Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Torma    31/01/2014    8 recensioni
Immaginate i personaggi di Hunger Games in un contesto del tutto differente di quello di Panem. Niente guerra , niente dittatura, niente Hunger games come tutti noi li conosciamo. Solo semplice vita universitaria, amicizie, lezioni ,feste e amori. Una Katniss più aperta e socievole alle prese con un Petaa che le farà battere il cuore. Tutto condito con leggerezza e allegria. Buona lettura- Torma
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buon venerdì pomeriggio.. Sono un po' dubbiosa dopo la pubblicazione dello scorso capitolo perchè ho ricevuto meno recensioni del solito , non ne ero molto convita e mi sa che non ha convinto neanche voi... Beh detto questo spero di rimediare con i prossimi capitoli perchè anche in questo  non succede gran che quindi buona lettura e a presto. P.S. fatevi sentire .. Grazie - Torma

Faccio di tutto per non pensare a Peeta. Trascorro il resto delle mie giornate a aiutare Gale a organizzare l'appuntamento perfetto per Madge. La mia amica ha dei gusti particolari e Gale sembra apprezzare qualsiasi informazione utile, anche le più banali. A Madge piace la cucina giapponese. Adora la fragole ricoperte di cioccolato bianco. Odia i ristoranti troppo affollati e dove il servizio è scadente. Ama i complimenti e le piacciono le sorprese. Frequenta i corsi di psicologia e desidera aprire un proprio studio. Il suo "sport" preferito apparentemente può sembrare lo shopping in realtà è una bravissima ballerina ma ha abbandonato il mondo della danza classica perché non era "abbastanza " e questo la distruggeva. È figlia unica. Possiede un cavallo di nome Thor. Segue tutte le sfilate e ogni anno per le varie settimane della moda viaggia per il mondo. Il suo compleanno è il 26 marzo. Il suo film preferito è Colazione da Tiffany, come il suo libro e il suo colore (azzurro Tiffany) e ha un debole per i gioielli di quel negozio.   Dopo aver rifinito gli ultimi dettagli Gale si è fatto “coraggio” durante l’ora di pranzo mentre eravamo tutti e tre in mensa –Madge sabato sera hai già qualche impegno?- -Non che mi ricordi- le aveva risposto sovrappensiero  -Ti andrebbe di uscire a cena con me?- -Emh.. cosa?.. ecco.. Sì-  A momenti Madge non gli sveniva davanti quando ha capito quali fossero le intenzioni dell'invito, è stata una scena esilarante per la sottoscritta. Nel frattempo una volta al giorno ricevo qualche messaggio di Peeta, freddo e distaccato. Che mi provocano una tristezza infinita. Vorrei tanto sapere che sta combinando. Questa attesa mi distrugge .. Oggi dopo lezione ho cercato suo fratello Jake . Non ci ho mai parlato seriamente , l'ho solo visto qualche volta in presenza di Gale, hanno la stessa età e frequenta legge. Entro nella sede dei Dtau e mi soffermo a scrutare i ragazzi nel salotto alla ricerca di qualche viso famigliare - Cerchi qualcuno bellezza?- una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare , è un ragazzo alto con i capelli neri e gli occhi scuri . Dovrebbe chiamarsi Marvel. -Mi sapresti dire dove posso trovare Jake Mellark?- il ragazzo alza le sopracciglia pensieroso e dopo qualche attimo di silenzio mi dice- E’ partito domenica notte improvvisamente.. Non so bene il motivo ma penso ci sia stato un problema famigliare .- problema famigliare? Adesso sono preoccupata . Cosa può essere successo?  Vorrei chiamare subito Peeta ma ci ripenso prima di comporre il numero. Mi ha detto che spiegherà  tutto quando tornerà in città quindi non è nulla di cui io debba preoccuparmi. Ringrazio e esco. Mentre torno alla sede mi ricordo che oggi è il compleanno di Haymitch . Lo chiamo. Dopo parecchi squilli sento la voce del mio “mentore” dall'altra parte della cornetta. È felice di sentirmi. Mi racconta che Prim questa mattina è passata da lui con una torta fatta da lei e che ha ricevuto il mio regalo in anticipo, che è  quasi finito . Fa le sue solite battute e mi ricorda che vuole vedermi per il ringraziamento il mese prossimo. A questo proposito devo ricordarmi di chiedere a Gale se tornerà a casa per quella settimana. Lo saluto e decido di fermarmi in biblioteca .Mi siedo ad un tavolo sotto la finestra e studio gli argomenti delle ultime lezioni. Verso le nove mi incammino verso la sede, a volte vorrei avere un'auto anche io, ma la mia famiglia non è proprio benestante. Frequentare la Brown senza la borsa di studio sarebbe stato impossibile .Mi godo l'aria fresca della sera. Sosto al chiosco di Sea a mangiare un panino, l'orario di cena è passato da un po’. A quest’ora le strade del campus sono quasi deserte e mi piace. Stare sola con i miei pensieri mi dona un senso di tranquillità o almeno è quello che credo.. Il primo mese di università è passato senza apparenti drammi sorvolando la mia crisi nervosa, le lezioni di questo semestre sono stimolanti e interessanti, la convivenza in sede non è così male , a volte Johanna mi indispone con i suoi comportamenti ma con le altre ho istaurato un piacevole rapporto, mamma e Prim stanno bene, Haymitch bada a loro e poi… poi c’è  Peeta, non ho avuto ancora modo di mettere in chiaro cosa siamo realmente ma l’unica cosa che so è che questa settimana è stata terribile perché mi è mancato . Non vederlo alla mattina al chiosco di Sea ad aspettarmi con un cappuccio in mano il martedì prima della lezioni di storia, non trovarlo in mensa il mercoledì durante la pausa,non ricevere i suoi messaggini allegri durante le ore di studio, non vederlo giovedì sera dopo la riunione settimanale delle AXO sono cose che mi hanno lasciato dentro un senso di vuoto . La realtà è che ora come ora l’unica cosa che vorrei è rivedere quegli occhi azzurri e lasciarmi cadere tra le sue braccia ma allo stesso tempo mi sento tradita e arrabbiata con quel ragazzo per avermi lasciato da sola una settimane tra mille dubbi e paure negando spiegazioni, a parte qualche stupido messaggio. L’ira avvampa dentro me quando penso che ho bisogno di lui. "Stupidate" mi dico. Se Peeta Mellark vuole andarsene non sarò io quella ad impedirglielo. Non ho veramente bisogno di lui. Il respiro si fa affannato e il mio cuore accelera il suo battito . Inizio a sudare e sono costretta a appoggiarmi al muro di un edificio del campus mentre mi sembra di soffocare, oltre alle palpitazioni e la tachicardia un senso di nausea non mi da pace. Sto avendo un attacco di panico perché non voglio essere dipendente da una persona che si sta facendo largo nella mia vita ed è così tanto egoista da lasciarmi sola. C'è un motivo per cui ho detto che sarei stata bene da sola, l’ho deciso quando ero più piccola, quando papà è venuto a mancare e ho visto mia madre cadere in depressione. Non perché pensavo che sarei stata bene senza nessuno. Ma perché se avessi amato qualcuno come lei ha amato papà, e poi fosse finita avrei potuto non farcela... E’ più facile stare da soli. E’ fondamentale evitare di appoggiarsi a qualcuno per me , perché se plasmassi la mia vita in base all’amore e questo cadesse a pezzi non sarei in grado di sopravvivere a questo tipo di dolore.  Perdere l'amore è come un organo danneggiato. È come morire. L'unica differenza è che la morte finisce lì. Mentre la sofferenza  potrebbe durare per sempre. Ed è mentre mi rendo conto che potrei essermi già innamorata di Peeta che crollo definitivamente. Mi bastano solo pochi giorni senza quel ragazzo biondo e da gli occhi turchesi che il mondo intorno a me si fa a pezzi. Riesco a riprendere il controllo dopo una decina di minuti e riprendo a camminare. Mi ripeto il solito ritornello dentro di me. Mi chiamo Katniss Everdeen  . E ho 19 anni . Sono nata a Augusta, Maine. Attualmente vivo a Providence  . Frequento la Brown university . Ho solo avuto un attimo di debolezza. Sono calma e sto bene. Non ho bisogno di nessuno per essere felice.    Squilla il telefono. -Pronto?- rispondo sovrappensiero -Eih dolcezza sono tornato- - Dove eri sparito?- - se mi dici dove sei ti passo a prendere e ti spiego.- Dall’altra parte del telefono c’è quel ragazzo grazie al quale la mia esistenza risulta sopportabile ma anche l’unico che potrebbe distruggerla definitivamente. Non è vero che non ho bisogno di nessuno. Ho bisogno di Peeta Mellark. Lo informo della mia posizione e lo aspetto sul ciglio della strada. Penso e ripenso a cosa dire per farlo sentire in colpa e per sembrare offesa per l’assenza di questa settimana. Alle parole da dirgli . Ma è tutto inutile.
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Torma