Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Loner    31/05/2008    2 recensioni
Una storia forse come tante altre o forse totalmente diversa. La storia di un'estate speciale, di un anno importante. La storia di una ragazza che si ritroverà ad affiancare un gruppo musicale nascente e a condividere con loro segreti, avventure, amori. [Nota: Yuri!]
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arrivai dieci minuti prima delle 8. Questa volta si, che m'avrebbe uccisa. Già lo vedevo che mi lanciava addosso bicchieri, piattini, Daniele, le sedie, i tavoli.
Mi fermai perplessa.
Me l'ero appena visto passare davanti, un palestrato di 1.90 con fasce muscolari anche in testa. Dio se me lo lanciava non rimaneva nulla di me sul serio, dovevo arrivare prima di lui!
Spintonai più che potei fino ad imboccare finalmente la porta del pub aperta. Spintonai anche sulle scale, a momenti non rotolavo giù insieme a tutta la calca, ma per miracolo riuscii ad arrivare.
Pregando in tutte le lingue che conoscevo mi avviai verso il bancone, Lucas si voltò verso di me casualmente e mi inchiodò, terrorizzandomi. Lasciò il bicchiere mezzo pieno di birra alla spina sul lavello, e si diresse a grandi passi verso di me. Ero morta.
"Beh, è stato bello finchè è durato" pensai con una pacifica accettazione della Signora Morte.
- HAI IDEA DI CHE ORE SONO? DI QUANTI CLIENTI CI SONO CHE ASPETTANO DI ESSERE SERVITI? SI PUO' SAPERE DOVE CAZZO ERI??? ME LO VU-
- Prima che continui!!!! C'è Daniele fuori! Sta entrando adesso, su, va a prepararti, ti do la serata libera, qui ci penso io!- "Tipregofacheselabevatipregofacheselabeva"
- Serata libera?-
- S..si....Sorpresa!!!!!-
- Diana, non puoi darmi la serata libera, sono io il capo!!!-
- Quanto t'attacchi ai dettagli tu, sei il solito puntiglioso-
- Non sono puntiglioso, sei tu che sei inaffidabile! I tuoi soliti 5 minuti!-
- Senti non mi parlare di 5 minuti, chiaro? Che qui se c'è uno che non ha il senso del tempo sei tu!-
- Non capisco proprio di cosa tu stia parlando...-
- Ah no? Vogliamo parlare degli scout quando avevo 8 anni? Eh?-
- ...Sei, sei una stronza a rivangare queste cose...-

- Ehm, scusate-
A quel punto, presi com'eravamo dal nostro battibecco, rispondemmo all'unisono. - CHE C'E'???-
- Darling, ciao! Sono venutA a trovarti!- si gongolò un omone mezzo culturista paradossalmente con una voce più femminile della mia.
- Oh My God, Daniele! Davvero tu qui? Lascia che ti faccia un pò di compagnia, ho lavorato per tutta sera come una sgualdrina, ci voleva proprio un Break!- rispose Lucas con una mimica che mi fece indietreggiare fino al muro sconvolta. Mi lanciò uno sguardo di minaccia, l'ultimo segno della sua precendente personalità, quindi s'avviò a sparire con il culturista, sculettando come una danzatrice del ventre.
Ancora attonita mi portai dietro al bancone, finendo di riempire la birra, chiedendo poi il permesso di scolarmene un pò, avevo visto troppo per i miei gusti.
La serata procedette bene, io ero sotto pressione a causa della massa insaziabile di clienti che chiedevano ogni sorta di liquido. Fortunatamente erano troppo accalorati in questo buco sotterraneo per pensare di scazzottarsi tra di loro, quindi potevo starmene tranquilla.
Il gruppo che suonava avevo scoperto si chiamava DD, Dream's Dust. La ragazza che avevo servito era la vocalist, in jeans e maglietta, casual come tutte le altre. Una normale band, ma dovevo ammettere che erano decisamente orecchiabili.
Se un giorno fossero diventati famosi, avrei potuto dire che ero ad uno dei concerti del loro esordio.
Continuò questo ritmo frenetico fino alle 10, io ormai ero diventata una macchinetta spara drink, riuscivo a farne tre simultaneamente (non escludevo d'aver inventato qualche nuovo cocktail, ma nessuno se n'era lamentato), e ormai avevo preso il ritmo.
Spesso m'incantavo ad ascoltare il gruppo, avevano delle ballate davvero belle, la cantante di una voce melodica e roca al punto giusto, che in certi passaggi faceva venire la pelle d'oca, e gli altri componenti ben armonizzati tra loro. Uno spettacolo davvero meritevole, l'intero pubblico ondeggiava alla loro musica con i bicchieri in mano, alcuni in coppia s'abbracciavano ascoltando dei versi particolari. Li avevano decisamente coinvolti.
E anche me! Avevo quattro persone che tentavano invano di abbracciarmi!
Verso le 10 e 20 finirono il loro repertorio, furono acclamati al punto da dover ripetere due canzoni, e il pubblico li adorava, così trionfanti si ritirarono nei camerini per cambiarsi.
Il mio capo si fece d'un tratto vivo affiancandomi leggermente scomposto e con un foulard al collo che non ricordavo avesse prima e mi concesse una pausa, e i fui ben felice d'allontanarmi da lui così trasudante sesso. Non ero un'infoiata ne una santa, ma dio mio, un minimo di professionalità!
"Quello che le serve, mio magico ed incantato tulipano illuminato dai teneri raggi del sole che al suo cospetto son nulla, se confrontanti alla sua incredibile bellezza, è una donna. Una donna tutta per lei. Del resto la sua ultima storia seria risale a due anni fa, e da allora ha avuto delle scappatelle e brevi incontri che non si son mai risolti con qualcosa di sostanzioso. E lei si merita il meglio. Oh, mi offrirei IO stesso volentieri, ma è contro le regole intrattenere rapporti personali con i pazienti, anche se ammetto che spesso mi è impossibile quasi controllarmi e resistere alla sua sensualità innata."
Dovevo smetterla di inventarmi quelle cagate in pubblico, finiva che ridevo da sola come una cretina.
Una volta nel vicolo dietro il locale, tirai fuori dalla borsa il pacchetto di sigarette, ne estrassi una e tenendola ferma tra le labbra l'accesi con il mio affezionatissimo accendino con stampata su l'immagine di Nemo. M'incantai nel guardare la danza che il fumo mi mostrava nel salire verso un cielo tinto dei primi toni della notte, e stavo già per inventare qualche nuova similitudine da appioppare allo psicologo fantasma, che sentì tossire dalla porta del retro del locale.
Mi voltai incuriosita notando la cantante del gruppo che con i capelli ancora bagnati dalla veloce doccia e leggermente scomposta, osservava la mia sigaretta quasi fosse un miraggio nel deserto. Mentre si avvicinava ebbi modo di appurare quanto lei mi attirasse, era davvero una bella tipa con i suoi occhi dal taglio deciso di cui non riconobbi il colore data la poca luce. Una volta arrivatami accanto s'appoggiò con il lato del corpo al muro e la testa inclinata verso sinistra, i capelli ondulati e umidi si muovevano solleticati dal vento e mi venne la pelle d'oca.
- Hai una paglia anche per me?- mi chiese con un sorriso cordiale.
"Ho ben altro per te, tocco di cielo!" stavo per dire, quando fui fermata dallo psicologo appena in tempo, e fui costretta a risponderle un forzatissimo - Si, certo!-.
A malincuore per aver perso l'ammiccamento che ci avrebbe portate a letto insieme la sera stessa, aprii il pacchetto offrendoglielo, lei ne prese una e se la portò tra le labbra, scatenandomi un'ondata di caldo istantanea. Restò così qualche secondo, in attesa dell'accendino, ma non avrei mostrato il mio Nemo nemmeno sotto tortura, così mi sollevai sulle punte e feci combaciare le due estremità delle cicche, mugolando a labbra strette per non far cadere la mia - Bacio di sigaretta!-.
Lei mi sorrise portando il suo sguardo sui due cerchi combacianti e aspirando osservò la linea di fuoco che iniziò a rodere anche la sua metà, s'allontanò subito per meglio concedersi il tiro.
Quando si voltò leggermente spaesata verso di me m'accorsi d'esser rimasta a fissarla per tutto il tempo, distolsi così lo sguardo riprendendo tra le mani la mia sigaretta espirando una nube trasparente.
- Bello...il vostro concerto- azzardai per iniziare un qualsiasi dialogo.
- Grazie mille, abbiamo lavorato sodo per arrivare a questo punto- e un lampo d'orgoglio le illuminò gli occhi.
- Beh, quando sarete famosi non dimenticatevi del posto che vi ha viste nascere!-
- Ah, su questo non c'è dubbio...non dimenticherei mai- lo sguardo che veloce mi squadrava da capo a piedi e un mezzo sorriso che d'un tratto le rese malizioso il volto, prima di tornare a guardare il cielo aspirando dalla sua (dalla MIA) Marlboro. Rimasi pietrificata. Ci stava provando? Mi stava ammiccando? Dio era così buono d'avermi concesso una seconda chance dopo aver perso quella di prima? Già sentivo il mio caro psicologo che sbatteva la testa contro la scrivania ripetendo disperato "Tutto Sbagliato, Tutto Sbagliato!!!!!".
Imperscrutabile nei miei pensieri, la guardai un pò enigmatica un pò lusingata, e le porsi la mano. - Diana-
- Alex, molto piacere-. Al contatto con la sua, mi andò nuovamente a fuoco il corpo.
- Il piacere è tutto mio... "DISCREZIONE mio tramonto infinitesimatamame....immensamente bello. Non vorrai ti prenda per una facile!?" ...beh, è ora che io torni dentro, o Lucas mi fa una ramanzina coi fiocchi...ci...becchiamo in giro.-
- Certo-
La guardai un paio di volte prima di rientrare, speranzosa d'esser trattenuta per un altro pò, di poter allungare la conversazione, qualsiasi cosa. Ma lei restò di spalle a fumare la MIA sigaretta, e non si voltò mai indietro verso di me, così lanciai la mia ormai consumata e leggermente amareggiata rientrai.



  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Loner