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Autore: Samy87    15/02/2014    3 recensioni
Dal testo:... disse Kakashi , concluse dopo un qualche secondo dopo aver estratto un kunai, preparandosi per un eventuale scontro.
La piccola sfera rimase ferma sulle teste dei ninja della sabbia che la stavano guardando allibiti per qualche minuto, poi, all'improvviso, iniziò ad attaccarli...
spero che la storia vi piaccia non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiruzen Sarutobi, Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Team 7, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
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CHE STUPIDA, L’INFULENZA
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La mattina seguente quando Kakashi andò a svegliare il bambino, notò che aveva le guance arrossate e il viso sudato, gli appoggio la mano sulla fronte pensando < l’avevo detto io che si sarebbe ammalato > e disse –febbre alta-.
Non fece in tempo a togliergli la mano dalla fronte che Minato si svegliò dicendo –è già mattina …. cough cough adesso mi alzo …. cough cough- cercando di mettersi seduto, ma prontamente Kakashi lo fece sdraiare dicendogli con tono dolce –no …. tu non ti alzi …. oggi te ne stai nel letto-, ma in quel momento qualcuno suonò alla sua porta e visto che il piccolo non sembrava volerlo ascoltare sul fatto di restare nel letto decise prenderlo in braccio, insieme all’enorme peluche di Pakkun (regalo di Kurenai) e andare ad aprire.
Quando apri, non fece in tempo a salutarli e farli entrare che Gai gli urlò -ma come …. non sei ancora pronto …. menomale che siamo passati un po’ prima-, mentre Asuma e Kurenai lo salutarono in imbarazzo.
Kakashi li fece entrare e mettendo il bambino, che si era addormentato di nuovo sul divano, andarono in cucina e disse –purtroppo devo abbandonare la missione, Minato non sta bene-.
Intanto il bambino si era svegliato da quel breve pisolino, si alzò dal divano e portandosi dietro Pakkun (peluche) e si diresse verso l’accademia pensano < io sto bene >.
Nella cucina Kurenai molto euforica propose –tu vai pure tranquillo in missione che a quell’angioletto di Minato ci penso io-, -ma non posso apr ….- fece il ninja, ma non fini la frase perché la ragazza l’aveva interrotto –niente ma e questo è un ordine …. e poi non ti voglio in mezzo ai piedi perché oggi me lo voglio coccolare per tutto il giorno-.
Kurenai andò in sala per controllarlo quando lanciò un urlo –AHH …. Minato, è scomparso di nuovo …. non è possibile- e mentre gli altri la raggiunsero, aggiunse –dobbiamo trovarlo al più presto …. non vorrei che poi stesse peggio-.
Kakashi allora le disse -non c’è bisogno di agitarsi, so dove sta andando-, e gli altri in coro –dove?-, in ninja gli rispose- mi sembra ovvio sta andando all’accademia-.
La ragazza lo guardò perplessa per poi dirgli –sei sicuro?-, il ninja annui con la testa per poi dire –anche poco priva che voi arrivaste qui ha tentato di andarci, ma pensavo che adesso si fosse addormentato …. be voi iniziate ad andare avanti, io poi vi raggiungo alle mura del villaggio-.
Uscirono dalla casa del ninja, si salutarono e si divisero, dopo pochi minuti Kakashi e Kurenai trovarono il bambino che camminava a piedi nudi con l’espressione assonnata, per la strada trascinandosi dietro Pakkun e lo fermarono.
La ragazza gli mise una mano sulla fronte dicendo –scotta molto la febbre deve essergli salita molto-, il bambino tolse con uno scatto la sua mano dalla fronte dicendo sempre con lo sguardo assonnato e le guance molto rosse –io sto bene voglio andare all’accademia-.
Il ninja con tono canzonatorio disse –si …. Davvero …. se stai così bene perché sei uscito in pigiama e a piedi nudi?-, il bambino si guardò un secondo per poi dire –uffa …. voglio andare all’accademia ….-, -no- lo interruppe Kakashi –tu adesso vai a casa con Kurenai e t’infili nel letto e da lì non ti muovi finche non sarò io questa sera …. ci siamo capiti?-, Minato mise il broncio e abbassando la testa e annui.
Il ragazzo allora fece un sorriso, gli scompigliò i capelli dicendo –bene adesso andiamo-.
Appena arrivati alla sua casa, si salutarono e si separarono di nuovo, mentre Minato e Kurenai entrarono in casa, il ninja si allontanava tranquillamente.
Quando furono in casa la ragazza, lo mise subito sul divano dicendogli –tu adesso stai lì e non ti muovere-, -ma io mi annoio- fece il bambino iniziando a tirare calci alla coperta sbuffando.
-no adesso …. ti farò fare una cosa che fa anche tuo padre, ogni volta che può …. cioè leggere-, -leggere?- gli domando curioso Minato, -si- rispose Kurenai -tuo padre porta sempre con sé un libro, ma per il momento tu sei troppo piccolo per leggerlo, quindi ti ho preso dalla sua libreria questo …. spero ti piaccia-.
Il babino lo prese in mano e leggendo il titolo disse- la leggenda dei ninja coraggiosi di Jiraiya e di che cosa parla?-, la ragazza, gli sorrise maliziosamente gli rispose –leggilo e lo scoprirai- andando verso la cucina.
Minato sdraiato sul divano con un braccio sotto la testa, iniziò a sfogliarlo distrattamente e notò una foto, chiamò Kurenai e mostrandogliela gli domando –ma chi sono questi tre nella foto?-, la giovane rispose –quello con i capelli bianchi è l’autore del libro Jiraiya insieme a Minato Namikaze e sua moglie Kushina-.
-abbiamo lo stesso nome- puntualizzo il bambino, -già- gli rispose la ragazza –tu gli e lo ricordi moltissimo …. ma dimmi che cosa vorresti mangiare oggi?- il bambino concentrato sul libro le rispose distrattamente –non lo so fai tu-.
Iniziò a leggere
-Il rombo violento di un’esplosione lo colse alle spalle.
Il tempo di cercare un rifugio d’emergenza, e una raffica di falciate si scagliò contro un tronco dell’albero dietro cui si era nascosto.
“E ora di arrenderti non credi?” risuonò bassa la voce del nemico. “Comincio a essere stufo di giocare a nascondino”.
Ansimante, il ninja andò a frugare con una mano l’interno della sacca legata in vita.
UN KUNAI E UNA BOMBA FUMOGENA. In un lampo estrasse la bomba e la lancio dietro di se. Boom! Un’esplosione e il nemico fu avvolto in un calore di fumo.
Stringendo in mano un kunai, finalmente poté uscire allo scoperto e scagliare la sua arma contro quell’ombra che si stagliava nel banco di fumo.
Cling! Cling!
Il suono metallico di lame che s’incrociano riecheggiò per la foresta.
CLING! CLING!
“WAAANG!”
Quasi senza sapere come, il ninja si ritrovò piegato sulle ginocchia.
Quando i fumi bianchi provocati dalla bomba iniziarono a dissiparsi, dinanzi ai suoi occhi si profilò la lama del nemico.
“Rassegnati” gli disse.
Facendo leva con il braccio sul ginocchio, si rimise a stento in piedi, e con un mormoro appena percettibile chiese “Posso dirti una cosa?”
“Non intendo ascoltarti” così dicendo, lo shinobi avversario mirò dritto al suo petto, trafiggendolo. “E adesso muori”
La violenza del colpo fu tale che il corpo del ninja rimase letteralmente inchiodato al tronco alle sue spalle .
L’istante successivo, il suo corpo inerme si dissolse in una nuvola di fumo e riapparve intatto alle spalle dell’avversario. “Rassegnati al fatto .… che io mi rassegni”
Un colpo sul collo sferrato con il taglio della mano mise a terra il nemico.
“Uuh ….”Lo shinobi avversario abbozzò un ghigno.
“Anche se mi uccidi, ci saranno altri sicari ad assalire il tuo villaggio”
Senza rispondere a quella provocazione il ninja tenne lo sguardo fisso a terra su di lui.
“Eh eh eh .… Finché vivremo nel maledetto mondo dei ninja non ci sarà pace per noi”
“Allora scioglierò questa maledizione” rispose lui impastando il poco chakra rimastogli in corpo, con le sue gambe tremolanti. “Se la pace e possibile, sarò io a portarla fra i ninja! non mi arrenderò mai”
I due si scambiarono uno sguardo intenso.
Le foglie degli alberi cadevano intorno, leggere.
“Chi sei tu?”
Voltando lo sguardo oltre le fronde degli alberi, verso il cielo terso, rispose “Mi chiamo ….”-

Dopo un’oretta circa Kurenai, torno dal bambino per controllarlo e notò che si era addormentato con il libro sulla faccia, gli e lo spostò appoggiandolo sul tavolino e gli mise la mano sulla fronte pensando < bene la febbre si sta abbassando >, per poi toglierla di colpo quando vide un leggero movimento in Minato, coprirlo e tornare in cucina.
Nello stesso momento all’accademia Iruka stava tenendo la sua lezione pensando < mancano solo Naruto e Minato …. lo credo bene dopo la lavata che si sono presi ieri c’era da immaginarselo …. passerò a trovarli oggi dopo le lezioni >.
Anche Ino aveva notato l’assenza di Minato e domando –Shikamaru, Choji lo avete visto in giro oggi?- i due ragazzi negarono con la testa e il moro le disse –oggi no …. ma ieri si …. si stava allenando con Naruto sotto la pioggia …. si sarà ammalato …. che ne dite se dopo le lezioni andiamo a trovarlo?- e i due annuirono on la testa.
Qualche ora dopo davanti alla casa di Kakashi, Shikamaru, Ino e Choji incontrarono il maestro Iruka e pensarono < abbiamo avuto la stessa idea del maestro che strano > e lo salutarono dicendogli –salve maestro anche lei e venuto a trovare Minato-, -si- disse tranquillamente il castano –sono venuto a vedere come stava …. anche voi siete qui per lo stesso motivo?- i tre annuirono e il giovane busso alla porta.
Kurenai aprì la porta e sorridendo con entusiasmo disse –guarda Minato chi è venuto a trovarti …. Iruka e alcuni tuoi compagni …. prego accomodatevi-.
Solo in quel momento alzo gli occhi da libro ,chiudendolo e salutandoli con la mano disse tranquillo –salve come va?- e in quel momento il Iruka pensò  < non solo gli assomiglia fisicamente ma adesso sta prendendo anche le sue strane abitudini > dicendo soltanto –vedo che stai meglio-, il bambino annui con le testa dicendo –visto che sto meglio già da domani dovrei tornare all’accademia-.
-sono contenta che tu domani torni …. in classe Sasuke continuava a chiedermi di te- gli si avvicino e gli diede un bacio sulla fronte per poi dire –be noi adesso andiamo non vorremmo disturbare …. ci vediamo domani- e uscirono.
Iruka invece dopo essere rimasto da solo con Minato disse serio –siete stati due sciocchi non dovevate restare sotto l’acqua, adesso vi siete ammalati tutti e due-, -tutti e due- domando sorpreso il bambino, -si- gli rispose –anche Naruto si è ammalato e adesso sto andando a trovare lui.
Minato si alzo di scatto dicendo –vengo anche io a trovare il mio amico ….-, resto in piedi qualche secondo barcollando ma poi le gambe gli cedettero e si trovo di nuovo seduto sul divano.
Sul viso del castano comparve un sorriso e mettendogli una mano sui capelli gli disse –non ti preoccupare gli faro i tuoi saluti …. va bene?- il bambino annui con la testa e il castano prosegui dicendo –bene adesso vado ti saluto e vado …. ci vediamo domani- e dopo aver salutato anche Kurenai usci di casa e li lasciò da soli.
La sera tardi ritornarono anche Kakashi, Asuma e Gai  e dopo aver consegnato il rapporto sulla missione, decisero di andare a bere qualcosa a casa sua, appena arrivati a casa Kurenai gli disse indicando Minato con un sorriso –a cercato di rimanere sveglio ad aspettarti, ma alla fine ha ceduto al sonno ed è crollato e lo messo nel suo letto …. come è andata la missione?-, la missione- si intromise Gai ansioso cercando di tenere la voce bassa –è stata una bazzecola …. siamo troppo bravi- vantandosi.
Chiacchierarono per mezzoretta e poi decisero di congedarsi e dopo essersi salutati andarono ognuno a casa propria Gai da solo e Asuma e Kurenai insieme.
La mattina seguente Minato si alzò tutto pimpante, salutò il padre che gli raccontò quello che aveva fatto nella missione del giorno precedente e dopo la colazione usci di corsa dicendo –ciao ci vediamo oggi io vado-.
  
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