Ringrazio anche solo chi legge.
Dedicato a afro_chopper_jr.
Left Outside Alone
Lasciato fuori da solo
Robin mugolò,
l’acqua battente della tempesta faceva tremare
la porta della sua cabina. La giovane addormentata strinse il cuscino
con
entrambe le mani, le nocche le sbiancarono e ansimò. Si
leccò le labbra secche,
il petto si alzava e abbassava affannoso, gemette.
La
bambina sgranò gli
occhi guardando il corpo congelato del gigante, fu scossa da una serie
di
tremiti. Si girò guardando le fiamme avvolgere
l’isola. Si voltò e si mise a
correre, stringe i pugni e sporse il capo in avanti continuando a
correre.
“Non
devi vivere”. “Mostro”.
“Strega”. “Muori”. Varie voci
si confusero.
Robin sgranò
gli occhi, si rizzò e si voltò.
Ansimò, la
coperta le era caduta oltre il bordo del letto. La porta si
aprì, un braccio
apparve uscendo dalla porta a circondare la vita dello sconosciuto e un
altro uscito
dallo stipite gli tappò la bocca. Un terzo braccio
uscì dalla parete di legno
accanto al comodino e accese la lampada. Brook salutò con la
mano. Robin lo
lasciò andare e sospirò.
“Mi hai
spaventato” si lamentò.
“Volevo vedere
se dormi solo con le mutandine” spiegò lo
scheletro. Robin sbadigliò, si passò la mano sul
viso e si voltò.
“Mi dispiace,
riposo vestita” disse gentilmente. Si abbassò,
riprese la coperta e si voltò. Si coricò e
richiuse gli occhi. Brook le si
avvicinò, le baciò la fronte e Robin
sgranò gli occhi. Avvertì i denti dello
scheletro premere contro la pelle.
“Canterò
una melodia per farti addormentare senza incubi”
mormorò. Robin arrossì e sentì i passi
del compagno di ciurma allontanarsi.
[257 Double-Drabble
parecchio imperfetta].