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Autore: Amber    19/06/2008    16 recensioni
Salve a tutti! Eccomi di nuovo qui con la terza e ultima parte! No, non è un miraggio, sono proprio io... lo so che è da secoli che non posto e mi dispiace moltissimo, ma questa parte è stata davvero dura da scrivere. Comunque eccomi tornata con altri 29 capitoli pronti per essere pubblicati!! Abbiamo lasciato una situazione abbastanza critica nella seconda parte ricordate? Ebbene, sono passati tre anni, Kagome si è chiusa dentro un guscio di protezione, è diventata fredda e menefreghista continuando però ad andare a scuola e lavorando al pub affiancata da Mikado. Sango e Miroku, in questa parte avrenno un sacco di grattacapi ed enormi problemi... Inuyasha? Beh, lui è di ritorno dall'America... Sposato? Fidanzato? Con una frotta di figli? Tutto da scoprire in quest'ultima parte! Buona lettura a tutti!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Salve a tutti! Rieccomi qua come promesso! Grazie a tutti quelli che mi hanno recensito, non mancherò di rispondere a ognuno di voi!

L’altro giorno sono andata a vedere i quadri di fine anno… ero in una super ansia!! Credevo avessi due debiti… si perché in una avevo circa 5.7 e nell’altra il prof non voleva dirci i voti ç_________ç se ci ripenso mi tremano le gambe! Ma poi… per la mia gioia, per la mia felicità e per tutto il resto… PROMOSSA!! Niente debiti! Che bello, per quest’anno ce l’ho fatta! Ero davvero elettrizzata! Spero che anche voi sia andata bene!

Tornando alla storia, in questo capitolo ritroveremo che fine hanno fatto vecchi amici… curiosi eh? Comunque prima passiamo alle recensioni…

 

smartina86: sono felice che il capitolo ti sia piaciuto, grazie! Effettivamente le vacanze mi sembravano il momento più appropriato per aggiornare, c’è decisamente più tempo! Alla prossima settimana!

 

ka chan: grazie per la tua recensione! Non avrei mollato questa storia per nessuna ragione al mondo, quindi andrò fino alla fine!

 

8Kanemi8: sono contenta che la mia storia ti piaccia tanto! Aggiornerò una volta a settimana quindi non preoccuparti!

 

Kaggi_Inu91: ciao Giulia! Grazie per l’accoglienza! Si, effettivamente anche io sono d’accordo con Kagome… insomma, si sono comportati davvero male con lei non pensi? Sono contenta che il primo capitolo ti abbia tanto entusiasmata! Spero non deluderti nell’andare avanti! A presto!

 

Kagome_chan89: ciao Ilaria! Davvero hai riletto in un fiato le prime due parti! Che coraggio!! Chissà quante falle hai trovato! Comunque stai tranquilla, ricordo benissimo la mail… era davvero stupenda! Ma davvero non pensavi come coppia Mikado/Kagome? Eppure a me sembrava talmente scontata! E poi… davvero hai fatto rilegare la prima parte!?!? Santo cielo, non è mai venuto in mente nemmeno a me!! Quando l’ho letto devo dire che sono rimasta senza parole! Però grazie… insomma… ora si che sono preoccupata di deludere i miei lettori! Argh! Grazie mille davvero! Poi mi dovrai dire com’è la copertina ok? XD Ah, buona fortuna con gli esami, dacci dentro!! Alla prossima settimana!

 

damychan: ciao! Grazie per la recensione! Brutte sorprese? Beh, dipende come le intendi!!

 

chachy: salve!! Oh, non preoccuparti per le recensioni! A me basta che tanta gente legga! Ne sono sempre molto felice! Le tue sono domande veramente interessanti che si svolgeranno nel corso della storia… quindi devi tenere duro e continuare a leggere! Capito? Comunque si, l’incontro è prossimo, non dietro l’angolo, ma prossimo! Grazie di nuovo per i tuoi complimenti! A presto!

 

laretta: grazie per la tua recensione! Vediamo… ai altre… 27 settimane davanti a te dove potrai leggere la mia storia! Non preoccuparti quindi! Alla prossima settimana!!

 

Michiyochan: sono contenta che ti sia piaciuta subito! La reazione di Inuyasha? Eh… eheheheheheheh!! Non posso dirti nulla… ma tra qualche capitoletto… Grazie per la recensione! A presto!

 

pillo: si, sei sveglia, si, non è un sogno, si, sono IO!! XD scherzo… Fare cadere il suo aereo? Umh... ma sai che non ci avevo pensato? Poi potrei… che ne so… fare una specie di LOST con Inuyasha che viene morso da un serpente… un cobra… ah, ho fatto la battuta…. Kagome, la vendetta fatta a persona! Effettivamente un po’ Sango e gli altri se lo meritano… insomma, sono stati davvero crudeli! Per il piano… eh, bisogna aspettare un po’… un tantino… no, decisamente molto! Ma si spiegherà tutto, dopotutto qui si chiude tutta la saga quindi… ma non temere Inuyasha farà… del suo meglio! Eeeeeeeeeeeh… Alla prossima settimana!

 

Bchan: i COBRA? Un gruppo di ricchi ragazzi, alias Inuyasha, Miroku, Koga e Sesshamaru che facevano casino a scuola… Comunque per la questione di Kagome… ecco, penso che lei non abbia potuto comportarsi in modo diverso… è stata comunque tradita da tutti i suoi amici e sentendosi tale non vuole perdonarli… Penso che una Kagome diversa in questa storia non poteva saltare fuori, mi sarebbe risultato difficile farle fare la figura della ragazza comprensiva che perdonava tutti. Ma grazie comunque per la tua recensione e alla prossima!

 

callistas: grazie per la recensione e per i tuoi complimenti! Mi lusingano molto! La storia l’ho appunto finita di scrivere l’altro giorno quindi è totalmente conclusa. Però aggiornerò una volta a settimana, come promesso. Grazie di nuovo e alla prossima!

 

darkfrance: purtroppo ci ho messo molto a causa della scuola, ma soprattutto a causa di alcuni momenti di totale blocco… è stata dura in certi punti, ma non avrei mai mollato! Per i nomi… l’avevo già detto nella seconda parte mi sembra, ma non preoccuparti, non è un problema: ho storpiato un po’ i nomi perché, dopotutto, volevo sentire ancora più mia la storia, anche se i personaggi sono di Rumiko non sono propriamente loro, un po’ OOC lo sono di certo… quindi è solo per questo che quelle due lettere cambiano. Grazie per la recensione e alla prossima settimana!

 

pretty: non preoccuparti per il ritardo! Grazie per la tua recensione, mi piacciono quelle chilometriche XD Eh, dimenticarsi di Inuyasha… e chi ci riesce??? Per la musica… eh… che bel punto di domanda vero? Ma tutto a suo tempo! Alla prossima settimana!

 

Jechan: Jeeeee!! Ciao!! Eh si, ultima parte, fine, the end… in tedesco come si dice??? Effettivamente c’è stato un vero e proprio cambiamento! Ma è interessante anche per quello! Non credi? Grazie per i complimenti! Alla prossima settimana! XD

 

Ecco, dopo aver risposto a tutti, grazie ancora, vi lascio al capitolo! Buona lettura e alla prossima settimana!!

 

***

 

Capitolo 2

La vita lontano

 

Doveva ammettere che era stata dura, maledettamente dura. C’erano stati pianti, urla, cattiverie, frasi sibilline, ma anche baci rubati, abbracci confortanti, sguardi pieni di amore, dita intrecciate, ma ce l’avevano fatta. Erano insieme, da tre anni, e ora che lei era maggiorenne, era libera. Il suono di questa parola era strano, libere significava poter disporre della propria vita, prendere in mano le decisioni, poter finalmente stare con la persona amata, liberi significava non dover più scappare da niente e nessuno.

Dopo Los Angeles le Hawaii.

Lì, li avevano quasi presi, ci era mancato pochissimo. Ricordava ancora l’aeroporto affollato, loro che correvano mano nella mano tra le gente lanciandosi sguardi ansiosi dietro le spalle, il nome della ragazza urlato dai genitori, la minaccia, l’aereo e finalmente salvi. L’ultimo ricordo che aveva dei genitori era all’aeroporto mentre l’aereo si allontanava.

Dopo le Hawaii erano andati a Parigi e lì si erano finalmente sposati. Erano riusciti a coronare il loro sogno.

Ora, da più di un anno dal matrimonio, vicino ad Atene, nella bellissima e soleggiata Grecia, Kikyo guardava il mare azzurro che si estendeva fino all’orizzonte dal balcone della sua camera.

La veste bianca, i piedi nudi, il capello grande che la riparava dal sole, i capelli che ondeggiavano nella lieve brezza, gli occhi limpidi e felici.

La rattristava non poter condividere quella gioia con i suoi genitori e amici, ma non poteva vivere senza Naraku. Mentre poteva fare a meno, anche se con dolore, della sua vita in Giappone, Naraku era la sua aria, il suo ossigeno, la sua oasi dopo il deserto. Forse se i suoi genitori avessero accettato le sue decisioni, forse sarebbe tornata, ma mai lo avrebbe abbandonato perché anche lui aveva bisogno di lei e la ragazza lo sapeva benissimo.

Naraku le cinse dolcemente le spalle da dietro e lei si appoggiò a lui con un sorriso rilassato sulle labbra

-Sei tornato presto- commentò

-Mh, non mi andava di stare alla riunione, li ho piantati con una scusa- commentò posando la mano sul ventre della donna

-Questa mattina si è mosso, sai?- Naraku la fece voltare e si guardarono negli occhi. L’uomo le sfiorò le labbra e lei gli cinse la vita con le braccia

-Sei stanca?- domandò lui

-Un po’, ma sono più che altro spossata- mormorò

-Perché non vai un po’ a dormire?-

-No, preferisco stare con te-

-Allora andiamo a dormire insieme ti va?-

-MAMMA!!! PAPA’!!!!!!!- Due uragani afferrarono le gambe dei genitori che li guardarono sorridendo –In baccio!!! BACCIO BACCIO BACCIO!!!!-

-Isha! Lain! Eccoli i miei due angioletti!!-

-PAPA’ PAPA’!!!! ANOLETTI!!!-

-MAMMA!! IN BACCIO!!!!- gridarono le due bambine guardando i genitori con i grandi occhi scuri e con un sorrisetto che la diceva lunga. Kikyo prese Isha e Naraku Lain. Le due gemelle risero felici

-Mamma!! Paggia paggia PAGGIA!!!!- esclamò Isha iniziando a dimenarsi tra le braccia della madre. Kikyo sorrise

-Tesoro, credo che il riposino lo faremo più tardi, tua figlia vuole andare in spiaggia-

-Amore mio, tua figlia vuole andare in spiaggia con te- precisò Naraku impallidendo un poco. Kikyo lo guardò con un sorrisetto poi guardò le bambine seriamente

-Isha, Lain, è vero che volete fare il bagno anche con il papà?-

-SIIII!!! CON PAPA’!!!!- gridarono. Kikyo sorrise al marito vittoriosa

-Visto tesoro? Le bambine vogliono fare il bagno soprattutto con te! Su bambine che ci andiamo a mettere il costume- disse

-Io non ho sentito la parola “soprattutto”!!!- esclamò Naraku seguendo la donna all’interno della villa

-COTTUME COTTUME!!! QUELLO BLU BLU BLU!!!- urlò Lain tra le braccia del padre iniziando a tirargli i capelli

-NO! QUELLO VEDDE!!!-

-Allora sia quello verde che quello blu, va bene?-

-Poi prendiamo secchielli e palette e formine, così giochiamo tutti insieme- decise Kikyo

-SI!! MAMMA! PAPA’!!! ANCHE MIMI! ANCHE MIMI!!!- gridò Isha iniziando a saltare sul letto appena la madre la lasciò, al gioco si unì presto anche Lain con Mimi, la gattina bianca di casa

-Bambine, lo sapete che Mimi odia l’acqua- disse Naraku prendendo dal cassettone i due costumini

-Su, state buone che vi cambio, Dio mio, si vede che hanno due anni!-

-E presto ci sarà il terzo amore mio- Kikyo lo guardò e gli sorrise. L’uomo le baciò i capelli e lei intrecciò le mani con le sue

-Si, saremo tutti e cinque-

-Pensa, altri due gemelli maschi!!- esclamò lui con gli occhi che brillavano. Kikyo rabbrividì

-ALTLI DUE FLATELLINI!?!?!?! GIOCHIAMO!!!-

-ALTLI DUE, ALTLI DUE!!!-

-Visto, ne sono entusiaste!- esclamò Naraku indicando le due bambine che stavano fissando incuriosite le calze cercando di capire come toglierle senza strappare nulla

-Sarà solo uno, sarà maschio- disse Kikyo guardando il coniuge

-Ne sei certa?-

-Assolutamente si! Non sbaglio mai io!-

-E’ uno dei motivi principali per cui ti amo Kikyo- disse Naraku. La donna arrossì leggermente e lui rise –È così strano detto da me?-

-Beh… un pochino… E’ come se lo dicesse Inuyasha!- esclamò ma il suo viso si fece subito malinconico. Naraku sospirò e l’abbracciò

-Ti manca, vero?-

-Un po’- disse –Ma mi mancano tutti- Gli cinse la vita con le braccia –Ma non vivrei senza di te-

-Lo so amore mio-

-Naraku? Ti amo- Lui sorrise e la guardò

-Io molto, molto di più-

-Mh, dubito, sai?-

-Ah, non credere che il mio amore sia minore del tuo-

-Ma se non erro tre anni fa volevi che andassi a casa- commentò lei di sottecchi incrociando le braccia al petto. Lui fece un sorriso tirato

-Beh, ma quella è un'altra storia, acqua passata!-

-Fatto sta che volevi che io tornassi in Giappone-

-Non dovevamo andare in spiaggia?- chiese lui velocemente e guardò le bambine –Oh- Kikyo guardò le figlie e si portò le mani sugli occhi

-No, non l’ho visto- disse

-Credo che nessuno dei due abbia le allucinazioni sai?-

Isha e Lain sorrisero e si guardarono ridendo. Il viso tutto sporco di tempera colorata di blu risaltava sulla carnagione chiara e con il letto intorno a loro dove l’impronta di mani e piedi spiccava nitida.

 

Kagome non poteva credere ai suoi occhi quella mattina. Scese dalla bilancia e guardò se era regolata poi ci risalì. A 15 anni era 53Kg, a 19 era 48Kg!!! No, doveva esserci un errore! È vero, non si curava più di tanto se era carne di manzo o di maiale, ma per la miseria! In tre anni era dimagrita di 5Kg e si era alzata in altezza!

Kagome si portò una mano sulla fronte scioccata

-Da oggi, gelato!- Kagome si vestì in fretta e furia poi scese in cucina dove si preparò un caffè

-Buon giorno tesoro-

-Mamma-

-Vai a scuola in macchina?- chiese la donna guardando la figlia

-Si, ora ho la patente- disse la ragazza facendo scivolare il liquido nero dentro una tazzina

-Stai attenta, mi raccomando, e vai piano!- Kagome la guardò irritata e si alzò di scatto dalla sedia

-Vado- decise prendendo la cartella

-Ma non hai bevuto il tuo caffè!- esclamò la madre stupita

-Non ne ho voglia- disse la ragazza sorpassandola e uscendo di casa con la cartella sulle spalle. Ma la credeva ancora una bambina per dirle certe cose!?

Stai attenta, comportati bene…

Kagome non aveva fatto che pochi metri da casa Higarashi con le chiavi della macchina in mano, che un ragazzo le si parò davanti.

Gli occhi intensi blu, il codino impeccabile il portamento fiero. Kagome non aveva di certo bisogno di un altro indizio per capire che il ragazzo in questione era Miroku Kazana, ex amico, amico di Lui, ragazzo di Sango… insomma, Miroku. Era cambiato, sembrava più alto, i lineamenti più maturi, un uomo.

-Ciao Kagome, è da un po’ che non ci vediamo- disse sorridendo leggermente. Kagome fece un sorriso tirato

“Mai abbastanza” –Kazana, che piacere, cosa vuoi?- chiese lei. Ci si dovrebbe stupire del fatto, che il nome di una persona disprezzata, risulti tagliente e gelido sulle labbra –Vado di fretta quindi datti una mossa, ok?- Miroku mosse la mano infastidito

-Immaginavo questa tua risposta tagliente, ma aspetta un minuto prima di andartene, è importante- La ragazza incrociò le braccia al petto nervosa

-Sono tutt’orecchi!-

-Senti, ti risparmierò i convenevoli, visto che da qualche tempo non sopporti la vista di me, Sango, Rin e Koga-

-Da qualche tempo!?-

-Comunque, Sango mi ha informato che ti ha detto di Inuyasha, è vero?- chiese senza badare più di tanto al suo intervento

Secchiata d’acqua gelida. Di nuovo.

Era una tortura!

Perché dovevano menzionarlo perennemente? Non potevano semplicemente dire “Lui” invece che il nome!? Era così difficile? Perché in meno di due giorni quella parola era stata ripetuta già così tanto rispetto a tre anni??

Forse qualcuno lassù voleva proprio vederla andare di matto! Era così divertente vedere una povera ragazza tirarsi i capelli e urlare di frustrazione?? Se si bene! Lo faceva subito, ma dopo potevano, per piacere, piantarla di farla soffrire così?

Forse era meglio trasferirsi in Alaska! Il Suo nome l’avrebbe seguita pure lì?? Ah, probabilmente si… dopotutto lui era un erede no?? Chi non avrebbe parlato del giovane e nuovo promettente capo dell’azienda Kujimawa?

Forse però, in quei paesini indigeni arretrati dove non esisteva la televisione, forse lì nessuno avrebbe rotto le scatole! Se non c’era campo per i cellulari poi era il paradiso! Giusto, non ci aveva pensato!

Nascose il tremito leggero della mani dietro la schiena e distolse lo sguardo

-Si, mi ha accennato qualche cosa, ma mi sembrava di avere chiarito che la cosa non mi tocca minimamente. Se era tutto quello che dovevi dirmi- Kagome cercò di allontanarsi ma lui la fermò facendo un passo avanti

-Aspetta! Mi chiedevo, beh, mi chiedevo se sapevi proprio tutto, se Sango ti ha aggiornato di quello che è successo a New York!- La ragazza lo guardò freddamente.

Forse se glielo ripeteva più piano e scandito avrebbe capito il ritornello che si ripeteva da tre lunghi anni

-Kazana, la frase “Non mi interessa minimamente” riesci a comprenderla fino in fondo? Vuoi l’analisi logica per caso? Ti facevo più intelligente di altri, mi deludi- Miroku alzò il sopracciglio

-Oh, scusami tanto se ho deluso le tue aspettative- Kagome fece un sorriso di scherno –Comunque ti volevo semplicemente dire che tornerà tra breve, probabilmente meno di un mese-

Lo stomaco di Kagome bruciò e fece un salto nel vuoto che le fece venire le vertigini.

Meno di un mese? Com’era possibile? Era troppo presto! Davvero troppo presto!

Perché non si erano tenuti per loro certe cose? Non le voleva sapere! Voleva vivere la sua vita!

-Ottimo-

-Perfetto. Buona scuola- Kagome non lo degnò di uno sguardo e se ne andò veloce mettendo le chiavi nella borsa con un gesto secco della mano. Perché non aveva preso quel maledetto caffè??

 

Quando la mattina arrivava a scuola, Kagome veniva sempre accolta da un silenzio opprimente. Anni prima, quando arrivava in ritardo, la scuola era gremita di ragazzi urlanti che trovava odiosi, ma il silenzio era decisamente peggio.

La mattina sgattaiolava via di casa prima, per non doversi subire la madre e il fratello, ma visto che non sapeva dove andare per aspettare l’inizio delle lezioni, andava in classe e attendeva.

Tutte le mattine.

Quando arrivava l’Estate però era peggio.

La mattina era lunga e pesante, il pomeriggio uno stress continuo, solo la sera era liberatoria. Cantando, incontrandosi con Mikado, uscendo le sere libere con Sakura… Stava pensando quell’Estate di trovarsi un lavoretto per la mattina e il pomeriggio, almeno si sarebbe tenuta impegnata!

Kagome aprì tutte le finestre e si sedette al suo posto ascoltando i rumori della mattina chiudendo gli occhi.

I rumori delle auto, un vociare lontano, gli uccellini che si davano il buon giorno. Ah, loro si che non avevano preoccupazioni!! Pensavano solo a poche cose loro: il cibo, come riprodursi, le uova e stare attenti a non essere mangiati! Comodo!

Kagome aprì la cartella e tirò fuori un piccolo quaderno blu, prese una biro e sfogliò le pagine distrattamente. Pagine e pagine riempite di pensieri, di parole, di sentimenti, di lacrime trattenute e mai versate…

La ragazza guardò il cielo dove qualche nuvola bianca passava colpita dai tenui raggi solari. Restò così per lungo tempo, senza accorgersi delle persone che cominciavano a entrare dal cancello, dei compagni che entravano nella classe. Kagome guardò la prof di Storia entrare e fare l’appello per poi iniziare la lezione

-Kagome? Stai bene? Sei un po’ pallida- sussurrò la compagna di banco

-Sto bene- rispose

 

Caro Diario,

un altro giorno è cominciato. E come ogni giorno, il silenzio dentro di me mi sopprime… Hai mai pensato di fermare il tempo? Il vociare insistente, la mandria impazzita, le domande, tutto? Io si.

Lo sto pensando ora mentre la voce della prof mi sfonda le orecchie, mentre i pensieri volano verso questa mattina, mentre vorrei essere stesa da qualche parte, in silenzio, tornando ai giorni dove ero Kagome&Inuyasha.

Quando la mattina mi svegliavo e pensavo a lui, quando a scuola lo vedevo e parlavo con lui, quando il pomeriggio uscivamo e mi baciava, quando la sera dopo il lavoro correvo da lui, quando facevamo l’amore e quando la sera mi addormentavo pensando a lui…

Ora la mattina mi sveglio e mi chiedo “È oggi che si sposa?”, ora a scuola non vedo l’ora che finisca…

Vorrei tornare dove non mi è consentito andare, vorrei tornare nel passato, vorrei non essere mai uscita di casa quel maledetto giorno!

Ho un nuovo taglio, una moda diversa, una camera diversa, un nuovo ragazzo, una nuova classe… eppure mi sento vuota, persa, senza più una ragione di vita…

Perché è successo?? Non potevo semplicemente continuare la mia vita da adolescente?? Perché ho voluto puntare così in alto?

Miroku ha detto un mese, meno di un mese, ma riuscirò a reggere lo stress? A non fuggire via, lontano?

E se lo vedrò, cosa farò? Come mi comporterò? Perché non ho lasciato che Miroku finisse di parlare?? Sono una maledetta bugiarda! Non è vero che non mi interessa se lui si è sposato, non è vero che non mi interessa che torna! Non è vero!!!

La mia anima divisa urla, come sempre, senza smettere mai, vorrebbe farsi sentire, ma se lo faccio tutto quello che ho costruito cadrà e non voglio! Non devo! Devo continuare ad assopire e fingere!

Papà, se tu fossi qui, vicino a me, che consiglio mi daresti? Cosa devo fare?

Ma non ci sei, non sei qui con me e l’unica persona che ora vorrei accanto, che mi potrebbe aiutare è lontano miglia e miglia da me.

Tom, se potessi sentire la tua voce un solo istante ti accorgeresti di come sto? Correresti da me come hai fatto tre anni fa?

Tom, aiutami…

 

Non riusciva a scrivere una lettera, per il semplice motivo che non c’erano parole per dire quello che stava succedendo. Più volte si era alzata in piena notte imponendosi di scrivere qualche cosa, qualsiasi cosa, ma la sua mente era vuota, completamente. Mikado aveva avvertito sin da subito un comportamento diverso dal solito, ma lei lo aveva scansato dicendo che la scuola era faticosa. Era così certo, ma non credeva che ci fosse cascato in pieno.

Comunque, aveva imparato a reprimere quei sentimenti fastidiosi concentrandosi ancora di più in altro e cercando di pensare a Sango e Miroku sempre meno, certo, vedere in classe l’ex amica non l’aiutava di certo, ma evitava accuratamente di guardare da quella parte anche se avvertiva il suo sguardo su di se.

Kagome scosse il capo e si fermò davanti ad una vetrina osservando un completo bianco. Il cellulare squillò e la ragazza rispose mentre le note di Whenever You Will Go riempivano l’aria e tornò a camminare tranquilla

-Pronto?-

-Salve Kagome! Come te la passi??- La ragazza si fermò e sorrise raggiante

-Tom!! Come va?? Ti pensavo proprio oggi sai?-

-Ne sono onorato mia donzella! Comunque volevo avvertirti che tra qualche giorno io, la mia consorte e il piccolo macho verremo in Giappone!!-

-Che bello Tom!! Sono felicissima per la notizia!! Allora Eve sta bene, vero??- chiese preoccupata.

Durante il parto di qualche mese prima, c’erano state delle complicazioni improvvise e c’era voluto un intervento immediato dei medici per salvare la vita a Eve e al piccolo Jhonny

-Si, ora sta molto meglio, per fortuna si è rimessa in fretta-

-Hai ragione Tom, sono molto felice per voi-

-Tu Kagome, come stai?-

La giovane guardò il suo riflesso nella vetrina e si contemplò

-Dici… fisicamente o in generale?-

-In generale Kagome ovviamente!-

-Non male- disse incerta. Era giusto dirgli quello che aveva scoperto su di Lui? Forse ora aveva troppo in testa, con Eve e il bambino…

-È ironico o è la verità?- chiese lui. Kagome sospirò –Ecco, lo sapevo! Cos’è successo?-

-Beh… ho scoperto da Sango e… Miroku che… Inuyasha tornerà prima del… che probabilmente tornerà prima della fine del mese-

-COME!?-

-Già- La giovane lo sentì borbottare tra se per poi riprendere il controllo

-Beh Kagome… lo sapevi che prima o poi…-

-Si che lo sapevo! Cosa credi!?!?- esplose la ragazza –Credete che mi sia dimenticata del fatto che tornava!? Beh, NO! Ed è questa la cosa che mi manda in bestia! ACCIDENTI!! È passato un sacco di tempo e ce l’ho sempre in testa!! Potrei sapere perché sono così stupida!?-

-Kagome…-

-No, Tom, no. Non dire niente, ti prego-

-Kagome, io so benissimo quanto per te è doloroso…-

“No che non lo sai”

-… però, non puoi fartene una colpa, non puoi punirti in eterno-

-Lo so benissimo-

-Lascialo perdere ok? E comunque tra poco sarò lì con te, e ci sarà anche Eve-

-Così quando arriverete mi spupazzerò il tuo adorato bimbo, ok?-

-Senza esagerare-

-Ma certo! Senza esagerare, ovviamente!!- esclamò lei

-Ok, allora a prestissimo!-

-Certo, ciao Tom!-

-Ciao giovincella!!- Kagome ascoltò il telefono muto

-Come posso lasciare perdere se non l’ho dimenticato?- mormorò chiudendo il cellulare e rimettendolo nella borsa –Al massimo posso ignorarlo! Ah, ora si che comprendo Sakura, il fan club e tutte le altre, accidenti!- sbuffò e riprese a camminare velocemente.

  
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