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Autore: valeriaspanu    29/01/2014    4 recensioni
"Si, questa è la mia vita… Non è perfetta e in parte è sempre incompleta ma, contando tutto ciò che ci è accaduto, devo ringraziare il cielo per avere Peeta e le sue braccia che mi stringono per farmi sentire il suo amore. Può essere questa la felicità dopo tutto ciò che abbiamo passato?"
La FIC si svolge 5 anni dopo la rivolta. Peeta e Katniss stanno insieme e cercano di lottare contro i propri incubi, ma una nuova minaccia creata da Capitol City incombe su di loro: riusciranno a superare le nuove prove?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi  ritrovo a guardare spaesata la porta che Peeta ha chiuso dietro di se.

Odio quando fa così.

Odio quando devo rincorrerlo per spiegargli che sto bene, che lui non c’entra niente e che io lo amo immensamente. E che il bambino sta bene, nonostante tutto. Ripensando al fatto che c’è qualcuno dentro di me, tremo leggermente.

Non avrei mai voluto una cosa del genere, sino a qualche settimana fa sarebbe stata la cosa peggiore per me. Ma ora come ora, con gli Hunger Games in corso e con le crisi di Peeta penso che un bambino non sia poi una gran cosa: Peeta ha promesso di esserci, lui ha promesso di amarlo visto che io non ci riuscirò. E’ a queste condizioni che ho deciso di tenere il bambino.

Ora come ora vorrei sentire le sue braccia stringermi e tenermi forte al suo petto ma so bene che ha bisogno di tempo per se stesso e per riflettere un po’. Ed anche per assorbire la notizia che tra sette mesi diventerà padre. Ma non era il suo sogno, in fondo?

“Si Katniss, magari voleva anche essere mentalmente stabile, che ne dici?”

Buon punto di discussione anche questo. Ma non riesco comunque a calmarmi a stare qui ferma senza di lui. Esco dalla stanza e trovo Gale ad aspettarmi: mi ero quasi dimenticata di lui. Non sono più abituata ad averlo vicino a me anche se non posso fare a meno di ammettere che lo voglio vicino a me. Devo essere una persona migliore, devo riuscire a perdonarlo in un modo o nell’altro. Desidero essere una madre perlomeno decente ma come posso fare se non riesco a perdonare proprio Gale?

Ma l’immagine di Prim immersa nelle fiamme mi assale e devo cercare di scacciarla per non cadere nel mio solito oblio. Mi tengo allo stipite della porta e provo a ricordarmi la solita nenia.

“Sono Katniss Everdeen, ho 22 anni, vivo nel Distretto 12 con Peeta Mellark. Ho partecipato agli Hunger Games, ho vinto e sono riuscita a fuggirne. Sono una mentore. Sono incinta.”

-Catnip? Tutto a posto?- la sua voce mi risveglia dal mio stato di confusione generale. Lo guardo spaesata. – Ho visto Peeta correre fuori, aveva un’espressione sconvolta. Ti ha fatto male di nuovo? Stavo per entrare a controllare.-

-No. No sto bene.  Abbiamo solo avuto una piccola discussione. Colpa mia, come sempre.-

-Ne vuoi parlare?-

Per dirti cosa, vecchio amico mio? Del fatto che sono incinta? Del fatto che tutte le lettere che hai mandato in questi anni sono chiuse nella mia soffitta in 10 scatole diverse? Mai aperte e bagnate dalle lacrime? Non si possono affrontare certi discorsi dopo cinque anni di silenzio. E’ già tanto se riusciamo a stare nella stessa stanza. Vorrei solo andare a dormire ma devo raggiungere Haymitch e gli altri nel salone grande per seguire gli Hunger Games anche se a quest’ora si saranno accampati e staranno dormendo. Chissà come sta Matthew? Jane sarà riuscita a risvegliarlo dallo shock?

-No, Gale. Ma grazie, davvero. Ora dovrei…dovrei raggiungere gli altri. Ho un bel po’ di lavoro da fare, non dici?-

Gale annuisce con un sorriso triste sul suo volto: cosa si aspettava in meno di un’ora? Che andassimo felici e contenti a cacciare di nuovo insieme? Gli Hunger Games hanno rovinato tutto, così come la guerra.

-Signorina! Signorina Everdeen!-  Mi giro e vedo il dottore che si affanna a rincorrermi. Mi da un tubetto di crema, suppongo per il collo –L’ho cercata dappertutto. Dovrebbe riposare, nelle sue condizioni. E non dimentichi di non prendere alcun medicinale, chiaro? Dopo lo shock provocatogli dal signor Mellark, potrebbe anche avere un aborto se non sta attenta.-

Oh merda.

Sul serio? Cristo santo dottore, non potevi avere un tempismo peggiore.

Non ho il coraggio di girarmi a vedere l’espressione di Gale. So già che è arrabbiato, lo posso sentire nell’aria. Sento la sua mano scattare sulla mia spalla e mi gira violentemente, trattenendomi le spalle.

-Cosa diamine vuol dire, Katniss? Sei incinta?-

-Così pare…- riesco a mormorare piano.

-E ha avuto il coraggio di picchiarti anche se aspetti SUO figlio?!Ma che razza di… tu non ci torni al 12, tu vieni al distretto due con me… Sarai al sicuro con me.-

Oh, quindi adesso è Gale che sceglie per me. Dopo la Coin, dopo Haymitch, dopo Capitol City è il mio ex migliore amico a scegliere per me. Questa è una novità. Gli stritolo la mano che è appoggiata sulla mia spalla e me la levo di dosso.

-Ho scoperto mezz’ora fa di aspettare questo bambino. Non sono affari tuoi comunque. Con te sarei al pericolo, con te brucerei di odio perché tu sei pieno di quel fuoco dentro. Così come me. E Peeta mi ha sempre protetto e sempre lo farà, non importa cosa pensiate voi, cosa pensi TU. E’ la mia vita e decido da sola, nessuno decide più per me da tempo ormai. E non lo farai di sicuro tu.-

Mi allontano velocemente con il volto rosso dalla rabbia e non riesco davvero a calmarmi. La nausea mi assale di nuovo e faccio appena in tempo a correre nel bagno di camera mia che vomito il poco che ho mangiato. Ansimo per lo sforzo e mi scopro il viso bagnato dalle lacrime. Sono così sfinita che non riesco neanche ad alzarmi e rimango accasciata lì, nel bagno. Sento la porta d’ingresso chiudersi.

-Katniss?-

Peeta. Deve avermi visto mentre correvo in camera. Appena mi vede, bagna un asciugamano con dell’acqua fresca e, senza dirmi niente, inizia a tamponarmi il viso con l’intento di rinfrescarmi. Lo guardo e i suoi occhi azzurri sono comunque tormentati: non si è ancora perdonato. Forse non lo farà mai. E’ pieno di tagli sulle mani: è questo il suo modo di punirsi. Ogni volta che ha un episodio forte o piccolo che sia, si provoca dei tagli per ritornare alla realtà. Gli accarezzo piano la mano e lui si ritrae appena.

-Bisogna disinfettarli.-

-No. Va bene così, lasciali stare. Ora pensiamo a te.-

Mi irrita terribilmente quando fa così, mi fa sentire una bambina piccola incapace di badare a se stessa. Ma forse lo sono perché ,nonostante l’irritazione, cedo alle sue parole.

-Però dopo ci occupiamo di te. E’ normale che vomiti, non c’è bisogno di cure particolari. Prima o poi finirà se questa storia va avanti.-

-Al quarto mese più o meno…- mormora lui, imbarazzato.

-Come?-

-Le nausee dovrebbero andare via al quarto mese.-

Sorrido, intenerita. Dal nostro litigio è passata appena un’ora e lui si è già informato.

-Come fai a saperlo?-

-Qualche ricerca qui e la….ma non prima. Non ero molto in me. Sai che volevo diventare padre. Quindi, così tanto per curiosità avevo letto certe cose sulla gravidanza. Nel caso un giorno qualcosa fosse cambiato.-

- Ora qualcosa è cambiato.- dico io sorridendogli e accarezzandogli il viso. –Dimmi che non ti odi per quello che hai fatto. Non è colpa tua…-

-Lo so. Ma pensavo che sarei riuscito a controllarlo prima o poi. Così non è, a quanto pare. Sono passati cinque anni e gli incubi non mi lasciano stare.-

-Stavi andando benissimo, tutto era apposto sino a che non è iniziata la nuova edizione. Dovremmo solo stare attenti e andrà tutto bene, alla fine. Siamo sopravvissuti ad una guerra. Sopravvivremo anche a quest’ultima battaglia.-

-Saresti dovuta andare da lui, stare con Gale. Sarebbe stato tutto più facile.-

-Sarebbe stato tutto più facile se fossi andato da Delly.-

-Non sarebbe stato così vero…- mormora lui, appoggiando le labbra sulla mia testa.

-Mi hai rubato le parole di bocca.-

-Sempre l’ultima parola, giusto?- mi chiede.

Non rispondo e mi stringo ancora di più a lui.

-Kat, mi devi promettere che se mai avrò un altro attacco come questo, devi andare via. Fallo per il bambino, ti prego. Se ti torcessi anche un solo capello non riuscirei mai a perdonarmelo. Mai.-

Annuisco e per una volta non posso far altro che pensare che lo dovrò ascoltare. Perché se succedesse qualcosa al bambino o a me lo perderei per sempre. E questo non posso permettermelo. Stiamo qualche minuto in silenzio, ascoltando solo i nostri respiri. Vedo che sono già le undici di notte.

-Cosa credi che stiano facendo Matt e Jane?-

-Sono passato velocemente nella sala grande prima. Matt sembra essersi ripreso ed ora si sono accampati e Jane fa la guardia: sembrano davvero distrutti.-

-Almeno non sono soli. E’ più facile guardarsi le spalle l’un l’altro e sapere che si potrà tornare a casa tutti e due.-

-Ce la faranno, ne sono sicuro.-

Dopo poco, Peeta mi fa sdraiare sul letto e dolcemente mi spoglia, facendomi indossare una leggera camicia di seta. Mi fissa intensamente il ventre ancora piatto. Sorrido, alzando gli occhi al cielo.

-Peeta sei il padre. Puoi toccarmi la pancia.- dico, ridacchiando.

Subito la sua mano calda trova la strada e mi sorride, estasiato. Almeno la felicità per il suo sogno che si è finalmente avverato gli fa dimenticare quello che è successo ormai ore fa.

-Secondo te cosa sarà? Maschio? O femmina?-

-Non ho ancora realizzato di essere incinta… Figurati se ho passato del tempo ad immaginare di che sesso sarà.-

-Beh, ora hai tempo.-

Sbuffo. Non ho mai pensato a cose del genere perché abbiamo sempre preso delle precauzioni. E perché non volevo buttare i miei figli in pasto a quel mondo crudele. Ma se penso al bambino nel mio grembo, vedo subito l’immagine di una femminuccia che assomiglia in tutto e per tutto a Peeta. O almeno lo spero.

-Femmina.- dico, un sussurro nella stanza buia.

-Già. Lo penso anche io. Buonanotte Katniss.- mormora lui, dandomi un dolce bacio sulla fronte.

-No. Per favore, non andare. Almeno sino a quando non mi addormento.-

Lo sento combattere dentro di se ma so che appena sarò caduta tra le braccia di Morfeo, lui se ne andrà in punta di piedi nell’altra camera. Ma almeno lo avrò un altro po’ con me.

E questo, per ora, mi basta.

 

Salve ragazzi:D tutto ok?? Beh innanzitutto che dire, grazie ai commenti che mi arrivano pieni di complimenti^^ siete fantastici… In questi ultimi due capitoli ho voluto un po’ modificare il punto di vista dei personaggi per strutturare meglio la storia e affinché capiate anche la storia ed il passato di Jane e il suo amore per Matt. Spero che adoriate Peeta versione futuro padre adorante perché io lo faccio:P

Tanti commenti, da bravi:D un bacio enorme, a presto!

  
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