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Autore: LittleSun    10/02/2014    3 recensioni
Molto spesso nella vita siamo costretti a vivere come qualcuno vorrebbe che noi vivessimo, annuiamo e lasciamo che tutto prenda una piega che non dipende da noi. Questo succede anche a Dafne che per scappare dalla sua vita soffocante si crea un alterego da usare online, Aloe. Sarà dopo numerosi problemi che Dafne riuscirà a liberarsi dall'influenza della madre e della zia e ad allontanarsi da casa, la sua vita però cambierà ancora. Cosa succede quando una persona abituata alla perfezione e un artista disordinato iniziano una convivenza? Cosa determinerà la presenza spigliata e focosa del coinquilino nella timida e un pò frigida Dafne? Lui riuscirà a fare uscire Dafne fuori dalla strada imposta dalla madre e della zia? Scopriamolo insieme ;)
Dal capitolo 4 (se ho fatto i conti giusti :P):
Regole per una sana convivenza con Aloe
1- Una volta a settimana si pulisce tutta la casa insieme, dividendo le spese dei prodotti.
2- Le spese del cibo si dividono anche così come i turni quotidiani di cucinare e lavare i piatti.
3- Negli spazi comuni è vietato accoppiarsi come conigli in primavera.
4- Negli spazi privati non di propria proprietà è vietato accoppiarsi o entrare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 3
Regole per una sana convivenza

Una volta finite le presentazioni sono uscita di casa, mi sono fatta spiegare dov’era il supermarket e ora eccomi qui a riempire carrelli di detersivi, detergenti, disinfettanti, stracci, scope, palette, pezze… ovviamente a casa non c’era un solo di questi magici accessori, compro anche guanti e mascherine, non si sa mai.
Pagato il conto torno a casa con un animo combattivo nuovo, spalanco la porta e la chiudo dietro di me, lui esce dalla cucina e appena vede cosa sto trasportando un lampo di comprensione gli passa nello sguardo e i suoi occhi azzurri mi fissano con sospetto.
“Io esco…” un finto tono indifferente accompagna la sua camminata verso la sua stanza ma io con il manico della scopa gli blocco l’accesso mozzandogli quasi le mani.
“No. Tu aiuti me, adesso” tono autoritario imparato senza volerlo da mia madre, più tardi lo rimpiangerò ora ne ho davvero bisogno perché sono davanti a un caso umano.
“Mi stavi per mozzare le mani!” mi fissa  sbigottito e arretra.
“Aiutami, ora!” continuo a fissarlo minacciosa.
“Va bene, ho capito, sei pazza” c’è del risentimento nel suo sguardo e nei suoi occhi ma me ne frego così impara a vivere nella sporcizia.
Decidiamo di affrontare tutte le stanze insieme, gli passo guanti e mascherina e nonostante lui sia refrattario appena intuisce che puliremo anche la mia stanza le mette subito senza fare storie. Preparo le buste e il pesticida contro qualsiasi forma di essere vivente proveniente da fogne e dintorni.
Rientriamo in stanza, ringrazio il cielo di essermi vestita in maniera comoda , appena accesa la luce i tre scarafaggi di prima corrono in tutte le direzioni, io strillo di nuovo, Jas impreca e parte alla carica, una la stronca con un colpo di scarpa e le spruzza il pesticida sopra, le altre le uccide con il veleno, io mentre rimango immobile paralizzata dal disgusto.
Una volta essermi fatta giurare che sono morte e avergli fatto controllare tutti gli angoli prendo la paletta e le raccolgo per poi buttarle in una busta che chiudo subito.
“Guarda che se sono morte non tornano in vita” mi fissa perplesso, probabilmente pensa che ho dei problemi mentali.
Una volta uccisi gli insetti  però collaboro anche io, insieme spostiamo tutti i mobili che ci sono, alcuni decido di buttarli e lui vedendo le loro orride condizioni mi appoggia e non fa storie, passo straccio e disinfettanti ovunque, poi tocca al letto, entrambi lo fissiamo ora per la prima volta e facciamo contemporaneamente una smorfia di puro disgusto.
Sul letto ci sono chiazze varie di sangue, piccole e grandi, Jason prende la parola con un tono divertito.
“Le possibilità sono tre: uno- ci hanno sverginato sopra un cavallo; 2- ci hanno sverginato sopra più di una donna; 3- ci hanno ammazzato qualcuno” poi ridacchia, io dal conto mio invece ho un colorito verdastro e riesco solo a mormorare tra un rantolo e l’altro “Magari era una donna con il ciclo…” zero convinzione e infatti lui sbuffa e poi ride sonoramente.
“Sorvolando che se fosse veramente così questa doveva avere uno tsunami o non mettere mai l’assorbente, ti posso assicurare che questa stanza ha visto solo proprietari maschi nella sua lunga esistenza, me lo ha detto Eliza”.
Mi limito a pigolare, sto per rimettere.
“Quindi che vuoi fare?” mi fissa in attesa.
“Lo bruciamo” dico con un tono un po’ folle.
“Fai paura… lo buttiamo? Chiama un’azienda in modo che te ne portino uno nuovo in tempo e fai in modo che si portino via questo” mi suggerisce e io annuisco.
“Lasciamolo così allora, la stanza la completiamo non appena ho il materasso, ora puliamo le altre stanze” mi dirigo fuori e punto al bagno.
Con mia sorpresa non è messo male come le altre stanze, lui si accorge della mia sorpresa e mi sorride compiaciuto.
“Io non sarei così felice di avere il bagno meno sporco delle altre stanze, mi vanterei se fosse pulito” dico mentre mi piego a pulire la vasca.
“Ma sei una nonna, fatti una bella scopata” borbotta mentre si piega a pulire con disappunto il water a cui non mi sono neanche avvicinata. Mi irrigidisco sentendo questa battuta e mi limito a non rispondere, sono una ventenne vergine, ho dato solo un bacio nella mia vita, mai stata fidanzata, mai avuto, tanto meno, un rapporto.
“Secondo te il materasso arriva entro sta sera?” cambio discorso.
“Penso di si… lo spero per te” ridacchia.
“Posso sapere cosa ti diverte?” mi volto a guardarlo senza capire.
“Perché sennò dove dormi?” mi paralizzo, ha ragione.
“Ci sarà un divano in questa casa, no?” è una soluzione, tanto è solo per poco.
“Oh si, c’è il divano…” il tono che usa è strano, divertito e…compiaciuto, faccio un immediato due più due.
“Non mi dire! Nel divano anche?” afflitta mi siedo un po’ sul pavimento del bagno a riposare poggiando la schiena sul bordo della vasca da bagno e lo guardo avvilita.
“Un po’ ovunque ma mica potevo sapere che qualcuno ci avrebbe voluto dormire” dice a sua discolpa.
“ E allora  dormo in un albergo e domani mattina torno, maledizione!” la stanchezza inizia a farsi sentire ma siccome ancora mancano due stanze e una di quelle è la cucina non posso permettermi di scoraggiarmi e mi alzo per finire di pulire.
“Prima vedi che ti dicono in negozio”  ribatte lui concludendo il discorso.
“Giusto” e cadiamo entrambi nel silenzio, stanchi e provati dalle ore no stop di pulizia.
A metà pomeriggio finalmente abbiamo finito, la casa splende come un gioiello, mi sono premurata di ordinare insieme al materasso e un nuovo armadio anche un copri divano bordeaux con cui voglio rivestire  l’oggetto profanato.
Lui si va a stendere sul divano esausto io invece prendo un foglio dal blocco appunti che tengo in borsa, mi siedo al tavolo pulito della cucina e mi concentro per scrivere le regole della sana convivenza.
 
Regole per una sana convivenza con Aloe
1-   Una volta a settimana si pulisce tutta la casa insieme, dividendo le spese dei prodotti.
2-    Le spese del cibo si dividono anche così come i turni quotidiani di cucinare e lavare i piatti.
3-   Negli spazi comuni è vietato accoppiarsi come conigli in primavera.
4-   Negli spazi privati non di propria proprietà è vietato accoppiarsi o entrare.
 
 
Soddisfatta finisco di compilare e aggiungo un “Continua…” , perché sono certa che il mio coinquilino me ne darà motivo, e la incollo sulla porta dell’ingresso dal lato rivolto all’interno.
Jason mi compare alle spalle e legge la lista, fissa me e poi la lista , prende la penna che avevo messo dietro l’orecchio e aggiunge in un bordo del foglio “Sto cazzo :) ”  e poi se ne va ridendo.
Lo afferro per un bordo della maglia e gli dico con un tono che ricorda il ringhio di un animale “Tu rispetterai queste regole”.
“Va bene, va bene, mamma mia sei terrificante. Che cazzo hai fatto per tutta la tua infanzia per essere ridotta così?” mi sbraita spazientito.
“Chiedilo a chi mi ha educata!” ribatto punta sul vivo e mi chiudo in bagno raggomitolandomi per terra, sono una strega, una maledetta strega.
Devi restare calma Aloe, non devi reagire così,  è normale che tu ti sia seccata, al posto di entrare in una casa bella e pulita sei arrivata e subito hai dovuto pulire un porcile con una delle persone più disinteressate del pianeta.
Ti ha insultata solo perché non sa in che altro modo relazionarsi, non che io sia un’esperta in relazioni in effetti ma almeno il mio modo di rapportarmi non offende nessuno oltre me stessa.
Mi alzo dal bagno, mi ricompongo ed esco per sistemare i vestiti fuori dagli scatoli e li smisto in categorie sul letto in modo da ritrovarmi avvantaggiata una volta arrivato l'armadio, lui è scomparso forse è dentro la sua stanza, meglio così! Sistemo la roba nella scrivania e svuoto vari scatoloni in modo da fare ordine e non sentirmi all'interno di un magazzino.
La mia camera ora pulita mi risulta più confortevole, ha una finestra abbastanza grande che si affaccia sulla strada regalandomi, dato che sono all’ultimo piano, un bel panorama pieno di silhouette di grandi edifici che si allungano verso il cielo, un cielo che mi è permesso vedere da qui ogni qual volta il suo colore  cambia.  Ed è nel silenzio della mia camera con lo sguardo puntato verso  l’esterno  che finalmente sono consapevole di essere libera
.

Angolo dell'autrice:
Salve a tutte, per oggi pubblicherò di lunedì perchè avevo il capitolo già pronto ma più avanti in base alla mia velocità il giorno cambierà MA l'appuntamento settimanale rimane, quest'anno devo diplomarmi ma comunque un pò di tempo per me lo trovo sempre anzi DEVO trovarlo perchè sennò impazzisco, davvero. XD
Coooomunque i primi capitoli saranno di passaggio giusto per fare conoscere i personaggi tra loro e farli conoscere a voi, piano piano si entrerà sempre più dentro la storia e spero che vi piacerà, al solito ringrazio anticipatamente chi recensirà e ringrazio anche chi legge in silenzio e quelle persone gentilissime che mi stanno seguendo. Grazie davvero, sarò sempre felice di ricevere vostri pareri. Il capitolo alla fine sembra breve quindi probabilmente sarò buona e ne pubblicherò un'altro tra venerdì e sabato! (ho almeno altri 3 capitoli pronti, poi pazienza ç_ç)
Alla prossima,
LittleSun p.s. Alla fine la citazione che ho messo nella trama era del capitolo 3 e non 4...scusate:P
  
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