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Autore: potter_life    13/01/2014    3 recensioni
-Che c'è, Granger? Di cosa hai paura?- ormai Hermione era arrivata a toccare la parete e non aveva più scampo, gli occhi di Draco la guardavano con un che di divertito.
-Io? Non ho paura di nulla- ribatté ma la voce vacillante la tradì, Draco le si avvicinò così tanto che poté sentire il suo respiro sul collo e la sua mano toccarle il viso.
-Oh finiscila Granger, ammettilo. Hai paura perché ti sei innamorata di una serpe come me e che Potter e Weasley non ti accettino più- ora Draco si stava avvicinando al collo di Hermione e il solo contatto tra la sua pelle e quelle labbra la fece sussultare.
-E tu invece?- domandò lei prendendolo per le spalle e fissando i suoi occhi castani su quelli cinerei di Draco.
-Potresti essere una di quelle che uso per divertirmi, oppure una che mi piace davvero... Chi lo sa?- fece un sorriso beffardo.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolores Umbridge, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Mia

"MA SEI IMPAZZITA? AVRESTI POTUTO METTERTI IN GUAI SERI!" urlò Hermione. In memoria sua, non era mai stata così arrabbiata. E mai così preoccupata per la sua migliore amica, che non credeva sarebbe stata capace di compiere simili pazzie. 
"Hei calmati, non mi hanno scoperto" al contrario Ginny sembrava rilassata e calma, quasi divertita.
"Ci è mancato un pelo, ma mi spieghi che cosa hai al posto del cervello?" Hermione si passò una mano sui capelli, esasperata. Era appena venuta a sapere che Ginny aveva rubato il Mantello dell'Invisibilità di Harry ed era sgattaiolata nella sala comune dei Serpeverde per origliare Draco. Ed era curiosissima di sapere che cosa aveva detto ma prima doveva darle una bella strigliata.
"Senti, mi annoiavo e ho pensato di fare qualcosa di utile per te, dovresti essere contenta di avere una migliore amica che mette in atto idee pazzoidi per cercare di renderti felice" brontolò la rossa accavallando le gambe sulla comoda poltrona scarlatta. Era ormai pomeriggio e Ginny le aveva confidato della bravata fatta la sera prima.
"Beh, di certo non saresti stata felice tu se fossi stata beccata, e ci è già mancato un pelo" disse frenetica Hermione continuando a camminare avanti e indietro davanti a Ginny.
"Oh ti prego sta' ferma, mi fai diventare rimbambita! Vuoi sapere sì o no cosa ho scoperto?" stavolta fu Ginny a rimproverare lei ed Hermione cercò di calmarsi sedendosi accanto alla rossa e inspirando a fondo. Se Ginny le riferiva qualcosa significa che di lei, anche se poco, doveva aver parlato. 
"Sì, scusami. Sono tutt'orecchie" Hermione si zittì e, nonostante il fracasso di studenti che uscivano ed entravano dalla sala comune, studiavano e chiacchieravano lei riusciva a sentirci benissimo.
"Allora, come ti ho detto ho preso il Mantello dell'Invisibilità di Harry..."
"Gliel'hai riportato, vero?" la interruppe Hermione, Ginny, che parve alquanto irritata annuì freneticamente e riprese il suo racconto.
"Come dicevo, ho preso il Mantello di Harry e ho seguito Tiger e Goyle fino alla sala comune dei Serpeverde. Per fortuna sono abbastanza stupidi e mi hanno lasciato il tempo di entrare e postarmi in un angolo per vedere Malfoy," fece una pausa ed Hermione la sfruttò per farle una domanda.
"Com'è la loro sala comune? Non ci sono mai entrata"
"Oh be', è molto bassa e lunga e soprattutto tenebrosa. C'è poca illuminazione e c'è ovunque del verde. La trovo soffocante, la nostra è molto meglio. Sì ecco, dicevo... mi sono accovacciata in un angolino e ho visto Malfoy con attorno Zabini, la Parkinson, e poi lo hanno raggiunti Tiger e Goyle. Avevo notato che la Parkison era proprio uno straccio: occhi rossi e gonfi, capelli spettinati e sembrava avesse anche delle occhiaie. Così ho pensato che avesse litigato con Malfoy, visto che è la sua ragione di vita" fece una pausa per prendere fiato, Hermione l'ascoltava con profondo interesse. Già il fatto che la Parkinson stesse male e, molto probabilmente, aveva litigato con Draco, la fece stare un po' meglio.
"Ma aspetta, devo ancora raccontarti la parte migliore! Draco stava parlando che il Ministro li aveva invitati per il pranzo natalizio bla bla bla, e la madre di Zabini andava dai Lestrange bla bla bla... Poi Pansy ha chiesto a Draco di parlare con lui in privato e lui le ha risposto freddamente, e così si confermarono i miei sospetti. Avevano litigato! Li ho seguiti in un angolino e lei si è scusata per averlo baciato, per essersi comportata in quel modo e per essersi dichiarata a lui" Ginny fece la terza pausa per assicurarsi che Hermione la stesse ascoltando. In effetti la riccia le pendeva dalle labbra e provò una fitta di gelosia quando aveva sentito che Pansy aveva baciato Draco. Ma dopo tutto cosa poteva pretendere? Non era il suo Draco, non erano ancora insieme ma non poté evitare di immaginare di sbranarla con le sue stesse mani.
"Che comportamento?" chiese all'improvviso, come risvegliatasi dalla trance.
"Non ne ho idea. Sicuramente gli avrà urlato addosso che lo ama, che non è più quello di una volta e cose del genere, conoscendola. Ma comunque, tornando a noi, Draco ha detto che sapeva già dei sentimenti di Pansy e poi lei le ha fatto la domanda cruciale: 'Tu ti senti sì o no con la Granger?' e così ho pensato 'Bingo! Ecco ci siamo' e lui pareva un po' confuso, come se stesse decidendo se dire la verità o meno" il cuore di Hermione prese a martellarle il petto. Eccola, persino Pansy Parkinson si era accorta che lui e Draco non avevano più il vecchio rapporto di odio ma, forse, ed Hermione lo sperava con tutto il cuore, stava nascendo qualcosa tra loro e la gente se ne stava accorgendo.
"E lui si è arrabbiato molto e le ha detto che non erano affari suoi e che la doveva smettere, e poi sono scappata" Ginny finì il suo racconto.
"Ha detto davvero così?" chiese Hermione speranzosa, come se avesse paura che Ginny le avesse mentito per farla contenta.
"Ogni parola che ti ho riferito è vera" confermò Ginny sorridendo, Hermione sorrise a sua volta raggiante di gioia e si lanciò nelle braccia della sua migliore amica.
"Oh grazie mille Ginny, grazie davvero!" gioì Hermione alzandosi in piedi decisamente rallegrata e guardando l'ora.
"Oh beh, è ora di andare a Hogsmeade. Sai, ho parlato a Harry di quell'idea che ci insegnasse Difesa contro le Arti Oscure..." iniziò Hermione attirando l'attenzione della rossa, che a sua volta si alzò.
"Mmh, davvero? E allora, cos'ha detto?" chiese, Hermione scosse il capo.
"Mi ha risposto male, ma sono certa che lo convincerò, prima o poi!" uscirono dal ritratto guardando fuori dalla finestra il tempo: era un pomeriggio assolato, perfetto per fare una passeggiata nella piccola cittadella. Dopo aver passato i controlli del custode Argus Gazza le due si diressero parlando allegramente al villaggio.
"Allora, come va con Micheal Corner?" chiese Hermione a Ginny con voce particolarmente contenta.
"Oh be', ci sto lavorando, non è male" disse lei facendo spallucce. Hermione si chiese se avrebbe trovato Draco, magari con qualche Serpeverde, a Hogsmeade e avrebbe avuto l'occasione di parlarci, gli mancavano quegli occhi azzurri magnetici, quei capelli biondi chiarissimi e quelle labbra tentatrici che avrebbe potuto passare a baciare per ore.
"Hermione attenta!" Hermione non fece in tempo nemmeno ad alzare lo sguardo che andò a sbattere contro qualcosa di duro e cadde a terra. Una voce irritante le raggiunse i timpani facendole alzare gli occhi, era nei guai.
"Ma insomma, Granger, non vedi dove vai?" una Pansy Parkinson arrabbiatissima e con i pugni stretti la stava guardando con odio.
"Oh, ehm, mi dispiace" farfugliò Hermione rialzandosi e scrollandosi di dosso la polvere.
"Dove stai andando? Da Malfoy? Sporca Mezzosangue" Hermione respirò a fondo e quasi spezzò la bacchetta dal nervoso. Non doveva scattare e strangolarla altrimenti sarebbe finita nei guai. In effetti Pansy era come nella descrizione di Ginny. Anche se ora i suoi capelli erano ordinatamente raccolti in una cosa le occhiaie trasparivano sul viso pallido e gli occhi verdi erano rossi e gonfi dalle lacrime. 
"Certo che no, pensavo ci stessi andando tu" disse con voce estremamente calma e sfoggiando un sorriso smielato, Pansy diventò ancora più rossa dalla rabbia.
"Peccato che io e lui abbiamo litigato per colpa tua!" la accusò puntandole addosso l'indice, Hermione non si fece intimorire.
"Per colpa mia? Non so di cosa tu stia parlando, ad essere sincera" disse con fare pensieroso mentre Ginny rideva sotto i baffi. Sfortunatamente, Pansy la sentì e la fulminò con lo sguardo.
"E tu, Weasley? Lo trovi divertente, traditrice del tuo sangue?" chiese sorridendo malevola. Hermione, stanca di quella buffona che si prendeva gioco di loro sfilò la bacchetta dalla veste e gliela puntò al petto. Pansy smise di sorridere e guardò Hermione impaurita.
"VA' VIA!" le urlò con rabbia mentre Ginny indietreggiava, Pansy scappò via ed Hermione riabbassò la bacchetta sospirando.
"Non ce la faccio più, ti prego, andiamo a prenderci una Burrobirra" disse Hermione esasperata dirigendosi verso il paesello.
"Sì, concordo. A proposito, dove sono Harry e Ron?" chiese Ginny svoltando a destra e imboccando la strada per i Tre Manici di Scopa.
"Sono nella torre a fare i compiti" Hermione alzò gli occhi al cielo varcando la soglia del pub zeppo di persone. Si sedettero su un tavolo e ordinarono due Burrobirre. "Hanno detto che forse dopo ci raggiungono" aggiunse, Ginny annuì. Hermione sprofondò nella sedia demoralizzata, non avrebbe potuto evitare la Parkinson all'infinito e l'avrebbe assillata per Draco. Ma perché doveva essere tutto così difficile? Cosa c'era di male in loro due? Le Burrobirre arrivarono ed Hermione sorseggiò la sua con aria assente.
"Senti, se hai intenzione di stare così per tutto il tempo me ne vado" brontolò Ginny, Hermione spostò lo sguardo su di lei.
"Mi manca, Ginny. Non lo vedo da un po' " ammise Hermione facendo spallucce e sperando che entrasse nel locale da un momento all'altro. Doveva assolutamente trovare anche solo un momento per parlare con lui, per sentire la sua dolce voce entrarle nei timpani e la sua inconfondibile risata.
"Toh, neanche a farlo apposta! Eccolo lì, il tuo principe di smeraldo" borbottò Ginny indicando con un cenno del capo l'entrata del pub. Appena entrati e infreddoliti c'erano Blaise Zabini e Draco Malfoy. Hermione si trattenne dall'alzarsi dal tavolo e correre da lui per gettargli le braccia al collo e dirgli quanto le era mancato. Per i dieci minuti successivi Hermione non fece altro che lanciargli occhiate e controllare cosa faceva. Quando finirono le loro Burrobirre si alzarono dal tavolo e, con una Ginny borbottante, passò accanto al tavolo di Draco che la guardò uscire.
"Senti, non potete andare avanti così. Mettetevi insieme no?" disse Ginny sedendosi su una panchina, Hermione alzò gli occhi al cielo.
"Non eri tu quella che diceva che io non potevo essere innamorata?" chiese di rimando Hermione spazientita.
"Ma che centra? Non bisogna essere innamorati per stare assieme. Prendi me e Micheal, io non sono innamorata di lui, mi piace ma sono certa che ci metteremo insieme" Ginny parve sicura di quello che diceva, Hermione alzò un sopracciglio. Negli ultimi tempi Ginny era diventata una delle ragazze più desiderate della scuola e nessuno la poteva fermare più, in campo amoroso. Si era lasciata alle spalle la cotta per Harry e ora andava avanti come un carro armato. "Avanti 'Mione! Non fare così, mi sembri caduta dalle nuvole" esclamò Ginny con una nota di rimprovero nella voce.
"Sì, scusami" borbottò distrattamente Hermione dondolando le gambe a penzoloni dalla panchina.
"Guarda, ho visto Micheal. Scusa ma vado" si congedò Ginny lasciandole un bacio sulla guancia e scappando come un razzo. Hermione non ebbe nemmeno il tempo di controbattere che aveva già svoltato l'angolo.
"Granger..." eccola, la sua voce era suadente e dolce allo stesso tempo. L'avrebbe riconosciuta fra mille e quando si sentì tirare in un vicoletto buio non oppose resistenza. Eccoli lì, i suoi occhi argentei e il suo sorriso dolce. Le era mancato così tanto il suo viso così vicino eppure così inafferrabile.
"Draco" disse lei dolcemente imbambolata davanti a tale bellezza. "Non eri con Zabini?" gli chiese, Draco fece una smorfia divertita.
"Sì be', l'ho abbandonato poco dopo che mi sei passata davanti con una scusa" ammise lui ridendo. Oh quanto amava il suono della sua risata! Avrebbe fatto di tutto per non farla mai finire e bearsi di quella dolce melodia.
"E tu? Mi sei passata davanti apposta perché io ti vedessi?" chiese anche se sapeva già la risposta. Hermione arrossì e ringraziò la semioscurità che le copriva in parte il volto, lo guardò, gli occhi azzurri luccicanti la scrutavano in attesa di una risposta.
"Naturalmente" disse semplicemente, Draco le cinse i fianchi con un braccio e con l'altra mano prese ad accarezzarle dolcemente il viso.
"Ma che cosa mi stai facendo?"
"Potrei chiederti la stessa cosa"
"Non avrei mai creduto questo possibile"
"Per questo cosa intendi?" chiese confusa Hermione accoccolandosi sul suo petto e inspirando a fondo quell'odore che tanto amava.
"Non lo so, Hermione. Mi piaci" disse lui tranquillamente. Il cuore di lei perse un battito. Davvero lui provava quei sentimenti per lei? Davvero a Draco Malfoy piaceva Hermione Granger? Lui, vedendo che lei non rispondeva le prese delicatamente il mento fra il pollice e l'indice e la baciò dolcemente sulle labbra. Hermione, che non se l'aspettava, esitò un momento prima di ricambiare ma poi si lasciò andare. Fu un bacio lungo, dolce, che esprimeva tutta la tristezza e tutto l'amore che provavano uno per l'altra. La tristezza per non poter parlare liberamente fra loro in presenza di altre persone. Si staccarono dopo un paio di minuti ed Hermione aveva il fiato grosso.
"Cosa significa, questo?" gli chiese confusa ed euforica nascondendo un sorrisetto compiaciuto.
"Che sei mia. Solo e unicamente mia"


Spazio autrice
Buonasera ragazzi! Mi auguro che abbiate passato delle rilassanti vacanze e che abbaite passato buone fetse :3 Beh, passiamo a noi. Scusate gli eventuali errori e tutto il resto perché questa settimana sono stata impegnatissima e ho scritto il capitolo alla velocità della luce quindi non è il migliore che posso aver scritto lol Ringrazio tutti coloro che seguono la FF, recensiscono o anche solo leggono, sappiate che è molto per me :D detto questo au revoir, alla settimana prossima.

-potter_life
  
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