Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: valeriaspanu    08/01/2014    4 recensioni
"Si, questa è la mia vita… Non è perfetta e in parte è sempre incompleta ma, contando tutto ciò che ci è accaduto, devo ringraziare il cielo per avere Peeta e le sue braccia che mi stringono per farmi sentire il suo amore. Può essere questa la felicità dopo tutto ciò che abbiamo passato?"
La FIC si svolge 5 anni dopo la rivolta. Peeta e Katniss stanno insieme e cercano di lottare contro i propri incubi, ma una nuova minaccia creata da Capitol City incombe su di loro: riusciranno a superare le nuove prove?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sento la risata cristallina di Rue e Prim che corrono insieme, tenendosi per mano. Prim non è la donna che ho conosciuto a Capitol City e nel distretto 13 ma è ancora una bambina, la mia piccola paperella. Mi salutano felici e mi invitano ad andare con loro. Io sorrido e corro verso di loro ma, all’ improvviso siamo nell’arena dell’orologio.

-Andiamo via! Scappate!- urlo ma le bambine non mi ascoltano e continuano a ridere e scherzare.
Non so che fare perché quando cerco di tirarle via da quell’inferno e nasconderle al sicuro nella giungla, loro mi sfuggono al controllo e non riesco a far altro se non urlare disperata. Vedo già le bombe e gli ibridi che corrono per assalire le mie sorelle ma, sorprendentemente, anche io rimango lì e non illesa… anche io vengo ferita… anche io muoio, bruciata dalle fiamme e divorata dagli ibridi. E prima di abbandonare per sempre questo mondo sento una risata sinistra.
Jane Snow.
Mi sveglio urlando mentre Peeta mi prende subito tra le sue braccia e mi mormora parole dolci.
-Ero morta… eravamo morte. Mi ha ucciso lei.. lei…-
-Kat, che dici? Calmati, era solo un sogno. Tu sei qui con me, siamo al sicuro qui.-
Lo guardo con gli occhi sbarrati per il terrore.
Devo proteggere la nipote del mio ex nemico giurato. Devo salvare quella ragazzina dall’arena. Ma lo voglio davvero? Magari sta progettando una rivolta contro di me, contro il nuovo governo. Ho ucciso il nonno, siamo i suoi nemici giurati. Forse è meglio che quella ragazza muoia lì… e i nostri problemi sarebbero definitivamente risolti.

-Jane. Jane rideva mentre morivamo. Ci guardava e rideva.-
-Katniss… era solo un incubo. Guardami. Guardami.- mi ripete, alzandomi il viso e incastonando i suoi occhi blu mare con i miei. – Finirà tutto in due settimane. Torneremo al distretto 12, a casa con Haymitch. Tu andrai a cacciare e io in panetteria, di nuovo al lavoro. Nessuno ci cercherà mai più e se mai lo faranno li butterò io fuori dal nostro distretto. Va bene? Solo altre due settimane insieme.-
-Io… mi proteggi sempre. Io non faccio mai nulla per te.- mormoro con la voce rotta dal pianto.
-Non è vero. Tu mi riporti indietro ogni volta che sto male. Non mi hai mai abbandonato e hai sempre creduto in me, che il vecchio Peeta potesse ritornare. Ed ora sono qui.-
Mi accoccolo sul suo petto e gli accarezzo i capelli sino a quando non decidiamo di alzarci e di prepararci per la parata che si terrà in poche ore.
-Peeta hai visto?-
-Cosa?-
-Niente episodi, niente di niente. Anche se siamo qui.- Lui mi sorride e scuote la testa mentre raccatta i suoi vestiti da terra.
-Solo fortuna, amore mio. Solo fortuna.-
Metto su il broncio mentre lui va a vestirsi nella sua camera che è comunque molto vicina alla mia. Devo sopportare tutto ciò ancora per qualche settimana ma il mio incubo mi perseguita sino a quando Peeta e Effie non vengono a bussare per dirmi di andare al piano di sotto, per prendere la limousine ed andare al palazzo presidenziale. Una nausea improvvisa mi assale e mi devo sostenere al braccio di Peeta per non vomitare o scivolare. Cerco di tranquillizzare Peeta sorridendogli ma lui ridacchia dicendomi che “fai quasi paura, quando fai così”. Molto simpatico, sul serio.
Arrivati al vecchio palazzo presidenziale sia io che Peeta siamo nervosi a dir poco e lui si stacca da me. Non faccio domande e mi dirigo con Effie verso gli spogliatoi, dove tutti i concorrenti sono stati preparati per l’occasione. Peeta ci segue a debita distanza. Spero che si tranquillizzi il prima possibile, non possiamo lasciarci sfuggire la situazione dalle mani. Inutile dirlo ma Sarah ha fatto un ottimo lavoro. Matthew e Jane stanno vicini, non si staccano neanche per un minuto, e hanno le teste incoronate da un sottile cerchio d’oro. Matt ha una tuta aderente nera e sul petto ha disegnato il simbolo della ghiandaia imitatrice , in oro, mentre Jane indossa un vestito dello stesso colore che le lascia la schiena scoperta e le è aderente sul seno. Le maniche sembrano quasi le ali della ghiandaia: quasi un’imitazione del mio vestito durante l’ultima intervista per gli Hunger Games ma il mio era… era di Cinna, tutto qua. Ci avviciniamo ma io non riesco praticamente a rivolgere la parola a nessuno dei due, sono ancora scossa dal sogno. Peeta dal canto suo, è ancora lievemente scosso e sembra che sia ancora nel suo mondo di ricordi falsi e depistati. I due ci guardano come se fossimo matti e forse un po’ lo siamo; prendo coraggio e parlo io visto che Peeta non riesce proprio.
-State tranquilli, fatevi vedere forti e sicuri. Se vi terrete per mano, saranno ancora più felici. Date spettacolo, sorridete.-
- come se fosse facile..- dice Jane a denti stretti.
- Ringrazia tuo nonno.- le dico io, con un sorriso falsissimo stampato in faccia.
Faccio per allontanarmi ma Matthew mi afferra per un braccio e mi guarda, terrorizzato. Siamo lontani sia da Peeta che da Jane che chiacchierano tra di loro.
-Ti prego. Non farci morire solo perché il suo cognome è Snow. Non è come sembra.-
Sospiro, non sapendo bene cosa dire a quel povero ragazzo: non voglio che muoiano. O almeno, non voglio che lui muoia. Sembra un bravo ragazzo ma non mi voglio affezionare perché comunque nell’arena potrebbe capitare di tutto. Non sarò lì a proteggerli con le mie frecce o con i miei consigli.
-Andrà tutto bene. Non vi succederà nulla di male e io e Peeta vi aiuteremo come potremo. Ok?- Matthew mi sorride ringraziandomi e all’improvviso mi abbraccia.
Oddio. Aiuto. Che faccio? Gli do una imbarazzata pacca sulla spalla mentre vedo Haymitch, dall’altra parte della stanza che ride, divertito dalla scena.
-Si, ok va bene. Grazie per...questa cosa. Ora vai da Jane. State per iniziare- borbotto io.
Michael mi fa un cenno per salutarmi ed eccoli che partono. Mi avvicino a Peeta con cautela e gli sfioro il braccio. Lui si gira verso di me e mi sorride incerto mentre, mano nella mano, andiamo verso gli spalti.
-Stai bene?-
-Ora sì. Noi abbiamo fatto la parata insieme… tu hai cercato di buttarmi giù dal carro e di uccidermi. Vero o falso?-
-Falso…- gli rispondo con il magone.
-Ok. Ne ero quasi certo ma sai com’è…- mi dice lui, insicuro.
Gli sorrido, dandoli un dolce bacio sulla guancia e andiamo a sederci vicino a Johanna e Haymitch che guarda attento la sua coppia.
-Bah. I miei non dureranno neanche un secondo. Non hanno nessun talento e sembrano dei conigli impauriti- dice Johanna, sbuffando. – Avrei preferito di gran lunga la nipote di Snow. Com’è a proposito? Avvelena la gente, come il suo caro nonnino?-
-Non sembra avere nessun talento in particolare. O per ora ce lo vuole nascondere. – rispondo, guardando la nostra coppia di tributi che viene acclamata a gran voce mentre solleva le mani e sorride verso la folla.
O meglio, Matthew sorride mentre lei tiene lo sguardo dritto davanti a se e non muove un muscolo. Sarà difficile procurarle degli sponsor. Spero che sia sveglia e che non si faccia del male. Appena la sfilata è finita, Plutarch fa il suo discorso, che io ascolto appena, e poi i ragazzi tornano negli spogliatoi. Non vedo l’ora che questa dannata messinscena finisca.
-Siete stati bravissimi. Certo Jane, un sorriso non sarebbe guastato.- le dice Peeta, sorridente.
-Io non devo leccare il culo a nessuno. Se devo morire in quest’arena, morirò. Ma stando sotto le mie regole.-
Dio quanto è cretina. Non si tratta di leccare i maledetti culi rifatti di Capitol City. Si tratta della sua sopravvivenza ma se non lo capisce dopo tutte le volte che io e Peeta gliel’abbiamo detto, che si fotta. E che muoia in quel maledetto inferno.
-Piantala, Jane.- dice Matthew brusco.- Non fare l’orgogliosa perché , sul serio, mi irriti. Siamo una squadra laggiù, dobbiamo essere alleati e io voglio sopravvivere. Quindi svegliati e piantala di fare la stronzetta.-
Jane lo guarda sconvolta. Dubito che sia abituata a sentire certe cose. Quanto mi diverto, adoro questo ragazzo.
-Io ascolterei il ragazzo, se fossi in te.- le intimo, ridacchiando mentre Peeta osserva la scena alquanto spaesato. – Comunque, muoviamoci. Dovete andare nelle vostre stanze e cambiarvi per gli allenamenti. Ci rivediamo lì, ok?-
I due annuiscono e vanno nelle loro stanze così come me e Peeta. Ma veniamo fermati da Haymitch.
-I vostri due ragazzi dovranno essere molto bravi per ammazzare i miei. Sembrano due bestie assatanate.-
-Dire che abbiamo trovato i favoriti di quest’anno, allora.- proclama Peeta, fissando i due tributi del nostro mentore.
Fanno effettivamente molta paura. Soprattutto il ragazzo, alto almeno 1,90 e con dei muscoli che non hanno niente da invidiare a quelli di Peeta che solleva ogni giorno sacchi da 20 kg. La ragazza è più piccola ma sembra molto scaltra. Testa e corpo. Fantastico. I nostri due sembrano delle pippe al confronto ma contando che la concorrenza è composta da bambini di 14 anni, si sa già che saranno loro ad arrivare in finale.
-Rachel ha un talento innato per l’ascia. Caleb… Beh Caleb picchia senza ragionare molto. Per fortuna che non devono ammazzarsi a vicenda, giusto?-
-Vedremo chi vincerà..- mormoro, poco convinta. Non riesco a parlare della morte in modo così tranquillo. Sono comunque dei ragazzi… e il ricordo dei miei Hunger Games è ancora ben vivo dentro di me.
-Ti suggerisco di non affezionarti ,dolcezza. Tra due settimane potrebbero essere già morti.-
Dopo qualche minuto ci dirigiamo al salone degli allenamenti per vedere cosa combinano i nostri tributi. Peeta si dirige con Matthew verso lo spazio adibito per accendere i fuochi e sfruttare ciò che la natura può offrire per sopravvivere mentre io insegno a Jane come fare le trappole. Se la cava molto bene e il mio cuore può stare per un attimo tranquillo. In un momento di distrazione, in cui io sto parlando con Peeta e Matthew cerca, con poco successo, di fare una trappola per conigli, vedo con l’occhio della coda che Jane si dirige verso la postazione degli archi. Non presto molta attenzione, stiamo decidendo che strategia adottare con i ragazzi.
-Penso che siano una coppia…- dice Peeta
-Secondo te, lei si farebbe vedere in quel modo?- chiedo scettica.
-Se ce l’hai fatta tu…-
-Ma l’hai sentita prima, non ha niente da perdere, se morisse nell’arena non le importerebbe. Io dovevo stare viva per Prim-
- Noi proponiamoglielo, sennò le faremo fare la parte della dura.-
-Ehi voi due.- Haymitch.
Mi volto verso di lui, scocciata. Ma lui non fa altro che indicare con un cenno Jane. Sta scoccando l’ennesima freccia. Centro. Ne ha scoccate 5 e tutte sono andate a segno. Nel cuore. Tutti la fissano increduli.
-Wow…Katniss, sembra te.-
Bene, abbiamo trovato il talento di Snow.
Sorrido. Non sarà così facile uccidere i miei tributi.
E Haymitch lo sa. Oh, sì che lo sa.


Buahahahahah ok, scrivere questo capitolo è stato alquanto divertente, sopratutto per la parte dell'abbraccio:D Grazie mille per le vostre parole d'affetto e di stima( vi amo tutti ;D). Tranquilli, questa fanfiction non si interromperà così! Avrà una fine. Tra taaaaanto tempo ma la avrà:) Un bacio dalla "soleggiata" Germania ragazzi:) un bacione
Vale:)
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: valeriaspanu