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Autore: Torma    20/01/2014    7 recensioni
Immaginate i personaggi di Hunger Games in un contesto del tutto differente di quello di Panem. Niente guerra , niente dittatura, niente Hunger games come tutti noi li conosciamo. Solo semplice vita universitaria, amicizie, lezioni ,feste e amori. Una Katniss più aperta e socievole alle prese con un Petaa che le farà battere il cuore. Tutto condito con leggerezza e allegria. Buona lettura- Torma
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Buonasera ragazzi. Sono appena tornata dall'università e mentre aspetto che la mamma mi prepari la cena vi pubblico il nuovo capitolo. Spero vi piaccia. Fatemi sapere ;) . Grazie ancora per le recensioni , sono davvero incoraggianti . Detto questo buona lettura . A presto- Torma.

3. 
Dopo aver passato tutto il pomeriggio a correre tra una classe all’altra, torno in sede stremata. Butto la borsa sopra il letto, saluto Madge che è alla scrivania mentre scrive qualcosa sul suo portatile e prendo il beauty per andare a farmi una doccia. Il bagno è in comune con tutte le consorelle. Ci sono cinque docce una accanto all’altra con tendine bianche a fiorellini, davanti a queste c’è una parate con un lungo specchio con sotto i lavandini , le piastrelle sono verde acqua. Il vapore ha appannato i vetri, in due docce laterali sento parlare e ridere due consorelle così entro nella prima per evitare di essere disturbata. Appendo l’accappatoio al gancio e slego la treccia che legava insieme i capelli, ci passo delicatamente le dita mentre i ricci mi ricadono sulla schiena. Faccio scorrere un po’ l’acqua e poi entro. Piego la testa indietro e lascio scivolare il getto sul mio viso mentre cerco di riorganizzare le idee. Ogni volta che incontro Peeta , anche se per ora sono state solo due , mi sento strana, allegra e leggera, ogni preoccupazione del mondo reale sparisce e vorrei fermare il tempo. Se ne parlassi con Madge oltre a psicoanalizzarmi mi direbbe che ho una cotta per lui. Ma non credo sia così. Mi piace parlare con lui, ma non ho bisogno di un fidanzato . Dopo che la mia pelle si è raggrinzita per il troppo tempo sotto il getto caldo della doccia decido di uscire mi lego l’accappatoio, posiziono un asciugamano sui capelli a mo di turbante e infilo le infradito. Mentre mi lavavo ho deciso che frequenterò Peeta Mellark solo come amico. Torno in camera strofinandomi i capelli bagnati con l’asciugamano e vedo Madge che mi aspetta a gambe incrociate sul mio letto con sguardo interrogatorio –Chi è Peeta?- sbotta – Cosa?- mi coglie di sorpresa – il tuo telefono continuava a squillare così mi sono data il permesso di rispondere visto che disturbava il mio studio- Peeta mi ha chiamato?!- non riesco a nascondere l’eccitazione dal mio tono di voce- ben tre volte – mi fulmina con lo sguardo che fa quando viene a scoprire le cose da sola –Emh è SOLO un ragazzo del mio corso di arte e siccome oggi è arrivato tardi mi ha chiesto se potevo passargli degli appunti..- -Non ti credo! Kat sei una pessima bugiarda anche mia nonna che è sorda e cieca capirebbe che stai mentendo- faccio un respiro profondo e inizio a raccontare a Madge dell’Europa, dell’Italia, di Bologna, di Peeta , lei non si perde una parola ma stranamente alla fine del mio resoconto non dice nulla –Cosa c’è? Perché non dici niente?- esordisco io –E’ ora di cena- salta giù dal letto e con uno sguardo di chi la sa lunga si dirige verso la porta, si volta di scatto e conclude –Chiamalo. Gli ho lasciato detto che lo avresti fatto- e sparisce. Prendo in mano l’Iphone e ci giocherello , me lo passo da una mano all’altra in attesa di qualcosa , infine decido di comporre il numero. Tu, tu.. –Pronto!?- -Ciao sono Katniss scusa se prima non ho risposto ma ero sotto la doccia- mi giustifico goffamente – Tranquilla la tua compagna di stanza si è scusata anche per te- sembra quasi che stia ridendo sotto i baffi cosa gli avrà detto quella ragazza? Mi sale un istinto omicida. Madge!!. –Ah sì,bene cosa volevi dirmi?- -Ti va un caffè prima dell’inizio delle lezioni domani?--Certo volentieri!- rispondo sorridendo con espressione imbarazzante, meno male che non può vedermi –Otto e mezza al chiosco di Sea?- -Direi che è perfetto- dico con un misto di eccitazione e preoccupazione nelle vene –Allora a domani dolcezza!- riattacca senza darmi il tempo di rispondere dolcezza? mi scottano le guance. Domani vedrò di nuovo Peeta. Mi sento un’idiota. Ma un’idiota felice. Scendo a cenare con un sorriso enorme sulla faccia. Madge mi vede e scuote la testa divertita, mi conosce troppo bene e sa che sono poche le cose che mi rendono davvero felice. E’ stranamente silenziosa ma mi piace anche per questo. La cena trascorre piacevolmente tra chiacchiere e risate quando Johanna richiama il silenzio battendo una forchetta sul suo bicchiere –Scusate ragazze –inizia- vorrei ricordarvi che questo sabato si terrà la festa di inizio semestre alla Delta Tau mi raccomando la presenza è d’obbligo. Grazie per l’attenzione .- ci congeda e ci saluta. La Dtau è la confraternita maschile con cui spesso la nostra organizza eventi . La maggior parte dei confratelli sono atleti e il presidente è proprio il mio amico Gale, che frequenta il college grazie a una borsa di studio per il football. L’anno scorso essendo matricole sia io che Madge non abbiamo potuto partecipare a tutte le feste ma quest’ anno sarà diverso, la nostra presenza è “obbligatoria”. Madge si volta verso di me – Domani pomeriggio niente storie dobbiamo andare a fare shopping , non ho niente da mettere!- esclama –Come scusa? Ma se hai occupato più della metà dell’armadio?!- Madge è figlia del sindaco di San Diego inoltre è ricca di famiglia in quanto suo nonno è un gran imprenditore californiano quindi non c’è da sorprendersi che adori spendere e fare acquisti per ogni occasione, ma se in apparenza può sembrare una ragazza superficiale in realtà non è così. – Dai Kat fallo per me- mi dice quasi supplicando – Ti prego, ti prego- non sono in grado di dire di no quando fa così. Madge è davvero un’amica eccezionale non mi va di deluderla – Va bene, la lezione di armonia finisce alle quattro e mezza, alle cinque possiamo andare.- -Grazie- mi abbraccia, a volte è troppo affettuosa ma è adorabile senza di lei la Brown sarebbe tutta un'altra cosa , sicuramente un posto più triste e meno profumato di fragole. Sento vibrare il telefono nella tasca. Sullo schermo compare la foto di Prim –Eih Paperella- rispondo –tutto bene?- dico mentre mi alzo dal tavolo , mi avvio verso la veranda e mi lascio cadere nelle poltroncine di vimini con i cuscini giallo limone. Passo circa mezz’ora al telefono con la mia sorellina mentre mi racconta del suo primo giorno di scuola , del fatto che un certo Logan si è seduto accanto a lei durante l’ora di biologia e di ranuncolo che è stato quasi investito dal postino, mentre seduta con i piedi sul tavolino osservo il cielo diventare sempre più scuro e sento l’aria farsi più fresca. A poca distanza da noi le voci delle altri studenti si alzano e si abbassano . Do la buona notte a Prim e resto seduta ad mirare il parco fin quando le voci e i rumori non vengono sostituite dal frinire dei grilli e qualche lucciola qua e là fa la sua comparsa. Proprio in questo momento sento di essere nel posto giusto , dove volevo essere per me . Non mi pento delle scelte passate ma sono pronta a vivere qui e ora tutto ciò che questa vita ha da offrirmi . Sono Katniss, Katniss Everdeen e sono felice.
  
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