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Autore: Torma    28/01/2014    7 recensioni
Immaginate i personaggi di Hunger Games in un contesto del tutto differente di quello di Panem. Niente guerra , niente dittatura, niente Hunger games come tutti noi li conosciamo. Solo semplice vita universitaria, amicizie, lezioni ,feste e amori. Una Katniss più aperta e socievole alle prese con un Petaa che le farà battere il cuore. Tutto condito con leggerezza e allegria. Buona lettura- Torma
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Buona sera. Pubblicare questo capitolo mi mette una certa ansia perchè ho paura di rovinare tutto e che non vi possa piacere.. :( Ho letto tutte le vostre recensioni e so che vi aspettate molto, spero di non deludervi. Sono stata un po' impegnata ma prometto di rispondere personalmente a tutte, detto questo buona lettura. A presto - Torma.

9.
I giorni seguenti passano tranquilli. Il tempo ha iniziato a migliorare anche se il freddo è arrivato prima del previsto. Il temporale della scorsa notte ha causato un drastico calo delle temperature. Madge sembra quasi più entusiasta di me per la cena con Peeta -Sono davvero felice per te- mi dice -quanto vorrei che anche Gale mi chiedesse di uscire- mi fa davvero tenerezza con quella faccia da cucciolo dispiaciuto mentre è seduta a gambe incrociate sul letto e mi guarda . Intanto io sposto l'ennesimo vestito nell'armadio e sbuffo -Non ho niente di adatto- non ho mai avuto un vero appuntamento, in realtà neppure un ragazzo. Al liceo era sempre Gale ad accompagnarmi alle feste ed era molto protettivo nei miei confronti .con tutti gli impegni scolastici e non , mamma e Prim,  mi rimaneva poco tempo per me e queste cose. Mi lascio cadere sconsolata sul letto accanto a Madge -Non ci voglio andare. puoi chiamare Peeta e dirgli che sto male?- Madge sgrana gli occhi e alzando la voce mi ammonisce - Non ci pensare nemmeno Katniss- si alza e apre un cassetto , rovista per qualche secondo. Tira fuori un vestito blu e me lo lancia. -Metti questo e sbrigati tra mezz’ ora Peeta sarà qui, e non penso che la biancheria di pizzo sia l'abbigliamento adeguato per un primo appuntamento.- dice lanciando un'occhiata maliziosa al mio completino intimo. Indosso le collant nere e il vestito di Madge. E’ un tubino blu ardesia a maniche lunghe , semplice ma elegante. Le disobbedisco evito  di mettere i tacchi e prendo le mie ballerine nere. Raccolgo i capelli in una treccia più elaborata del solito e mi lascio truccare da lei, in queste cose è decisamente più portata. Sulle labbra stendo solo uno strato di gloss. Mi ricordo di aver portato qui al campus gli orecchini di perle di mia madre , li indosso poco prima che Johanna irrompa nella stanza -C'è un fusto biondo che ti aspetta alla porta Everdeen !- dice sghignazzando, saluto Madge prendo il cappotto di lana cotta e lancio un’ occhiata glaciale a Jo' .Scendo le scale e lo vedo. Peeta è appoggiato allo stipite della porta con indosso un paio di pantaloni grigio scuro, una camicia celeste, la giacca di pelle nera e i capelli pettinati all'indietro. Mi sorride. Il mio cuore inizia a accelerare e le mani diventano sudate, è davvero uno dei ragazzi più belli che conosco. -Eih, ciao-- Ciao dolcezza!- Mi guida fino alla sua auto e da vero gentiluomo mi apre la portiera –La sua carrozza...- scherza.
 L'appartamento di Peeta dista dal Campus circa 10 minuti di auto . Ci fermiamo davanti a un edificio altissimo, un grattacielo del centro. Non mi aspettavo che Peeta vivesse in un condominio così costoso, saluta il portiere e mi fa strada verso l'ascensore. 22esimo piano. L'ultimo. L’ attico. Beh ora che ci penso suo padre deve essere molto ricco.Cerca nelle tasche le chiavi e apre la porta. La casa è meravigliosa ampie vetrate davanti alle quali è situato un divano nero di pelle e alcune poltrone, alla parete oltre al televisore LCD ci sono parecchi dipinti, suppongo proprio fatti da lui. Separata da una grande porta con arco ci sono la cucina  e la sala da pranzo,  alla mia destra un corridoio porta alle stanze da letto . È enorme per una persona sola. Peeta mi prende il cappotto e lo ripone sull'appendiabiti e si dirige in cucina . Lo seguo continuando a osservare il resto dell’appartamento che riflette la sua personalità semplice ma di classe. Noto che in ogni angolo sparse qua e la ci sono molte foto: Peeta da bambino vestito da spiderman durante la notte di halloween, lui al liceo, la sua famiglia.  Ci sono anche scatti più artistici: tramonti, edifici, paesaggi.Per caso mi cade l'occhio su un gruppetto di foto vicino alla libreria . Deve averle appena sviluppate perché non sono ancora incorniciate. Le faccio passare a una a una . Sono bellissime. Ma?! Perdo per un attimo la lucidità. Scuoto la testa e rinsanisco.  Ci sono anche le foto che abbiamo fatto sulla spiaggia. Alcune mi imbarazzano, sono bellissime, buffe, strane ma bellissime. Una in particolare mi colpisce. Ci sono io e Peeta uno davanti all'altro con le fronti appoggiate, lui ha gli occhi chiusi con le guance gonfie impegnato a fare una faccia buffa io lo guardo e sorrido. Osservo i miei occhi grigi, sorridono anche loro. È così che sono quando sto con Peeta? Sembro diversa. Non ho la solita aria truce e malinconica.Sembro felice. -Puoi tenerla se vuoi- Peeta è vicino alla porta della cucina e mi osserva . Da quanto tempo è li? Arrossisco . -Grazie- -E’ pronta la cena -mi avverte e lo seguo . La cucina ha i mobili scuri in stile moderno al centro della quale c'è la penisola con la zona per la colazione . La tavola è apparecchiata per due ma potrebbe benissimo ospitare 8 persone, mi soffermo su ogni particolare . Petaa è un perfezionista ha curato ogni minimo dettaglio. Sedie, cuscini, tovaglioli, il centro tavola con le candele, i calici per il vino e per l’acqua, posate d’argento e piatti di porcellana. C'è il tocco di un artista in quella casa che è la dimora di un cuoco eccezionale. L’odore proveniente dalle pentole sui fornelli è inebriante. Mangio tutte le leccornie che mi pone nel piatto e anche se sono piena assaggio il dessert. Panna cotta con frutti di bosco, una delizia per il palato. La cena è piacevole Peeta riesce a mettermi a mio agio qualsiasi cosa dica o faccia, è allegro e sorridente. Mi racconta delle lezioni e quando li chiedo di parlarmi delle sue foto mi spiega che è una passione che vorrebbe trasformare in un lavoro in quanto sa di non poter sopravvivere solo facendo il pittore, secondo me sbaglia, i quadri appesi alle pareti sono stupendi. Finita la cena  lo aiuto a sparecchiare ma mi impedisce di  lavare i piatti -Non dovresti lavare i piatti a un primo appuntamento -mi sorride e carica la lavastoviglie . Mentre risciacqua l'ultimo bicchiere inizio a sentirmi un po' nervosa passo freneticamente le mani sudate sul vestito cercando di asciugarle - Ho noleggiato qualche film ti va di vederne uno?- penso sia un'ottima idea -Quali film?- -ci sono un po' di DVD sullo scaffale a destra scegli quello che vuoi- mentre lui armeggia con il televisore gli porgo il dischetto del "il lato positivo" -Speravo scegliessi questo ,E’ uno dei miei film preferiti.- Ci sediamo sul divano ma non so bene cosa fare quindi mi siedo un po’ distante da lui -Eih Kat puoi anche sederti vicino a me, non ti mangio- scherza sento le guance diventare rosse e mi avvicino, Peeta passa il braccio attorno al mio corpo tirandomi vicino a sè e io decido di togliermi le scarpe e poggiare i piedi sul divano. Affondo il viso sul torace di Peeta . Sa di buono. Il film inizia e mi godo la visone mentre lui mi accarezza dolcemente la testa. – Kat?- mi volto verso il suo viso . È così vicino. Sento il cuore fermarsi per un attimo -posso baciarti?- …“Ma ti dico che devi dar retta ai segnali. Quando la vita ti manda un momento come questo è un peccato se non l'afferri. Ti dico, è un peccato se tu non l'afferri. Ti perseguiterà sempre, come una maledizione. Mi raccomando non fare puttanate” …Non riesco a elaborare neanche una risposta che le mie labbra prendono l'iniziativa da sole e si poggiano sulle sue morbide e calde. All'inizio Peeta si irrigidisce , forse per la sorpresa ma poi si lascia andare. Inizialmente sono baci dolci . Sento la sua lingua cercare la mia e schiudo la bocca. Si fanno più passionali e dimentichiamo il film . Quando iniziano a scorrere i titoli di coda ci separiamo. Le nostre labbra sono rosse per le dolci effusioni che ci siamo scambiati . Peeta mi accarezza il viso e mi sorride. Nel guardare i suoi occhi sorrido anche io. È perfetto. Continua a coccolarmi e a sussurrarmi parole dolci. Guardo l'orologio e mi accorgo che è molto tardi, ma non voglio andare a casa, vorrei stare qui per sempre, Peeta sembra leggermi nel pensiero -Kat ti va di dormire qui stanotte?- sono colta dal panico e mi scosto un attimo da lui - solo per dormire non pensare male- si affretta subito a dire - Non ho lo spazzolino e neanche il pigiama- cerco una scusa ma inutilmente - Nel bagno degli ospiti ci sono tutti gli spazzolini che vuoi e non vorrei che ti sorprendessi ma anche nel mio armadio ci sono dei pigiami- sorride . Sono fregata non posso dire di no. Lavo i denti e mentre Peeta va in bagno a lavare i suoi, raggiungo la sua camera al centro della quale c'è un grande letto con le lenzuola blu, la testata del letto scura coordinata con i comodini e la cassettiera . Sul letto Peeta mi ha lasciato il pigiama per la notte . Infilo i pantaloni di cotone e una maglietta che mi cadono sul corpo larghi e mentre piego imbarazzata i miei vestisti Peeta mi raggiunge si infila sotto le coperte e lo imito. Sono leggermente imbarazzata . Si avvicina. Mi bacia. Questo bacio passionale me ne fa desiderare altri . Sento una fame crescere in me ma Peeta si scosta e dopo avermi dato un ultimo bacio sulla fronte mi da la buona notte- Notte Peeta- sussurro io dopo essermi accoccolata nell'incavo del suo collo. Mi addormento subito cullata dal suo respiro e inebriata dal profumo della sua pelle. È una notte senza sogni perché lui è qui con me.

 
  
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