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Autore: nhfan25    23/01/2014    3 recensioni
La guerra è finita da tre mesi e tra le nazioni ninja regna sovrana la pace. A Konoha i nostri eroi di guerra si godono la gloria (chi più chi meno) e nuovi amori nascono (alcuni sfioriscono) in fretta. Una fanfiction romantica, a tratti triste ma anche comica che (almeno spero) saprà stupirvi sempre di più!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sakura/Ino, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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Capitolo 19 - PARTENZA


-...Ora sai tutto-.

Sakura era sdraiata su un lettino dell'ospedale. Aveva avuto solo un mancamento, ma la signorina Tsunade aveva insistito perché facesse alcuni accertamenti. Ino le stringeva la mano, seduta sul lettino con lei, mentre Naruto occupava la sedia vicino alla parete. Hinata, in piedi vicino al suo ragazzo, aveva ancora gli occhi spalancati e una mano sulla bocca per la sorpresa, mentre l'altra stringeva una spalla del biondino.

Naruto era sconvolto. La kunoichi dai capelli rosa gli aveva appena raccontato di come lei e Sasuke si fossero lasciati e perché lui fosse scappato. La lettera era abbandonata sul comodino vicino al letto, Naruto continuava a fissarla con insistenza dopo averla letta.

-Non avrei mai voluto raccontarti quelle cose, sarei andata da Sasuke anche per parlare di questo... Non l'avevo detto a nessuno, solo a Ino. Pensavo che sarebbe dovuto essere Sasuke a decidere se parlartene o meno, ma a questo punto non potevo fare a meno di dirtelo, altrimenti non avresti compreso il perché del suo gesto-.

Il biondino era rimasto zitto, probabilmente per la prima volta in vita sua. Non sapeva che dire, non sapeva come agire. Doveva recuperare Sasuke, ma che gli avrebbe detto nel caso lo avesse raggiunto? Come lo avrebbe convinto a tornare a casa? Strinse i pugni ancora di più, sentendo le unghie penetrargli la carne.

-Lo riporterò a casa... Anche a costo di rompergli tutte le ossa...-

-Oh, sì, e poi? Pensi che resterà qui? Se è scappato significa che non ce la faceva più-.

Era stata Hinata a parlare; gli altri tre si voltarono stupefatti verso di lei. La kunoichi prese fiato e poi parlò nuovamente.

-Sentite... Sasuke sapeva che Naruto non poteva essere suo, ma finché non aveva ragazze poteva ancora sperare... Poi ci ha visti insieme. È stato quello che lo ha scosso più di tutto! Poi quando ha visto l'iniziale rifiuto di Sakura per quella verità, ha pensato di essere rimasto nuovamente solo e non ha retto. È molto meglio vivere isolati che sentirsi soli in mezzo a un mare di gente. Ora lui se ne è andato perché sa che qui non può essere felice e dovrà decidere da solo se tornare o meno. Comunque, se ritieni che sia giusto parlargli per provare a convincerlo, raggiungilo, Naruto-kun; in fondo, è bene che sappia di poter tornare a casa quando vuole- Concluse rivolgendosi al suo ragazzo.

Il biondino sospirò, tenendosi la testa tra le mani, pensieroso e triste. Aveva aspettato per tre anni che Sasuke si decidesse a tornare a casa, aveva fatto di tutto per convincerlo e ora che tutto quel casino di era finalmente concluso ne spuntava fuori un altro. Dannato Sasuke!

-Beh... A questo punto non mi resta che sbrigarmi a raggiungerlo... Dovrò andare da solo però-.

-No Naruto, voglio venire con te!-

Disse Sakura, tendendo una mano verso il suo migliore amico, scongiurandolo. Si sentiva tremendamente in colpa per tutta quella storia.

-No, Sakura... Gli dirò io tutto quello che deve sapere, ma devo andare solo. Potrebbe anche esserci uno scontro per quel che ne so e tu sei ancora troppo scossa, non ne usciresti viva. Abbi fiducia in me, Sakura-.

Ino annuì, poi guardò la kunoichi e le prese il viso tra le mani, facendo in modo che fosse costretta a guardarla negli occhi.

-Sakura-chan, Naruto ha ragione: tu saresti solo d'intralcio. Abbi fede e vedrai che andrà tutto bene-.

-Ino-chan...-

Le due ragazze si abbracciarono e Sakura ricominciò a piangere un'altra volta, singhiozzando. Hinata prese per mano Naruto e lo guardò negli occhi, implorante.

-Ti prego, non fare idiozie. Torna sano e salvo-

-Hinata-chan... Stai tranquilla. Ti amo-

disse lo shinobi, prima di baciarla sulle labbra.

-...Torna sano e salvo DA DOVE precisamente??- tuonò l'hokage, irrompendo nella stanza improvvisamente. Teneva le mani sui fianchi, con l'aria severa stampata in volto.

-Nonna Tsunade, sono l'unico che può recuperare Sasuke-kun... Fammi andare, altrimenti impiegherò dei giorni per trovarlo-.

La kunoichi delle lumache lo guardò di sbieco, osservando l'espressione seria e matura dipinta sul volto del ragazzo. Non era più un bambino e per quanto a volte si comportasse ancora in modo stupido e infantile sapeva che non avrebbe potuto mandare nessun altro in quella missione.

-...Vai. Muoviti. ORA, prima che ci ripensi-.

-Grazie nonna!- disse Naruto sorridendole, poi uscì di corsa dalla stanza. Il biondino saltò di tetto in tetto, finché, superato il confine, decise che era ora di svegliare Kurama.

-Naruto... Perché ti ostini ancora ad andare dietro a quel baka isterico?-

-Sai già la risposta Kurama, vivi dentro di me da sedici anni-

-Tsé... Infatti era una domanda retorica...-.

Naruto venne completamente ricoperto da un'aura luminosa e nel giro di pochi secondi riuscì a capire dove si trovasse esattamente Sasuke. Aveva già percorso quattrocento chilometri verso sud, avrebbe dovuto impiegare un po' per raggiungerlo, ma ci sarebbe riuscito comunque.

-Bene... Si parte-.

   
 
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