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Autore: LumosBombarda    27/01/2014    1 recensioni
Questa è una storia avvincente e con strani risvolti, tutti da scoprire. Tutto parte dalla voglia di una fan di veder continuare la sua saga del cuore. Partendo dai film, aggiungendo un po' di sana immaginazione e un pizzico di euforia, spolverando il tutto con un po' di sogni, si ottiene la storia di Harry Potter e il principe Mezzosangue tutta rivisitata e con un nuovo personaggio principale: Io, tramutata in Katherina.
Dal prologo:
Apro gli occhi di scatto, tutta sudata e tremante. >, penso, >.
Da anni faccio lo stesso incubo tutte le notti, come se rivivessi quel momento orribile, ma da fuori. Rivedo quelle scene come se non ne facessi parte, come se fossi uno spettatore seduto in una sala del cinema.
Fuoco. Fiamme. Urla. Mia madre. Mio padre.
Non vissi quei momenti consciamente. La mia balia per fortuna è riuscita a portarmi via.
Esattamente quindici anni fa.
Mi chiamo Aranel Katherina Serpeverde.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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CAPITOLO 2

 

Apro gli occhi.

<< Wow, aspetta, ma dove mi trovo? >> , penso subito.

Letto a baldacchino, tende verdi-argentate, tutte le mie cose sistemate in ordine nell'armadio...

<< Ah! Si! Sono a Hogwarts, nel dormitorio dei Serpeverde. >>.

Mi metto a sedere sul letto e mi guardo attorno.

Fuori dalle strette finestre di verto vedo nuotare pesci di ogni genere e mi rendo conto che le sale dei serpeverde si trovano nei sotterranei, e si affacciano nel lago del castello.

Anche le mie compagne di stanza hanno un armadio, un letto e anche un comodino proprio, come me.

Appena si accorgono che le sto osservando, interrompono quello che stanno facendo e mi guardano.

“Buon giorno A.K.! Dormito bene?”, mi chiede Daphne.

“Certo. Sono solo un po' sconquassata dai molti cambiamenti.”

“Vieni, ci aspettano nella Sala Grande per la colazione!”.

Subito mi alzo e mi lavo, poi indosso la divisa, che consiste in:

Scarpe basse nere, calzettoni serpeverde, gonna nera, maglioncino grigio con lo stemma, camicia bianca e cravatta serpeverde.

Guardando poi nell'armadio vedo altri capi di abbigliamento da abbinare a nostro piacimento, ma opto per il look che indossano anche le altre ragazze, per iniziare bene la giornata e confondermi nel gruppo.

Una volta pronta, esco dal dormitorio e salgo con le altre le scale che portano alla Sala Comune.

Qui trovo tutti i ragazzi che aspettano con impazienza che tutti siano presenti per recarsi a fare colazione.

Noto in particolare un ragazzo, che mi osserva, dall'altra parte della stanza.

Faccio presente questa cosa a Daphne, che si trova accanto a me:

“Hei, Daphne. Chi è quel ragazzo che mi fissa? Guarda, laggiù, di fianco alla finestra.”

“Oh tesoro. Non lo conosci? Quello è Draco Malfoy! Suo padre è Lucius Malfoy! Fa parte del Ministero della Magia da anni ormai, anche grazie al suo patrimonio. Si vocifera si anche uno dei più efferati Mangiamorte degli ultimi tempi! E' stato persino ad Azkaban! La prigione più severa di tutto il mondo magico!”

“Un mangia.. che cosa?”

“Un mangiamorte! Il gruppo di maghi e streghe al servizio di Tu sai Chi.”

“Tu sai chi? Ma che lingua parli! Non ho mai sentito niente del genere!”

Daphne mi guarda come se avessi detto di non ricordare il mio nome:

“Il Signore Oscuro! Il mago più oscuro di tutti i tempi! Ha frequentato Hogwarts come tutti noi. Era il mago più intelligente della casa dei serpeverde. Il suo nome era Tom Riddle. Alla fine del settimo anno, superati gli esami con ottimi voti, chiese al preside di rimanere a Hogwarts e di entrare a far parte del corpo docenti come insegnante di Difesa contro le Arti Oscure. La sua richiesta fu rifiutata e diventò commesso al negozio di Magie Sinister.”

“Ah si, ho presente quel negozio..”, dico mormorando tra me e me. “Em scusa, continua pure..”, mi affretto ad aggiungere quando noto che Daphne mi guardava con una faccia corrucciata.

Odia chi la interrompe.

“Dicevo, divenne commesso per un motivo: trovare gli oggetti che potessero poi diventare horcrux, un particolare oggetto che contiene un pezzo della tua anima. Ne ha creati 7. In pratica finché non li distruggi tutti, non puoi morire. Poi formò l'esercito dei mangiamorte e cominciò a disseminare morte.

La professoressa Cooman poi fece una profezia '' nascerà un bambino in grado di ucciderlo''. Per vanificare questa profezia lui decise di distruggere il bambino e la sua famiglia, ma non ci riuscì. Il bambino infatti è sopravvissuto. E' Harry Potter, dei grifondoro. Ora Tu Sai Chi è tornto e sta cercando di finire il lavoro lasciato a metà a casa Potter anni fa.”

“Ah! Ora ho capito.”

“Ragazzi è ora di andare”, dice il prefetto dei serpeverde, e tutti ci incamminiamo verso la sala grande.

Finita la colazione, ricca di ogni genere di paste e dolci, ottima come al solito, ogni studente si reca nell'aula in cui assisterà alla prima lezione della giornata.

La mia prima materia è pozioni.

Mi reco nell'aula del professor Lumacorno e inizio la mia prima lezione.

<< Mmm.. Pozioni.. Spero sarà una lezione interessante.. >>, penso frettolosamente mentre attraverso la soglia della porta.

Appena entrata in classe noto che molto spaziosa.. Ci sono diversi cantucci con archi nel soffitto. Le pareti sono tappezzate da scaffali ricolmi di ingredienti di ogni genere. Al centro un enorme tavolo è protagonista della scena e sopra vi sono numerosi fornelletti e tutti gli attrezzi necessari a realizzare chissà quali diavolerie e intrugli.

Il professor Lumacorno entra e inizia la lezione.

“Buon giorno ragazzi.”, esordisce con un gran sorriso.

Appena iniziata la lezioine ecco che entrano due ragazzi. Uno moro con gli occhiali: Harry Potter. L'altro con i capelli rossi, un certo Weasley.

I primi quandici minuti li passiamo ad ascoltare Lumacorno che ci mostra alcune pozioni, sempre accompagnato dalla vocina sapputella di una certa Granger: Amorentia, il filtro d'amore più potente che ci sia; Veritaserum, la pozione che fa dire la verità; Felix felicis, nota anche come fortuna liquida; Distillato della morte vivente, una pozione di morte.

“Oggi prepareremo insieme una delle pozioni più difficili, il distillato della morte vivente. Chi riuscirà a prepararla in modo prefetto avrà questa piccola boccetta di fortuna liquida tutta per se. E ora via, a preparare.”

L'unico a preparare la pozione in modo corretto è Harry Potter.

Usciti dall'aula, incontro Madama Bumb.

“Katherina. Proprio lei cercavo. Visto che ha già concluso, non sarò costretta ad interrompere la lezione. Lei, non avendo frequentato da noi il primo anno, non ha mai sostenuto una lezione di volo. Il professor Silente ha quindi ritenuto opportuno che io le insegni almeno le basi per poter, con un po' di allenamento, arrivare al livello degli altri studenti. Se vuole seguirmi?”

Senza altri indugi Madama Bumb mi scorta fuori, nel campo di volo, dove trovo una scopa vecchia e logora.

“Di fianco alla scopa prego”. Eseguo.

“Ora dica SU!”.

“Su!”. La scopa subito si alza e mi arriva in mano.

“Ottimo! Non sempre la prima volta la scopa obbedisce subito. Ora si metta a cavalcioni e si dia una leggera spinta”. Eseguo.

In un battito di ciglia, la scopa mi solleva da terra, come se stessi galleggiando in aria, mossa appena da un alito di vento.

“Bene! Ora può fare un giro di prova. Vada, vada! Coraggio!”

Faccio un bel respiro e via! Che sensazione meravigliosa. Non si può descrivere a parole cosa si provi a volare. Ad un tratto ecco Fify, la mia fenice. Mi è venuta a salutare. Ci guardiamo negli occhi e arriviamo al lago. Guardo la nostra immagine riflessa in quelle acque cristalline e penso che non potrei essere più felice di così.

Ad un tratto sento il suono del fischietto della Bumb che mi richiama e ritorno.

Atterro senza sforzo e Fify mi si appoggia su un braccio.

“Molto bene”, esclama, “non credo avrà bisogno di altre lezioni. E ora.. A pranzo! Arrivederci.”

“Arrivederci Madama Bumb.”

Appoggio la scopa, saluto Fify e mi avvio verso la Sala Grande.

Trovo già tutte le mie amiche sedute.

“Com'è andato il primo volo?”, mi domanda Rose.

“Tutto alla grande!” e, tra il vociare dei ragazzi, ci concediamo un'ora di sane chiacchiere abbuffandoci con l'ottimo pranzo pronto in tavola.

Nel pomeriggio il mio orario del lunedì comprende due ore per studiare, o in biblioteca o nella sala comune, e poi il corso di Cura delle Creature Magiche.

Ho scelto questo corso perché sembrava interessante. Spero non deluda le mie aspettative. Veniamo accolti dalla faccia bonacciona di Hagrid e la lezione passa leggera e veloce.

Dopo la cena, che si è svolta dalle diciannove, mi reco nella mia stanza con le mie ormai amiche e andiamo tutte a dormire.

 

 

 

 

Caro diario,

ho appena concluso la mia prima giornata come studentessa di Hogwarts. E' stata una bella giornata. Le ragazze sono molto gentili con me e mi hanno integrata nel loro gruppo. Ho notato un ragazzo, un certo Draco Malfoy. E' senza dubbio un ragazzo affascinante. Mi guardava con quei suoi occhi grigi, da lontano, in disparte. Di certo approfondirò la sua conoscenza.

La mia prima materia è stata Pozioni. E' utile imparare qualcosa di nuovo. Non avevo mai sperimentato questo tipo di pozione. La mia dispensa si riempirà in fretta, credo.

Nelle ore libere che ci lasciano, studio e leggo i libri che prendo in biblioteca accanto a uno dei camini della sala comune. E' rilassante e molto costruttivo. Oggi mi sono dedicata alla lettura di “Storia di Hogwarts”. Volevo sapere più cose su questa scuola meravigliosa.

Anche Cura delle Creature Magiche è una bella materia, senza dubbio interessante e anche il mio gatto Preziosa, la mia fenice Fly Fast, o Fify, e il mio gufo Piuma delle Nevi sembrano apprezzare la mia voglia di imparare come soddisfare i loro più segreti bisogni.

I pasti qui sono tutti ricchissimi e c'è molta scelta.

I dormitori e la sala dei serpeverde sono molto suggestivi e io li adoro. I colori dominanti sono il verde e il grigio che, senza neanche dirlo, sono i miei colori preferiti.

I letti sono spaziosi e comodi e infatti non vedo l'ora di coricarmi.

Ho veramente tanto sonno. Altri dettagli te li darò domani.

A presto.

Baci.

 

A.K.

  
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