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Autore: Sarakey    12/06/2008    9 recensioni
Le piccole ampolle di profumo, ormai completamente evaporato, che riempivano gli scaffali di un armadio a muro. Era l'unica cosa che le rimaneva di sua madre, quella, una piccola collezione di essenze profumate che sapevano di casa. "Non ti vedo particolarmente ansiosa di partire" una ragazza bionda si voltò verso la porta. Strinse le spalle magre abbozzando un sorriso forzato. "Mi dispiace lasciare qui tutte le mie vecchie cose!" ammise nostalgica. "Hero, sei grande ormai! Hai 16 anni e io sono troppo vecchio per stare dietro a una ragazzina!" disse l'uomo entrando nella stanza. "Lo so William, lo so!" lo vide avvicinarsi per poi avvolgerla in un caldo abbraccio. Lui era l'unica persona che le era stata sempre accanto fin da quando era nata. L'unico che in fondo era stato in gradi di capire le sue paure e i suoi disagi. "Ho promesso ai tuoi genitori che mi sarei preso cura di te, e in questi anni ho cercato di fare del mio meglio Hero ma, capisci anche tu che hai bisogno di un'istruzione come si deve, vero?" una domanda superflua. Certo che lo sapeva, conosceva alla perfezione il volere dei suoi genitori, morti ancor prima che lei riuscisse a parlare. Desideravano il meglio per la loro unica figlia, un'istruzione con i contro fiocchi in un College Inglese molto rinomato che offriva a tutti gli iscritti le credenziali necessarie per entrare a far parte in un mondo fatto per pochi, un mondo d'elite.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Tom si aggirava tra i corridoi della scuola pensando a come incontrare "per caso" la ragazza nuova.
Quella piccolatta bionda che aveva appena visto dalla sua stanza.
Sapeva a chi poteva rivolgersi, una ragazza del quarto anno con la quale si divertiva spesso e volentieri ma della quale non si ricordava minimamente il nome.
Era sempre stato uno dei suoi problemi quello, non si ricordava i nomi delle ragazze. Non che loro si lamentassero eccessivamente, anche se poteva capire che essere chiamate con un nome diverso durante l'amplesso non era il massimo!
Non si ricordava il nome, ma la camera la conosceva bene, si trovavano li durante i loro incontri dopo tutto aveva passato delle belle ora rinchiuso li dentro.
Si diresse così verso l'ala femminile dell'edificio, inutile aggiungere che fosse la parte della scuola che preferiva.
Percorse i lunghi corridi salutando le ragazze che incrociava con un cenno della mano e alle più fortunate spettava anche un altaza di sopracciglia.
Arrivò alla camera della ragazza aprendo la porta, senza nemmeno bussare, non l'aveva mai fatto in vita sua!
Si ritròvo davanti una scena che lo stuzzicava non poco, infatti sul primo letto ,quello più vicino all'entrata erano sdraiate due ragazze.
"Mi stavate per caso aspettando?" chiese richiudendo la porta alle sue spalle esattamente come se quella fossa camera sua.
Sam, sentendo quella voce, si alzò di scatto dal letto avvicinandosi al ragazzo "Ciao Tom, che sorpresa!" disse baciandolo approfonditamente mentre lui le palpava spudoratamente le natiche.
Hero si sentiva in imbarazzo, da quando in qua si saluta a quel modo un ragazzo che non è nemmeno il tuo fidanzato? Davanti a una sconosciuta per giunta!
Quando interruppero il contatto Tom fissò Hero torturandosi il piercing sul labro "Pensavo di venire qui per chiederti una cosa ma come al solito mi ha preceduto piccola!" disse a Sam staccandosi da lei per andare incontro al nuovo acquisto della scuoa.
"Si" rispose Sam "Lei è Hero. E se te lo stai chiedendo, si! L'ho già messa in guardia su di te!" Tom si voltò verso la ragazza sorridendo
"Perfetto così mi risparmi le presenzazioni!" fissò Hero compiaciuto tendendole una mano.
Hero la strinse titubante "Piacere!"
"Oh, il piacere è tutto mio!" quel ragazzo la metteva a disagio. Non le piaceva essere passata ai raggi X da uno come lui.
"Credo che la signorina qui, non faccia per te!" commentò Sam sedendosi ancora sul letto.
"E perchè mai, sentiamo..." chiese Tom seguendola a ruota sul comodo materasso.
"Oh, diciamo che è troppo vergine per i tuoi gusti!" il ragazzo rimase piacevolmente sorpreso. Hero era una ragazzada 9, essere il primo non poteva che essere un onore per lui.
"Non vedo dove sta il problema" commentò quindi Tom portandosi le mani dietro alla nuca "Sono un ottimo insegnante, io!"
Hero non poteva credere che per loro fosse tutto così semplice e in qualche modo scontato.
Insomma li sembrava non esistere pudore e andava benissimo per tutti, tranne che per lei naturalmente.
Se solo Will avesse saputo in che posto l'aveva spedita sarebbe venuto di persona a riprenderla, l'avrebbe scommesso!
Dal canto suo Sam, si sentiva messa da parte. Certo, era vero che Tom si ostinava a chiamarla Sally e che veniva considerata la sua "puttanella" da oltre un anno, ma si era affezionata a quel ragazzo anche se le era difficile ammetterlo e non sopportava l'idea che Hero in soli 10 minuti l'avesse monopolizzato a quel modo.
Sapeva che per Tom quello era un bocconcino più che prelibato e che non se lo sarebbe fatto sfuggire facilmente.
Le uniche ragazze che Tom non toccava nemmeno col pensiero erano quelle con cui era stato il fratello.
Era vero, si, che quei due ci davano dentro ma avevano una sorta di patto segreto: non ci si scambiavano le ragazze, per nessuna ragione al mondo!
Sam non aveva mai capito l'utilità di questa tacita regola ma le andava bene così, aveva avuto Tom e le bastava.
Bill era il sogno irraggiungibile di tutte le ragazze della scuola, si concedeva a poche il signorino e, stando ai racconti delle "superstiti", stare con lui era devastante.
Anche questo era un mistero, tutte usavano quella parola ma nessuna era in grado, o forse non lo voleva e basta, di spiegare com'erano andate le cose esattamente.
In fondo Tom non era male, con lui ci si divertiva e si soffriva il minimo indispensabile, sentimentalmente parlando.
Tom si alzò dal letto ingranando la quarta per raggiungere velocemente la porta "Ragazze è stato un piacere stare con voi cinque minuti" disse sorridendo "Ma ho un imegno improrogabile che mi attende, quindi" e si rivolse a Hero "E' stato un piacere Mary e" mandò un bacio volante a Sam "Con te ci si vede presto spero! Ciao belle!" e scoparve come se n'era venuto lasciandole di sasso a fissare la porta.
"Mi ha chiamata Mary?" chiese Hero stupita. Se si scordava il suo nome che almeno ne scegliesse uno con qualche assonanza.
Sam le sorrise con quell'aria di chi la sa lunga "Chiamano Mary le ragazze vergini, Mary come Maria Vergine!" le spiegò "E adesso siamo sicuri che il tuo nome non se lo scorderà per un po'!".


Bill se ne stava sdraiato sul suo comodo letto leggendo un libro, godendosi quei rari momenti di pace durante i quali Tom si volatilizzava preferendo altre compagnie alla sua.
Adorava Tom e non poteva vivere senza di lui ma aveva disperato bisogno di staccare qualche volta, sopportarsi a vicenda era difficile perchè entrambi possedevano caratteri forti ma diversi che spesso non andavano d'accordo.
Crearsi degli spazi manteneva l'equilibrio!
Erano già passate un paio d'ore da quando il gemello aveva lasciato la loro camera con l'intento di scoprire qualcosa sulla ragazza nuova, non che la cosa lo interessasse in qualche maniera.
Si interessava di rado alle ragazze, pensava che solo alcune meritassero attenzione, solo quelle che lui giudicava in qualche modo speciali rispetto alla massa.
Non si innamorava, ovvio, ma gli piaceva farlo credere perchè si sa: una ragazza che crede di essere amata è meno petulante di una che invece sa di essere usata.
Sapeva benissimo che col suo comportamento aveva fatto soffrire ragazze che, in fondo, non se lo meritavano affatto ma non ne aveva alcun rimpianto.
In quegli anni aveva avuto un'ideale ben precisa di ragazza, una sorta di standard nel quale rientravano tutte le sue ex fiamme.
La porta della sua camera si spalancò di colpo mostrando un Tom con le braccia alzate e uno sguardo trionfante in volto.
"Che scopata ragazzi!"
"Che finezza aggiungerei!" disse Bill alzando scettico lo sguardo verso di lui "Sentiamo chi sarebbe la fortunata?" chiese.
"Non ricordo il nome, una del primo anno comunque" rispose richiudendo la porta dietro di lui e lasciandosi cadere, esausto, sul letto.
"Andiamo bene, se te le cerchi ancora più piccole ho l'indirizzo di un buon asilo!" era inutile cercare di capire Tom certe volte, persino per lui che era il gemello.
"Oh Bill, una figa è una figa. Non giriamoci tanto in torno perpiacere!"
"Si, si, come ti pare" meglio chiudere il discorso "Allora scoperto niente della nuova arrivata?"
Tom si mise a sedere di scatto voltandosi verso di lui "Oh, cazzo me n'ero dimenticato. Bill abbiamo per le mani una Mary con la M maiuscola!"
"Ma senti...e tu come fai a saperlo?" chiese alzandosi dal letto per riporre, con cura, il libro di Baudelaire.
"E' in stanza con..." alzò gli occhi al cielo per cercare di ricordarsi il nome di quella ragazza del quarto anno "Sally!" Bill si voltò verso di lui appoggiandosi alla scrivania.
"Sally? Non so chi sia..."
"Credo che non sia il suo vero nome in effetti. Ad ogni modo la conosco bene, sono stato in camera sua oggi e c'era anche la nuova ragazza!"
"E ti ricordi qual'è il vero nome di questa presunta Mary?" chiese il moro.
"No, è un nome strano ma l'ho rimosso!" disse Tom senza ombra di pentimento nelle parole.
"Bhe come tutte del resto, non mi meraviglia affatto!"
"Ad ogni modo credo che a te piacerà. E' proprio il tuo tipo!"Bill lo fissò sorpreso. Non aveva mai sentito dire una cosa del genere a Tom.
"Non ho voglia di vedere nessuna adesso!" disse prendendo una sigaretta dal pacchetto sulla scrivania.
"Lo dici come se non spettasse anche a lei decidere. Dai per scontato che ti cadrà ai piedi?" questa poi.
"Scusa ma hai mai visto una ragazza dirmi no?" domanda più che retorica.
"No, ma credo che con lei sarà difficile!"
"Sarà difficile per te dal momento che sei tu a volerci provare!"


Hero era nella bibblioteca della scuola. Mrs. Smith le aveva consegnato, quella mattina, divisa e una lunga lista di libri che le sarebbero stati indispensabili per recuperare il mese di scuola che aveva perso.
Non riusciva a credere di dover leggere così tant, insomma, i ragazzi di quella scuola sembravano aver tempo per fare altro, anzi a parer suo si divertivano tutto il tempo.
E com'era possibile con una tale mole di lavoro?
Mentre si poneva questi interrogativi , che non avrebbero mai avuto risposta, percorreva i lunghi scaffali alla ricerca di una copia dell'Apologia di Socrate.
Non si era nemmeno accorta che qualcuno la stava osservando attentamente.
"Tu chi sei?" una voce vellutata la fece voltare verso la finestra, proprio li appoggiato al sifone c'era un ragazzo che sfogliava un libro malandato.
"Scusa?" chiese Hero avvicinandosi con la lista delle letture ben stretta tra la mani.
"Ti ho chiesto chi sei?" disse il suo interlocutore alzando lo sguardo da quelle pagine logore per fissarle meglio il viso "Non ti ho mai vista prima"
Hero dovette riprendersi non poco prima di rispondere, quel moro era il più bel ragazzo che avesse mai visto.
"Scusami" disse "Mi chiamo Hero, sono arrivata ieri!" la voce non le tremava come credeva.
"Ah" fu il solo commento di lui che ritornò a leggere voltandosi un poco verso la luce che filtrava dal vetro colorato della finestra.
"Ehm, tu...mi potresti dire il tuo nome?" disse la ragazza. Fin'ora tutti si erano presentati senza troppe cerimonie a differenza di lui.
"Io sono Bill!" rispose semplicemente "E adesso scusa ma sto leggendo, quindi..." distolse lo  sguardo dal libro  giusto un secondo e alzando una mano le fece segno di girare a largo.
Hero non aggiuse altro, lo guardò ancora una volta e poi si voltò imboccando la corsia successiva.
Bill...forse quel ragazzo era lo stesso Bill del quale le aveva parlato Sam -Lo vedrai, eccome se lo vedrai- le aveva detto la ragazza.
Bhe doveva ammettere che era davvero un bel ragazzo ma non lo trovava particolarmente loquace, anzi.
Per di più non aveva trovato il libro, adesso non poteva nemmeno studiare in santa  pace.
Decise che sarebbe stato meglio tornare più tardi con Sam sicuramente lei avrebbe potuto esserle d'aiuto.


Quando Hero ritornò nella sua camera la ritrovò completamente sottosopra. I vestiti erano sparsi per tutto il pavimento.
"Sam! Dove sei?" chiese raccogliendo una minigonna nera che impediva alla porta di aprirsi completamente.
"In bagno!!!" urlò l'altra. La porta del bagno si aprì, Sam aveva una gamba nel lavandino completamente cosparsa di schiuma e se la stava radendo con una lametta.
"Mi sto facendo i peli!" le disse sorridendole.
"Ma che è successo in camera, è esploso l'armadio?" Sam scosse la testa divertita.
"Stasera mi vedo con Tom, stavo sciegliendo cose indossare!"
"Ah, e cosa hai deciso di mettere?" chiese Hero appoggiandosi allo stipite della porta mentre osservava l'altra sciaquarsi il polpaccio.
"Credo che opterò per la minigonna di pelle e la giacca nera. Tu che mi racconti?"
"Niente di che, sono stata in biblioteca per cercare qualche libro, ho incontrato un tipo strano!" confidò mentre Sam le rivolgeva uno sguardo curioso.
"Che tipo strano?"
"Ha detto di chiamarsi Bill, forse è quello di cui mi hai parlato ieri!" disse Hero.
La mora sbarrò gli occhi sorpresa "Come Bill? E ti ha parlato?"
"Si, cioè no!" Sam la spinse fuori dal bagno e la fece sedere sul letto posizionandosi davanti a lei.
"Ma come? Adesso tu mi dici esattamente cosa è successo!"
"Mi ha solo chiesto chi ero e poi mi ha cacciata perchè doveva leggere..."
"Maddai, oddio!!!" Sam si portò le mani alla bocca "Io c'ho messo un anno per farmi dire ciao!"
Il cellulare posto sul letto annanto alla regazze si mise a suonare, la suoneria di Dirty Dancing era alquanto discutibile secondo Hero.
"Mi è arrivato un messaggio!" disse Sam afferrando il telefono. Lesse quasi trattenendo il respiro "Oddio non è possibile!"
"Cosa?" chiese curiosa la bionda.
"Tom vuole fare un bagno in piscina stasera!" lo disse con una strana luce negli occhi.
"C'è una piscina?"
"Si, è al coperto, molto carina non la usiamo quasi mai da quando hanno cambiato l'insegnante di educazione fisica. Quello nuovo è fissato con il calcio! Ma non è questa la cosa importante, Tom vuole che vieni anche tu!"
"IO???"
"Si, e a quanto pare ci sarà anche Bill! Oddio Hero non possiamo dire no, ti prego...." e come si poteva resistere a quel faccino?
"Io non vorrei ma se proprio ci tieni..." Sam le abbracciò il collo stringendola a se
"Sei la migliore! Adesso scegliamo il bikini!" si alzò dal letto andando verso l'armadio a muro
"Bikini?" chiese Hero "Io non ne ho!" Sam si voltò scandalizzata verso di lei
"Come non ne hai?"
"Scusa io pensavo di venire a studiare, non di fare un concorso di bellezza..."



Lo so, lo so vi ho fatte aspettare una settimana per un capitolo alquanto scadente e corto ma...capitemi ho gli esami fra poco e me la sto facendo sotto!!!
Detto questo passo ai ringraziamenti

ElianaTitti: come al solito le tue recensioni sono GRADITISSIME, ormai le aspetto con ansia! Sono felice che la storia ti abbia coinvolta almeno un pochino, magari sono riuscita a catturare la tu attenzione anche con questo capitolo, chi lo sa?!?!
Sam è un personaggio contorto ma ti posso anticipare che tra lei e Hero non ci sarà mai competizione di alcun genere.
Il nome Hero, che ho deciso di dare alla protagonista, l'ho preso dal mio lobro preferito!!! Io adoro questo nome!
Il solo fatto che tu mi lasci sempre una recensiome mi rende felicissima adesso che hai anche messo la storia tra i preferiti non so proprio che dire, sono onorata!
Non ho un modo di scrivere particolare ne tanto meno bello, sto cercando di imparare da i miei errori questo si e spero che i risultati ci siano!
Il fatto di scrivere un AU non mi ha mai sfiorato la testa ma quando ho pensato a questa non ho saputo resistere, se piace ne sono più che felice!
(Grazie per la recensione in Ice Actually, mamma mia è lunghissima!!!!)

SISSINA: wow bene, sono felice che ti piaccia!

annuk: Grazie, sono ultra felice che ti piaccia questa storia! Lo so, gli errori di distrazione sono una croce che mi porto appresso da molto, prometto che ci starò più attenta e voi picchiatemi se necessario!!!

SusserCinderella: Non so se il mio intento fosse esattamente quello di far ridere ma grazie! Credo che dopo questo capitolo si capiscano le coppie. p sbaglio?

Prinzesschen: ohi ciao, si in effetti non ci sentiamo da molto! Bhe che dire, grazie! Ho scelto di fare una storia diversa perchè non ce la faccio più a vederli come star almeno così possono svillupparsi vicende un tantino diverse. Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo!
SiSi: Grazie, spero di non averti deluso con questo capitolo. Fammi sapere mi raccomando!
kiki91: Sisterrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr ti lovvo troppo! Meno male che ci sei tu che mi lasci i commentini!!!! Dai dai che appena ci vediamo facciamo la scena alla dirty dancing (io faccio patrik hihih)

Un bacione a tutte!!!!!
Ribadisco che non è come lo volevo ma spero che qualcuno abbia pietà di una povera ragazza e mi lasci un commentino!
Alla prossima!!!!!









  
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