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Autore: Tsuyuko    16/06/2008    2 recensioni
Hermione per aiutare Harry a difendere la sua mente da Voldemort si ritroverà con la testa... fuori posto!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La porta del vagone si aprì con un gran tonfo.

“Scusate il ritardo!” disse Hermione ancora col fiatone.

“Nessun ritardo, non ti preoccupare! Stiamo ancora aspettando la McGranitt” le disse la caposcuola di Corvonero che chiacchierava tranquillamente con un ragazzo Tassorosso.
Hermione si sedette e quando alzò lo sguardo si accorse che nel vagone c’era anche Malfoy.
Quasi si spaventò a trovarselo così, all’improvviso, davanti agli occhi e parlò senza pensare.

“Che ci fai tu qui?”

Come, il ragazzo che l’anno scorso aveva tentato di uccidere Silente adesso era comodamente seduto nel vagone dei Caposcuola? Come poteva, la McGranitt, aver permesso una cosa del genere?

“Sono un caposcuola forse?!” le rispose Malfoy, sarcastico, guardandola con i suoi freddi occhi grigi. Il suo sguardo era spento, velato di tristezza, e la sua voce suonò bassa rispetto a quelle vivaci dei compagni nel vagone. Nonostante il solito fare sprezzante, il serpeverde non era riuscito a nascondere quella nota di rassegnazione nei suoi gesti.
A Hermione passo per la testa la malsana idea di chiedere a Draco il motivo di quell’abbattimento.
Ci pensò su un millesimo di secondo e poi fece tra sé e sé: Ehi? Sveglia? Tu sei Hermione Granger, la migliore amica di Harry Potter, cioè una delle più acerrime nemiche di Malfoy, come ti saltano in testa idee del genere?

Proprio in quel momento, la porta si aprì delicatamente, mostrando la professoressa McGranitt in tutta la sua figura, sempre imponente.

“Salve ragazzi, sono contenta che siate tutti qui. Ho indetto questa riunione per farvi qualche raccomandazione riguardo al vostro lavoro.” disse la professoressa, facendo scorrere lo sguardo sui quattro capiscuola.
Chiudendo la porta riprese a parlare, questa volta con aria più seria.

“Come voi ben sapete l’anno scorso il professor Silente è stato brutalmente ucciso dai seguaci del Signore Oscuro, e ora che la scuola è meno sicura, dobbiamo garantire il massimo della tranquillità ai pochi studenti che sono tornati, o almeno tutta quella che possediamo. – fece una pausa, prendendo un gran respiro – Quindi, in quanto capiscuola, mi aspetto da voi collaborazione ed aiuto reciproco, mettendo da parte i dissapori” e a questo punto soffermò i suoi occhi su Draco e Hermione.

La McGranitt, nonostante la morte di Silente, aveva l’aria di chi crede che non è ancora tutto perduto, e il suo tentativo di dare tranquillità facendo trascorrere l’anno nel modo più normale possibile, seppure ammirevole, risultava impossibile.
Come avrebbero potuto trascorrere l’anno in maniera tranquilla senza Silente, con Voldemort che gironzolava indisturbato chissà dove progettando i più orribili misfatti? Non sarebbe stato di sicuro un anno normale e tranquillo, ma Hermione pensò che avrebbe fatto di tutto per renderlo tale. Lo avrebbe fatto per gli studenti, per la scuola, per Harry…per tutti; Sì, anche per Silente.

La McGranitt aspettò un cenno d’assenso da parte di tutti i capiscuola per riprendere il suo discorso.

“Prima di tornare nei vostri scompartimenti, dovrete iniziare a pattugliare tutti i vagoni e controllare se tutto è regolare. Probabilmente non ci sarà molto da fare, gli alunni tornati a scuola sono pochissimi, in ogni modo per lavorare al meglio penso sia giusto dividervi in gruppi, per non sovraccaricare nessuno, questo è pur sempre il vostro ultimo anno!” Ci pensò su un attimo e poi disse: “Grifondoro — Serpeverde e Tassorosso — Corvonero. Potete andare. Buon lavoro!” e con quest’augurio uscì dallo scompartimento, lasciandoli da soli.

Hermione non credeva alle proprie orecchie. Grifondoro - Serpeverde, non poteva essere vero, non quell’anno, non con i suoi impegni di massima segretezza. Non con Malfoy. Alzò lo sguardo verso il suo compagno. Uno strano ghigno troneggiava sul suo volto, sembrava quasi contento della decisione della McGranitt, Hermione invece era distrutta. Fu, infatti, con uno sforzo immane che si alzò invitandolo a fare lo stesso per compiere quel lavoro di coppia forzato, ma indispensabile.

Le cose non poterono andare peggio. Quella mattina non riuscì a punire nemmeno uno dei serpeverde trovati in possesso di caccabombe e frisbee zannuti, che giocavano nei loro scompartimenti creando un gran baccano.
Ma il peggio doveva ancora venire: quando incontravano dei grifondoro Malfoy non faceva altro che dare ordini inutili, spaventando bambini del primo anno innocenti, e a lei toccava tranquillizzarli.

Era arrivato al decimo grifondoro, quest’ultimo autenticamente terrorizzato, quando Hermione impedì a Malfoy di dirgli o fargli qualsiasi cosa, siccome la sua unica colpa era quella di stare bisbigliando troppo rumorosamente nel suo vagone. Ma questo provocò l’ira inaspettata di Draco e scoppiò una lite furibonda tra i due in mezzo al corridoio del treno, sotto gli occhi divertiti di alcuni corvonero del terzo anno che si fermarono ad assistere a quell’inizio di zuffa.

“Io faccio quello che mi pare, sono un caposcuola ed esigo che il regolamento venga rispettato, e di certo non prendo ordini da te.” Fece Malfoy, mettendo quanto più disgusto poteva nell’ultima parola.

“Come? Sgridando chiunque non sia della tua casa accusandolo di detenzione illecita di biscotti alla cioccolata e lasciare che caccabombe siano tirate dentro il treno da alunni serpeverde senza dire niente?” Hermione si stava riscaldando, e non faceva nulla per moderare il suo tono di voce che stava richiamando molti studenti incuriositi fuori dai loro vagoni.

“Non mi interessa il giudizio di una sporca mezzosangue.”

La grifondoro aveva il fuoco negli occhi, da fare invidia a un basilisco, ma prima che si potesse scagliare su Malfoy, pronta a schiaffeggiarlo come al suo terzo anno, venne trattenuta dall’impavida Ginny Weasley, che le si parò davanti per calmarla. Lasciandosi spingere nel suo scompartimento, ascoltò la McGranitt rimproverare il serpeverde per ‘il baccano che era riuscito a creare’.

“Indovinate!” disse la ragazza ai suoi amici appena si fu seduta “La McGranitt mi ha messo in gruppo con Malfoy!”

“COSA HA FATTO LA MCGRANITT?”


Eccomi subito tornata con il secondo capitolo, dato che era già pronto!
Ho aggiunto l’avvertimento ‘what if…’ perché è ambientata al settimo libro, quindi non segue gli ultimi avvenimenti. Per adesso mi sto solo costruendo tutte le situazioni necessarie per dare inizio alla vera storia, molto più interessante.
Ringrazio chi ha letto, recensite! Ciao!
  
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