Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    12/01/2014    11 recensioni
Gli avvenimenti di Arendelle dopo il lieto fine trovato al termine della storia che tutti conosciamo.
Tanti fatti simpatici e avventurosi stanno per arrivare! Un matrimonio, la simpatia di Anna, la "freschezza" di Elsa, il simpatico Olaf, l'impacciato Kristoff, Jack Frost, chi lo sa magari anche un bambino e tanti tanti nuovi personaggi.
Un crossover interessante per chi ama le favole, ma... non è tutto rose e fiori: qualcosa succederà alla nostra amata Anna...e non solo...
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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10 anni prima…
 
“ Ho paura! E’ sempre più forte!”
“ Agitarsi peggiora solo le cose, stai tranquilla!” disse il re cercando di confortare la figlia che aveva appena ghiacciato il pavimento e i muri della stanza senza riuscire a controllarsi. Il padre cercò di avvicinarsi alla bambina di dodici anni per abbracciarla e calmarla, ma lei lo respinse.
“ No, non toccarmi. Non vi voglio fare del male!”
“ Elsa…”
“ Io sono solo un mostro! Sono un pericolo e dovete starmi tutti lontani!” lo interruppe la principessina allontanandosi dai genitori e cercando di trattenere le lacrime che stavano per strariparle dagli occhi glaciali.
“ Elsa tu non sei un pericolo! Se ti agiti e ti fai divorare dalla paura, peggiori solo le cose! Tu riuscirai a gestire i tuoi poteri, ma devi avere fiducia in te stessa. Quando ci riuscirai tutto si sistemerà, devi solo credere che ce la farai!” disse il re cercando lo sguardo della figlia.
“ Quando ci riuscirò, padre? Gli anni passano e i miei poteri peggiorano! Sono già cinque anni che sono rinchiusa qui! Sono cinque anni che sento Anna piangere fuori dalla mia porta siccome io la ignoro! Io ho paura di farle del male perché è quello che succederebbe se la vedessi, ma non riesco più a vivere così! Io voglio bene a mia sorella, ma presto lei smetterà di bussare alla mia porta e si chiederà perché io la evito! Vorrei solo che lei sapesse il perché di questo mio comportamento, non possiamo dirle che io ho i poteri?”
“ Elsa ne abbiamo già parlato! Tua sorella non lo può sapere! Tu devi solo riuscire a controllare la magia che c’è in te e tutto si risolverà. Ricorda sempre: celare, domare, non mostrare”
Concluse il re e, seguito dalla moglie, uscì dalla stanza della figlia.
 
Elsa rimase immobile finché non le cedettero le gambe e lei si accasciò a terra, appoggiando la schiena alla parete ghiacciata e diede vita ad un pianto silenzioso, nascosto dalle mani che le coprivano il volto.
 
Fuori dalla finestra, lui aveva visto tutto.
 Il ragazzo appoggiò la testa contro i vetri della finestra e guardò meglio la ragazzina che piangeva. Lui non sapeva perché, ma quella principessina lo attraeva.
 Soffriva così tanto e vedeva in lei dolore.
Dolore per non poter uscire dalla sua stanza, per non poter camminare tranquillamente per i corridoi del palazzo, per non poter passare del tempo con la sorellina e non riuscire a controllare quei poteri così divertenti, ma così pericolosi che la uccidevano.
Gli occhi azzurri del ragazzo continuavano ad osservare la ragazza accovacciata su sé stessa.
Lui avrebbe potuto aiutarla a domare il suo potere, avrebbe potuto entrare in quella stanza ed abbracciarla siccome si rendeva conto di cosa volesse dire vivere con dei poteri, ma non poteva farlo.
 Lei non sarebbe mai riuscita a vederlo.
 Solo quando Elsa avrebbe imparato a domare i suoi poteri, quindi credere in essi, lui avrebbe potuto essere visto, ma la principessa era solo spaventata dalla sua magia e, in quel momento, non sarebbe riuscita a vederlo.
 Il ragazzo lasciò che i capelli bianchi venissero animati dal vento freddo di quella sera, poi appoggiò una mano sul vetro della finestra e sussurrò:
“ Stai tranquilla piccola Elsa. Tu non credi ancora in me, ma tra qualche anno sono sicuro che riuscirai a vedermi. Io resterò sempre qui, veglierò su di te e ti proteggerò. Credi in te stessa, mia principessa, perché io, Jack Frost, credo in te”
 
 
Presente…
Qualche settimana dopo il matrimonio di Kristoff ed Anna…
 
“ Elsa, voglio dire Regina, posso entrare?”
La regina, seduta sulla comoda poltrona in pelle nel suo studio, alzò lo sguardo dalle buste che ricoprivano la superficie della sua scrivania e lo spostò sulla porta.
“ Entra pure”
La principessa Anna aprì la porta e la richiuse una volta essere entrata nella stanza.
“ Anna, non devi essere sempre così formale, tu puoi chiamarmi Elsa lo sai”
“ Davvero? Per fortuna! Grazie mille perché per me è difficile ricordarmi di chiamarti Vostra Maestà”
“ Perché sei qui Anna?” chiese la maggiore sorridendo alla sorellina.
“ Ecco io stavo pensando che, forse ti andrebbe di venire a pattinare fuori con me e Kristoff. Hai congelato il cortile, quindi potremmo divertirci un po’ insieme, ed invitare il regno a pattinare.”
propose la minore sperando di passare del tempo con la sorella.
“ Verrei volentieri, ma lo sai che… aspetta, hai detto pattinare? In estate?”
“ Sì! Hai congelato il cortile! E’ incredibile come tu possa fare queste meraviglie, insomma i tuoi poteri sono spaventosamente fantastici, non che siano spaventosi, loro sono bellissimi e mi piacciono tantissimo, non è che potresti insegnarmi qualche trucco? E’ pazzesco che…”
“ Anna fermati! Hai detto cortile ghiacciato?!” chiese la regina confusa e sconvolta.
“ Sì, hai ghiacciato cortile e fontane! Perché continui a chiedermelo? Non è…”
“ Ma io non ho congelato niente!” esclamò la maggiore alzandosi di scatto.
“ Aspetta, che?” chiese confusa la sorellina che era pronta a continuare il suo lungo discorso su quanto fossero belli i poteri di Elsa.
“ Io non ho usato i miei poteri! Sono stata qui tutto il tempo nel mio studio!” continuò la regina terrorizzata da questo avvenimento.
“ Allora cosa è successo? Il cortile è completamente ghiacciato e siamo in piena estate!” constatò Anna anche lei abbastanza confusa.
Elsa non capiva cosa stesse accadendo, così aprì la porta e si precipitò in cortile per vedere se davvero il ghiaccio ne aveva ricoperto la superficie.
 
Le guardie aprirono il portone d’ingresso e ad Elsa mancò il fiato.
Anna aveva ragione: tutto il cortile era congelato e stesso le fontane.
“ Cosa significa?” chiese Anna avvicinandosi alla sorella.
Elsa si girò lentamente verso la principessa, il suo respiro era affannoso, gli occhi erano spaventati ed il corpo tremava.
“ Io-io non mi ricordo di aver congelato il cortile! Non ricordo! Sono stata seduta tutto il giorno e non ho congelato niente!”
“ Va tutto bene Elsa…”
“ No non è vero! Solo io posso congelare le cose in piena estate Anna! Sono stata io per forza. Ho paura che…”
“ Hai paura di cosa?” chiese Anna vedendo la sorella immobile con gli occhi fissi per terra.
Elsa alzò la testa e cercò calore negli occhi azzurri della sorellina, la paura l’aveva sotterrata ancora una volta.
“ Ho paura di aver perso di nuovo il controllo dei miei poteri.”
“ No, Elsa, tu non hai perso il controllo!”
“ Invece sì Anna! E’ l’unica spiegazione, altrimenti come avrebbe fatto a ghiacciarsi il cortile? Devo averlo congelato senza accorgermene”
“ Mi sembra strano Elsa. Tu hai trovato il tuo centro ed hai imparato a controllarti! Stai tranquilla, ci deve essere una spiegazione” rassicurò Anna appoggiando una mano sulla spalla della sorella.
“ Devo fare attenzione! Devo controllarmi meglio.
 Aprite i cancelli ed invitate il popolo a pattinare, anche se non mi sono accorta di aver congelato il cortile, la gente non deve sapere che io non gestisco i miei poteri”
“ Elsa aspetta, ti prego! Guardami! Tu non puoi ricadere nelle tue paure! Non crederti un mostro, perché non lo sei. Io ti voglio bene e credo in te, è arrivato il momento che tu creda pienamente in te stessa. Troveremo una motivazione a quanto è accaduto, ma non sentirti giù!” disse Anna seguendo la sorella che stava rientrando nel suo ufficio.
“ Anna il punto è che…”
La regina non aveva terminato la frase, si era fermata siccome qualcosa aveva attirato la sua attenzione.
“ Elsa?” chiese Anna vedendo l’improvviso comportamento della sorella.
Elsa continuò a fissare la sua finestra, scostò le tende ed inarcò le sopracciglia.
“ Cosa succede?” domandò la principessa avvicinandosi alla finestra.
“ Lo vedi? C’è qualcosa che brilla nel mio palazzo di ghiaccio” disse la maggiore indicando una luce azzurra che illuminava la sua dimora ghiacciata.
“ Oh che vuoi che sia! Sarà solo il tuo morbidoso mostro di neve che io odio tanto, che si diverte a giocare nel castello disabitato.” Affermò Anna imbronciata siccome quel mostro le stava particolarmente antipatico.
“ Io devo andare a vedere di cosa si tratta” disse la regina avvicinandosi alla porta.
“ Aspetta, che? No, Elsa non andare lì!” la supplicò spaventata la sorella.
“ Devo sapere cosa sta succedendo in quel castello!”
“ Invece non devi!” si affrettò a rispondere la principessa, chiudendo la porta che Elsa aveva aperto per uscire.
“ Anna!!”
“ Lasciami finire ti prego! Tu non devi andare in quel castello! Quello è il simbolo del tuo potere, è il luogo in cui tu hai deciso di essere libera e di lasciare andare il passato! E’ il luogo in cui mi hai gelato il cuore, ricordi? Non puoi andare! Se tu andrai li, è probabile che torni ad essere la regina che si è rifugiata in quel palazzo e ti lasci dominare dai tuoi poteri e dalle tue paure!”
“ Ti prometto che non accadrà! Oggi ho perso il controllo dei miei poteri, ma non tornerò ad essere quello che ero prima!” affermò Elsa accarezzando il volto di Anna.
“ Allora lasciami venire con te!” supplicò la sorella.
“ No, tu resta qui e governa fino al mio ritorno”
“ Se non posso venire con te, allora facciamo un accordo: io ti lascio andare, ma ti do un’ora di tempo poi verrò a prenderti con mio marito e con delle guardie. Non voglio rischiare”
“ Affare fatto” accordò la maggiore stringendo la mano della sorella.
Anna l’abbracciò forte e la guardò varcare la soglia e dirigersi verso il suo palazzo di ghiaccio.
 
 
 
 
Spazio Autrice:
Hey! Ciao a tutti!
La prima cosa che vi dico è: scusatemi tanto!!
Scusate perché vi avevo detto che avrei scritto di Jack ed Elsa ed in realtà ho solo accennato Jack…
La fine penso che vi abbia fatto arrabbiare perché per me è così siccome lascio il capitolo in sospeso. Ovviamente è stato lui ad aver congelato il cortile ed è la luce nel castello.
Quindi, sì…dovete aspettare il prossimo capitolo per sapere cosa succede tra Elsa e Jack!
E’ che volevo incuriosirvi, quindi accetto tutti gli ortaggi che mi lancerete contro( lanciatemi delle carote, perché Sven, che è qui accanto a me, ha fame ed Olaf ha perso per l’ennesima volta il suo naso. Ok dopo questa me ne vado)
Come per ogni capitolo ringrazio i dieci che hanno messo la storia tra le preferite, i 24 che l’hanno messa nelle seguite e tutte quelle persone pazienti che hanno recensito la mia storia.
Voglio ringraziare anche Chiarotti2000 per avermi messa tra i suoi autori preferiti! Cercherò di non deluderti!
Ringrazio anche le mie carissime Kengha e StarFighter che anche per questo capitolo mi hanno dato delle idee e mi ascoltano sempre! Credetemi, io parlo troppo e bisogna essere veramente pazienti per ascoltarmi!
Ringrazio anche Gwinny che mi ha dato dei consigli per il seguito della mia storia e anche la mia migliore amica che abita in America.
Spero di non impiegarci troppo a pubblicare il quinto capitolo.
Aspetto numeroseeeeeee recensioni! Grazie a quelle sono certa che a qualcuno piace quello che scrivo e faccio :)
Grazie a tutti!
Un bacione
  
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