Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: bicchan    04/02/2014    2 recensioni
{dedicata a tutti quelli che mi hanno sopportato finora | Presenza di un mio OC | prima long che scrivo}
Ω Ω Ω
Kylie è una normalissima semidea con una normalissima vita al Campo Mezzosangue, amicizie, amori, dolori. Impara a maneggiare una spada di mattina, cerca di non far uccidere a vicenda i suoi due migliori amici la sera. Ma la pace non è destinata a durare, la ragazza dovrà partire per salvare ciò che le sta più a cuore. Insieme ai suoi più fidati compagni di battaglie riuscirà a sconfiggere un misterioso nemico? Mr. D imparerà a pronunciare correttamente il suo nome? Leggere per sapere.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katie Gardner, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Travis & Connor Stoll
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cho̱rís Sýnora_The legend of Kylie Siner

 

 

Capitolo 6


 


 


 

Mancano poche ore alla Caccia alla Bandiera, i semidei sono agitati, corrono in giro con mezze armature addosso, si esercitano nel tiro con l'arco, combattono con la spada.

Cammino in mezzo a tutta questa agitazione, illuminata solo dalla poca luce della sera e dalle fiaccole sparse per il campo. Devo andare alla capanna nove, sperando che la mia spada sia pronta.

Busso, e non risponde nessuno. Dall'interno proviene una musica house sparata a tutto volume, quindi qualcuno c'è, ma a quanto pare non mi sente. Busso più forte, ancora nessuna risposta. Alla fine mi stufo, ed apro la porta gridando: -E' PERMESSO??- per farmi sentire.

In mezzo alla stanza c'è solo un ragazzo, che ignaro del fatto che io sia entrata nella sua stanza continua a digitare svogliatamente qualcosa su un tablet.

Mi schiarisco la voce. Il ragazzo si gira. Avrà si e no quindici anni, i capelli spettinati in una matassa annodata, la faccia sporca di fuliggine, indossa una maglietta bianca e delle bretelle.

-Ehm... ho bussato ma non mi hai sentito, ero venuta per una spada.

Il ragazzo annuisce e spenge la musica.

-Si, scusa, ero... sovrappensiero. Di che cosa hai detto di aver bisogno?

-Una spada- ripeto -Mi avevano detto che potevate finirmela per oggi.

-Oh! Si, si, certo! Tu devi essere Kylie!- esclama, battendosi una mano sulla fronte -Io sono Leo, ho finito la tua spada ora ora, te la porto, è di giù.

Leo scende le scale di una botola di corsa, inciampando un paio di volte.

Sento sferragliare qualcosa di sotto, poi i riccioli del ragazzo spuntano dalla botola. Mi porge tutto soddisfatto un panno, lo apro scoprendo una spada stupenda.

La lama è in bronzo celeste, e dove si congiunge con l'elsa ci sono delle incisioni triangolari, che sembrano quasi risplendere, nel pomo è incastonata una pietra acquamarina.

Sono davvero senza parole. Questi ragazzi hanno costruito un' arma del genere in un giorno! Uno! E' impressionante, io non ne sarei mai, mai e poi mai capace.

Leo mi spiega che basta stringere un po' un'incisione in rilievo del manico, e la spada si trasforma in un braccialetto. Provo, e con un rumore come di lama contro lama ed uno sfarfallio luminoso mi ritrovo al polso un semplice braccialetto composto da una sola fascetta metallica argentata e dorata, con un incisione uguale a quella sulla spada. Basta premerla e il braccialetto torna nella sua forma originale. Provo un paio di volte, sempre più entusiasta.

-E torna da me come il coltellino di Travis?- chiedo, pensando al coltellino del figlio di Ermes, capace di aprire ogni serratura. Una volta mi aveva detto che non poteva perderlo, perché era un dono divino.

Leo sembra dispiaciuto dalla domanda, come se non saper fare qualcosa lo facesse stare male: -No, mi dispiace... io non posso farlo, solo i doni degli dei hanno questa caratteristica.

-Ok, non importa, grazie mille per aver forgiato una spada così bella in così poco tempo, siete fantastici!

Ringrazio almeno un centinaio di volte il ragazzo e poi tutta contenta esco dalla capanna indossando il braccialetto come se fosse fatto di diamanti puri. Mi incammino tra le stradicciole semibuie del Campo, fino a giungere al luogo di ritrovo stabilito da Chirone. Ci sono enormi tavoli colmi di armi, spade, archi e freccie, così, non riconoscendo nessuno dei mei amici prendo un armatura e cerco di infilarmela.


 

-Kylie! Ci rivediamo! Che bello, non sai quanto ero spaventato, e poi dovremmo batterci contro quei bestioni, accidenti, mi ricordano certi giocatori di football che c'erano alla mia vecchia scuola! Ma come facciamo? Oddio Kylie, spero che mi mettano parecchio indietro, non vorrei trovarmi davanti uno di quegli armadi che hanno già cercato di uccidermi stamattina!- grida Darren tutto d'un fiato correndo verso di me.

-E poi non hai idea di cosa è successo! Ho rovesciato la canoa e ho anche fatto un bel tuffo ma poi c'erano quelli e poi...- il ragazzino continua per un'altra decina di minuti a chiaccherare ininterrottamente del più e del meno, senza che io abbia detto nemmeno mezza parola.

Mentre ascolto distrattamente Darren raccontarmi per filo e per segno tutte le sventure che hanno segnato la sua giornata, cerco di allacciarmi l'armatura, scoprendo che non è affatto facile.

-Vieni, ti aiuto- si offre un ragazzo. E' alto, biondo e ha dei bellissimi occhi grigi. Lo fisso per un attimo, poi farfuglio che posso riuscirci da sola, ma lui insiste e rossa in viso mi faccio aiutare. Non credo di essere mai stata così imbarazzata in vita mia. Insomma, un ragazzo niente male viene lì e ti allaccia l'armatura... non so, mi fa un effetto strano.

- G-grazie...- balbetto, incapace per una strana ragione di proferire parola.

-Di niente- mi sorride. -A proposito, io sono Malcolm, siamo in squadra insieme.

-Quindi ta madre è...

-Atena- finisce per me. Annuisco, ancora paonazza.

-Sono venuto per spiegarti il piano che abbiamo preparato io e i miei fratelli: non è difficile, ti abbiamo messa nella retroguardia, ma speriamo che non ce ne sia bisogno. Un gruppo farà credere alla difesa nemica di voler attaccare da destra, tenendoli occupati, e un altro farà un giro largo passando da sinistra, e arrivando alle spalle degli avversari. Prendiamo la bandiera, la portiamo dalla nostra parte del fiume ed è fatta.- spiega orgoglioso.

Non è complicato, io devo solo limitarmi a rispettare il piano, starmene per le mie e cercare di rallentare l'attacco avversario. Sempre sperando che il piano di Malcolm funzioni e non vengano troppi nemici dalla nostra parte.


 


 

-Eroi!- grida Chirone, il direttore del campo.

-Diamo inizio alla caccia alla bandiera! Si contrappongono le squadre di Ares, che ha vinto l'ultima caccia, e Atena!- vedo due ragazze, probabilmente i capogruppo delle due cabine, che con in mano una bandiera di diverso colore si squadrano in cagnesco. -Si ricorda che si possono fare prigionieri, ma è tassativamente proibito uccidere e ferire gravemente gli altri semidei- aggiunge inoltre Chirone, lanciando un'occhiata particolare ai figli di Ares, che sghignazzano e agitano le spade in aria.

-La squadra blu, di Atena, avrà il territorio a destra del fiume, quella rossa, di Ares, avrà il territorio a sinistra. Buoni giochi!

I semidei gridano tutti insieme battendo le spade sugli scudi.

-Squadra blu! Da questa parte!- grida la capogruppo. Seguo gli altri finchè non giungiamo in una radura della foresta, dove si staglia nel cielo blu della sera un enorme cumulo di rocce, il Pugno di Zeus.

Posizioniamo la nostra preziosa bandiera sulla cima del monticello, e poi ci dividiamo i ruoli. Come mi aveva anticipato Malcolm, la squadra si dividerà in tre gruppi: il primo è quello che resterà in difesa, in cui sono anche io, capitanato da Will Solace, il capocabina di Apollo; il secondo è quello che devierà la difesa avversaria facendo un finto attacco da destra, capitanato da Percy Jackson, il terzo è quello capitanato dalla capogruppo di Atena, Annabeth Chase, che attaccherà veramente, passando alle spalle degli avversari compiendo un giro largo a sinistra, ed ha il compito di rubare la bandiera. Non dubito affatto dei figli di Atena, infallibili quando si tratta di strategie, ma secondo me verrà lasciato un buco al centro, e se i nemici decideranno di attaccare da lì giungeranno fino alla difesa senza problemi. Will mi rassicura, asserendo che nessuno potrebbe scampare alle freccie soporifere.


 


 

Mi posiziono in cima sul Pugno di Zeus, vicino alla bandiera, così posso vedere dall'alto se arriva qualcuno, ed avvertire Will ed i suoi arcieri.

All'inizio va tutto bene, vedo il gruppetto di "disorientamento" attirare la difesa nemica, ed a quanto pare dai rumori di lame contro lame che risuona in lontananza hanno cominciato a combattere. Ma del nostro gruppo di attacco nemmeno l'ombra. Non si sentono suoni provenire da quella parte di foresta, ed è già passato troppo tempo. Nemmeno dell'altra squadra sembrano esserci notizie. Scendo dal mio appostamento e mi affianco a Will, che scruta il fogliame corrugando le sopracciglia.

-Mi sa che è successo qualcosa...- comincia lui.

-E se andassi in esplorazione? Magari hanno avuto un problema, magari serve un aiuto, potrei prendere io la bandiera, a patto che ci riesca...

-Andare da sola servirebbe solo a metterti nei guai. Vengo pure io, anche se lasciare la difesa potrebbe essere un grande errore. Pensa se arrivassero mentre noi siamo via, a volte una persona fa la differenza, figuriamoci due!

-Ma è l'unica soluzione! Non prenderanno mai la bandiera, è ovvio che è successo qualcosa!

-Hai ragione- annuisce il biondo.

-Lidya!- chiama poi -Io e Kylie andiamo in ricognizione, deve essere successo qualcosa al gruppo di Annabeth. Ti affido il comando della difesa.

-Ma Annabeth aveva detto di rispettare assolutamente gli schemi!- risponde la ragazza.

-Dobbiamo farlo, sei in grado di gestire un attacco si o no?

-Signorsì!- grida la biondina scattando sugli attenti -In ogni caso la colpa è tua.

-Mmpfh...- sbuffa Will -Su, andiamo- dice poi rivolto a me.


 


 

Tengo la spada sguainata, i sensi all'erta, e cerco di non calpestare le foglie per fare meno rumore possibile. La lama rilascia una tenue luce e cerco di vedere qualcosa nel fogliame aiutandomi con quella e con i pochi raggi lunari che filtrano attraverso gli alberi. C'è un silenzio surreale.

CRACK! Un ramo si spezza alle nostre spalle, e non posso fare a meno di lasciarmi scappare un grido strozzato, voltandomi di scatto.

-Bene bene, guarda un po' chi si rivede... - Non faccio in tempo a mettere a fuoco la figura scura che mi si avvicina che qualcosa mi colpisce nello stomaco e cado schiena a terra. Solo adesso mi rendo conto che la bandiera avversaria è ad un tiro di freccia da quì.

-Cam, spero che questa volta me lo lascerai fare...- ghigna la ragazza che mi ha spinta, che riconosco come Suzette. C'è anche Cameron, dietro di lei, fa volteggiare la spada nella mano destra.

-Prendiamoli come prigionieri e basta, ci pensiamo dopo- dice il diretto interessato.

-Ma perché?- ringhia sua sorella -Perché? Dammi un valido motivo!- Adesso sta proprio urlando, ha lasciato la presa sul mi braccio e si avvicina a Cam agitando le braccia in aria. Mi guardo intorno, e non vedo Will. Dove accidenti si è caccciato? Poi un sibilio fende l'aria e una freccia si conficca nell'avambraccio di Suzette, che comincia a barcollare e poi cade, ronfando rumorosamente. Una seconda freccia vola in direzione di Cameron, ma il ragazzo con un gesto fulmineo di scansa e il dardo si conficca nel tronco di un albero. Guardo in alto, Will è a cavalcioni di un ramo intento a incoccare una nuova freccia.

-Adesso ti faccio vedere io- grida Cameron cominciando a scalare il tronco, aiutandosi con la spada per deviare la seconda freccia che vola nella sua direzione.

Dovrei aiutare Will, ma cerco di rimanere lucida e mi guardo intorno. Accanto alla bandiera è rimasto un solo ragazzo, che mi da le spalle; non si è ancora accorto di niente perché è troppo lontano per sentire le nostre voci, così decido che il figlio di Apollo saprà cavarsela da sola e corro silenziosamente in direzione della bandiera.

E ad un tratto capisco. Capisco quello che devo fare per prendere la bandiera. La vista si fa più nitida, e riesco a percepire il mio obiettivo anche chiudendo gli occhi. E sfreccio via, passando alle spalle della guardia, che non si accorge di niente, senza neanche fermarmi per prendere la bandiera. In una frazione di secondo è già in mano mia. Adesso corro, e corro, e mi sento le ali ai piedi. Non sono mai stata tanto determinata in vita mia.

La sentinella probabilmente si è acccorta del furto, perché sento delle urla dietro di me, e persone che corrono cercando di raggiungermi. Ma le sento come ovattate, perché la mia attenzione è concentrata su un' altra cosa. Adesso il mio abiettivo è passare il fiume, e sono così concentrata che posso sentire il frusciare delle piccole onde infrangersi sulle rocce, ma non dei miei piedi sulle foglie, forse perché i miei piedi sulle foglie non fanno rumore.

Tutto questo in una frazione di secondo. Non ho finito di formulare il pensiero che già ho passato il fiume, mi volto, e vedo le acque chiudersi al mio passaggio. Deve essere stato Percy, che vedendomi arrivare ha messo in atto le sue doti di figlio di Poseidone.

Mi volto verso Percy per sorridergli, ma poi sento come caldo alla mano, guardo la bandiera e la vedo illuminarsi. Quando la luce sparisce, sulla bandiera è comparso un caduceo, al posto della civetta che c'era prima.

-Che cosa significa?

-Significa che sappiamo che è tuo padre- risponde semplicemente Percy venendo verso di me, mentre indica qualcosa sopra la mia testa. Alzo lo sguardo e vedo un simbolo brillare, e anche se stà già svanendo riesco a distinguerne la forma. Sospiro. Ermes.

-E' NOSTRA SORELLA! Avete capito bene?? La ragazza che ha vinto la caccia alla bandiera è nostra sorella!- Gridano Travis e Connor irrompendo nella radura in quel momento -Modestamente penso che sia merito nostro se ci è riuscita, si, insomma, siamo stati noi ad allenarla così bene!

-Non vi montate la testa!- grida Katie ridendo -è tutto merito mio, o forse dovrei dire COLPA mia, dato che mi ha fatto perdere!

Chirone viene verso di me, sorridente :-Ave Kylie Siner, figlia di Ermes!

-Un' altra...?- borbotta sottovoce un signore panciuto con una camicia leopardata, alle spalle del centauro -Non sapevano proprio cosa fare...-

"Chissà chi è?" mi domando. Non sembra un semidio, con tutta quella pancia, il naso rosso e la camicia mezza sbottonata. Non sembrerebbe nemmeno un dio, dato l'aspetto trasandato, ma mai fidarsi delle apparenze, quindi mi faccio l'idea che sia un vecchio semidio che ha messo su qualche chilo di troppo.

Tutta la casa di Ermes corre ad abbracciarmi, e fidatevi, quando dico che sono tanti, sono tanti davvero. I figli di Apollo cantano "We are the Champions" a squarciagola e qualcuno dà pacche sulla spalla di Will, congratulandosi.

Poi mi volto, e noto l'odio profondo che si legge sulle facce dei figli di Ares. Non sanno proprio perdere, quelli. Guardo Cameron, che sembra indeciso sul da farsi, poi mi sorride, e sono davvero sorpresa. Forse mi sento più felice per quel mezzo sorriso tirato che per tutti i complimenti che mi hanno fatto. Continuo a fissarlo senza riuscire a smettere, ma dopo poco lui mi dà le spalle e comincia a parlare con un suo fratello. Darren arriva di corsa coprendomi la visuale, comincia a saltarmi intorno gridando che sono la persona migliore che abbia mai incontrato e cose simili. E' proprio buffo, bassino, con quel ciuffo castano sugli occhi azzurri, che gli ballonzola sulla fronte ad ogni saltello, e quel sorriso che non lo lascia mai. Faccio la strada verso la capanna undici insieme a lui, dato che siamo rimasti un po' indietro rispetto gli altri, e non la smette mai di sparare complimenti a raffica e a descrivere in maniera dettagliata il perché tutto il resto delle persone del mondo sia peggiore di me. Ascolto divertita, dato che nessuno mi aveva mai parlato in quel modo, ma poi lui dice una cosa che mi fa bloccare.

-Oh Kylie, sei così fantastica che darei la vita per te!

E' una frase come un'altra, data la sfilza di complimenti che la precedevano, ma qualcosa mi dice che accadrà davvero. E' solo una sensazione, ma sento che c'è del vero. Scuoto la testa per scacciare quei pensieri. Dopotutto siamo al Campo Mezzosangue, non ci sono pericoli per cui il ragazzino potrebbe dare la vita per salvare la mia. Eppure...


 


 


 


 


 


 


 

Hola Popolo!

E finalmente ecco la famosa Caccia alla Bandiera che aspettavano tutti! ;)

E finalmente ecco anche la prima rivelazione... a quanto pare Kylie è una figlia di Ermes! Ma sarà l'unica cosa da sapere sulla sua famiglia? Boooh... ;D

E poi... Darren. Domande:

-Di chi è figlio?

-Perché Kylie ha un brutto presentimento quando il ragazzino dice che darà la vita per lei?

-Ma soprattutto... PERCHE' PARLA COSI' TANTO??

Avrete risposte a tutte le domande... si, anche all'ultima :D

Comunque, un grazie di cuore a tutti quelli che ogni volta recensiscono, a chi ha messo la storia nelle preferite, nelle seguite e nelle ricordate! Non finirò mai di dire che siete fantastici e che senza di voi non saprei cosa fare!!! <3

A presto :*

Titu *^*

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: bicchan