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Autore: Meissa Antares    03/01/2014    2 recensioni
Meno uno.
Ci doveva essere senz’altro una spiegazione ben plausibile per quell’evento. [...] Vide chiaramente la distanza tra i loro volti annullarsi e aveva già socchiuso gli occhi, quando sentì un dito sottile premuto contro le sue labbra.
« Non è ancora mezzanotte » disse lei, forse in preda ad un attacco di lucidità. Ma ciò sarebbe stato impossibile, poiché, se fosse stata cosciente, non si sarebbe mai azzardata a fare una cosa del genere. E con mai, si intende proprio mai: eppure, stava accadendo davvero.
« Al diavolo le tradizioni » sussurrò con voce roca, prendendo il viso della ragazza tra le proprie mani e poggiando finalmente le labbra sulle sue.
Mezzanotte.
Aveva voluto disperatamente assaggiare quelle labbra al sapore di ciliegia. Anzi no, ne aveva avuto un folle e ostinato bisogno. Come se ne andasse della sua stessa vita. [...] Ma Lily era fatta così: una volta che entrava a far parte della tua vita, non potevi fare a meno di amarla.
« Buon anno, Lily » mormorò, posandole un dolce bacio sulla fronte.
« Buon anno anche a te, Scorpius » sorrise, le labbra leggermente gonfie e i capelli scompigliati ma, per lui, non c’era spettacolo più bello al mondo.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Racconto12 - You killed her!
Capitolo 2.
You killed her!

Quidditch




“Vivi come se dovessi morire domani,
Impara come se dovessi vivere per sempre.”
(Mahatma Gandhi)




Si sentiva osservata.

Sollevò gli occhi nocciola dal corposo volume che stava sfogliando avidamente, beandosi dell’odore di inchiostro fresco e di quel profumo di pagine un po’ consumate e terribilmente vecchie - da dove la cultura traboccava a fiotti -, rendendo tutto ciò quanto di più similare al Paradiso Terrestre. Stranamente, quell’assolato sabato mattina, all’interno della Biblioteca di Hogwarts, erano presenti i suoi numerosi amici e parenti, facendola sorridere dolcemente per le buffe smorfie dipinte sul volto di ciascuno.

Hugo aveva il viso paonazzo dalla concentrazione, le punte delle orecchie scarlatte e i capelli smossi in tutte le direzioni possibili, sfidando le numerosi leggi sulla gravità e facendole sembrare terribilmente inutili. Alice cercava ad ogni costo di terminare un tema di Rune Antiche - materia da lei estremamente odiata -, sbuffando ogni cinque secondi e facendo scorrere velocemente gli occhi color miele sulla moltitudine di fogli sparsi sul tavolo, ricoperti di fitti appunti scritti con la sua calligrafia elegante. Sage si era legata i capelli in una coda alta, socchiudendo le grandi iridi verde scuro e ripentendo a bassa voce ciò che aveva appena assimilato, ricontrollando - di tanto in tanto - sul libro di testo. Lorcan e Lysander, come loro solito, erano impegnati a fare di tutto tranne che studiare; o meglio: era Lysander a far desistere il suo povero gemello dai buoni propositi che si era ricreato, come - per esempio - riuscire a passare i M.A.G.O. a fine anno scolastico. Roxanne si era appena avventurata tra gli immensi scaffali, per recuperare un libro con cui avesse potuto svolgere i suoi compiti - per il lunedì seguente - e stava studiando con particolare attenzione ciascuna copertina. Dominique, Lexie, Lucy e Molly erano rincantucciate ad un angolo del tavolo e stavano bisbigliando - con una certa enfasi - l’uso delle radici di asfodelo in Pozioni. Frank guardava con aria assorta il paesaggio della campagna scozzese, illuminato dai raggi di quella giornata di metà ottobre, probabilmente sognando di trovarsi al campo di Quidditch a volare fra gli anelli e a lanciare qualche Bolide, compiendo spettacolari peripezie. Albus, forse, era il più tranquillo di tutti: stava scribacchiando distrattamente qualcosa sulla sua pergamena, passandosi - alle volte - una mano tra i capelli neri perennemente scarmigliati e con il naso sbaffato d’inchiostro. Trattenne a stento un risolino, coprendolo giusto in tempo con una mano davanti alla bocca e falsificandolo con un leggero colpo di tosse.

Di nuovo quella strana sensazione: come se qualcuno la stesse effettivamente spiando.

Esattamente di fronte a lei c’era una sorridente Lily, i palmi delle mani bellamente appoggiati sulle guance rosee e i capelli rossi raccolti in una treccia laterale, che la fissava con un’improbabile espressione di pura innocenza dipinta sul viso. Doveva immaginarselo che c’entrasse qualcosa la sua molesta cugina.

« Cosa c’è, Lils? » sbuffò seccata, roteando gli occhi al cielo ed incrociando le braccia sul tavolo di legno.
 

Se possibile, il sorriso di Lily si allargò ancora di più, facendole intuire che ci fosse davvero qualcosa sotto. Quella ragazza avrebbe dovuto essere smistata a Serpeverde, altro che Grifondoro.

« Sai Rosie, stavo notando quanto fosse bello il tempo oggi » per un attimo, si fece ammaliare dalle fossette comparse sulle gote della cugina e dal candido sorriso che riempiva le sue labbra piene.
Scosse violentemente il capo, come per darsi un certo contegno. « Non se ne parla, Lily »
« Oh ma andiamo, Rosie! » la pregò con insistenza, giungendo le mani. « Non puoi farmi - anzi farci - questo! Suvvia, è quasi ora di pranzo e direi che per oggi abbiamo studiato più che abbastanza »
 

Con sommo orrore, la primogenita di casa Weasley, si accorse che tutti gli altri avevano voltato le teste verso loro due: segno che stavano ascoltando la conversazione e che la trovavano estremamente interessante. Senza dubbio più avvincente di quello che era contenuto nei loro libri. Sapeva con assoluta certezza che di lì a poco avrebbe ceduto, accontentando le richieste della cugina minore, messa sotto pressione dal resto della compagnia.

« Lily ha ragione, Rosie » si intromise Hugo, sfoderando una terribile aria abbattuta e decisamente poco convincente. « In fondo, saranno almeno tre lunghissime ore che studio e, cosa ancora più impensabile, senza nemmeno fare una pausa spuntino! »
 

Benedetto Godric Grifondoro. Quando ci si metteva anche Hugo a dar manforte alla sua parente prediletta, era una battaglia già persa in partenza. Non ne sarebbe mai uscita vincitrice, a meno che...
Incrociò lo sguardo smeraldino di Albus, già fisso su di lei da diverso tempo. Oh no. Quell’occhiata non prometteva niente di buono. Quell’occhiata significava soltanto una cosa: “Rose stai per essere brutalmente sconfitta, cerca di uscire di scena con almeno un po’ di dignità”.

« E va bene, mi avete convinta » pronunciò sconsolata, assaporando l’amaro sapore della delusione, ritirando frettolosamente i libri all’interno della borsa. « Per oggi abbiamo concluso »

Lily e Hugo si lanciarono in un balletto di vittoria piuttosto ridicolo, strappando qualche risolino divertito ai presenti e facendo un gran chiasso - ovviamente, beccandosi anche un’occhiata assassina da parte di Madama Pince -, finendo poi per coinvolgere Rose in un abbraccio decisamente soffocante.

« Dovrebbero farti una statua, Rosie! » urlò Hugo, prima di correre dietro alla cugina preferita attraverso gli intricati corridoi della scuola.

Molto probabilmente erano diretti a recuperare le loro scope da corsa, rinchiuse nei bauli all’interno dei Dormitori, per poi fare un salto al campo da Quidditch.

La riccia scosse i lunghi capelli di un rosso decisamente più scuro rispetto alla solita tonalità tipicamente Weasley, sfoderò un’espressione abbattuta e sospirò pesantemente, ma accolse con gioia il bacio affettuoso che Albus le lasciò sui capelli.

« Senza dubbio è stato meglio così, Rosie. Credimi »
 

E come poteva dubitare di lui? Non ci sarebbe mai riuscita, nemmeno volendolo intensamente e con tutte le sue forze. Il secondogenito di casa Potter era - senza alcuna esitazione - una delle poche persone di cui si fidava ciecamente.
Annuì concorde, consapevole che il suo unico cugino con un po’ di sale in zucca avesse pienamente ragione. In fondo, sarebbe stata solo una questione di pochi minuti prima che si ammutinassero tutti, senza esclusione di colpi.

Come aveva brillantemente previsto, si diressero tutti quanti al campo, organizzando immediatamente una partita di Quidditch all’ultimo sangue. Si avviò tranquillamente sugli spalti - accompagnata da Molly e Lexie -, preferendo assistere piuttosto che volare ad altezze vertiginose. Represse un brivido al pensiero, dopodichè osservò con interesse lo svolgimento del gioco: non era un’amante delle scope ma delle partite sì, soprattutto se erano tra Grifondoro e Serpeverde. Doveva pur aver preso qualcosa da suo padre, no?
Dei passi leggeri la distrassero e la fecero ridestare dai suoi pensieri di accanita tifosa: era la sua migliore amica, Sage Spence.
   

« Pensavo che scendessi a giocare » le disse sinceramente, scostandosi appena sulla panca per farle spazio.
« Preferisco non dover essere ricordata come la più imbranata del gruppo. Penso che - se dovessero perdere a causa mia - nè Lily, nè Albus riuscirebbero mai a perdonarmi » sorrise appena, scrollando poi le spalle con non curanza e lanciò un’occhiata preoccupata a Lysander, che ricambiò facendole un occhiolino divertito.
« In squadra con me voglio Alice, Hugo, Rox e Frank » disse Lily con ostentata determinazione. « E non si discute, fratellino » sfoderò un ghigno malandrino. Alle volte, quella ragazzina sapeva essere veramente terrificante.

Albus - vuoi per un innato istinto da fratello maggiore - non seppe assolutamente rifiutarsi, così incominciò a valutare con la sua squadra - composta da Lucy, Dominique, Lysander e Lorcan - un piano d’attacco contro quella avversaria, decisamente in vantaggio tattico visto che facevano tutti parte della squadra di Quidditch di Grifondoro.

« Si comincia! » urlò Hugo, già posizionatosi davanti agli anelli delle porte, fischiando con le dita per dare avvio al gioco.  
 

Vennero liberati Boccino, Bolidi e Pluffa, facendo sì che ciascun giocatore sfrecciasse a tutta velocità in sella alla sua scopa cercando di svolgere al meglio il ruolo assegnatogli. Gli occhi nocciola di Rose seguirono ogni movimento, senza perdersi nemmeno un fotogramma nonostante l’eccessiva rapidità con cui si muovevano.
Alice e Roxanne continuavano a passarsi la Pluffa tra di loro, in un’ottima strategia che era riuscita a confondere gli avversari, permettendo alle due ragazze di segnare parecchi punti e - quindi - di portare la squadra di Lily in netto vantaggio.
Dominique fece qualche mirabolante numero, più simile ad uno spettacolo di Scopa Sincronizzata che ad una vera e propria partita di Quidditch, però Albus apprezzò lo stesso lo sforzo compiuto dalla cugina Veela. Al contrario, non si poteva proprio dire lo stesso di Lucy che era praticamente terrorizzata da qualsiasi cosa la sfiorasse - che fosse un Bolide o un altro giocatore. Lysander si divertiva come un pazzo a lanciare Bolidi a destra e a manca, spesso rischiando di disarcionare i suoi compagni, mentre Frank aveva la compostezza e la fermezza tipiche di chi ha assunto quel ruolo milioni di volte e che gli calzava a pennello. Hugo compiva delle parate spettacoli che - doveva ammetterlo - riuscivano a mandare in estasi il suo smisurato orgoglio di sorella maggiore; Lorcan era frequentemente chiamato a dover svolgere il suo incarico di Portiere ma lo svolgeva piuttosto malamente, spesso lasciando scoperto un anello su tre. Lily e Albus, da buoni fratelli Potter, si stavano fronteggiando in un testa a testa continuo, alla ricerca del Boccino d’Oro che - praticamente quasi sempre - svolazzava allegramente davanti al loro naso e appena coglieva una loro minima distrazione si dileguava nel nulla.

« Non è che starai guardando un po’ troppo il caro Frank? » la prese in giro Sage, schioccandole due dita davanti al naso, col risultato di farla sobbalzare per lo spavento.
Le lanciò un’occhiataccia di sottecchi e potè chiaramente notare che si stava trattenendo dallo scoppiare in una fragorosa risata e - vi posso assicurare, cari lettori - che la risata di Sage sarebbe stata in grado di contagiare anche Lord Voldemort in persona.
« Continua a preoccuparti per Lysander, piuttosto » brontolò, ricambiando la frecciatina, incrociando le braccia al petto e sollevando il mento con aria offesa. « Se va avanti di questo passo, finirà per ammazzare qualcuno e l’unico posto in cui potrai andarlo a trovare sarà Azkaban »
Sage spostò i suoi occhi luminosi sul diretto interessato che stava facendo roteare, con una certa maestria, la sua mazza da Battitore e si reggeva alla scopa con - a malapena - una mano sola.

« Lys, non fare il deficiente, datti un contegno! » urlò Lily, che gli passò accanto ad un’andatura così folle che di lei si poteva soltanto distinguere il colore rosso scuro dei capelli.
« Così mi offendi, Lils! » replicò di rimando, lanciandole contro un Bolide per vendicarsi dell’affronto subìto.

La piccola Potter lo schivò abilmente e, grazie alla manovra appena messa in atto, riuscì ad adocchiare il baluginio dorato del Boccino, a qualche metro di distanza da lei. Si lanciò in picchiata, ben consapevole che Albus - anche se aveva sicuramente notato un certo scompiglio a metà campo - fosse troppo distante per raggiungerla in tempo. Difatti, qualche secondo dopo, la mano destra della ragazza stringeva saldamente lo strumento che regalò alla sua squadra ben centocinquanta punti, ponendo così fine alla partita.

« Vi abbiamo a dir poco stracciato » canticchiò allegramente Alice, sfoderando un sorriso gigantesco e scambiandosi un cinque con il fratello.
« E questo vi costerà, come minimo, una settimana di clamorose prese in giro » aggiunse Hugo, atterrando agilmente sull’erba ben curata del campo. « Tenetevi pronti, cugini e amici! »

Rose, una volta scesa dagli spalti, gli tirò un sonoro scappellotto sulla nuca, fulminandolo con lo sguardo più severo che avesse nel suo repertorio.

« Lo sai che è un comportamento anti sportivo » lo rimproverò, senza però riuscire a nascondere il leggero sorriso che andò ad incresparle le labbra. « Però, miseriaccia, siete stati a dir poco
fe-no-me-na-li!  Quest’anno la Coppa sarà senz’altro nostra! » le si illuminarono gli occhi nocciola e - del tutto colta alla sprovvista - si lasciò stritolare in un abbraccio entusiasta da parte di suo fratello.
« Non è giusto, le squadre non erano affatto equilibrate! » tentò di protestare Albus, allentandosi il nodo della cravatta verde-argento.
« Vedila così, Al » cominciò Lily, tenendo sulla spalla destra la sua Firebolt - una scopa per cui tutti i maghi del mondo avrebbero fatto carte false.  « Almeno questa partitella è stata un utile allenamento per la squadra. Non sei contento di aver contribuito alla prossima vittoria di Grifondoro? »
 

Sì, quella ragazza doveva essere senz’altro una mancata Serpeverde. Ma da chi aveva preso?

Il fratello - e si sa che, quando perdono, tutti i maschi sono un po’ suscettibili - si limitò a lanciarle un’occhiataccia che avrebbe fatto arretrare anche un Mangiamorte e lasciò il campo, borbottando a mezza voce insulti e frasi sconnesse. Dominique si strinse nelle spalle, lamentandosi per i capelli scompigliati a causa dell’elevata velocità, e si addentrò nel castello seguita da una Lucy mortalmente pallida. Lorcan fu l’unico della squadra a congratularsi con gli avversari per l’ottimo modo di giocare, augurando loro di poter vincere la prima partita di campionato stracciando i Tassorosso.

« Scusate un attimo... » li interruppe Roxanne, con fare pensieroso. « Se non sbaglio, manca qualcuno all’appello. Dov’è Lysander? »
 

Quello era un grosso problema. Una cosa da codice rosso, per intenderci. Le sparizioni improvvise di Lysander Scamandro portavano sempre guai. Era una cosa appurata scientificamente.

« Sono quassù! » tuonò gioiosamente, sventolando la mazza da Battitore per far notare la sua presenza parecchi metri più in alto. « Non trovate anche voi che io sia perfetto per questo ruolo? Quasi, quasi, prenderei in considerazione una futura carriera nel Quidditch! »
 

Sage - che forse era colei che conosceva i gemelli meglio di tutti - roteò gli occhi al cielo, con fare esasperato.

« Scendi Lys, la partita si è conclusa da un pezzo, ormai! » lo intimò Lorcan, mettendosi le mani a coppa davanti alla bocca per amplificare il suo tono di voce.

Il ragazzo scosse la testa in maniera alquanto vivace, proseguendo imperterrito a scrutare l’orizzonte con espressione concentrata e ghignando malandrinamente di quando in quando.

« Arriva, finalmente! » gridò euforico, sistemandosi meglio sul manico di scopa e brandendo la mazza come se ne andasse della sua stessa vita.

Quando si accorsero a cosa stesse facendo riferimento, fu troppo tardi: uno dei due Bolidi - che avevano dimenticato di rimettere a posto - venne colpito violentemente dal ragazzo, producendo un botto talmente forte che rimbombò per tutto il campo, paralizzandoli ciascuno al proprio posto. Lysander respirò l’aria fresca a pieni polmoni, fiero di aver probabilmente spedito quella malefica palla in orbita, e rimase incantato ad ammirare i riflessi che producevano i raggi solari a contatto con la superficie liscia delle acque del lago Nero. Fu soltanto quando sentì degli schiamazzi concitati e preoccupati che si ridestò dal suo sogno ad occhi aperti e guardò verso il basso: il suo gruppo di amici e parenti era riunito attorno ad una persona, svenuta sull’erba tagliata. Con uno scatto fulmineo, arrivò a terra e si fece largo tra la piccola folla, riconoscendo il corpo privo di sensi come quello della povera Sage - che presentava un profondo taglio sulla tempia sinistra e un livido violaceo a circondarlo.

Per Merlino e Morgana.

« Miseriaccia, Lys! » esordì Hugo spaventato, sgranando gli occhi azzurri. « L’hai uccisa! »





Angolo dell'autrice.

Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.

Salve, salvino! :) Alloooooora, siamo giunti al secondo capitolo! Che ne pensate? Troppo corto? Troppo lungo? Troppo... troppo?
Principalmente è un capitolo di passaggio, un po' "leggero" ma necessario per far conoscere brevemente i nostri eroi :')
La povera Rose che viene "molestata" psicologicamente dalla cuginetta minore, soltanto perchè ha costretto tutti quanti a fare una sorta di gruppo di studio (anche se poi la maggior parte di loro sbuffa/lancia maledizioni/guarda fuori dalla finestra. Ma, in fondo, non lo facciamo anche noi? xD). Hugo e Lily (Huly? Ligo? Santo cielo che orrore) sono una vera forza della natura: questi due sono come un fuoco d'artificio, messi assieme. Si vogliono un gran bene, principalmente perchè sono cresciuti assieme e si sono tenuti compagnia quando i loro fratelli/cugini erano tutti entrati ad Hogwarts (e loro due piccini a casa T.T). Abbiamo intravisto la figura di Sage Spence, la migliore amica di Rose (non preoccupatevi, tornerà! Sana e salva, si spera) e amica coi gemelli Scamandro (anche se con Lysander... muahahah). Poveraccia, però, colpita in quel modo brutale da un Bolide! (Chissà che dolore T.T). Diciamo soltanto che Lysander non ha la stoffa del Battitore :p Per quanto riguarda Frank e Alice Paciok, sono i figli di Neville (MA VA'?!) e mi sembrava carino che prendessero i nomi dai nonni paterni (e Alice anche il nome dalla bisnonna) :') 
E l'adorabiltà di Albus? Costretto dalla sorellina a giocare con una squadra di gente abituata a giocare così tanto per e non in modo competitivo (Lucy terrorizzata dalla sua stessa ombra e Dominique che fa spettacoli di Scopa Sincronizzata, dovrebbero farlo capire), che si arrabbia (come solo un maschio può fare) per aver perso ingiustamente. Sì, se siete rimasti delusi, il mio Albus è stato smistato a Serpeverde (ho letto da qualche parte, qualcosa a proposito delle curiosità potteriane, dove veniva affermato che le iniziali di Al, A.S.P., sono un altro modo in inglese per indicare il cobra egiziano).
Dunque, come vi avevo promesso nel capitolo precedente, ecco qui la lista dello smistamento dei vari personaggi (alcuni compariranno più avanti). Il prossimo angolo autrice sarà dedicato agli interpreti dei personaggi e alle loro bacchette, I swear! ;)
Chiedo umilmente perdono se queste note non sono scritte in un italiano comprensibile e conosciuto ai più, ma sono parecchio stanca... perciò sorry!

Già usciti da Hogwarts:

Grifondoro: James Sirius Potter, Electra Beth Hamilton, Fred Weasley II, Effy Birkey, Sheeva Cooper
Corvonero: Victoire Weasley, Louis Weasley
Serpeverde: Elijah Nott
Tassorosso: Ted Lupin

Settimo anno:

Grifondoro: Rose Weasley, Frank Paciok, Lysander e Lorcan Scamandro, Sage Spence, Duncan McLaggen
Corvonero: Molly e Lucy Weasley
Serpeverde: Scorpius Hyperion Malfoy, Shane Harper, Blake Zabini, Adam Nott, Albus Severus Potter, Lexie Moore, Dominique Weasley, Katherine Dursley
Tassorosso: Emily Walker

Quinto anno:

Grifondoro: Lily Luna Potter, Alice Augusta Paciok, Roxanne Weasley, Hugo Weasley, Leroy Prescott
Serpeverde: Sophia Stonem, Naya Quensfort, Eric Huddertone
Tassorosso: Aimee Forson

Fatto il misfatto.

Giorgia.

 
   
   
 
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