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Autore: Selhin    08/06/2008    3 recensioni
La mia prima FF, un pò tanto vecchiotta///Corro, inciampo, riprendo fiato e ricomincio a correre…Il mio obbiettivo, l’infermeria…Là dove Lei sta dormendo. Si ne sono convinto, Lei sta dormendo… Deve dormire! Non può. Non può essere morta!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il ponte della speranza

Ciao a tutti…mi sono un po’ indispettita che non mi abbiate lasciato nemmeno una recensioncina al 2 capitolo…a quanto pare non piace proprio a nessuno T-T però io non mi arrendo…ho notato che siete in molti a leggere, e allora perché non dirmi che ne pensate? Mi aiuterebbe a migliorarmi…quindi ecco qui il 3 cap…con la versione del viaggio di Squall…e per favore questa volta fatemi sapere che ne pensate…^^ grazie mille anche se state leggendo…un bacio Selhin

 

 

Il ponte della speranza

 

 

 

 

Senza notare gli sguardi increduli degli studenti del Garden, mi avvio veloce verso il ponte del secondo piano. Con te sulle spalle.

Lo sguardo fisso davanti a me, l’unico rumore che avverto è quello prodotto dai miei passi e il tuo piccolo respiro. Flebile, sommesso…è l’unica ragione per la quale vado avanti.

Se non sentissi il tuo respiro vorrebbe dire che…no, non voglio pensarci!

Ma se ti guardo quasi perdo le speranze.

Mi si stringe il cuore nel vederti ridotta così.

Adesso sembri ancora più pallida affiancata alla mia giacca di pelle nera.

Persino le tue labbra sono più scolorite, così chiare, perlacee.

Improvvisamente mi rendo conto di essermi fermato proprio davanti alla porta del ponte e due ragazze accanto mi guardano sconcertate. Chissà cosa stanno pensando di me…?

Oh, no di nuovo!

Basta, voglio smettere di preoccuparmi di quello che pensano gli altri di me.

Adesso non sono io al centro dell’attenzione.

Adesso devo solo pensare a Rinoa e a farla tornare come prima.

 

Forza Squall datti una mossa!!!

 

Ma i miei piedi non ne vogliono sapere di muoversi.

Resto li fermo, con lo sguardo perso nel vuoto.

 

E se fosse tutto inutile?

E se ormai non ci fosse più nulla da fare?

E se Rinoa fosse già…

 

No, no basta!

Non devo fare il codardo adesso!

Non posso mollare proprio ora, non posso davvero.

 

Non voglio perderti!

 

Resto ancora un attimo immobile, poi sicuro spalanco la porta.

La luce forte del sole mi ferisce un attimo gli occhi. Poi riprendo a camminare sul ponte che collega il Garden a Fisherman’s Horizon. E giù per la funivia.

Il tizio con la faccia familiare mi guarda stralunato, ma io non ci faccio caso.

Quando arrivo giù dal fratello rispondo al suo sguardo con un’occhiata gelida e un – Sta dormendo…- per poi allontanarmi senza dargli il tempo di rispondere.

Passo davanti alla strada che conduce alla casa del Capostazione e ripenso al piccolo concerto che i ragazzi mi hanno fatto poco tempo fa.

Mi riscopro a sorridere nel ricordarmi il sorriso spensierato di Selphie mentre annunciava la sua band. Lo sguardo serio e impegnato di Quistis nel suonare. La buffa esecuzione di Zell e ricordo gli occhi monelli di Irvine mentre c’informava che il nostro posto era occupato da una rivista.

Che razza di rivista poi…

E poi…ricordo come tu ti sei avvicinata a me, imitandomi.

Quando ridendo, mi hai fatto cadere dai gradini. E mi hai seguito subito dopo.

E quando ti sei messa a parlare quasi da sola, perché io non avevo voglia di ascoltare le tue prediche.

Che sciocco che sono. Volevi solo tirarmi su il morale. Ed io invece ti ho trattata male. Così, infuriata, sei scappata via, lasciandomi ancora una volta da solo a riflettere.

Come sempre.

Ma adesso non ho intenzione di lasciarti scappare via.

 

Senza accorgermene mi ritrovo a camminare lungo i binari che dovrebbero portarmi a Esthar. Spero solo di aver preso la direzione giusta.

Chissà se là, finalmente, riuscirò a incontrare Ellione.

Ci avevo sperato sulla nave dei Seed bianchi, ma niente…chissà…

Ma cosa ci fa Ellione a Esthar?

Perché è saltata su quella nave?

Ah, non me ne importa nulla in realtà.

Adesso m’importa solo di te.

 

  - Ma quanto è lungo questo ponte…- mi riscopro a dire ad alta voce quasi a sperare che tu possa sentirmi e rispondermi sorridente.

Ma non succede nulla.

Tu sei ancora pallida e fredda.

Lo Squall di un tempo probabilmente riderebbe nel vedermi così. Stanco, accaldato ma soprattutto disperato.

  - Io non credevo che fosse così lontano…- bisbiglio quasi per paura che qualcuno possa sentirmi. Ma tanto è inutile, perché lungo questi binari ci siamo solo io e te.

E’ il tramonto e presto farà buio…ma all’orizzonte non vedo la fine del ponte. C’è solo questa immensa linea che si disperde nel mare e sembra non avere fine. Ho paura che non ce la faremo ad arrivare in tempo. Quanto ci vorrà ancora? Forse avrei dovuto prendere una macchina, ma davvero io non credevo ci volesse così tanto. Ho agito d’impulso senza pensare con razionalità.

  -…per la prima volta nella mia vita…-

Però adesso che ci penso, non è assolutamente certo che una volta trovata Ellione tutto si risolverà. Potrebbe accadere il contrario, Ellione potrebbe non essere in grado di fare qualcosa. Purtroppo però posso solo che affidarmi a lei e a questa vana speranza.

 

Non posso fare niente da solo.

 

Mi fermo per riprendere fiato e per riposarmi dal tragitto. Ti adagio lentamente su un gradino appoggiandoti a un lampione che inizia ad accendersi. Io mi siedo dietro di te, dandoti la schiena, ad osservare il mare. Il cielo si sta facendo scuro e s’inizia a intravedere la prima stella.

 

Chissà gli altri cosa staranno pensando di me?

Rideranno?

Saranno arrabbiati?

 

Sospiro. Un sospiro stanco. In effetti sono stanco, ma la mia è un altro tipo di stanchezza.

Sono stanco dentro, di me stesso.

Non capisco perché devo sempre preoccuparmi degli altri.

Forse perché così mi sento al sicuro…perché così nessuno può ferirmi?

  - Tu cosa ne pensi?- chiedo a Rinoa guardandola. Ma lei è immobile come prima. Gli occhi serrati, la testa inclinata da un lato.

Vorrei tanto vederti sorridere.

O anche semplicemente aprire gli occhi e guardarmi,

Voglio sentire la tua voce.

Ma anche se desidero così intensamente il tuo risveglio, non accade nulla. Per la prima volta mi rendo conto di essere impotente e di non poter fare nulla.

Mi alzo e mi avvicino a te. Poi mi accosto al tuo viso e ascolto il tuo respiro leggero. E sono sollevato nell’avvertirlo.

  - Vedrai che riuscirò a salvarti in un modo o nell’altro…te lo giuro…- le sussurro all’orecchio quasi più per convincere me stesso.

 

Ti sollevo e ti ricarico sulle spalle senza fatica…mi sembri persino più leggera di prima ora che ho fatto questa promessa. A te, ma anche a me. Per dimostrare che anche io posso fare qualcosa per qualcuno.

Che alla fine, anche qualcuno può avere bisogno di me. E quel qualcuno adesso sei tu.

Ed io ce la metterò tutta, davvero tutta, solo per te.

In lontananza riesco a scorgere delle montagne. Devono essere quelle che circondano Esthar. Hai visto? Ci siamo quasi…

Continuo a camminare lentamente, mentre il cielo si fa scuro, su questo ponte che mi ha dato una speranza. E non la lascerò mai…

  - Rinoa…te lo prometto…- ancora una volta, determinato, faccio questo giuramento mentre tu resti silenziosa sulle mie spalle…

   
 
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