Mercedes .
Lei nascose un sorrisetto .
Aaaah furbacchiona!
Mi veniva voglia di prenderle a morsi quelle guancette rosse , rosse .
“ No, magari sarà stato il lupo di cappuccetto rosso” si unì Gabriel
Gli sorrisi.
Accettavo i suoi sforzi.
Poteva farcela.
Vidi una delle sue mani abbandonate sul cambio dell’auto e mi salì una gran voglia di prenderla tra le mie!
Coraggio Stella. Non essere timida, lo sai che ricambia gli stessi sentimenti per te.
Muovetevi dita! Non siate pigre come il resto del corpo !
Con enormi difficoltà , il fiatone e il cuore lanciato a millecinquecento all’ora ( come se stessi correndo o facendo chissà cosa ) spostai la mia mano sinistra sulla sua abbandonata.
Lui non si voltò a guardarmi, ma sorrise.
Un attimo dopo intrecciò le sue dita con le mie ed io sospirai, trionfante.
“ Dove vuoi andare, piccolina? Ti andrebbe una cioccolata calda? ” domandai voltandomi verso di lei.
Aileen sospirò: “ Non ho fame”
“ Ok, immagino sia un sì” dedusse Gabriel
“No, no e no!” protestò lei
La rimproverò : “ Non fare i capricci ,tu sei una brava e bella bambina!”
Ah. Rimasi di stucco.
Era già entrato perfettamente nei panni del papà.
Meno male che non sapeva da dove iniziare!
“ Vedi ? E’ tutto istinto” gli sussurrai dolcemente ad un orecchio
“ Sì, ma non è facile” obiettò lui
“ Concesso” sbuffai io, per poi rivolgermi alla bimba: “ Tuo padre vuole solo essere gentile con te!”
“ Lui non mi vuole!” urlò furiosa
Gabriel sbuffò.
Accostò l’auto su un lato della strada , per altro ultra trafficata, e tirò il freno a mano per poi scendere e rientrare da uno sportello posteriore , accanto a sua figlia .
“ Ascoltami bene , signorina ” esordì passandosi una mano fra i capelli  “ io…mi dispiace se non sono il padre che vorresti , d’accordo ? Io…io ci sto provando, ma devi fare anche tu la tua parte. Io ti…ti…ti voglio, ma devi capire che per me non è facile , chiaro? ”
Aileen guardò il padre di sottecchi: “ quindi tu non mi abbandoni come ha già fatto la mamma ,vero?”
Era confusa .
Gabriel cercò il suo sguardo e prese ad accarezzarle i lunghi boccoli dorati : “ No, io…no”
Il volto della piccola s’illuminò , i suoi occhietti verdi brillarono , anzi sprizzarono di gioia .
Le sue braccia scattarono verso suo padre e lo strinsero forte , in un tenero abbraccio .
Gabriel ne rimase totalmente sorpreso , ma ricambiò goffamente il gesto della figlia subito dopo .
“Grazie, papà” sussurrò lei ad occhi chiusi , con la testa poggiata sul petto del padre .
Era contenta, al settimo cielo .
Mi salirono le lacrime agli occhi per quella scena .
Gabriel cercava di fare il duro della situazione, ma non ci riusciva .
“ Mettiamo i puntini sulle i ” esordì comunque lui, cercando di mantenere un certo contegno  “ per un po’ sarebbe meglio se tu non mi chiamassi…papà”
Ed io ovviamente scattai : “GABRIEL”
                                                                            *****
Insieme, tutti e tre , visitammo il Colosseo, l’Altare della Patria, la fontana di Trevi, Piazza di Spagna, il Castel sant’Angelo e quel bellissimo ponte sul Tevere .
Roma è magica!
Un misto di antichità e realtà contemporanea.
Mi veniva da esclamare continuamente : “Wow”
Non c’erano parole, specialmente quando il tramonto iniziava a far la sua comparsa e le luci dei lampioni, delle insegne si accendevano.
E poi...Natale non era molto lontano .
Alcune strade erano già stata addobbate a festa.
Uno spettacolo.
Aileen si divertiva molto.
Quel clima di serenità che si respirava era una favola
                                                                             *****
“ Non dovevi , grazie” dissi imbarazzata , quando Gabriel portò due tazze di cioccolata calda al tavolino, intorno al qualche avevamo scelto di sederci .
Una tazza era per me ed una per sua figlia.
Lui aveva già preso un caffè .  
Poco prima gli avevo detto di non voler nulla , ma alla fine… lui aveva preso comunque qualcosa anche per me .
Aileen aveva sgranato gli occhi alla vista delle sua cioccolata bianca , ed io e Gabriel scoppiammo a ridere quando prese a parlare con i contorni della bocca sporchi di cioccolata.
Quel bar nel centro in cui eravamo era davvero molto carino, elegante.
  “ Ti piace la cioccolata ?” mi chiese Gabriel poggiando i gomiti sul tavolino per avvicinarsi un po’ di più a me .
“ Molto buona , ma così mi farai mettere su qualche chilo di troppo” spiegai con una leggera smorfia sulla faccia
Rise
“Naaa. Tu sei sempre bellissima” mi sussurrò con dolcezza, prendendomi una mano tra le sue
“è fredda ” notò
Ed io abbassai lo sguardo , ancor più in imbarazzo.
Avrei voluto rispondergli : mani fredde , cuore caldo
Ma optai per : “ Fa un po’ freddino”
Ops.
Cioccolata calda , più dolcezza sprigionata dall’uomo che si ama ,  è uguale a… ?
La mia glicemia poteva arrivare a livelli esorbitanti quella sera .
“ Secondo te cosa sta pensando di preciso ?” mi domandò poco dopo , distraendomi dai miei pensieri .
Seguii il suo sguardo e notai Aileen intenta ad ammirare numerosi peluche di tutte le forme e dimensioni.
Erano messi tutti in fila proprio in un angolo del locale .
“ No lo so ma…una sera, Luke le ha fatto a pezzi il suo orsacchiotto preferito . Ha pianto per ore povera piccola.” Spiegai , sospirando davanti a quei tristi ricordi.
Gabriel scosse la testa nervoso : “ Che bastardo, figurarsi se è in grado di essere gentile con una bambina quello lì ! ”
 “E’ vero. Chissà quali crudeltà Aileen ha dovuto affrontare . Di sicuro , prima che sua madre scappasse di galera…aveva una vita più tranquilla, almeno credo ”
“ Prima o poi proverò a chiederglielo. Voglio sapere cosa ha dovuto affrontare ” rispose, prima di recuperare il suo portafogli da una tasca dei pantaloni
Per un attimo vidi la sua immancabile pistola nascosta nella fondina, e rabbrividii.
Se qualcuno avesse voluto, avrebbe potuto rovinare quella bellissima serata per ciò che ero diventata : una testimone. 
Scossi la testa mentre Gabriel tirò fuori 20 euro .
“ Lo stipendio di un poliziotto lascia molto a desiderare, ma comunque…” esordì , prima di alzarsi e fare una cosa che non mi sarei mai aspettata da lui .
Comprò un bellissimo peluche a forma di cavallino per sua figlia.
“prendilo, è tuo” disse dolce a sua figlia .
Era il peluche che lei aveva adocchiato di più.  
Aileen si alzò per almeno tre metri da terra dalla gioia!
“Grazie, grazie grazie…”
Non smetteva di ripeterlo, di ringraziarlo .
Eh sì.
La dolcezza di Gabriel sembrava non aver confini.
La mia dolce metà.
L’ uomo che era nato per restare al mio fianco in questa vita era proprio lì , davanti ai miei occhi

 

Angolo Autrice 


Ciao ragazzi ^^ Buon epifania , la festa più dolce che ci sia *_____* 
ebbene sì, oggi ho mangiato un pò di cioccolata XD dovevo farlo, non sono riuscita a resistere :)
Ed in questo capitolo Stella ed Aileen hanno mandato giù anche loro un pò di roba dolce, tanto per farmi compagnia XD 
Domani si ritorna a lavorare, studiare, ci sarà chi dovrà andare a scuola...forza! Adesso siamo più carichi ;)
( io sono ingrassata  :/ , dettagli ) il giro per Roma per Gabriel, Stella e Aileen vi avverto che non è ancora finito *______*
il prossimo capitolo sarà ancora più dolce <3 
Fatemi sapere cosa ne pensate ^^ 
Ringrazio tantissimo noemi_ST e MaryGray per aver recensito <3 e ringrazio tutti voi che continuate a preferire, seguire e ricordare questa storia ^^ 
Un bacione, a presto ;) 
   
 
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