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Autore: Meissa Antares    10/01/2014    3 recensioni
Meno uno.
Ci doveva essere senz’altro una spiegazione ben plausibile per quell’evento. [...] Vide chiaramente la distanza tra i loro volti annullarsi e aveva già socchiuso gli occhi, quando sentì un dito sottile premuto contro le sue labbra.
« Non è ancora mezzanotte » disse lei, forse in preda ad un attacco di lucidità. Ma ciò sarebbe stato impossibile, poiché, se fosse stata cosciente, non si sarebbe mai azzardata a fare una cosa del genere. E con mai, si intende proprio mai: eppure, stava accadendo davvero.
« Al diavolo le tradizioni » sussurrò con voce roca, prendendo il viso della ragazza tra le proprie mani e poggiando finalmente le labbra sulle sue.
Mezzanotte.
Aveva voluto disperatamente assaggiare quelle labbra al sapore di ciliegia. Anzi no, ne aveva avuto un folle e ostinato bisogno. Come se ne andasse della sua stessa vita. [...] Ma Lily era fatta così: una volta che entrava a far parte della tua vita, non potevi fare a meno di amarla.
« Buon anno, Lily » mormorò, posandole un dolce bacio sulla fronte.
« Buon anno anche a te, Scorpius » sorrise, le labbra leggermente gonfie e i capelli scompigliati ma, per lui, non c’era spettacolo più bello al mondo.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo12 - Una mancata Serpeverde, in famiglia.
Capitolo 3.
Una mancata Serpeverde, in famiglia.

 Slytherin




“Sono un mix di acidità e sarcasmo.
Poi, però, arriva la notte e divento quasi amore”.
(Deborah Simeone)

 


L’infermeria di Hogwarts era il posto più pacifico che ci potesse essere all’interno della scuola di magia e stregoneria, eccezion fatta - forse - per la Biblioteca. Madama Chips era sempre stata una premurosa ed apprensiva infermiera, che si prendeva cura degli studenti come se fossero stati tutti figli suoi. Ogni cosa in quel posto risplendeva come di luce propria, e non perchè era tutto rigorosamente d’un bianco accecante. Vi era come un candore innaturale dove sembrava sempre che risplendesse il sole, anche se fuori era nuvolo.  

Quel pomeriggio - al contrario di ciò che è stato affermato precedentemente - un gruppo piuttosto folto di ragazzi e ragazze, era radunato attorno al letto di Sage Spence, finita in Infermeria giusto un paio di giorni prima.

« Secondo voi come sta? » domandò Lily, sondando il viso della ragazza con i suoi occhi color cioccolato.
« Madama Chips ha detto che ha una commozione cerebrale » rispose prontamente Rose, in piedi - esattamente dietro la cugina - e con le braccia incrociate al petto. « Ma niente di cui preoccuparsi » aggiunse frettolosamente, una volta notato che Lysander era diventato pallido come uno dei tanti fantasmi che infestavano il castello.

Da due giorni a quella parte, il ragazzo era divorato dai sensi di colpa e continuava a tormentarsi interiormente, domandandosi quale trattamento gli avrebbe riservato l’amica una volta che avesse ripreso conoscenza. Più probabilmente, come minimo, l’avrebbe Schiantato.

« Dai Lys, vedrai che si rimetterà in sesto in men che non si dica. Madama Chips è un’ottima infermiera »  disse Albus con fare consolatorio, avvicinandosi all’amico di infanzia e posandogli una mano sulla spalla.
« L’ha uccisa, l’ha uccisa! Ed io ho assistito al suo omicidio! » borbottava sconnessamente Hugo, facendo avanti e indietro. « Per i mutandoni con le stelle cadenti di Merlino, resterò traumatizzato a vita! »
« Se continui così, Hugs, ti faccio restare io traumatizzato. Per davvero, però, questa volta » lo rimproverò Roxanne, assestandogli una poderosa gomitata nelle costole.

Le grandi e pesanti porte di quercia vennero improvvisamente spalancate, mentre all’interno della stanza si riversarono - con una certa urgenza - Adam Nott, sorretto da Shane Harper e da Blake Zabini, seguiti da un palesemente irritato Scorpius Malfoy.
A quanto pareva, le selezioni per ricomporre parte della squadra di Quidditch di Serpeverde non si erano concluse nel migliore dei modi, visto che uno dei Battitori titolari aveva una spalla lussata e un sopracciglio spaccato da cui sgorgavano fiotti di sangue. Com’era prevedibile, Albus accorse ad aiutare i suoi amici, depositando il ragazzo su uno degli svariati letti liberi.

« Santo Silente! » sbottò Madama Chips, accorrendo immediatamente. « Signor Nott! Fate largo, voi quattro! »

Un brusio sovraeccitato si sollevò dal gruppetto dei Grifondoro, ancora attorniati al capezzale di Sage, che continuavano a domandarsi cosa potesse mai essere accaduto.

« Che Morgana ci fate tutti voi, qui?! » strillò l’infermiera, in preda ad un grave attacco di crisi isterica. « Questa è l’Infermeria, non la vostra chiassosa Sala Comune! La signorina Spence ha bisogno di assoluto riposo, perciò andate subito fuori! » li cacciò senza alcuna esitazione, chiudendo le porte dietro di loro con un secco e deciso colpo di bacchetta.
« Che caratteraccio, miseriaccia » constatò Hugo, passandosi una mano tra i capelli rossi e dando voce ai pensieri della maggior parte dei presenti. « Avrebbe proprio bisogno di una bella Pozione Tranquillante. Magari somministrata in dosi massicce »
« Certamente non preparata da te » esordì Lily, malandrina. « Con i tuoi scarsi risultati in Pozioni, rischieresti soltanto di farla secca! »
« Ah - ah, davvero divertente cuginetta » disse ironico, allungando una mano a scompigliarle i lunghi capelli rossi. « Bene! » proseguì poco dopo, sfregandosi con insistenza le mani. «Propongo di dirigerci tutti in Sala Grande, ci aspetta un lauto e meritatissimo pasto! »

Alice roteò gli occhi al cielo, a metà tra il seccato e il divertito. « Non so se tu te ne sia accorto ma - alla cena - manca ancora un’oretta, direi » diede uno sguardo all’orologio da polso del fratello e annuì soddisfatta: era più che certa di non essersi sbagliata.

Il ragazzo sgranò i grandi occhi azzurri, a dir poco orripilato da una simile notizia che - per lui - equivaleva, probabilmente, ad un evento di proporzioni catastrofiche.

« Che Salazar sia dannato! » sbottò incupendosi e assumendo un tono capriccioso, ed era una scena talmente buffa che quasi tutti evitarono di scoppiare a ridergli in faccia per un soffio. « Che cos’è questo frastuono raccapricciante? » domandò poi palesemente confuso, guardandosi sospettosamente intorno, quasi come se non aspettasse altro che vedere Pix sbucare da un angolino buio, pronto a giocare uno dei suoi numerosi tiri mancini.

« Fan di Nott » rispose Lily con una calma quasi innaturale, indicando un corridoio deserto alle sue spalle. « Saranno qui a momenti »
« Forse converrebbe tornare in Sala Comune » suggerì Roxanne, ricevendo qualche cenno d’assenso. « Almeno eviteremo di essere presi d’assalto da quelle oche petulanti che tenteranno in tutti i modi di sfondare le porte dell’Infermeria »
« Non vorrei essere qui quando Madama Chips scatenerà la sua furia » proclamò Frank, reprimendo un brivido di orrore nell’immaginarsi la scena.
« Io, invece, voglio restare » si impuntò Lysander, gli occhi azzurri che brillavano di tenacia e determinazione.
« D’accordo, ma almeno spostiamoci di qui prima che sia troppo tardi » azzardò Rose con aria materna, assicurandosi - poi - che fossero tutti presenti una volta che raggiunsero un punto non troppo distante. « Qualcuno ha visto Albus? »  
« Sarà ancora dentro » rispose Lorcan, indicando con un cenno del capo le porte dell’Infermeria, oramai circondate da un folto gruppo di ragazzine del primo e secondo anno. « In fondo, Nott è un suo amico fino a prova contraria »
« Mi sono sempre chiesta come riesca a sopravvivere in quel covo di irritanti e arroganti palloni gonfiati » disse Lily con disgusto, dando voce ai suoi pensieri, ed incrociando le braccia al petto come se fosse un’opinione comune a chiunque.
« La risposta è semplice, Potty: tuo fratello è  un irritante e arrogante pallone gonfiato » una voce tanto roca quanto affascinante raggiunse le loro orecchie, cogliendoli decisamente di sorpresa.

Scorpius Malfoy era appena uscito dall’Infermeria - facendosi largo tra ragazzine adoranti che cercavano in tutti i modi di trattenerlo con la forza -, la solita aria beffarda ed il solito ghigno di scherno stampato sulle labbra a contraddistinguerlo.

« Nessuno ha chiesto la tua opinione, Malfoy » pronunciò, con un tono palesemente sarcastico mentre una certa collera iniziò a fare capolino in lei. « Almeno, così mi pare di ricordare »
« Non mi permetterei mai di fare un qualsiasi torto ad uno dei miei migliori amici - quindi - devi soltanto ringraziare la tua stretta parentela con Albus, Potter, altrimenti... »  
« Altrimenti, cosa? » domandò incuriosita, inarcando un sopracciglio. « Mi stai minacciando, Malfoy? »
« Non mi permetterei mai, Potter » passò una mano a scompigliarsi i biondissimi capelli, facendo sì che qualche sospiro adulatorio sfuggisse dalle labbra delle ragazzine ancora lì presenti.

Nel corso degli anni, tutti avevano imparato a farsi bellamente gli affari propri, quando quei due litigavano: tentare di dividerli o di intromettersi era sicuramente una battaglia persa in partenza, difatti i poveri malcapitati di turno - spediti in Infermeria per causa loro - potevano testimoniarlo.
 

« Allora ci si vede in giro, Scorpy » disse con voce sensuale, sorridendo maliziosamente nella sua direzione e salutandolo con una mano, prima di allontanarsi per raggiungere gli altri.

Il ragazzo rimase immobile in mezzo al corridoio, le mani infilate nelle tasche dei pantaloni della divisa, ostentando un’espressione palesemente divertita, mentre fingeva - con assoluta maestria - di non aver udito l’assurdo nomignolo che lei gli aveva affibbiato di proposito.

« Ehi, Scorps » Shane Harper gli diede un paio di colpetti delicati sulla spalla, distogliendolo dai suoi pensieri sulla Potter. « Vogliamo andare? »

Poco più avanti li aspettavano Blake e Albus, quest’ultimo era intento a farsi spiegare dall’amico che cosa diamine fosse accaduto di tanto terribile al campo di Quidditch per ridurre Nott in quello stato.

« Come sta Adam? » domandò Malfoy, con fare quasi annoiato, affiancandosi ai due.
« Meglio » rispose Blake, prendendo parola e puntando i suoi occhi blu mare esattamente di fronte a sè. « Madama Chips ha detto che vuole tenerlo sotto osservazione per un po’. Ha preso una bella botta, in fondo »
« Quindi, niente Quidditch per almeno una settimana » aggiunse Harper con fare sconsolato, scuotendo la testa un paio di volte.
Albus imprecò mentalmente, lanciando maledizioni in ogni lingua a lui conosciuta e non. « Qualcuno di voi, per caso, ha visto il resto della mia famiglia o, almeno, mia sorella? »
« Oh non preoccuparti, Al. Tua sorella sta benissimo » annunciò Scorpius, non riuscendo proprio a trattenere un ghigno di scherno, anche se questo significava - certamente - scatenare l’ira dell’amico.

Gli occhi smeraldini del moro saettarono velocemente nella sua direzione e i suoi muscoli si irrigidirono per la tensione ed il nervosismo. « Che cosa diavolo è successo questa volta, Scorp? »  
« Assolutamente nulla » ribadì il biondo con estrema tranquillità, beccandosi come unica risposta tre occhiate decisamente poco convinte. « Ci siamo soltanto scambiati qualche innocente frecciatina, niente di più »
« Senza offesa, Al, ma tua sorella è veramente uno schianto » commentò Zabini maliziosamente, umettandosi le labbra in un modo terribilmente perverso e provocatorio.
« Senza offesa, Zabs, ma non credo che questo sia affar tuo » scimmiottò acidamente il suddetto, mostrando un’espressione contrariata e facendo forza su se stesso per non affatturarlo seduta stante.
« É affare di tutta Hogwarts, se permetti, visto che l’intera popolazione maschile del castello sogna di avere un appuntamento ad Hogsmeade con lei » proseguì Blake, per nulla turbato dalla reazione del secondogenito di casa Potter, continuando a pulire l’anello di famiglia con un lembo del mantello.
Shane annuì col capo, concorde. « Merlino » invocò sognante, sfoderando l’espressione più imbecille che avesse nel suo repertorio. « Tua sorella me la farei eccome »

Scorpius, probabilmente provando uno strano moto di pietà nei confronti di Albus mentre uno strano moto di rabbia cominciò a farsi strada nel suo animo imperturbabile, gli tirò un poderoso scappellotto sulla nuca, impegnandosi il più possibile per fargli del male.

« Porco Godric, è pur sempre la sorella di Albus! » sbottò infastidito, prendendo entrambi per il colletto della divisa e trascinandoli lungo il corridoio semi deserto. « E, come le vostre menti acute avranno senz’altro notato, il caro Severus è proprio qui tra noi » mollò la presa sui due, una volta che furono di fronte al corvino. << Indi per cui, non credo sia proprio il caso di sfoderare questi commenti - decisamente poco carini - nei confronti della sua amata sorellina... » lanciò un’occhiata di sottecchi ad Albus, la cui espressione non esprimeva altro che una sincera gratitudine. «... O almeno, non in sua presenza » sfoderò l’ennesimo ghigno di scherno e schivò abilmente il pugno che l’amico deriso tentò di rifilargli.

La prima cosa che Scorpius fece non appena varcò le soglie della Sala Grande - ovviamente premurandosi di non farsi beccare dagli altri - fu quella di cercare con lo sguardo una chioma rosso scuro, alla tavolata dei Grifondoro. La individuò verso la metà, affiancata da quel Leroy Prescott - con cui si vociferava avesse avuto una storia, l’anno precedente - e stava ridendo di gusto, così come tutti gli altri nei dintorni, per una battuta snocciolata dal suddetto.

« Ci sarà un ritorno di fiamma? » domandò Shane con fare interessato, prendendo posto al tavolo dei Serpeverde, e commentando il tutto come se stesse facendo la cronaca di una delle tante partite di Quidditch.
« Dici tra la Potter e Prescott?! » si intromise Blake sfoderando una pessima faccia da poker e concentrandosi in modo inquietante sulla coppia. « Nah, non credo proprio »
« Che ne dici di una scommessa, Blakeuccio? » ribattè prontamente l’altro, tendendo una mano verso l’amico mentre un luccichio sinistro si fece largo nei suoi occhi nocciola.
« Scusate se interrompo il vostro idilliaco discorso » saltò su Albus, con un tono di voce ed un’espressione che non promettevano nulla di buono. Come minimo - più tardi, in dormitorio - sarebbe scoppiata un’accesa discussione, seguita subito dopo da una rissa leggera. « State sempre parlando di mia sorella »
« Ci sto, affare fatto » disse Blake con aria allegra, ignorando palesemente gli insulti e i commenti malevoli che il moro stava lanciando nei loro confronti. « Cinque galeoni che quei due non torneranno assieme e la Potter, quest’anno, farà strage di cuori »
« Andata! »

Scorpius scosse ripetutamente la testa, afflitto dall’avere degli amici così mostruosamente idioti ed essere l’unico sano di mente in quella combriccola di matti.

« Possibile che quei due debbano sempre battibeccare come due vecchie pettegole? » una voce femminile, proveniente dalla sua sinistra lo fece voltare. « Nemmeno Rita Skeeter si comporterebbe in questo modo così deplorevole » ancora prima di guardare in faccia il suo interlocutore, Scorpius riuscì a capire chi fosse.

Sophia Stonem era seduta comodamente accanto a lui, osservando con i suoi grandi occhi azzurri i due ragazzi di fronte a loro, che continuavano a confabulare con una certa enfasi, quasi come se ne andasse della loro stessa vita.

« Si stanno soltanto divertendo nel far impazzire Albus » scrollò le spalle, approfittando di quella distrazione generale per osservare anche il più piccolo movimento effettuato da Lily Potter. « Comunque, qual buon vento ti porta a questo lato del tavolo? Non c’è nessuna delle tue amorevoli compagne di Dormitorio che è disposta a tenerti compagnia? »
« Sei sempre così galante con tutte le tue fiamme, oppure riservi soltanto a me questo speciale trattamento? » domandò divertita, versandosi del succo di zucca in un bicchiere dorato. « Comunque, per risponderti, no: Naya è rimasta in Sala Comune per cercare di finire il tema di Trasfigurazione e, senza di lei, le altre non riesco a sopportarle »
« Lo sai perfettamente che tu sei e rimani la mia preferita » ghignò con aria malevola, servendosi una fetta di torta di melassa. « Così come sai perfettamente quanto io odi perdermi in futili chiacchiere. Cosa c’è sotto? »
« Oggi sei più intrattabile del solito, lo sai? » gli rubò abilmente un pezzo del dolce, assaporandone il gusto amarognolo e beccandosi un’occhiata truce dal ragazzo. « Ero venuta sì a cercare un po’ di compagnia - come se fosse possibile, vicino a te - ma volevo anche chiederti di Adam. Sai, le notizie corrono in fretta »
« Sta meglio, quella rompipluffe di Madama Chips lo terrà praticamente in ostaggio per l’intera settimana » concluse la sua cena, pulendosi elegantemente la bocca con il tovagliolo e gustandosi un ultimo sorso di rinfrescante succo di zucca. « Quindi, per rispondere alla tua tacita richiesta sì, domani sarà ancora bloccato in Infermeria e tu potrai andarlo a trovare »
« Ti ringrazio » proferì, alzandosi in piedi e rassettandosi la gonna a balze della divisa, già perfettamente lisciata. « Ah Scorpius, lascia che ti dia un consiglio: in futuro, evita di trattare Lily Potter in questo modo, altrimenti per quel qualcuno interessato a lei, non dovrebbe essere troppo difficile soffiartela da sotto il naso »  

Scorpius rimase pietrificato al suo posto, guardando Sophia Stonem allontanarsi verso l’ingresso della sala, lasciando un vago sentore di profumo femminile francese dietro di sè.





Angolo dell'autrice.

Giuro sollennemente di non avere buone intenzioni.

Salve a tutti! Come state? :) Avete passato buone vacanze? (Lo so, probabilmente il ritorno sarà stato a dir poco traumatico * sospira pesantemente *). Comunque, miei cari, veniamo a noi! Siamo giunti al terzo (e tranquillo) capitolo!
É (finalmente) riapparso Scorpius che si diverte assieme a Blake e Shane a prendere in giro il povero Albus (anche se, persino lui si arrabbia un bel po' nel sentire quelle cose su Lily hehe, ma non lo ammetterà mai!). Iniziamo anche a fare la "conoscenza" di una new entry, ossia Sophia! (Che ne pensate di lei?). Soph è una delle poche persone che il nostro caro, carissimo Scorp riesce a sopportare e con le quali si confida (per come si possa confidare il bel Malfoy). Si conoscono praticamente da una vita (Purosangue) e - anche se non lo ammetteranno mai - si vogliono un gran bene, considerandosi praticamente fratello/sorella. Dunque, anche per questo capitolo credo sia praticamente tutto (se avete sempre dei dubbi, sarò lieta di chiarirli!) e dal prossimo capitolo faranno capolino nuovi personaggi (e ci discostiamo completamente dall'ambiente "Hogwarts"). Ma non voglio anticiparvi null'altro :) Purtroppo, non so quando potrò riaggiornare nuovamente, perchè l'università è ricominciata e, con essa, i miei esami incombono minacciosi (aiuto T.T), spero comunque sempre di venerdì sera :) Vi lascio alla lista dei personaggi, ossia a come li immagino io, e a chi reputo perfetti per interpretarli.

Lily Luna Potter: Nina Dobrev
Scorpius Hyperion Malfoy: Paul Wesley
Rose Weasley: Crystal Reed
Alice Augusta Paciok: Minka Kelly
Roxanne Weasley: Naya Rivera
Shane Harper: Steven R. McQueen
Hugo Weasley: Dylan O'Brien
Albus Severus Potter: Taylor Kitsch
James Sirius Potter: Austin Nichols
Frank Paciok: Tyler Posey
Lysander Scamandro: Colton Haynes
Sage Spence: Holland Roden
Lorcan Scamandro: Ian Harding
Lexie Moore: Lucy Hale
Dominique Weasley: Ashley Benson
Sophia Stonem: Candice Accola
Blake Zabini:
Michael Trevino
Adam Nott: Ian Somerhalder
Electra Beth Hamilton: Hilarie Burton
Fred Weasley II: Chad Michael Murray
Effy Birkey: Sophia Bush
Sheeva Cooper: Emma Roberts
Louis Weasley: Alex Pettyfer
Naya Quensfort: Kat Graham
Molly Weasley: Dakota Blue Richards
Lucy Weasley: Freya Mavor
Emily Walker: Phoebe Tonkin
Eric Huddertone: Joseph Morgan
Elijah Nott: Daniel Gillies
Katherine Dursley: Victoria Justice
Aimee Forson: Shelley Hennig
Duncan McLaggen: Daniel Sharman
Leroy Prescott: Zach Roerig
Ted LupinAndrew Garfield
Victoire Weasley: Karen Gillan
Ecco fatto! :) Un bacione a tutti, alla prossima!

Fatto il misfatto.

Giorgia.
   
 
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