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Autore: N F LEYDEN    28/11/2004    17 recensioni
Il sesto anno di Harry in puro stile Rowling
Genere: Avventura, Azione, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Era una fredda sera autunnale

Era una fredda sera autunnale, di circa un anno fa, avevo appena finito di leggere( per la terza volta in una settimana ) il 5° libro della Rowling. Tanta era stata l'attesa per la sua uscita, ma una volta letto, riletto,  e straletto, mi trovai con una sorta di angoscioso vuoto sapendo che avrei dovuto aspettare chissà quanto per il prossimo. Fu allora che decisi, unicamente per darmi pace inizialmente, di immaginare come sarebbe potuto essere il 6° libro.

Vivisezionai ogni libro di HP, risultava chiaro che in ognuno vi erano linee guida ben stabilite: Per prima cosa una trama, un mistero principale, costruito e infittito con tanti piccoli indizi lasciati cadere quasi ad ogni capitolo.

Quindi la presenza di una seconda vicenda, anch'essa segreta, che si intrecciava con la prima, senza tuttavia averne realmente a che fare.

Vi era poi tutto il contorno scolastico e del Quidditch, con relazioni più o meno amichevoli con i ragazzi e gli insegnanti della scuola, e qualche piccolo accenno ai genitori di Harry.

Mentre, negli ultimi due libri vi era anche una flebile traccia di love story.

Come costrutto ho cercato di seguire fedelmente questa impostazione, in realtà vi è un altro punto: il momento di crisi, in cui Harry si sente solo, abbandonato e triste, so di aver trascurato questo canale della storia, ma avrei dovuto inserirlo in un momento dell'anno in cui avevo veramente tante cose da fare, e la pigrizia ha avuto il sopravvento. Comunque, dicevo, ho appunto tentato di seguire questa impostazione, mentre lo stile: bè all'inizio ho veramente provato ad imitare quello di J. K. soprattutto nella scelta delle parole, degli intercalare, e delle descrizioni, ma poi andando avanti con la vicenda, ho iniziato a sentire la storia sempre più mia, il che mi ha portato sempre più a dissociarmi dal modo di scrivere dell'autrice. Vi chiedo scusa per questo.

Pongo quindi fine, a quasi un anno di distanza dalla pubblicazione del primo capitolo, a questa storia, la prima da me scritta, spero di avervi fatto minimamente appassionare, incuriosire ed a tratti divertire, spero che la lettura sia stata piacevole e di vostro gradimento, comunque sia, desidero ringraziare quelle persone che mi hanno sostenuto e incoraggiato durante questi mesi, a chi ha letto e recensito questa storia, a : Caillean, eurogiorgio, odoacre, Marty91, Marty Potter, Marty-Chan, nene89, Alexis Potter, Poncissimo, LuLu, e a tutti voi che siete giunti a leggere queste parole di commiato.

Immensi ringraziamenti,

Vostro, N F LEYDEN

                             

 

    L’ULTIMA VOLTA

 

 

 

 

 

<< Il…il giorno dei diplomi, ogni studente si era organizzato, alcuni avrebbero festeggiato con la famiglia, altri sarebbero stati con gli amici. Quanto a me, mia madre era morta, e mio padre non sarebbe mai venuto, e gli amici…beh, non ero molto popolare tra i miei compagni. Mi stavo preparando a tornare a casa, solo e irato col mondo, quando tua madre mi venne vicino e mi chiese se non volessi passare la giornata con lei e i suoi amici, avevamo avuto più di un attrito durante i setti anni di scuola, ma quel giorno mi tese la mano dell’amicizia, e io non lo dimenticai.

Poi passarono gli anni, ci perdemmo di vista, quella…quella notte, io…beh…io mi trovavo con altri mangiamorte quando seppi della notizia dell’attacco a casa tua, mi precipitai lì. Tuo padre era già morto, ma tua madre resisteva ancora, non fu uccisa come si crede dall’Avada Kedavra, il signore oscuro dovette usare un’altra maledizione, comunque la trovai di sopra, accasciata sul pavimento, e tu che piangevi, avvolto in un fagotto al suo fianco, con gli ultimi brandelli di vita che le restavano mi fece giurare di proteggerti, poi spirò. Da allora ho sempre tenuto fede a quel giuramento, per quanto sgradevole mi risultasse >>.

<< Grazie professor Piton >>.

 

 

 

<< Harry? >> chiese Hermione.

Il ragazzo si riscosse dal ricordo della conversazione col professore di pozioni.

<< Cosa? >> chiese il ragazzo.

<< Stiamo per arrivare a Londra, preparati >> disse Ron.

I tre ragazzi stavano soli in uno scompartimento.

Harry non aveva voglia di parlare, e i due amici rispettavano il suo silenzio.

Quando arrivarono furono i primi a scendere dal treno e a passare la barriera.

I Weasley al completo li aspettavano oltre il binario nove e 3/4.

Harry si sentì stretto da più braccia, ma erano abbracci diversi dal solito, quasi formali, l’eco delle sue imprese lo ponevano al di sopra di un comune ragazzo di diciassette anni.

Sentì qualcuno infilargli un foglio di carta nel pugno.

Era stata Ginny.

Con un ultimo saluto si girò, dirigendosi dove i Dursley l’attendevano, freddi e disgustati.

Harry tirò un sospiro e aprì il biglietto, c’erano solo tre parole:

TI VOGLIO BENE

Sorrise e si avvicinò ai parenti, non si illudeva, come gli anni passati, che quest’estate con i Dursley sarebbe stata migliore, ma almeno, sarebbe stata l’ultima volta.

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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