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Autore: crazy640    28/05/2008    47 recensioni
Salve è la mia prima ff,spero vi piaccia! Se qualcuno gli avesse detto che quello era il suo futuro,avrebbe sicuramente riso. Lui sapeva che nel suo futuro c'erano Ron,Hermione,c'era il suo lavoro da Auror... E soprattutto c'era lei. Ginny.
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Io e te per sempre'
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love

 

 

"Perdere una donna e avere voglia di morire..."Massimo Ranieri

 

"Respirare forte il suo cuscino,

dire è tutta colpa del destino se non ti ho vicino,

Perdere l'amore,maledetta sera,

che raccogli i cocci di una vita immaginaria..."Massimo Ranieri

 

 

Non aveva visto la macchina.

Aveva attraversato la strada senza prima accertarsi che fosse libera...

L'impatto non era stato neanche tanto forte,era come se fosse salita sulla collina che divideva la Tana dalla casa dei Lovegood senza prima aver fatto un pò di riscaldamento,arrivando così a destinazione con il fiato mozzo.

Poi era caduta a terra,sbattendo il fianco destro sul cemento duro e in lontananza aveva sentito le urla di Harry.

Aveva ancora il fiato corto,nonostante adesso fosse sdraiata in posizione supina e non c'era niente che le bloccasse il respiro.

I gemelli...

Provò a muovere la mano destra,ma sentì un dolore lancinante che le impedì ogni movimento, quindi allungò la mano destra finchè questa non raggiunse il ventre,dov'erano i suoi bambini: stavano bene?

Aveva le palpebre pesanti,come dopo una nottata insonne,eppure pochi istanti prima era cosciente e perfettamente sveglia.

Attorno a lei vedeva un capanello di gente sconosciuta che si accalcava per controllare le sue condizioni ma Ginny,stanca di tutti quei volti estranei,chiuse gli occhi.

-Ginny!-si sentì chiamare.

Riaprì gli occhi,con inaspettata fatica e vide Harry,accanto a lei,sentì la mano poggiata sulla sua poco sopra il ventre e cercò di fargli un sorriso,ma poi si ricordò di quello che era accaduto neanche pochi istanti prima e il sorriso gli morì sulle labbra.

C'era qualcosa di caldo e vischioso che le stava scendendo accanto all'occhio,lo poteva sentire distintamente,ma non riusciva a capire bene cosa fosse.

-Harry...-lo chiamò.

Perchè tutt'un tratto aveva paura?

Paura per sè stessa,per i bambini,per le conseguenze di quell'incidente...

-Ginny guardami...Devi restare sveglia-le disse Harry.

La sua voce era preoccupata,tesa,lo si capiva anche dallo sguardo che aveva negli occhi.

Restare sveglia:era piu' facile a dirlo che a farlo!

Le sue palpebre resistettero soltanto qualche altro istante,poi cedettero sotto la forza di gravità e il sonno,e tutto intorno fu buio.

Il suo cellulare squillò e ancora prima di avere la possibilità di vedere chi era,acor prima di rispondere,seppe che sarebbero state cattive notizie.

-Ginny?-domandò subito,sentendo gli occhi del fratello e di Luna su di sè.

-Ron sono Harry...C'è stato un'incidente-sentì dall'altro lato del telefono.

 

OSPEDALE GREAT ORMOND,London

 

L'ambulanza era arrivata nel giro di pochi minuti.

Non sapeva chi l'aveva chiamata,se David oppure uno dei passanti che si erano fermati ad osservare la scena ma,come evocata dal nulla,quell'ambulanza arrivò al momento opportuno.

Avevano messo un collare per immobilizzare la testa di Ginny e l'avevano sdraiata su una barella prima di farla salire sull'ambulanza.

Per tutto il tempo Harry non si era staccato da Ginny,tenendole la mano che poco prima era abbandonata sul ventre,mentre la paura e i sensi di colpa combattevano una strenua lotta dentro di lui.

Era tutta colpa sua:l'incidente era colpa del bacio che aveva dato a Sarah,del suo silenzio, del aver escluso Ginny dall'ennesima bugia della donna.

Se avesse parlato con lei,le cose sarebbero state completamente diverse.

Ormai era inutile stare a pensarci...Non avrebbe mai saputo cosa sarebbe successo!

Aveva provato a salire sull'ambulanza,ma i paramedici glielo avevano impedito.

-Sarebbe soltanto d'impiccio sull'ambulanza-gli avevano detto.

Avrebbe voluto prenderli tutti e due a pugni,ma sapeva che prima sarebbero partiti prima Ginny sarebbe arrivata in ospedale.

Si era fatto dire dove l'avrebbero portata e li aveva lasciati partire.

David,che gli era stato accanto tutto il tempo,lo aveva quasi preso per mano e lo aveva portato alla sua macchina,messo a sedere sul sedile del passeggero e si era poi messo alla guida,partendo subito dopo lasciando un bel po di pneumatici sull'asfalto.

Per tutto il tragitto era rimasto in silenzio,mentre David cercava di fare il prima possibile,aveva guardato la strada davanti a sè,immaginando lo scenario peggiore:e se arrivato là gli avessero detto che Ginny era morta?

Che l'impatto era stato troppo forte?

Non aveva piu' ripreso conoscenza da quando aveva chiuso gli occhi,nonostante lui la chiamasse e facesse di tutto per farla rinvenire...

Che avrebbe fatto senza di lei?

Una nuova sgommata gli fece capire che erano arrivati al pronto soccorso:David fermò la macchina nel parcheggio delle ambulanze,soltanto per permettergli gli scendere ed Harry si fiondò fuori dall'auto,quasi dimenticando di essere ancora legato alla cintura di sicurezza.

Lasciò la portiera aperta e corse verso l'accettazione del pronto soccorso,battendo con una mano sul piano del mobile per attirare l'attenzione di qualcuno.

-C'è QUALCUNO CHE PUò AIUTARMI?-urlò.

Una donna con un camice rosa si voltò a guardarlo e lo fissò per qualche istante,forse sorpresa per il suo aspetto sconvolto e per i suoi modi rudi.

-Posso fare qualcosa per lei?-gli domandò con voce calma.

Al solo sentire quella voce tranquilla Harry s'innervosì ancora di piu':ma non capivano che era un emergenza?

Come facevano ad essere tutti così rilassati?

-E' già arrivata un'ambulanza con una donna a bordo?E' vittima di un'incidente stradale-precisò subito dopo.

Con infinita calma,la donna in rosa lesse su una cartella e restò in silenzio soltanto pochi istanti,ma Harry aveva già aspettato troppo.

Battè di nuovo con la mano sul bancone facendole alzare lo sguardo su di sè.

-ALLORA è ARRIVATA O NO?-gli domandò alzando la voce.

David entrò in quel momento nel pronto soccorso e corse verso di lui:era impossibile non notarlo.

-Si calmi!-lo rimproverò la donna.

-NO,NON MI CALMO!LA MIA COMPAGNA INCINTA HA APPENA AVUTO UN INCIDENTE E LEI MI DICE DI STARE CALMO?-gli domandò alzando ancora di piu' la voce e facendo voltare alcune persone sedute in attesa del loro turno.

-Harry abbassa la voce!Sta buono e vedrai che adesso questa gentile signora ci dirà dove possiamo trovare Ginny-s'intromise David arrivando al suo fianco.

Harry sospirò visibilmente esasperato e si scompigliò i capelli con un gesto della mano,assumendo ancora di piu' l'aspetto di un pazzo.

-E' in sala emergenza 4.La stanno visitando.

Terzo corridoio a sinistra-disse la donna.

Harry schizzò via alla velocità di un fulmine e David seguì il suo esempio.

Controllò tutte le porte che gli si paravano davanti in quella sua folle corsa,seguito a breve distanza da David,che non lo perdeva di vista neanche un'istante per paura di un'ennesima uscita di testa,e alla fine la vide:era sdraiata su un letto in mezzo ad una stanza,con un via vai di medici ed infermieri che le si muovevano intorno.

Riusciva a vederle soltanto alcuni spazzi del suo volto attraverso il vetro rettangolare al centro della porta.

Che accidenti faceva in mezzo a quel corridoio?Doveva essere accanto a lei!

Doveva farle sentire la sua presenza!

Con una sola manata aprì entrambe le porte ed entrò nella stanza,facendo voltare un paio di medici,che alzarono solo per pochi istanti lo sguardo da Ginny.

-Chi è lei?Chi l'ha fatta entrare?-domandò una donna,con un tono quasi aggressivo.

Harry posò lo sguardo su di lei e dallo sguardo che lei gli lanciò sembrò pronta a lanciarlo fuori dalla porta soltanto prendendolo per le braccia.

-Che ci fa qui?-domandò di nuovo,vedendo che Harry non gli rispondeva.

-E' la mia fidanzata-riuscì a dire Harry con voce tremante.

Il volto della donna si addolcì,ma soltanto quel tanto che gli permetteva la situazione:quella era una zona interdetta ai familiari,Harry non poteva stare lì.

-Capisco signore,ma lei adesso non può stare qui-gli disse poggiandogli una mano sul gomito destro.

-Come sta Ginny?-domandò Harry non riuscendo a starre lo sguardo dal corpo di Ginny sdraiato sulla barella.

Attorno a lui medici e paramedici si affollavano e si parlavano in un linguaggio tutto loro pieni formule e termini medici che per lui erano incomprensibili,ma stranamente quelle parole gli giungevano alle orecchie ovattate,come il suono lontano delle onde su una spiaggia.

-Stiamo facendo il possibile per lei,ma lei adesso deve uscire e farci fare il nostro mestiere-disse ancora la donna.

-E i bambini?-chiese ancora Harry.

La domanda aveva colto di sorpresa gran parte dei presenti:Harry li vide fermarsi un'istante e voltarsi verso di lui,con un'espressione sorpresa sul volto.

-C'erano altre persone coinvolte nell'incidente,signore?-gli domandò un medico alla destra della barella,con un paio di occhiali di plastica a proteggergli gli occhi.

Harry lo guardò senza capire,poi si rese conto di quello che significava quella frase:non sapevano ancora che Ginny era incinta!

Scosse la testa velocemente e piu' volte,alternando lo sguardo dalla donna accanto a lui al medico che gli aveva rivolto la domanda.

-No,no...Ginny è incinta!Aspetta due gemelli-disse sentendo un'ondata d'angoscia crescere dentro.

Ci fu uno sguardo preoccupato fra i due medici ai lati della barella e poi il medico che gli aveva parlato poco prima,lo guardò preoccupato.

-Di quante settimane?-domandò.

Harry scosse la testa.

-Non lo so con precisione...Sta entrando nel quarto mese-aggiunse subito dopo.

Il medico annuì.

-Portate qui un'ecografo e fate scendere un ginecologo...SUBITO!-disse all'infermiera accanto a sè.

Harry sentì crescere ancora di piu' l'angoscia che gli impediva di respirare.

-Signore adesso deve uscire...Non appena ci saranno novità le farò sapere-disse la donna che era rimasta tutto il tempo accanto a lui,spingendolo gentilmente verso la porta.

-No,non posso lasciarla...-disse Harry sentendosi nel panico.

-Le prometto che faremo tutto il possibile per la sua compagna,ma adesso deve lasciarci lavorare-disse di nuovo la donna.

Harry staccò lo sguardo da Ginny e per la prima volta guardò la donna che era al suo fianco e lo stavo spingendo lontano da Ginny:era una donna di colore,con corti capelli castani,occhi castani, una bocca carnosa ed un naso pronunciato.

Indossava un camice verde,da medico,coperto da una mantella trasparente gialla,del tipo che indossano i medici durante le emergenze.

-La prego...-disse di nuovo,con voce piu' calma.

Harry sentì delle brucianti lacrime premergli agli angoli degli occhi per uscire.

-Lei è tutto quello che ho...-le disse con voce strozzata.

La donna annuì,come se capisse realmente la voragine che sarebbe diventata la vita di Harry senza Ginny e i bambini,e lo invitò ancora una volta ad uscire in corridoio.

Rassegnato,Harry eseguì:uscì dalla stanza accolto subito da David che gli mise un braccio sulle spalle.

Passarono venti minuti in quel corridoio,vedendo attraverso il vetro medici entrare ed uscire, macchinari avvicinarsi alla barella,infermiere che attaccavano flebo al braccio di Ginny.

Poi accadde tutto velocemente:i medici si allontanarono dalla barella,e velocemente il letto si mosse verso la porta che venne spalancata per far entrare il letto in corridoio.

-Dove la state portando?-domandò Harry seguendo il percorso della barella,accanto ad un'infermiera e ad un medico che non si erano staccati da Ginny.

-La sua fidanzata ha un'emorragia interna,dobbiamo operarla-disse l'uomo con una crudezza nella voce che gli impediva di lasciarsi coinvolgere dai suoi pazienti.

-Operarla?Ma i bambini sono ancora piccoli,non ce la faranno a...-disse Harry sentendosi avvolgere dalla paura.

-La nostra priorità è salvare la madre adesso...-gli disse l'uomo.

Il letto era arrivato ad uno spiazzo dove sulla destra si aprivano le diramazioni per altri corridoii e sulla sinistra c'erano gli ascensori.

Quella frase continuava a rimbombare nel cervello di Harry neanche una condanna:salvare soltanto Ginny e lasciar morire i loro figli?

Ma non capivano che una cosa era legata all'altra?

Se Ginny si fosse svegliata e avesse scoperto che i loro bambini non c'erano piu'...sarebbe semplicemente impazzita dal dolore.

E la colpa era soltanto sua e delle sue azioni!

-Prometta che farà di tutto per salvare i nostri figli-disse Harry mettendo una mano sul ferro del letto e bloccandolo prima che questo entrasse nell'ascensore.

Il medico lo guardò visibilmente contrariato,ma la cosa non spaventò minimanente Harry.

-Si rende conto che i suoi figli sono ancora troppo piccoli?-gli fece notare il medico,cercando di farlo ragionare.

-No,è lei che non si rende conto!

Lei non conosce Ginny...Se lei scoprisse che non ho fatto il possibile per salvare i nostri figli non me lo perdonerà mai...-gli disse Harry alzando inconsapevolmente la voce.

Aveva già troppe cose da farsi perdonare,non voleva aggiungervi quell'altra colpa...

Il medico lo guardò in silenzio.

-Lei deve promettermi che farà tutto quello che è in suo potere per salvare i nostri bambini-gli disse ancora Harry.

I due uomini si guardarono ancora un secondo prima che il medico facesse un cenno affermativo con il capo.

-Se è questo che serve per farle lasciare la barella...-disse in tono serio.

Harry annuì a sua volta e allontanò la mano dal metallo del letto,permettendogli così di muoversi e di entrare nell'ascensore.

-Dove la state portando?-domandò prima che la porta si chiudesse.

-Terzo piano-rispose l'infermiera,che era rimasta in silenzio fino a quel momento.

Harry guardò David e un'istante dopo,premette il pulsante per l'ascensore.

-Harry non credi che sia il caso di avvertire la famiglia di Ginny?-domandò David quando furono arrivati al piano.

Erano stati costretti ancora una volta ad aspettare nel corridoio,e questa volta nessuno dei due sapeva quanto sarebbe durata questa attesa e quale sarebbe stato il suo esito.

La famiglia di Ginny...

Harry si sedette su una panchina verde mela che correva per tutta una parete e si prese per un' istante la testa fra le mani.

Era soltanto un brutto incubo...

Prima o poi si sarebbe risvegliato e lei sarebbe stata di nuovo accanto a lui...e questa volta non avrebbe fatto lo stesso sbaglio.

-Vuoi che ci pensi io?-gli domandò David,visibilmente preoccupato per lui.

Harry rialzò la testa e dopo averlo guardato un'istante fece un segno di diniego.

-Devo farlo io-disse serio.

Prese il cellulare dalla tasca dei pantaloni e compose il numero del cellulare di Ron.

-Pronto?-sentì dall'altra parte della cornetta.

-Ron sono io...C'è stato un'incidente-disse riconoscendo la voce dell'amico.

 

 

 

I minuti trascorrevano lenti,i secondi si allungavano fino a formare dei nuovi minuti.

Quanto era passato da quando Ginny era sparita dietro l'angolo del corridoio?

Mezz'ora?Quindici minuti?Di piu'forse?Era veramente incapace di dirlo...

Dopo aver attaccato il telefono con Ron aveva chiamato Miss Queen per chiederle di restare con Teddy,spiegandole che c'era stato un'incidente e che non sapeva quando sarebbe potuto tornare a casa.

La donna,naturalmente,si era dimostrata comprensiva e disponibile,preoccupata a sua volta per Ginny.

Ad un certo punto dell'attesa erano arrivati anche Luna,George e Ron.

Erano spaventati,trafelati,con i volti tesi per la tensione.

-Che cazzo è successo?-domandò George.

-Che le hai fatto?-domandò Luna nello stesso momento.

L'unico a rimanere in silenzio fu Ron,come in attesa delle sue risposte,lo sguardo fisso sull'amico di un tempo ed una strana espressione sul volto.

David fece per parlare,ma Harry gli mise una mano sul braccio per interromperlo:sapeva che quel compito toccava a lui.

-Stavamo litigando...Ginny ha attraversato la strada senza guardare ed è stata investita-disse alzando lo sguardo su George.

-Che cos'ha?-chiese Ron.

Harry scosse la testa.

-Non lo so...Parlano di emorragia interna,per adesso la stanno operando-disse con voce sconsolata.

-E i bambini?-chiese Luna preoccupata.

-Non lo so,non lo so!Hanno detto che per loro è piu' importante la vita di Ginny e che i bambini sono troppo piccoli per sopravvivere...-disse alzando di nuovo la voce,teso.

Sentì la mano di David posarsi sul suo ginocchio e cercare di calmarlo,come aveva fatto spesso in quell'attesa,ma Harry questa volta si alzò e si avvicinò alla finestra che era a pochi passi di distanza.

-Può perdere i gemelli...Può morire...E io non...-disse non riuscendo a finire la frase.

Per alcuni istanti scese il silenzio,mentre quella constatazione scendeva su di loro pesante come un macigno.

-Avete litigato per colpa di Sarah,vero?-domandò Luna.

Harry sentì ancora una volta il peso di quello che aveva fatto:per l'ennesima volta,a distanza di quattro anni,si trovava a chiedersi come sarebbero andate le cose se le sue scelte fossero state diverse...E per l'ennesima volta,la vita delle persone che piu' amava al mondo dipendeva da quelle scelte.

Restò in silenzio,pieno di vergogna per quella domanda,lo sguardo fisso sul palazzo che vedeva dalla finestra dell'ospedale.

Prima che uno di loro potesse parlare,un'infermiera si avvicinò al gruppo.

-Siete qui per la donna in sala operatoria?-domandò senza rivolgersi a nessuno in particolare.

Harry si voltò verso la donna e la riconobbe:era presente anche lei nella concitazione dell'emergenza.

Tutto il gruppo si strinse intorno alla donna,in attesa che questa parlasse di nuovo.

-Si,io sono il fidanzato...Ci sono novità?-domandò subito Harry facendosi piu' avanti rispetto al gruppo.

La donna scosse il capo.

-Mi dispiace,non so nulla...Però avrei bisogno che lei venisse con me per compilare alcuni moduli per l'amministrazione-disse la donna.

Harry le guardò le labbra,poco sicuro di aver capito realmente:Ginny poteva morire e loro parlavano di moduli e di amministrazione?

Scosse la testa.

-No,non mi muovo finchè non è finita l'operazione...-disse.

-Signore la capisco perfettamente,ma ho bisogno di alcune informazioni sulla paziente...Per favore,le prometto che sarà questione di poco-aveva ribattuto in tono conciliante.

Harry si passò una mano fra i capelli sconvolti,non sapendo cosa fare,ma alla fine cedette e annuì.

La donna gli sorrise benevola e s'incamminò,pregandolo di starle dietro.

 

 

Impiegò mezz'ora per compilare tutti i moduli e quando tornò nel corridoio antistante le sale operatorie,il gruppo in attesa era ancora piu' numeroso.

-Harry!-si sentì chiamare.

Prima ancora di rendersi realmente conto di chi fosse,si ritrovò due braccia strette attorno al collo ed il viso affondato in una cascata di riccioli castani:Hermione.

Per un'istante si lasciò andare,allacciando le braccia attorno alla vita dell'amica,mentre la paura che era riuscito a tenere a bada per tutto il tempo in cui era stato lontano da quel corridoio tornava ad avvolgerlo.

-Vedrai andrà tutto bene...-gli disse l'amica sopra la sua spalla destra.

Harry,sempre con gli occhi chiusi,annuì.

Si staccò dal suo abbraccio e riaperti gli occhi,incontrò quelli preoccupati dei signori Weasley che cercavano nei suoi una risposta che lui non era disposto a dare.

Raccontò anche a loro del modo in cui era successo l'incidente,ma non fece nessun cenno delle circostanze che lo avevano causato e fortunatamente Luna evitò di domandargli di nuovo di Sarah.

Ogniuno visse la propria attesa chiuso nel silenzio e nello sbigottimento:era ancora troppo presto per accettare quello che era successo.

Come era possibile essere così felici soltanto ventiquattro ore prima e adesso dover lottare di nuovo contro la paura della morte?

Per ogni componente della famiglia Weasley quello era un brusco salto nel passato,a quando alla fine della guerra si erano trovati a dover organizzare la propria vita senza Fred.

Avrebbero dovuto fare lo stesso ancora una volta?

Ogni membro di quella famiglia cercava di scacciare quel pensiero dalla mente,ma sembrava di combattere una battaglia contro i mulini a vento...

In un'altro momento indefinito dell'attesa,l'ascensore che portava al piano si aprì.

-Harry!-

L'uomo si voltò e riconobbe Graham e Jennifer,con un'espressione scioccata sul viso.

Senza neanche accorgersene,Harry si alzò in piedi e andò verso di loro,gettandosi poi fra le braccia aperte di Graham.

E,inaspettatamente,iniziò a piangere.

Tutte le lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento,non appena si trovò fra le braccia dell'uomo uscirono neanche fosse la cosa piu' naturale del mondo.

In quei tre anni di solitudine nessuno gli era stato piu' vicino di Graham di Jennifer e delle loro figlie:lo avevano preso subito sotto la loro protezione,considerandolo quasi un figlio acquisito e trattando Teddy alla stregua di un piccolo nipotino.

Harry in Graham aveva ritrovato quel rapporto che gli mancava dalla morte di Sirius:aveva finalmente qualcuno che si prendesse cura di lui,che gli dicesse cos'era giusto e cosa non lo era comportandosi con lui quasi come un padre.

Anche in quel momento Graham restava immobile,capendo il dolore di Harry e limitandosi a dargli qualche piccola pacca sulla spalla.

Gli altri presenti non dissero una parola,sorpresi da quello sfogo improvviso:fino a quel momento sembrava che niente potesse intaccare la corazza che Harry aveva costruito per proteggersi contro quell'evento.

-Andrà tutto bene...Ginny è una donna forte,è giovane...E poi sei in uno dei migliori ospedali della città-gli disse Graham cercando di calmarlo.

Harry annuì staccandosi da lui e asciugandosi gli occhi con il palmo di una mano neanche fosse tornato bambino.

-E adesso?-domandò guardando l'amico.

-Adesso dobbiamo solo aspettare-iniziò Jennifer,improvvisamente a disagio.

E l'attesa ricominiciò,senza piu' nessuna interruzione:erano tutti troppo tesi per parlare o addirittura per scambiarsi uno sguardo.

Era come se vivessero in un'universo talmente fragile e precario che un minimo cambiamento poteva provocare conseguenze inaspettate e,forse,irreparabili.

La luce del sole,fuori dalla finestra,aveva cominciato ad affievolirsi:prima il Sole aveva proseguito il suo percorso nascondendosi parzialmente dietro il palazzo di fronte,poi la luce era cambiata, diventando piu' tenue,quasi soffice,facendo capire al gruppo in attesa il lento trascorrere delle ore.

Poi,quando ormai tutti sembravano abituati a quell'immobilità,la porta che divideva le sale operatorie dal corridoio si aprì e ne uscì una donna.

Harry la riconobbe con qualche istante di ritardo:era la donna che lo aveva accompagnato gentilmente alla porta quando si erano trovati di sotto nella sala emergenze.

Anche il medico doveva averlo riconosciuto fra le altre persone e ora puntava dritto verso di lui.

-Eccola qui!-disse,come se lo avesse trovato dopo una lunga ricerca.

-Come sta Ginny?-domandò subito Harry,alzandosi in piedi e avvicinandosi alla donna.

Subito la calca formata dai membri della famiglia Weasley si avvicinò alla donna,ansiosa di avere notizie.

-La sua fidanzata è nel post-operatorio,sta uscendo dall'anestesia.

Ha il braccio ed il polso destro fratturati,e nei prossimi giorni provvederemo a ingessarli.

Inoltre abbiamo dovuto asportarle la milza perchè era quella che causava l'emorragia interna...- gli disse in tono professionale.

-E i bambini?-domandò subito Harry.

LA donna restò qualche istante in silenzio,in cui abbassò lo sguardo sulle proprie mani,poi tornò a guardarlo in volto.

-Non sappiamo ancora nulla dei suoi figli,non appena la sua fidanzata starà meglio faremo un'ecografia per controllare il loro stato di salute...Ma credo sia opportuno che lei cominci a prendere in considerazione l'ipotesi di perderne uno...O tutti e due-disse la donna con il massimo della delicatezza.

Hermione fece un singhiozzo d'apprensione e si coprì la bocca con una mano,mentre Luna cercava rifugio fra le braccia di George,come a volersi proteggere da quella possibilità.

Harry,invece,era rimasto immobile come schiantato dal peso di quelle parole:come poteva essere così calma quella donna mentre distruggeva il mondo che lui e Ginny avevano creato con tanta fatica?

-Voglio vedere Ginny!-disse con lo sguardo fisso nel vuoto.

Stranamente la donna si mosse imbarazzata:c'era ancora qualcosa che non andava...

-Veramente la signora vuole vedere sua madre...-gli disse.

-Eccomi!Eccomi sono qui!-disse subito la signora Weasley facendosi avanti.

Il dottore annuì e poi guardò di nuovo Harry,chiedendogli quasi scusa con lo sguardo.

-Bene,allora venga che l'accompagno...-disse poi guardando la signora Weasley.

E senza aggiungere altro si avviò di nuovo verso la porta che nascondeva le camere operatorie,seguita a breve distanza dalla signora Weasley.

Il gruppo presente nel corridoio adesso aveva iniziato a riunirsi in piccoli gruppetti per commentare le nuove informazioni che il medico aveva appena dato loro:Ron ed Hermione erano vicini,intenti in una discussione sussurrata,George e Luna parlavano con il signor Weasley, che non riusciva a calmarsi nonostante i suoi buoni propositi e il gruppo della radio si teneva in disparte,per non intralciare il dolore di quella famiglia ma abbastanza vicini da mostrare a Harry il proprio sostegno.

L'unico che si teneva in disparte,fermo ancora nel punto in cui era quando era arrivato il medico era Harry,che ancora lottava con i suoi demoni e i suoi desideri.

Aveva bisogno d'aria...

Senza parlare si avviò per il corridoio che portava agli ascensori e svoltò a destra,senza sapere neanche dove i suoi piedi lo stavano portando;sentiva alle sue spalle che qualcuno lo chiamava a piu' riprese,ma non si voltò:aveva bisogno d'aria.

Continuando a camminare s'imbattè nei bagni.

S'infilò nel bagno degli uomini e chiuse la porta con un tonfo,senza neanche proccuparsi di quello che la gente poteva pensare o se c'erano altre persone nel bagno.

Si avvicinò alla serie di lavabi e poggiò entrambe le mani sul marmo freddo e bagnato,guardandosi allo specchio:chi era quell'uomo di fronte a lui?

Lui non aveva gli occhi così fuori dalle orbite,così rossi da sembrare pronti sul punto di iniziare a lacrimare da un momento all'altro.

Lui aveva sempre il viso perfettamente sbarbato e i capelli il piu' in ordine possibile;i suoi vestiti erano sempre stirati e senza nessuna grinza...Quindi chi era l'uomo con i vestiti strattonati e le guance ispide di barba?

-E' tutta colpa tua!-disse al suo doppio nello specchio.

Con la mente annebbiata si voltò verso le porte dei bagni e iniziò a prenderle a calci,senza risparmiarne neanche una,mentre delle roche urla gli uscivano dalle labbra senza che neanche se ne accorgesse.

Quando gli sembrò che la furia fosse finita,che tutto fosse tornato come prima,si riavvicinò al lavabo ed aprì l'acqua fredda.

Non aveva voglia di guardare lo specchio:sapeva che vi avrebbe trovato di nuovo quel doppio e non aveva ancora la forza per affrontarlo...

Si sciacquò il viso con l'acqua gelata e respirò piu' volte prima di essere pronto per uscire dal bagno e tornare dagli altri.

Ora tutto quello che voleva era vedere Ginny,avere la possibilità di parlare con lei,cercare il suo perdono per il modo inqualificabile in cui si era comportato,pensava mentre girava l'angolo del corridoio.

Ma qualcosa lo bloccò.

Leggermente discosta dal resto del gruppo,che non le staccava gli occhi di dosso per cercare di capire che cosa era successo,Sarah era impegnata in una discussione con David:era ancora vestita come quella mattina...

Improvvisamente,tutta la furia che aveva liberato nel chiuso del bagno tornò ad assalirlo centuplicata,i suoi occhi si ridussero a due fessure e sentì delle strane sensazioni attraversarlo:era come se la rabbia avesse preso il sopravvento,come se fosse lei adesso a guidare le sue azioni.

-E TU CHE CI FAI QUI?-le domandò con voce piena di rabbia.

David si voltò verso di lui vedendolo arrivare e subito si frappose fra Harry e Sarah:era l'unico che sapeva tutto quello che era successo e quindi era l'unico che sapesse veramente la gravità della situazione.

-Stava andando via...-gli disse mentre Harry si avvicinava a passo svelto a Sarah.

-Harry io...-iniziò Sarah.

-CON CHE CORAGGIO TI PRESENTI QUI?-domandò ancora Harry continuando ad avanzare.

Il resto del gruppo non sapeva esattamente cosa era successo,ma continuava a guardarli neanche fossero la scena di un film weastern.

Harry fece uno scatto verso Sarah e l'avrebbe afferrata se non fosse stato per David che si era parato davanti alla donna prendendo Harry per le braccia.

Dal canto suo,Sarah era quasi rannicchiata in un'angolo e il tremore del labbro inferiore faceva intuire che era sul punto di scoppiare in lacrime.

-Mi dispiace...Non credevo...-disse guardando Harry.

-COSA?ERA QUESTO IL TUO PIANO? TU...-disse ancora Harry guardando la donna da sopra la spalla destra di David,che non sembrava intenzionato a lasciarlo andare.

-NO,ti giuro...-continuò a scusarsi Sarah.

La rabbia aveva raggiunto e superato il livello di guardia:se avesse potuto uccidere con lo sguardo,allora Sarah sarebbe morta quando gli occhi di Harry si posarono per l'ennesima volta su di lei.

Harry si rammaricò per non avere con sè la sua bacchetta perchè per la prima volta nella sua vita era fermamente convinto e pronto ad usare la piu' terribile delle Maledizioni Senza Perdono: l'Avada Kedavra.

Quella scoperta fece aumentare ancora di piu' la rabbia dentro di lui,che sembrò abbattersi come un'onda quando posò lo sguardo su Sarah.

-SPERA SOLO CHE NON SUCCEDA NIENTE AD GINNY E AI BAMBINI,ALTRIMENTI VERRò A CERCARTI...E ALLORA LA COSA PIU' PIACEVOLE CHE TU POSSA SPERARE SARà LA MORTE!-le disse fissandola.

-BASTA ADESSO HARRY!-

La voce di Ron si stagliò chiara nel trambusto e nello stesso istante le braccia di David lo lasciarono,quasi avessero paura di prendersi qualche brutta malattia o di bruciarsi al solo contatto con il suo corpo.

Come un palloncino che perde lentamente aria,la rabbia si stava affievolendo ed Harry tornava a ragionare lucidamente:posò lo sguardo su David e vide che l'amico rifuggiava lo sguardo,un' espressione spaventata in volto.

La stessa espressione era visibile anche sul volto di tutti i membri della radio:che accidenti era successo?

Poi posò lo sguardo sui membri della famiglia Weasley e capì:lo aveva fatto di nuovo.

Due volte in due giorni!

Incontrò lo sguardo di Ron e vide che era l'unico che continuava ad avere il viso serio e lo sguardo fisso su di lui.

-Hai finito di fare tutto questo baccano?-gli domandò con voce seria.

Harry si limitò ad annuire.

Anche il rosso annuì.

-Bene,perchè urlavi talmente forte che non si capiva una parola di quello che dicevi-gli disse.

Harry lo guardò e si trovò a ringraziarlo mentalmente per aver cercato di sistemare le cose.

Anche Hermione sembrava essersi ripresa dal torpore con cui aveva assistito alla scena e guardò Sarah con uno sguardo di puro disprezzo negli occhi.

-Credo sia meglio che lei se ne vada-le disse.

Come un tempo,Ron ed Hermione stavano creando uno scudo fra lui e il resto del mondo per evitare che questo gli facesse troppo male,per proteggerlo,neanche ci fosse ancora la minaccia di Voldemort.

Sarah annuì,ancora troppo sconvolta dallo sfogo di Harry per parlare.

Jennifer,come al solito,si fece prendere dal suo aspetto materno e accompagnò la ragazza fino allo spiazzo degli ascensori.

Ma nessuno prestò piu' tanta attenzione a Sarah,perchè in quel momento la signora Weasley uscì nel corridoio e tutti le si accalcarono attorno per avere notizie.

-Come sta Ginny?-domandarono tutti quasi all'unisono.

Dall'espressione sul volto della signora Weasley capirono che c'erano notizie positive:non aveva piu' quell'aria tesa e preoccupata che l'aveva trasfigurata per tutta l'attesa.

-Si sta riprendendo...Ormai è completamente sveglia.

Sono uscita soltanto qualche istante per farvi sapere come stanno le cose,ma devo tornare dentro perchè fra poco le faranno l'ecografia-disse con voce seria.

Era la prima volta da tanto tempo che Harry la sentiva parlare con quel tono...

-Voglio venire con lei-disse subito Harry.

Il volto della signora Weasley cambiò a quelle parole e diventò imbarazzato.

-Harry...-iniziò.

L'uomo la guardò sorpreso,in attesa che lei continuasse.

-Ginny non vuole che tu entri-gli disse.

Quante volte l'avevano colpito quel giorno?

Un'infinità...Ma nessuna aveva fatto male quanto questa.

-Lei non vuole vedermi?-domandò con voce scioccata.

Non aveva visto l'espressione degli altri,ma sapeva che era sorpresa quasi quanto la sua.

La signora Weasley annuì,suo malgrado.

-Ha detto che deciderà lei quando farti entrare...ma non vuole che tu sia presente all'ecografia e mi ha detto di dirti che tu sai perchè-concluse la donna.

Harry annuì.

Lo sapeva benissimo.

Era colpa sua se Ginny era in quella sala post-operatoria e se tutto era successo.

Quello era il modo di Ginny per punirlo.

-Va bene aspetterò qui-disse rivolto alla donna.

La signora Weasley fece per andarsene,ma Harry la richiamò.

-Ma la prego,non appena sa qualcosa...-disse non riuscendo poi a finire la frase.

La signora Weasley,risollevata dal modo in cui si stavano mettendo le cose,gli sorrise.

-Non hai neanche bisogno di chiedermelo-gli disse.

Poi sparì di nuovo dietro la porta,lasciandolo di nuovo in attesa.

 

Lacrime.

Sembra così semplice esprimere le proprie emozioni,i propri sentimenti...

Invece in quel momento non c'era niente di piu' difficile.

A neanche cinquanta metri di distanza da lui c'era la donna della sua vita,che si sentiva offesa tradita e che aveva deciso di punirlo escludendolo da un momento importante che avrebbe potuto ridare un pò di equilibrio e di senso a quella giornata infernale.

Graham e Jennifer,dopo aver saputo che Ginny stava meglio si erano congedati,ancora scioccati per l'esibizione in Serpentese di Harry,anche se avevano cercato di non darlo troppo a vedere.

David,invece,era rimasto,anche se continuava a tenersi in disparte spaventato che da un momento all'altro potesse accadere di nuovo.

Da quanto tempo era in attesa?

Quante ore?Aveva letteralmente perso la cognizione del tempo.

Sapeva soltanto che doveva cercare di rimettere da posto le cose,doveva cancellare quel giorno, cancellare quel bacio e tutti gli effetti negativi che aveva avuto.

Quando la porta si aprì di nuovo sul corridoio,sembrò che tutti nello stesso istante trattenessero il fiato.

Harry scattò in piedi alla vista della signora Weasley:aveva gli occhi lucidi.

Era un buon segno,giusto?Oppure stava piangendo per...

NO!Non voleva pensarci!

Fece un passo verso di lei e la guardò senza riuscire a pronunciare la domanda fatidica.

Passò qualche altro istante prima che la signora Weasley parlasse,rivolgendosi direttamente ad Harry.

-Ginny vuole vederti-disse semplicemente.

Harry la guardò in viso qualche istante cercando di capire che cosa potevano significare quelle poche parole,ma non riuscì a trovare nessun'inclinazione particolare,nessun'espressione del viso che gli permettesse di capire che cosa era successo.

Scattò velocemente verso la porta che separava il corridoio dalle camere post-operatorie e seguì il corridoio finchè non ne trovò una aperta;lanciò uno sguardo dentro e il suo cuore mancò un battito:piccola in quel grande,immenso letto bianco,c'era Ginny.

Entrò con passi felpati,neanche avesse paura di provocare danni e la guardò:le coperte la coprivano fino al petto;il braccio destro era fasciato dal gomito fino alla mano,lasciando libere soltanto le mani bianche ed affusolate,mentre il braccio sinistro era lasciato lungo il fianco e sia sul dorso della mano che nel braccio c'erano due aghi a cui erano collegate due flabo,attaccate ad un'infusore poco lontano.

Ginny aveva la testa reclinata verso sinistra,gli occhi chiusi,un cerotto sopra il sopracciglio sinistro ed il viso pallido come dopo una mattinata di nausee costanti:l'unica nota di colore erano i capelli sparsi sul cuscino.

-Gin-la chiamò Harry.

A quel piccolo suono,la donna aprì gli occhi e mosse leggermente la testa,cercando cosa l'aveva prodotto e alla fine lo vide.

Il suo sguardo non cambiò,rimase imperturbabile come se la persona davanti a lei fosse un medico o uno sconosciuto.

-Ciao-gli disse piano.

Harry si mosse verso il lato destro del letto,attento a non intralciare l'infusore della flebo e avvicinò una sedia al letto.

-Come ti senti?-le domandò preoccupato.

-Un pò stonata,ma dicono che è normale-

Harry le prese una mano,lo sguardo sul viso della donna.

-Come stanno i bambini?Tua madre non ha voluto dirmi niente...-le chiese ancora.

SMETTILA DI FARE TUTTE QUESTE DOMANDE E CHIEDILE SCUSA!urlò una voce nella sua testa.

-Stanno bene...Stanno bene tutti e due-gli disse Ginny.

Harry la guardò e si lasciò scappare una piccola risata nervosa,subito seguita da un sorriso sollevato:quelle tre semplici parole l'avevano liberato dell'angoscia di quelle ore interminabili.

Nonostante fossero così piccoli,nonostante l'incidente così grave,i loro figli erano ancora vivi...

Un miracolo!

Allora tutto si sarebbe risolto.

Si portò la mano di Ginny alle labbra e le baciò piu' volte il dorso e il polso.

-Amore mio...Vedrai mi prenderò cura io di te quando tornerai a casa-le disse accarezzandole i capelli.

-Io non tornerò a casa Harry-gli disse la donna,con il solito tono tranquillo.

Harry la guardò come se lo avesse appena colpito in piena faccia con un pugno e per alcuni istanti fu incapace di respirare.

-Che vuoi dire?-le domandò.

-Ho deciso che appena mi dimetteranno tornerò da George e Luna,in fondo quella è ancora casa mia...-disse parlando lentamente.

-Casa tua è insieme a me-le disse Harry subito.

La donna restò in silenzio qualche istante,come se volesse riflettere oppure soltanto per raccogliere le forze.

-In questi giorni mi sono fatta tante domande...-iniziò,con il solito tono calmo.

-Mi sono chiesta se non avessimo sbagliato ad accanirci contro il destino,se quello che noi abbiamo non è soltanto una fantasia...-gli disse.

-Perchè dici questo?-le chiese sorpreso da quelle parole.

-Perchè non so piu' se ne vale la pena...-gli confessò lei parlando lentamente.

Harrysi domandò quante volte ancora lo avrebbero ferito quel giorno e se ci fosse un limite al dolore,ma adesso fu certo di aver raggiunto il punto massimo.

-Tu sei la cosa piu' importante della mia vita-le disse convinto.

Lo aveva assalito di nuovo la paura,la stessa paura che lo aveva lasciato soltanto poche ore prima.

Un piccolo sorriso si disegnò sul volto di Ginny.

-Già,sono la cosa piu' importante della tua vita eppure sei riuscito a vivere senza di me per tre anni...Se non fosse stato per Hermione tu saresti mai venuto a cercarmi?-gli domandò con il solito tono calmo.

Harry la fissò qualche istante,sorpreso da quelle parole,e poi fu costretto ad abbassare lo sguardo sulle coperte:non c'era bisogno di dire niente,sapevano entrambi la risposta.

-Lo vedi?C'è mancato tanto così perchè non accadesse...

E quando è successo siamo riusciti a rovinare tutto un'altra volta-disse.

Capì che si stava riferendo a Sarah e rialzò lo sguardo sul suo viso,pronto a dirle la verità.

-Posso raccontarti tutto...-le disse velocemente.

Ginny scosse lentamente la testa.

-A che serve ormai?Al primo problema siamo andati in pezzi-

-No!Ascolta possiamo ancora rimettere le cose a posto,possiamo...-disse Harry.

La stava perdendo.

Ginny scosse di nuovo la testa,zittendolo.

-Sai cosa mi fa piu' male?-gli chiese.

-Cosa?-domandò subito Harry.

-Io ti ho aspettato per tre anni,sicura che prima o poi saresti tornato da me...Ma sono stata io a tornare da te,presentandomi alla festa senza conoscere nessuno e cercando di far tacere i miei dubbi e le mie paure.

Tu non hai dovuto far nulla...-gli disse.

-Ginny...Ti prego...-

Aveva capito ormai dove sarebbe finito quel discorso e non era pronto per quello che sarebbe successo.

-Io sono stata sempre un bersaglio facile per te...Ti amo da quando ho memoria,ti è bastato farmi un cenno perchè io cadessi fra le tue braccia e accettassi di essere messa da parte per un Bene Superiore...-gli disse.

Nonostante lo stesse accusando di non aver mai tenuto realmente a lei,di non averla mai amata veramente,il tono della sua voce era ancora calmo e Ginny continuava a parlare lentamente neanche stesse raccontando una favola.

Come sentendo il peso delle sue colpe passate,Harry piegò la testa posando lo sguardo sulla coperta bianca e le lasciò la mano:Ginny si stava allontanando da lui e non c'era niente che potesse fare per trattenerla.

-Tu non hai mai lottato per me...-disse come se fosse un dato di fatto.

Nella stanza scese il silenzio,mentre i due cercavano di trovare la frase giusta per riavvicinarsi, per curare le proprie ferite e quello dell'altro.

Ma era impossibile adesso:c'erano troppe questioni in sospeso,troppi dubbi,troppo rancore.

-Hai infranto la tua promessa-le disse Harry in tono quasi infantile.

Ginny annuì.

-Anche tu...-gli rinfacciò.

Non c'era piu' niente da dire.

In silenzio,Harry si alzò e la guardò:Ginny aveva richiuso gli occhi,forse stanca della lunga conversazione.

Harry si avviò verso la porta e mise una mano sulla maniglia,ma prima di abbassarla voltò la testa di lato per guardare di nuovo la donna.

-Ginny-la chiamò.

Lei aprì gli occhi e lo guardò,in silenzio.

-Ti dimostrerò che ne vale ancora la pena...Ti dimostrerò che sei la cosa piu' importante della mia vita-le disse serio.

Ginny non disse nulla:si limitò a registrare quell'informazione e a richiudere gli occhi subito dopo.

 

 

Via.

Via dall'ospedale.

Via dal dolore.

Via dalla famiglia Weasley che continuava a chiamarlo e che voleva sapere che cosa era successo.

FUORI!

In strada,nelle prime luci della sera,con il vento fra i capelli che ti brucia le guance e ti fa lacrimare gli occhi.

Mentre per lui il mondo si era fermato nel reparto chirurgico del Great Ormond,per il resto della razza umana aveva continuato a girare:qualcuno era nato,qualcuno era morto,per qualcun'altro era stata una giornata fortunata...

Per lui invece era stata la fine di tutto.

Ginny lo aveva lasciato,lo aveva messo in un'angolo e lo aveva fatto a pezzi.

Che senso avrebbe avuto la sua vita adesso senza Ginny e i bambini?

Era ancora di fronte all'ospedale,incapace di andarsene,di fare un passo che lo avrebbe allontanato ancora di piu' da lei:andarsene adesso significava ammettere la fine della loro storia,e lui non era ancora pronto.

Non sarebbe mai stato pronto...Forse avrebbe passato la vita accanto a quell'albero in attesa dell'arrivo di Ginny.

-Harry-si sentì chiamare.

Si voltò e vide Ron,a poca distanza da lui,lo sguardo serio fisso sul suo volto ed entrambe le mani nelle tasche dei pantaloni.

-Che ci fai tu qui?

Perchè non sei su da tua sorella?-gli domandò.

Ron alzò le spalle,facendo un passo verso di lui.

-Adesso ci sarà la ressa...Ci andrò piu' tardi-gli disse.

Harry fece un cenno con il capo,anche se la risposta di Ron non gli interessava.

Gli diede di nuovo le spalle e poggiò di nuovo la mano sulla corteccia dell'albero,cercando l'appoggio che gli mancava.

-Tu perchè non sei con lei?-gli domandò Ron.

Rimase in silenzio:lo sapeva?

Era stato mandato dalla sorella per potersi godere le sue reazioni oppure era all'oscuro di tutto ed era realmente interessato?si domandò Harry.

-Non credo che tua sorella mi vorrebbe accanto a lei adesso...-gli disse criptico.

Si voltò a guardarlo e vide che il rosso aveva la fronte corrucciata.

-Che vuol dire?Sei il padre dei suoi figli è normale che...-disse infatti.

-MI HA LASCIATO!Contento adesso?-gli domandò voltandosi a guardarlo.

Ron atteggiò il viso ad un'espressione sorpresa e lo fissò per qualche istante in silenzio.

-Mi ha lasciato!Ha detto che non tornerà a casa una volta uscita dall'ospedale,che andrà da George e Luna...-gli raccontò Harry.

Abbassò lo sguardo e si lasciò scivolare fino a sedere per terra,con le ginocchia alzate ed le braccia poggiate su questi.

-E tu hai intenzione di startene qui a compatirti?-gli domandò Ron.

Harry alzò lo sguardo e lo fulminò.

-MA CHI TI HA CHIAMATO,EH?DOVRESTI ESSERE CONTENTO!

FINALMENTE GINNY HA FATTO QUELLO CHE VOLEVI:MI HA LASCIATO!

NON VUOLE PIU' AVERE NIENTE A CHE FARE CON ME!!gli urlò contro.

Ron restò in silenzio per alcuni istanti,poi fece un passo verso di lui.

-Credi che durerà a lungo questa fase?

Perchè se vuoi tornare con Ginny dovremo lavorare parecchio-gli disse.

Harry fece per rispondergli a tono un'altra volta,quando si accorse del plurale usato nella frase; incontrò lo sguardo di Ron sorpreso.

-Che...Che vuoi...-farfugliò.

Ron scosse la testa divertito e gli si avvicinò,piegandosi sulle ginocchia per essere alla sua altezza e incontrò il suo sguardo.

-Se conosco bene mia sorella,non ti basterà un mazzo di fiori per farti perdonare,quindi dobbiamo ingegnarci per trovare qualcosa d'impatto e ovviamente avremo bisogno dell'aiuto di Hermione.

Mia moglie può avere tutti i difetti del mondo,ma le sue idee ci hanno salvato già in un paio di occasioni-gli disse.

Harry lo guardò in silenzio.

-Ce la faremo anche questa volta Harry-concluse Ron serio,lo sguardo fisso in quello dell'amico.

Solo in quel momento Harry capì:Ron era tornato.

E la semplicità di quella scoperta gli riempì gli occhi di lacrime,che scivolarono giu' per le guancie prima di poterle fermare.

Ron vide le lacrime e sorrise,leggermente commosso e coprì le spalle di Harry con il braccio destro.

-Adesso però non diventarmi troppo sentimentale...-gli disse cercando di buttarla sullo scherzo.

Harry rise e annuì.

Aveva ritrovato suo fratello...

 

Salve a tutti!!!

Siete ancora tt vivi oppure l'attesa ha mietuto qualche vittima?

Prima di dire qualsiasi cosa fatemi ringraziare x le recensioni:52 x 1 solo capitolo!

E' un record x me,quindi ringrazio DI CUORE tutti quelli ke si sn appassionati a tal punto a qst ff!

Spero che nn siate rimasti delusi dalla fine del capitolo:vi aspettavate grandi discorsi o grandi strette di mano per sancire il ritorno alla pace di Ron ed Harry?Ho penasto a lungo a come farli tornare in pace e visto che le parole non avevano fatto altro che portare urla e botte ho pensato che magari era meglio lasciare tutto sottinteso.

In fondo i veri amici si capiscono anche senza bisogno di parole...

Ringrazio tutti coloro che leggeranno e recensiranno questo capitolo e mi scuso x eventuali errori di ortografia o di battitura.

Il titolo del capitolo è una canzone omonima di Massimo Ranieri.

E ora i ringraziamenti:Sarina87(A quale dei 3 mex vuoi ke risponda?Cmq...Ok,molte volte gli uomini sn stupidi:a noi donne nn verrebbbe mai in mente 1 cosa del genere!Harry si è comportato da stupido,ma la pagherà amaramente,vedrai,forse anke tr x un mezzo bacio...SE guardavo Dawson's Creek?IO L'ADORAVO!!!),JC(Sai di essere in parte responsabile di tt gli "insulti" ke mi hanno mandato?E' stato grazie alla tua recensione ke ho deciso qst cambio di rotta...Avevi ragione tu,erano tr zuccherosi!),Sly Monica(Già,ma se dopo c si siede sugli allori allora la ff dieventa una palla!Continua a fidarti di Harry),Honey Evans(Sai ke nn sn così sadica!Poi veramente devo cambiare continente o stato solare!), Dado(Chiedi scusa alla tua amica da parte mia!Tranquilla e lascia fare a me),Germana(Che te ne pare adesso?Valeva la pena aspettare?)Xellor(Già è vero...Cade su delle cose cs banali...),Bulmettina(Spero di nn averti fatto aspettare tr!),Tappetta(Credo ke c sia una fila già abbastanza lunga x ucciderla...David nn ha tradito la fiducia di Harry:x qndt ne sapeva lui Harry nn aveva fatto niente d male,quindi nn c'era nessu problema a parlare cn Ginny e calmarla),Wings HP(Sta tranquilla e continua a leggere...X il momento nn posso accontentarti sul ramo matrimonio),Fiamma'90(Te l'avevo detto che Ron t'avrebbe sorpreso), Maryrobin(Grazie x i complimenti!),Pikkola(Speravo di esserci riuscita! Anke io ho vissuto x anni accanto ad una Sarah),Vale Lovegood(Nn potevo uccidere i gemellini...Sarebbe stato tr anke x me!Grazie x i complimenti!),Ninny(Adesso la situazione è veramente complicata,xò vedrai ke rimetterò tt apposto...Abbi fede!),Deidara(Spero ke anke qst capitolo t piaccia!),Gabryweasley(Per ora Harry le ha dato una bella strapazzata...anke se in ritardo!Grazie x i complimenti!),Ginny89potter( Ok pagherò le tue spese mediche!Anche a me piacevano zuccherosi,ma un bravo scrittore sa riconoscere le lamentele dei suoi lettori e cerca di correggersi in tempo),Lily94(Grazie x i complimenti!Ron ti ha stupita?), Wendyepeter(Grazie x i complimenti!),Spooky Charlotte(Grazie x i complimenti!Sono felice di aver smentito qsta tua paura:i gemellini sn ancora vivi!Sì è vero si allontana un pò dalla storia della Row,ma fargli superare una cosa del genere era veramente tr difficile!)Potterina93(Grazie x i complimenti!Credo che c sia la fila x far del male a Sarah...), Potterfanlalla17(Certo ke no!Ci tengo alle mie lettrici;E ti prego,TI PREGO non cadere in depressione!Sai ke se anke faccio casini,poi metto in ordine le cose),Alemalfoy(Chissà xke era l'unico modo in cui immaginavo ke Ron potesse sapere la notizia;Forse x Sarah bisognrebbe far tornare in vita Bella,ke ne dici?),Fairydreams(Bentornata!Il problema di Harry è nnstante tt qllo ke ha passato continua a fidarsi del prossimo,convinto ke tt siano buoni cm lui),Summer84(Stay tuned e vedrai!),Giuliailuig(Quale coppia nn ha dei problemi?Grazie x i complimenti!),Rosy823(Credo ne esisti già uno,vedi fra le fan della ff!), Jellicalcat(Come vedi anke Ginny comincia a rendersi conto di qllo ke è stato il loro passato e ad avere dei dubbi...),Princess Jadore(Scusa nn volevo sembrare antipatica...Mi spiego meglio:diciamo che la situazione dei nomi si risolverà 1 a1. 1 x me e 1 x la Row...),Erika91(Grazie x i complimenti!Adesso sarai costretta a recensire ogni volta...Skerzo,fallo solo se e quanto t va,nn è mica un'obbligo!),Sarita46(Grazie x i complimenti!Cm vedi almeno dal piano della salute tt si è risolto...), Lallina88(No,ti prego!C'è il rischio di una grave disidratazione!!!Vedrò quello che posso fare,te lo prometto!),Hermione'80(Grazie x i complimenti!),Lyoko(Come va adesso?Ti senti meglio?Almeno ho sistemato le cose fra Harry e Ron...),Beby be(Figurati è un piacere,anzi nel caso ne avessi altre,nn farti problemi!),Padfoot07(Come è andata la gita?Almeno x una cosa ho potuto accontentarti,ma t prometto Syria ke le cose si sistemeranno..),Little Giuly(Coraggio,manca poco alla fine!!! Sono d'accordo con te:un bacio è sempre un bacio,anzi alle volte è un tradimento anke peggiore!Ma nn è qllo ke fa stare male la ns Gin),Hermione'06(Grazie x i complimenti e Benvenuta!),Ale'90(Esci dallo sgabuzzino x favore o i miei sensi di colpa cresceranno in maniera esponenziale!),Jaily(Sn perfettamente d'accordo cn te),Erikappa(Grazie x i complimenti!),Mione'91(Grazie x i complimenti!Anke io sn innamorata di George e Luna,vorrei avere un George sl x me,ma senza tt i casini del passato),Fanny'91(Grazie x i complimenti!),and last but not least Potterina88(Adesso fa un respiro profondo  ripeti cin me:non è la fine di tutto!Harry e Gin x il momento si sono lasciati,ma nn è la fine della ff!Lascia fare a me e ti prometto che rimetterò tt a posto,con uno dei miei soliti colpi di scena ke ti piacciono tanto e che ultimamente ti hanno sconvolto.Tu cerca di vedere il lato positivo della ff:Harry e Ron).

Spero veramente di non aver dimenticato nessuno,ma se l'ho fatto nn è stato x cattiveria ma x distrazione.

Bene,x il momento è tutto,vi saluto e vi do appuntamento al prox chap...

"I will show you love"

Baci,Eva

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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