#20 Something’s coming (Something good?)
“Quindi Eros ha fatto la proposta a Betta? Dai non ci credo!”
Vittoria era al telefono con Alessandra e non sembrava intenzionata a mollarlo.
Le sue amiche le lanciavano occhiate assassine che avrebbero fatto morire
persino Voldemort, ma lei non se ne curava. Potevi quasi vedere il fumo uscire
dalle orecchie di Mish mentre cercava di calcolare il costo di quella
telefonata chilometrica. Praticamente il suo cervello l’aveva lasciata appena
passati i cinque euro, dicendole “Ok, tu
continua pure, io mi vado a prendere un caffè e torno”.
Mish dette una manata al braccio di Vittoria, mentre Ale le
squittiva eccitata nell’orecchio, e maledicendola in quattro lingue le fece
segno di tagliare. Vittoria rise come una scema attaccata alla cornetta “No,
attacca prima tu!” diceva e Michelle potè sentire chiaramente Ale “No, prima
tu!”.
Pensando che fosse una cosa al limite della decenza, diede
una gomitata più forte, ed il cellulare di Vittoria cadde a terra per la seconda
volta in una settimana.
“NOOOOOOOOO!”
L’urlo che ne seguì fece sobbalzare tutta la casa, tremare i
vetri e cadere un quadro “Vittoria!” urlò Martie dalla cucina “Il mio quadro!”
si lamentò, anche se solo per abitudine.
Aveva smesso davvero di preoccuparsi di uno stupido quadro
ormai, aveva problemi più importanti a cui pensare. Per esempio, perché Josh non l’aveva ancore richiamata? La sua
agitazione era sempre più palpabile, tutte cercavano di calmarmi, ed era impossibile che non fosse arrivata anche
a lui.
“Cosi per un ragazzo? Ma sei pazza?! Cosi si può stare solo per Alessandra Amoroso?” esclamava Vittoria “Vedrai che andrà tutto bene, è cotto!” le assicurava Betta “Vuoi una cioccolata calda?” le chiedeva sempre Caro. Cioccolata calda? Ovvio che la volesse! Perché, come sostenevano efficacemente tutte e sei, anche d’estate la cioccolata calda è il modo migliore di calmare i nervi.
Così le giornate passavano tra cioccolata e film
comici. Martie adorava le sue amiche, anche se non sevivano in quei momenti in
cui avrebbe voluto solo Josh al suo fianco.
Beh, avete presente il detto “Parli del diavolo e spuntano
le corna”? fu proprio quello che successe!
Martie era pacificamente addormentata sul divano dopo l’ennesima
maratona di Grey’s Anatomy che l’aveva lasciata più schifata che altro, quando
arrivò nei suoi sogni Marry You di Bruno Mars.
Un barlume di lucidità la possedette, e si alzò di scatto “Non
dormivo!” gridò, ma la stanza era vuota. Allora sospirò, passandosi una mano
nei capelli, e facendo una smorfia, perché dormire su un divano non è
esattamente il massimo della comodità, come la sua schiena aveva appena
scoperto.
Avrò i reumatismi a 18 anni, pensò, grandioso. Ci credo che
Josh non vuole più avere a che fare con me. Questo pensiero ne ricollegò altri,
e si precipitò a prendere il telefono, che stava diventando il motivo
principale del fastidio in casa. Non aveva smesso di suonare un attimo “Martie,
spegni Bruno, non riesco ad ascoltare Alessandra!” sentii Vittoria dall’altra
parte della casa, ma non si degnò di risponderle. Con affettata lentezza ed
eleganza, alzò un dito medio in direzione della voce, non sprecando neppure le
sue parole, e poi rispose “Pronto?”
“Pronto Martie? Tesoro, ma stavi dormendo?” la voce dall’altra
parte del telefono le fece fare un salto dalla gioia. “Cosa? Svegliata? Io? Pfff..
macchè, sono più sveglia che mai” disse lei, imbarazzatissima. Bel modo di iniziare
una relazione, davvero!
“Allora, come è andata a Roma? Vi siete divertite?” le
chiese lui “Si! Le ragazze erano su di giri, è stato molto divertente” rispose.
Bugia, lei non si era divertita, le altre si. A lei mancava Josh.
“Bene! Sono contento anche se.. mi sei mancata!” il cuore della ragazza perse
un battito. Ow. “anche tu”
“Senti” iniziò, impacciatissimo “Se ti va, stavo pensando,
sempre se ti va, di uscire stasera, sempre se ti va. Io l’altra volta mi sono
divertito molto”
FINALMENTE!
“beh, certo che mi va. Stasera?” chiese lei, al colmo della
gioia. “Stasera alle otto? Ti passo a prendere se vuoi” chiese ancora lui “Si,
va benissimo” e richiuse, augurandole la buona notte.
Martie rimase per un secondo imbambolata davanti al
telefono, come incapace di credere a quello che era appena successo. Poi..
“Ragazze! Ho un importante annuncio da darvi!”
“Eddai Mish esci dal bagno che è tardi”
“Ho quasi finito”
“Hai detto così anche venti minuti fa! È tardi”
La mania della puntualità di Martie è una cosa
impressionante, che le altre non concepivano. Ma al momento aveva un altro
problema: Josh sarebbe passato a prenderla tra
due ore e non aveva niente da mettersi!
Mentre iniziava a girare come una sclerotica per la stanza,
rivoltando i vestiti con un’ espressione da manicomio dipinta in faccia, Mish uscì dal bagno. Sia ringraziato il Signore!
“Ragazze, alt! In riga” le richiamò tutte all’ordine Betta,
radunandole davanti alla camera di Martie “Conoscete tutte il piano: svaligiare
il centro commerciale per Martie. Obiezioni?” continuò, con l’aria più seria e
militare che avesse “Nessuna, bene” marciava davanti alle quattro ragazze in
riga davanti a lei
“Avete i contanti?” chiese “Si, signora!” risposero in coro “E
quanti ne avete?” continuò “Tanti, signora!” risposero le amiche, perfettamente
sincronizzate “E avete paura di usarli?” stava per finire la sua brillante
arringa, Betta, e lo sapevano, dato che lo faceva ogni volta “No, signora!”
rispondettero “Bene! Andiamo. Rompete le righe”
E così si diressero verso il centro commerciale con la
macchina rosa di Martie.
“Georgia, secondo te va meglio il vestito rosa corallo o
quello rosa shocking?” Giò era il live chat con Martie direttamente da Cortina,
anche se nessuno aveva idea di cosa ci facesse li.
La ragazza serviva per uno scopo più grande, al momento, in
quanto era l’unica di cui Martie si fidasse per dei consigli sull’abbigliamento.
Era anche l’unica che si sorbiva tutti gli scleri della ragazza su Josh, per
poi sospirare sognante “Pure iooo” contenendosi poi sotto lo sguardo
interrogativo dell’amica e correggendosi “Pure io qualcuno che ti coccola come
lui, intendo!” e le loro conversazioni finivano generalmente con un “Awww” di
Martie, che non si capacitava di quanto la sua amica potesse essere cucciola in
certi momenti e poi in altri essere una pervertita della peggior specie.
Anche quella volta era finita così, e Martie aveva deciso
per il rosa corallo.
Cinque minuti, solo cinque minuti. Vestito indossato, scarpe
messe, capelli tutti al loro posto, trucco da urlo, borsa presa. Cosa mancava? Un
po’ di calma, per Martie, probabilmente.
Un minuto. Ma sarà puntuale? Sembrava impossibile.
Le otto suonano, e contemporaneamente un clacson si fa
sentire. Puntuale come un orologio svizzero!
Martie esce e lui era lì ad aspettarla, bellissimo come
sempre. Le apre la portiera della macchina “Dove mi porta, signore?” chiede
lei, scherzosa “Oh, è una sorpresa madame” risponde lui a tono.
Ed è così che la ragazza si ritrovò su un aereo. Un aereo. Destinazione?
Torino.
Ed ecco dove era sparito lui per tutto questo tempo, doveva
organizzare il viaggio. Misteriosamente, aveva anche i miei bagagli! Beh,
Martie sospettava che le sue amiche sapessero tutto da tempo, le aveva viste un
po’ troppo su di giri in quel periodo. Ma con Roma, Giò sparita e tutto il
resto, non ci aveva fatto molto caso!
Le dispiaceva di non averle salutate a dovere, ma le avrebbe
viste presto. In fondo, sarebbe stata via solo due giorni. E aveva la
sensazione che sarebbero stati i più belli della sua vita…
Angolo dell’ autrice
Ciao a tutti! Ed ecco qui il capitoletto, che prevede la
collaborazione di Marika aka Marite, quindi grazie a lei!! Mi sono divertita un
casino a trascrivere le scemenze che scriviamo insieme!
Come sono andate le feste? Vi aspetto al prossimo capitolo,
con la terza ed ultima parte delle avventure di Logan e Fred!
Xoxo Bea