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Autore: Katie1393    17/02/2014    1 recensioni
"Se agisco così, è solo per il tuo bene, solo perché sei la persona più importante dell’Universo per me. Non mi interessa cosa accadrà. Brucerei al rogo, se questo significasse avere salva la tua vita!"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Odino, Thor, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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<<Non ti permetterò di mettere a repentaglio la tua vita per me, ragazzina!>>disse lui in preda al panico.

Lei gli accarezzò delicatamente il viso e gli sorrise:<<Farò tutto ciò che è in mio potere per restare sempre accanto a te.>>disse asciugando le lacrime di quel dio che in quel momento, era più vulnerabile che mai.

 

 

21 anni prima.

 

 

Erano passati due mesi dalla battaglia su Jotunheim e nei Nove Regni regnava la pace.

Il sole era ormai tramontato da tempo e il cielo si tinse di un blu scuro, misto a sfumature di viola. Le stelle brillavano come non mai e Odino, il Padre degli Dei, s’incantò nel guardare il panorama dalla sala del trono del regno di Asgard, sua dimora e della sua famiglia. Accanto a lui sua moglie, la regina Frigga, guardava l’espressione calma del marito, sorridendo dolcemente. Tutto sembrava tranquillo finché una guardia non bussò alla sua porta:<<Avanti.>>disse il Padre, con voce fiera.

<<Padre degli Dei, mia regina,>>disse solennemente, inchinandosi<<Heimdall richiede la presenza delle Vostre maestà dinanzi al Bifrost.>>.

Odino, da subito allarmato, fece un cenno d’assenso alla guardia che uscì dalla sala chiudendo le porte dietro di se.

Rapido, il Padre degli Dei, si voltò verso la sua consorte che, interpretando il suo sguardo preoccupato, annuì e appoggiò la mano sul braccio del marito il quale alzò la sua lancia, Gungnir, e in un lampo, la coppia si trovò dinanzi al Bifrost.

Heimdall il guardiano, s’inchinò vedendo il suo re:<<Padre degli Dei,>>disse con voce profonda e bassa<<qualcuno ha eluso la mia vigilanza.>>.

Frigga sgranò gli occhi, non potendo credere alle sue orecchie. Da centenni, Heimdall sorvegliava il Bifrost e i Nove Regni, con fedeltà e estrema attenzione. Mai era capitato che qualcuno avesse compiuto azioni che fossero rimaste ignote al guardiano, mai egli aveva perso di vista anche un solo abitante dei regni e il fatto che un essere avesse addirittura eluso la sua vigile sorveglianza, preoccupò oltremodo la regina.

<<Cosa intendi con “eluso la tua sorveglianza”?>>chiese Odino<<Ci sono nemici qui, ad Asgard?>> .

Heimdall ancora in ginocchio, fece un cenno negativo con il capo:<<No, Vostra altezza. Asgard non è in pericolo.>>disse.

Odino era vistosamente sorpreso, e anche abbastanza irritato:<<Allora per quale motivo ci hai fatti venire qui con tanta fretta?>>chiese quasi urlando.

Il guardiano si alzò, si diresse alla porta del Bifrost e prese una piccola cesta con una coperta blu all’interno.

Si avvicinò ai sovrani di Asgard e porse la cesta nelle mani di Frigga, inginocchiandosi:<<Vi ho chiamati per questo motivo, Padre degli Dei.>>

Frigga, colma di curiosità, toccò la cesta e scoprì che dentro, vi era avvolto qualcosa.

Scostò la coperta e sgranò gli occhi: lì dentro, c’era una bambina dai capelli scuri che dormiva.

<<Mio signore!>>disse la regina e Odino la guardò a bocca aperta.

<<Questa bambina, è comparsa improvvisamente nel Bifrost.>>disse il guardiano.

I sovrani di Asgard guardavano la bambina affascinati e allo stesso tempo spaventati.

<<Padre degli Dei,>>disse Heimdall<<c’è dell’altro.>>

Odino lo guardò con sguardo interrogativo:<<Cosa Heimdall?>>chiese spaventato.

Heimdall abbassò lo sguardo:<<Io non riesco a vedere la bambina, mio re, possiede una magia molto forte.>>

Il Padre degli Dei guardò quella piccola creaturina che adesso giaceva fra le braccia della sua regina e gli ci vollero una manciata di secondi per capire che l’espressione compassionevole e gli atteggiamenti premurosi di Frigga, volevano dire solo una cosa.

<<Frigga.>>disse Odino.

<<Mio signore,>>disse la regina sorridente<<questa povera creatura necessita di cure, di una casa…>>

Odino la interruppe:<<No, non possiamo. Non ne conosciamo la natura e potrebbe essere pericolosa per il popolo.>>disse severo.

<<Questa bambina necessita di una madre,>disse Frigga decisa, stringendo la bambina a se<<e io la crescerò e la educherò in modo che non possa recarci alcun danno, nasconderò anche la sua magia, se sarà necessario.>>

Odino sospirò e si avvicinò alla moglie.

In quel preciso istante, la bambina aprì gli occhi e il re trattenne il fiato: aveva degli occhi grandi, blu, luminosi proprio come il cielo di Asgard.

Il re sorrise, e Frigga lo abbracciò.

<<Heimdall, nessuno dovrà sapere di quello che è accaduto stasera. La bambina diverrà mia figlia adottiva, una povera orfana di genitori che sono deceduti durante la guerra con Jotunheim.>>disse pensieroso<<Da oggi in poi farà parte della famiglia reale. Questo è ciò che ordino.>>

Heimdall s’inchinò al suo re e tornò al suo posto a guardia dei Nove Regni.

Frigga guardò il marito:<<Come la chiameremo, mio signore?>>disse.


Odino ci pensò su e poi le sorrise:<<Da adesso, lei si chiamerà Artemis.>>dichiarò e con un colpo di lancia, i due sovrani tornarono a palazzo con la loro terzogenita.




Angolo autrice

Salve a tutti!Questa è la prima fanfiction che scrivo e ho scelto questi personaggi perché li trovo meravigliosi e perché adoro la mitologia norrena.

Non vedo l'ora di leggere tutti i vostri commenti e anche tutte le vostre critiche che, sicuramente, saranno costruttive.

Un bacio e prometto di tornare al più presto con il nuovo capitolo.

Un saluto,Katie :D


 
  
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