Harry era nervoso, ora più che mai aveva la sensazione di trovarsi nel cuore del male. Nell'aria si respirava la paura più pura, il che era anche favorito dai vari dissennatori che vagavano indisturbati per le vie londinesi, ma oltre ad essa si sentiva che c'era qualcosa che non andava, un tumore generale dell'anima della città.

Nel frattempo...

La figura alta e magra camminava per le vie di Londra, dietro di lui, maghi e streghe vestiti con mantelli neri ed incappucciati lo seguivano disposti oridanatamente per due ed ai loro lati schiere di dissennatori in fila per uno fluttuavano con il loro incedere lento e letale. Voldemort era deciso ad ottenere quel che voleva ora, il suo mantello nero svolazzava dietro di lui, in mano la sua bacchetta bianca come la luna con il manico decorato ad arte. Il suo piano sino ad ora aveva avuto un successo magnifico; aveva approfittato del caos scatenatosi dopo la rivelazione del mondo magico per creare ancora più scompiglio nel mondo e portare dalla sua parte i maghi e le streghe purosangue restanti in Inghilterra. Era tutto perfetto, o quasi, rimaneva ancora una parte del suo piano, prendere definitivamente il potere a Londra. Divenire il signore incontrastato della città, dopodiché sarebbe toccato al ministrero della magia e da qui, nessuno avrebbe potuto più fermarlo. Si stava dirigendo a Buckingham Palace, la sede speciale del primo ministro Britannico, Voldemort sapeva già che avrebbe incontrato degli ostacoli ma ne sarebbe uscito indenne "Babbani, sarà come schiacciare formiche" questo pensò Voldemort mentre marciava al capo del piccolo plotone di battaglia. Giunsero in una via che dava davanti alla piazza dove si trovava Buckingham Palace, si poteva intravedere la grande zona verde completamente arida e la statua al centro della rotatoria era semi-distrutta. Voldemort si girò verso il plotone composto da mangiamorte e dissennaori -Sapete ciò che dovete fare, Bellatrix e Rodolphus con me, gli altri si divertano con i babbani, e di dissennatori a controllare la zona, che non arrivino rinforzi- tutti quanti maghi, streghe e dissennatori fecero un cenno d'approvazione alle parole del loro signore che si voltò ed iniziò la sua marcia.
Voldemort con il suo seguito svoltò l'angolo della via e si ritrovò in una piazza, dall'altra parte Buckingham Palace, i dissennatori si librarono in aria, la presa del potere era iniziata, subito dal palazzo si sentirono grida allarmate e suonò l'allarme cittadino -Distruggetelo- disse Voldemort e subito due mangiamorte partirono in una colonna di fumo verso l'allarme, due lampi verdi e poi il suono svanì. Si sentirono degli spari, una mitraglia, che pntava verso il plotone di conquista, zolle di terra schizzavano ovunque, Voldemort fece un pigro gesto con la bacchetta e tutti i proiettili rivolti verso di lui urtarono uno scudo magico appena creato -Folli!- era giunto davanti al cancello, i babbani sparavano a zero contro di lui e gli altri mangiamorte, due militari furono bloccati da tre mangiamorte che si erano appostati dietro di loro, i poveri babbani si trovavano sdraiati a terra impotenti, Voldemort con un gesto della bacchetta fece saltare in aria i grande cancello, qui iniziò lo scontro vero e proprio, ogni mangiamorte prese di mira uno o due militari, tranne due, Bellatrix e Rodolphus Lestrange continuarono a seguire il loro signore senza badare a ciò che accadeva intonro a loro.
La porta principale di Buckingham Palace saltò in aria, Voldemort seguito dai suoi luogotenenti marciò deciso -Fermati mostro!- gridò un militare puntandogli contro il mitragliatore. Voldemort lo guardò con aria di superiorità -Finitelo- disse con noncuranza, e subito Rodolphus saltò avanti a lui -Crucio!- il militare cadde a terra in preda a dolori strazianti -Così impari a dare del mostro all'onnipotente Lord Voldemort!- gridò il mangiamorte mentre il militare urlava di dolore -Fermi!- dalla cima di una scalinata arrivarono altri cinque militari che iniziarono a sparare -Protego Totalum!- disse Voldemort con un gesto della bacchetta e tutti i proiettili rimbalzarono sul suo scudo -Avada Kedavra!- dissero sia lui che Bellatrix, e due militari caddero a terra morti, Voldemort si levò in aria, puntò la bacchetta contro una parete accanto ai militari che esplose senza lasciare neanche uno vivo. Atterrò -Rodolphus, finiscilo, abbiamo cose più importanti da fare- un lampo verde ed il militare che strillava dal dolore tacque. I tre si diressero verso la sala del Primo Ministro, nel percorso si lasciarono dietro parecchi morti, giunsero davanti alla porta uccidendo le due guardie che la sorvegliavano -Bombarda- fece Bellatrix e la porta saltò in aria, entrarono e non trovarono nessuno, solo una stanza vuota -Dov'è il capo dei babbani?!- fece Rodolphus appena entrò, ma appena finì la frase un plotone di militari babbani irruppe nella sala, era una trappola per difendersi. Iniziò lo scontro tra proiettili e incantesimi, un militare prese Voldemort da dietro e lo teneva fermo -Sciocchi!Come osate!- urlò il mago oscuro, quando si librò in aria, il babbano cadde, Voldemort uscì dalla finestra li di fronte e si levò ancora più su, dove era ben visibile -Come osate tendere una trappola a ME Lord Voldemort- fece un complicato gesto con la bacchetta dalla quale iniziarono ad uscire mille e più saette che si scaricarono su Buckingham Palace; i vetri saltavano in aria, le pareti esplodevano, di tutta la facciata del palazzo non rimase molto, Voldemort toccò con la punta della bacchetta il marchio nero e subito dopo orde di mangiamorte, chi era partito con lui e chi no, si ritrovarono sotto di lui, lo sguardo al cielo per eseguire gli ordini del loro signore, che urlò tanto forte che l'ordine si sentì in tutta Londra -L'uomo babbano ha dichiarato guerra al mago!Mangiamorte, distruggete ogni babbano vivente!- i mangiamorte di sotto urlarono di gioia, e come primo attacco si riversarono tutti in Buckingham Palace, si sentivano scoppì e ulra dal palazzo, Voldemort in preda alla rabbia, atterrò dentro il palazzo, in un altra sala, cercando il Primo Ministro -Forza babbano esci fuori!- entrò in una sala del palazzo, li vi trovò un uomo vestito in giacca e cravattaa, quattro militari lo stavano aiutando ad uscire da una finestra -Immobile bestia!- gridò il militare -Non osare!- Disse Voldemort, un gesto della bacchetta e il militare si librò in aria, si agitava e si portava le mani alla gola, Voldemort lo stava strangolando, poi con lanciato il militare volò fuori dalla finestra e cadde a terra senza rialzarsi. Fece così con gli altri tre lasciando l'uomo in giacca e cravatta per ultimo -Primo Ministro...- fece Voldemort avvicinandosi -Stai...i-i-indietro- -Oh non si preoccupi...io resterò qui...ma i miei incantesimi vanno da soli...crucio!- l'uomo si accasciò a terra urlando dal dolore -Non potete resistere...siete deboli, inutili, siete solo scorie senza il dono della magia...avada kedavra!- un lampo verde dalla bacchetta colpì in pieno volto l'uomo che rimase lì fermo con lo sguardo fisso sul suo assassino.
Voldemort era molto soddisfatto, si trovava nella sala più grande di Buckingham Palace, seduto dietro ad una grande scrivania, tutti i suoi mangiamorte davanti a lui, accarezzava dolcemente la sua bacchetta -Molto bene signori e signore, siete stai molto efficenti, per ora devo purtroppo sospendere l'ordine di giustiziare tutti i babbani, ma potremo divertirci nonappena avremo preso il conotrollo del Ministero della Magia- si alzò e si diresse verso una finestra che si spalancò -Londra ascolta e inchinati al volere del tuo nuovo signore!- disse Voldemort e la sua voce risuonò in ogni dove della capitale, e come pronunciò queste parole, un brivido corse lungo tutte le schiene di chi avea assistito a quel trise e letate annuncio.