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Autore: GiulyHermi96    02/02/2014    7 recensioni
Oggi è uscita la notizia che J.K. Rowling abbia ripensato alla coppia Romione e sia arrivata alla conclusione che non sarebbero mai dovuti stare insieme.
Oltre al gran colpo al cuore che mi ha fatto venire, bé... ho voluto scrivere su di loro, perché sono stati la prima coppia che io avessi mai amato e, per quanto zia Jo abbia deciso di aver fatto un errore, per me è stato un magnifico errore che mi ha cambiato la vita.
Venendo alla storia, perciò, è una shot su, ovviamente Ron e Hermione. Dopo che si sono sposati, dopo che hanno iniziato a lavorare e Ron, quindi, è un Auror.
Spero sia gradita.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Ron & Hermione ARE true love'
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Un volto... IL volto

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Un volto.
Un volto era tutto ciò che lo teneva, che lo stringeva, che lo fermava dall’andarsene.
Un volto.

Un piccolo volto, minuto come il corpo che lo sosteneva.
Un volto che mai lo aveva abbandonato in tutti quegli anni.
Un volto con grandi occhi scuri.

Un volto contornato da riccioli spesso scomposti e crespi che rasentavano il selvaggio.
Quel volto… quel bellissimo volto.
Era tutto ciò che vedeva, tutto ciò a cui riusciva a pensare.
Pensava a tutte le espressioni che aveva cominciato a conoscere in quegli anni, a tutto ciò che aveva fatto patire a quel volto.

Pensò a tutte le lacrime che lo avevano solcato per causa sua, a tutto il dolore che lo aveva attraversato, sempre per causa sua.
Forse era meglio lasciarla andare… forse era meglio non rimanere con lei.
Forse…

Forse…
Forse…
Quasi non sentiva più il dolore.
Non sentiva più il sangue uscirgli da molteplici ferite su tutto il petto, le braccia e le gambe.

Non sentiva più quel fastidioso e pulsante fischio all’orecchio.
Non sentiva più il suo cuore battere all’impazzata, come se stesse incespicando per trovare… cosa? Ossigeno? Parole rassicuratrici? Un volto amico?
Comunque, l’unica cosa che sentiva, che percepiva, che vedeva era quel volto.
Quel volto che fin dai suoi undici anni lo aveva ossessionato di giorno e di notte, che lo aveva fatto stare bene e male per giorni interi, che lo aveva fatto mettere in discussione, che lo aveva fatto pentire di certi suoi gesti e correggere alcuni dei propri difetti.
E con cosa aveva ricambiato queste bellissime azioni del suo angelo magico?
Con parole brutali, che spesso l’avevano fatta piangere; con azioni avventate e, talvolta, anche insulti.
La doveva lasciare andare.

Sarebbe stato meglio.
Chi era lui per trattenere una persona così perfetta: così bella, così intelligente, così fragile…

Non era nessuno.
Lui, Ronald Bilius Weasley, non era nessuno… nessuno di importante, nessuno di più intelligente o più affascinante.
Lui non era nessuno e non la meritava. Non meritava il suo angelo magico.
Respirando a fondo cominciò a lasciarla andare.
Sorrise: sarebbe stato meglio così.
Decisamente meglio così.
Uno dei suoi primi atti di generosità lo avrebbe compiuto per lei.
Per lei, per quel volto che tante volte aveva stretto tra le mani, che tante volte aveva ammirato in ogni sua sfaccettatura.
Pur non avendolo davanti, lo percepiva. Sentiva di avere gli occhi chiusi, ma quel volto era davanti a lui.
Era nella sua mente e riusciva a sentirne la morbidezza sotto le dita. Sentiva la morbidezza di quella pelle sempre così giovane, di quelle labbra sottili e rosate.
Vedeva, nella sua mente, quelle piccole rughe che nascevano attorno alla bocca e vicino agli occhi quando rideva di una sua battuta per nulla divertente.

Sentiva il suo profumo. Il suo buonissimo profumo di menta e gelsomino.
Sentiva i suoi riccioli tra le proprie dita.
Quei riccioli che lei tanto odiava, ma che lui amava sfiorare e maneggiare.

Anche se morto, sarebbe stato perduto senza di lei.
Senza quel volto sarebbe stato senza una guida, senza una luce in fondo al tunnel, senza una corda su cui arrampicarsi nel pozzo.

Sarebbe stato come un mago senza bacchetta, come un leone senza coraggio o un giorno senza luce.
Lui NON sarebbe stato, senza quel volto.
Ron non era mai stato esageratamente generoso.
Certo col tempo, aveva imparato a condividere, ma non era mai stato semplice per lui, sesto di sette fratelli.

Non era mai stato generoso…
Perciò, perché iniziare in quell’istante?
Perché dire addio a quel volto, che lo aveva accompagnato per anni e anni nella crescita, nella maturazione, nella guerra, nell’amicizia, nel bene, nel male e anche nel matrimonio?
Perché rinunciare alla sua fonte di felicità? Perché rinunciare alla cosa più bella che avesse?

Sarebbe stato egoista.
Ron non era mai stato esageratamente generoso, ma l’egoismo non gli era nemmeno mai appartenuto.

Fino ad allora.

Strinse le mani, strinse i denti e aprì gli occhi cercando di raggiungere il più in fretta possibile il volto di Hermione.
*       *       *
“Ron! Ron! Oh, Ron! Sei sveglio! Sei sveglio!” esclamò una voce pigolante vicinissima al suo orecchio.
Il ragazzo si ritrovò tra le braccia un corpicino sottile sottile che lo abbracciava spasmodicamente con tutta la forza che aveva.
“Sì… sì e anche sordo…” disse tossendo con un sorriso visto che lei gli aveva urlato esattamente nel timpano.
“Oh… oh, mi dispiace. Mi dispiace…” disse accarezzando il viso e l’orecchio di Ron.
La ragazza piangeva. Piangeva e aveva gli occhi rossi e gonfi di lacrime.
Era pallida e i capelli erano crespi come Ron li ricordava.
Gentilmente le passò una mano tra i ricci facendole scuotere la testa per la disapprovazione.
“Oh, Ron… ormai ti davano per morto… eravamo tutti così preoccupati!” esclamò lei tra le lacrime dietro le proprie mani.
Lui gliele afferrò e le portò a sé.
Si sentiva esausto.
Sentiva dolore su tutto il corpo e il fatto che lei gli fosse saltata addosso non aveva aiutato, eppure tutto questo non era il suo pensiero principale.
Non era ciò che voleva dire.
Non voleva sgridarla, non voleva farle del male.
Voleva solo che stesse con lui, per sempre:
Si erano sposati poco tempo prima, era vero, ma voleva ripeterglielo, voleva dirle che l’amava, l’amava alla follia, che era la sua ragione di vita, ciò che lo faceva sorridere la mattina e lo faceva tornare a casa sereno la sera.
Eppure… non sapeva come esprimere queste cose. Non sapeva come dirle, non sapeva come fargliele capire.
“Hermione… io…” cercò di dire e arrossì.
Lei sorrise e gli accarezzò i capelli: “Non provare ad andartene mai più.” Gli disse quasi gli avesse letto nel pensiero: “Potrai pensare che non sei abbastanza, ma per me, per i tuoi amici, per la tua famiglia… per me” ripeté: “Lo sei.”
Ron guardò la moglie negli occhi e desiderò di poterla baciare e tenere stretta a sé per sempre, però voleva, doveva dire qualcosa.
“Hai sempre le parole giuste, Hermione.” Disse accarezzandole le dita: “Sai sempre cosa dire… ti ho sempre invidiato questa capacità, sai?” disse.
No… forse non va bene così… potrebbe fraintendere…
Nel senso che… insomma… io dico sempre le cose sbagliate e… bé… mi piace che tu compensi questo mio difetto. Per la verità compensi tutta la mia persona e… sono felice. Sono felice che tu lo faccia. Cioè non nel senso che ti ami solo perché compensi i miei difetti o perché così correggo i miei ellori… volevo dire errori e… oh, miseriaccia.” Disse impappinandosi.
Hermione lo guardò incredula.
Ron non era mai stato un tipo da smancerie, non era mai stato un tipo da rose e fiori o da grandi sorprese romantiche. Le era sempre stato bene, perché per prima non era mai stata un’inguaribile romantica… eppure… quelle parole che il marito cercava di dirle le scaldarono il cuore e la fecero sorridere tra le lacrime.
Il suo Ron, il suo Ron in ospedale dopo un attacco in una missione da Auror le stava riconfessando il proprio amore come se fosse la prima volta.
Lei strinse le proprie mani con quelle di lui e le intrecciò facendole combaciare.
“Ti amo anche io.” Disse semplicemente guardandolo in quei bellissimi e grandi occhi turchesi contornati da efelidi: “Ti ho sempre amato, e per sempre ti amerò e…” prese un sospiro un attimo indecisa, ma sicura subito dopo: “Aspetto un bambino.”
Gli occhi di Ron guizzarono sorpresi in quelli della ragazza.
Ammutolito… lo aveva lasciato ammutolito.
Sorrise: “Aspetto un bambino e non vedo l’ora che nasca, perché voglio vederti padre, voglio fare errori con te, voglio vederlo crescere insieme, voglio abbracciarlo e cullarlo con te, voglio vederlo andare a scuola e voglio vederlo giocare con te. Con te e nessun altro, Ron.” Disse con le mani sulle sue spalle.
Lui nello shock aveva spostato le proprie attorno alla vita sottilissima della ragazza.
La strinse forte e sorrise ancora incredulo, quasi in lacrime.
Stava per lasciarsi andare e perdere quella meravigliosa creatura.
Avrebbe lasciato solo il proprio angelo magico.
Non ci avrebbe nemmeno più pensato.
Avrebbe lottato per sempre per la salvezza della sua futura famiglia.
Perché Hermione era ciò che voleva e che aveva sempre voluto.
Avrebbero litigato, come sempre, avrebbero battibeccato e voluto cose diverse per il loro bambino – e probabilmente anche per altri -  ma… l’avrebbe sempre e comunque amata, qualsiasi cosa fosse successa.
“Grazie.” Riuscì solo a dire.
Non riuscì a pronunciare nessun’altra delle parole che gli erano passate per la mente.
Hermione sorrise.
Non c’era bisogno che Ron parlasse. Non ce n’era mai stato bisogno.
Lo aveva sempre capito, e lui aveva sempre capito lei.
Abbracciandolo mentre sorrideva felice, perciò, disse: “No, Ron… Sono io che ringrazio te.”


Angolino autrice:
Sono tornata! Cioè... più o meno.
Diciamo che sono temporaneamente su questa shot che mi è venuta in mente or ora perché... cavolo sono delusa per la prima volta in vita mia da Zia Row.
L'ho sempre ammirata e tutto e rispetto le sue decisioni, ma... perché venire fuori con una storia del genere ORA?
Ron e Hermione sono stati i miei miti, mi hanno aiutata durante fasi impossibili della mia vita, perciò ho dovuto scrivere questa shot su di loro... per rivendicarli nel mio piccolo.
Spero vi sia piaciuta... un baciottux a tutti, vi voglio bene e scusate se non continuo da UN SACCO le mie long :/
GiulyHermi96

P.S. L'immagine è stata creata da Rose's creation per ME anni fa. Cercatela su facebook, è bravissima :)
   
 
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