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Autore: eiden    30/05/2008    1 recensioni
Ambientato dopo la fine del quinto anno ad Hogwarts. Al compimento dei suoi sedici anni, Harry riceve in dono un misterioso ciondolo del quale non sa nulla. A che cosa gli servirà mai? Durante un anno pieno di colpi di scena e strani segreti, Harry scoprirà che tutta la sua vita era basata su bugie, che tutto ciò che gli era stato rivelato erano solo inganni. Scoprirà che forse, dopotutto, un nome non vuol dire assolutamente niente.
Genere: Malinconico, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 3 – L’arrivo alla Tana

Capitolo 3 – L’arrivo alla Tana

Ovvero La stupidità dilaga

Il ragazzo la fissò con uno sguardo indecifrabile.

-E quindi..?

Hermione lo fissò con uno sguardo sbalordito.

-Come E quindi? ?! Guarda che abbiamo appena scoperto da dove cominciare a cercare!

-In realtà, secondo me, ho appena trovato un nuovo casino in cui infilarmi. Dopotutto, non hanno cercato di uccidermi abbastanza spesso. Perché non andare direttamente da Voldemort, già che ci sono? Tanto continuando così mi ammazzerò da solo…

La ragazza assottigliò gli occhi e gli rispose aspramente.

-Tanto per cominciare TU non ti infilerai in nessun nuovo casino, non da solo perlomeno. Da quando sei diventato così acido? Ti incazzi come una belva con Malfoy quando fa così ma noto che tu stai facendo proprio lo stesso. La notorietà ti sta dando alla testa?

Harry si ritirò su se stesso accusando il colpo. Essere accusato di somigliare a Malfoy era un colpo basso. Fin dalla prima volta in cui si erano incontrati, da Madama McClan, c’era stato qualcosa a cui non aveva saputo dare nome; al secondo incontro, nell’atrio della scuola, ancora non ci era riuscito, per quanto una sensazione forte c’era stata. Irritazione per come aveva trattato il suo nuovo amico, Ron; certo era che lui aveva risposto in malo modo, cosa inusuale per lui, sempre così educato con le persone che non conosceva.

Non aveva mai capito quell’emozione che si scatenava violenta nel suo petto quando lo vedeva arrivare, sempre impeccabile, sempre al centro dell’attenzione, sempre attorniato dai suoi due gorilla e da quella specie di gallina in gonnella qual’era Pansy Parkinson.

Avendo riconosciuto come profonda irritazione tutto questo era arrivato alla soluzione che tutto quello strano miscuglio di sentimenti che provava erano odio e ira verso quel ragazzo che era tanto diverso da lui. Non solo per l’aspetto fisico, tanto biondo e chiaro quanto Harry bruno e scuro, soprattutto per come vedevano il mondo.

Forse anche perché Harry era ingenuo, un ragazzino insomma, che non riusciva a vedere la realtà senza avere gli occhi foderati di salame.

Draco questa cosa non poteva sopportarla, lo mandava letteralmente in bestia quanto quel bambino, al primo anno, ancora sperduto in un mondo completamente sconosciuto, fosse in grado di credere a qualunque cosa gli propinassero, completamente imbecille di fronte alla vita, che lui aveva già sperimentato, purtroppo, in tutte le sfaccettature più orrende e macabre che si possono immaginare.

Lui era un Malfoy, e come tale doveva comportarsi e vivere.

Suo padre non avrebbe tollerato nessun tipo di errore.

Harry abbassò la testa e fissò assorto lo sguardo fuori dal finestrino, pensando a quello che stava diventando la sua vita, con quel nuovo danno da riparare.

Prese tra le dita il ciondolo di ferro battuto e un piacevole calore si spanse sotto i suoi polpastrelli, come gli capitava sempre quando lo prendeva in mano.

Hermione lo fissò con un sospiro, pentendosi amaramente di quelle parole che aveva detto per rabbia. Cercava solo di aiutarlo e lui finiva sempre per rinchiudersi a riccio. Poteva capire perché lo faceva ma non lo scusava.

Erano amici, erano una squadra e non lo avrebbero abbandonato.

Gli mise una mano sulla testa e appoggiò la fronte a quella massa disordinata di capelli scuri. Prese fiato per cominciare a parlare ma lui la precedette.

- Scusa, non volevo essere così acido. È solo che non voglio che vi facciate male. Finora non vi ho procurato che guai. Guarda Ron che l’hanno scorso si è beccato una vasca piena di cervelli addosso e tu… Ti ho creduta morta per almeno cinque minuti. Non ti muovevi, sembravi non respirare. Come credi che mi sia sentito in quel momento? Avevo già perso tutti quelli che amavo, di lì a qualche minuto avrei perso anche l’unica persona di famiglia che avevo. Rischiare di perdere anche voi sarebbe troppo. Troppo – bisbigliò lui.

Hermione si sentì le lacrime agli occhi.

Non aveva mai pensato a quello, pensava solo che avere qualcuno accanto non poteva fargli che bene.

- Noi vogliamo starti vicini, Harry. Vogliamo aiutarti. E se moriremo, moriremo vicino a te. Non vogliamo essere allontanati solo perché tu hai paura di farti soffrire. Io sapevo già che essere tua amica non sarebbe stato facile. Sei oggettivamente perseguitato dalla sfiga, sei il pungine-ball preferito dell’essere più malvagio del mondo magico, ti sei messo contro lo studente più potente della scuola e ti fai odiare dal professore con più probabilità di ucciderti senza che nessuno se ne accorga.

- Grazie, eh, mi mancava un riassunto così stringato delle mie scelte. No, no, mi raccomando, continua pure.

- Smettila di fare l’offeso, effettivamente è così. Comunque, indipendentemente dalle scelte che hai fatto, per quanto stupide possano essere, noi saremo sempre con te. Nel bene e nel male.

- Una fregatura se ci pensi, non credi? – Sghignazzò Harry.

La ragazza gli tirò uno scappellotto in testa.

- Non fare il saccente. Facciamo così, continuiamo il discorso quando arriviamo alla Tana, così mettiamo al corrente anche Ron di quello che sta succedendo. E mi farai vedere quel ciondolo.

Il moretto la osservò attentamente, mentre un leggero rossore le colorava le guance al nominare il loro comune amico.

- Ti piace, non è vero?

Hermione arrossì ancora di più e prese a torcersi nervosamente le mani.

- M-ma…Cosa dici?!? Non è vero, è un nostro amico!!! Amico, CAPITO?

Terminò la frase quasi urlando e Harry si tappò le mani con le orecchie.

- Avrei capito anche senza sfondarmi un timpano.

Lei arrossì ancora di più, diventando quasi del colore dei capelli di Ron. Quasi, eh.

- Comunque ti conviene sbrigarti a confessarti, ricordi? Nel bene e nel male. Se dovessi morire domani rischi di tenerti tutto dentro. Non è peggio?

La ragazza lo fissò con uno sguardo sbalordito.

- Continuo a non capacitarmi di questa tua strana vena sarcastica. Comincio a stupirmi che tu sia stato smistato a Grifondoro.

- Oppure potrebbe trovarsi un’altra ragazza – continuò lui imperterrito.

Hermione inorridì al solo pensiero e si fece titubante.

- Allora…Pensi…Che debba dirglielo.

- Sarebbe anche ora – Rispose lui per tutta risposta e lei lo prese come un “Sì”.

Cominciò a fissare fuori dal finestrino, pensando a come uscire da quella situazione così imbarazzante, che le stava togliendo il sonno da quasi due mesi, da quando aveva realizzato che senza Ron la sua vita era tristemente vuota.

Ma non sapeva assolutamente come dirglielo.

Si addormentò appoggiata alla spalla di Harry rimuginando ancora sulla questione.

~~~

L’arrivo alla Tana fu annunciato dal fuggi-fuggi generale degli gnomi che, disturbati dal rombo della macchina dei signori Granger, si erano nascosti o rifugiati nel ciarpame che inondava il giardino dei Weasley. I due ragazzi in macchina, intanto, continuavano beatamente a dormire uno sulla spalla dell’altro, beatamente ignari del trambusto che stavano provocando in casa.

Un ragazzo, alto, dinoccolato e con una folta capigliatura del colore del sole morente al tramonto, si fiondò giù per le scale rischiando di rompersi il collo per finire in giardino a guardare con occhi brillanti la macchina che aveva portato da lui i suoi migliori amici. Harry e Hermione.

Soprattutto Hermione.

La sua bellissima e bravissima migliore amica, che gli faceva battere il cuore come nessun’altra. Ma lei… Lei era così lontana…

Rigida e fredda, come poteva stare con uno come lui?

Continuava a rimproverarla per i compiti e per il Quiddich, proprio come sua madre.

Lo vedeva di sicuro come un figlio.

E lui invece la amava così tanto.

Così tanto da star male.

Ma non poteva dirglielo. Non voleva sentirsi dire “No”, non l’avrebbe sopportato. Preferiva non dirle niente ma continuare a starle accanto piuttosto che rovinare tutto e doverla non vedere più. Non vedere più il suo sorriso un po’ storto, la sua risata troppo alta come chi non è capace di ridere, i suoi occhi di quel caldo color cioccolato, in cui gli sembrava di annaspare come un pesce fuor d’acqua.

Si avvicinò lentamente all’auto, continuando a seguire il corso dei suoi pensieri.

Arrivò all’altezza del finestrino e quello che vide lo bloccò sul posto, una statua di sale con l’espressione sconvolta e ferita.

Harry ed Hermione, i suoi due migliori amici, abbracciati come due innamorati che dormivano con espressione serena. Harry, il suo compagno, il suo amico, il suo confidente. Hermione, la sua Hermione, il suo raggio di sole.

Insieme.

Strinse i pugni trattenendo la voglia di rompere il vetro e strozzare quello che una volta era suo amico. Strinse gli occhi trattenendo la voglia di piangere per quella che una volta era il suo vero amore.

Si girò, rigido come un pezzo di marmo, cercando di capire perché le cose a questo mondo andassero in quel modo.

Si allontanò dalla macchina senza nemmeno disturbarsi a svegliarli, diretto verso la sua camera, deciso a lasciar stare quelli che, a sua prima impressione, erano i due nuovi piccioncioni.

Aveva bisogno di elaborare la cosa.

Se Hermione era felice avrebbe rispettato la sua scelta ma non avrebbe martoriato ulteriormente il suo cuore sopportando anche la sua presenza.

Continua…

Mi scuso con tutti per il mostruoso ritardo ma era un periodo pienissimo…Tra esami, feste varie(Tra cui 5 compleanni, una comunione e due cresime) e i vari impegni a cui devo per forza fare presenza ( Gestire a metà con mia mamma una casa con 6 persone >_>) Comunque spero di aggiornare il prima possibile^^

Grazie a chi commenta e a chi legge^^

E grazie anche a chi mi ha inserito nei preferiti^^

  
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