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Autore: Lifaen    18/02/2014    2 recensioni
Salve a tutti! Come si può evincere dal titolo, la trama ruota attorno ad un gruppo di avventurieri che affrontano i demoni che infestano il loro mondo, nel tentativo di liberarlo. Spero vi divertiate a leggere questa storia come io mi diverto a scriverla! Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente, dopo settimane, il momento era arrivato.
Nom, mantello recante un fulmine bianco su campo blu, era inginocchiato di fronte a Falias, il suo amico, che in quel momento lo osservava con un’espressione di orgoglio che gli aveva visto poche volte in viso, gli occhi verdi di un brillante come il guerriero non aveva mai avuto modo di osservare. Di fianco a Falias, Lord Fyrian, a cui il paladino aveva chiesto di assistere per cortesia e perché questi acconsentisse che Nom terminasse il suo addestramento da combattente di Kord all’interno della fortezza del nobile; attorno ai tre, l’intera corte di Lord Fyrian osservava emozionata e curiosa.
Mentre Falias cominciava a declamare i versi sacri che avrebbero conferito al guerriero l’investitura a campione di Kord, Nom si ritrovò a riflettere sulle settimane precedenti: veglie, addestramenti, meditazioni avevano occupato grossa parte del suo tempo, giorni e notti si erano susseguiti quasi senza che lui se ne accorgesse. I digiuni non erano stati particolarmente gravosi, era sempre stato abbastanza robusto da non sentire i morsi della fame per alcuni giorni; quello che però l’aveva sorpreso di più erano stati i combattimenti, anche se, col senno di poi, si era detto che era il minimo che si potesse aspettare da un paladino che adorava il dio della forza, del valore, della battaglia e della tempesta.
La tempesta… I suoi pensieri deviarono momentaneamente su Lenn. Aveva sempre trovato curioso come il ragazzo, così simile all’occhio del ciclone, lasciasse ogni tanto che le emozioni prendessero il sopravvento; ancora più curioso aveva trovato il fatto che il giovane stregone non avesse mai nemmeno sentito parlare di Kord. Nom aveva sempre pensato che la cosa naturale per lui fosse stata volgersi a quel genere di dio, ed invece lo stregone lo aveva sorpreso quando era stato in grado di nominare solo due o tre dei campi di influenza che la divinità reclamava per sé.
Non se n’era mai fatto gran problema, però. In fondo, fino a quel momento anche lui era sempre stato un profano in materia di religione, divinità e quant’altro.
Nom, il paladino pensò, trovando quel titolo contemporaneamente buffo ed altisonante. Chissà che avrebbero detto i suoi amici, se l’avessero visto in quel momento. Quasi gli venne da ridere al pensiero di Mildred che troneggiava su tutta quella gente, delle due fate che avrebbero sicuramente distolto un po’ l’attenzione da lui e di Lenn che avrebbe attirato le attenzioni e gli sguardi di diverse delle giovani aristocratiche e cameriere lì presenti.
Falias si stava avviando alla fine della sua recita di versi sacri, e il guerriero sentiva avvicinarsi a velocità folle il punto di non ritorno. Dopo quel momento, dopo che avesse detto le fatidiche parole, il suo mondo sarebbe completamente cambiato.
... Sono veramente pronto per questo? si chiese.
Quella domanda gli balenò in mente, inopportuna e molesta, senza volersene andare.
“E sulla base di questi sacri versi…” stava terminando Falias…
Forse non sono davvero pronto pensò il guerriero. Forse sarebbe stato meglio rimandare, o ancora meglio annullare tutto. Dopotutto, cosa gli dava il diritto di brandire la spada in nome di una divinità?
“… giuri tu, Nom Armstrong, di combattere in nome del Signore della Tempesta? Giuri tu di essere sempre pronto a lottare contro i nemici che infestano questo mondo e di proteggere i deboli, nel limite delle tue possibilità di mortale, in nome del Valoroso?”.
Nom sospirò.
Certo che lo sono.
Quelle domande lo avevano tormentato quasi costantemente, e aveva sempre trovato la risposta.
Ciò che gli dava il diritto di affiliarsi ad una divinità, come avrebbe detto Lifaen, era la sua volontà di aiutare gli altri, in primis i suoi amici. Era il suo desiderio di proteggere chi da solo non poteva farlo, chi non aveva mezzi per salvarsi dalle bestie fameliche che venivano fuori dai confini del mondo per bruciare e distruggere. Il suo obbiettivo era salvare delle vite. E lo avrebbe fatto in qualità di servitore di Kord.
Sollevò il capo.
“Lo giuro solennemente.”
La sala era incredibilmente silenziosa, mentre Falias poggiava di piatto la sua lama su entrambe le sue spalle.
“Allora io, Falias Sunrise, nomino te, Nom Armstrong, paladino di Kord, Signore delle Tempeste, dio del Valore; in aggiunta, ti conferisco, com’è mio diritto, il titolo di Uccisore di Demoni, cosicché chiunque ti incontri sappia che tu puoi proteggerlo, e che i tuoi nemici tremino, sapendo chi stanno per affrontare. Ora alzati.”
Nom eseguì il suo ordine. Falias rinfoderò la sua spada e gli porse l’arma che la Carezza dell’Oscurità aveva fatto forgiare per il guerriero.
Nom prese la sua arma con un cenno del capo. Poi sentì le mani del paladino poggiarsi sulle proprie spalle, e sollevò gli occhi per incontrare quelli dell’amico, più contenti di quanto non li avesse mai visti.
Si sorrisero vicendevolmente, poi Falias lo fece voltare, mentre sentiva la voce stentorea di Lord Fyrian dire: “Ecco a voi Nom il Paladino!”.
La folla esplose in grida di acclamazione che il guerriero quasi non sentì.
Sarò la tua spada e il tuo scudo in questa guerra, o Possente.
  
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