- Tu.. tu che cosa?! -
Ginny spalancò gli occhi, incredula, mentre gli altri li
guardavano completamente confusi: ma di che stavano parlando? - Ragazzi, forse dovreste spiegarlo anche a noi.. - disse Theo,
guardando prima lei, poi Harry. Ginny sospirò: - Sì.. è meglio che sappiate tutto dal
principio.. - mormorò, e così raccontò loro della doppia scommessa e di ciò che
era successo tra Draco ed Hermione. - Il fatto è che Daphne non doveva venire a conoscenza della scommessa, Harry! Perchè
cavolo gliel'hai detto?? - aggiunse la ragazza, infuriata. Harry evitò il suo sguardo: - Mi dispiace, non sapevo quale
fosse il suo scopo! - esclamò, sulla difensiva - E' venuta da me perchè.. il
fatto è che lei.. - - Lei sapeva della scommessa tra Draco e Blaise, non è
vero? - lo interruppe Pansy, mentre il ragazzo, sbalordito, annuiva. La Serpeverde guardò i presenti: - Una mattina, all'inizio della
scuola, Daphne è entrata nel dormitorio femminile, tutta contenta; quando le ho
chiesto cos'avesse, lei mi ha risposto che aveva appreso dai ragazzi una bella
notizia, per questo era così felice. All'epoca non ho dato molto peso alla cosa,
conoscendo Daphne poteva trattarsi di qualunque cosa.. ma adesso mi sembra
plausibile che avesse ascoltato il loro discorso, e avesse scoperto la loro
scommessa. - raccontò. - Ma a che scopo andare da Harry per parlargliene? - chiese
Lavanda. Ginny guardò Harry: - Cosa ti ha detto lei,
precisamente? - gli chiese. Il ragazzo riflettè, poi rispose: - Mi ha detto che sapeva cosa
stavano tramando Blaise e Draco alle spalle di Hermione.. mi ha detto che c'era
una scommessa in ballo, e che Draco voleva vincerla.. ma quando è venuta a
parlarmi, Hermione l'aveva già scoperto.. così le ho detto che la sua
informazione ormai non valeva più nulla, perchè tanto la verità era già venuta
fuori. E ho aggiunto che, in ogni caso, non erano gli unici ad aver
scommesso.. so che non avrei dovuto lasciarmelo scappare! - aggiunse, cogliendo
lo sguardo di Ginny - Ma Daphne mi disse che era stato Draco in persona a
parlargliene, altrimenti come avrebbe potuto saperlo? Non immaginavo che avesse
ascoltato la loro conversazione, soprattutto perchè, senza offesa ragazzi, -
disse poi, guardando Pansy e Theo - i Serpeverde non sono
esattamente famosi per la loro discrezione. Così le ho detto tutto.
- - E quando Hermione ha lasciato Blaise.. - proseguì
Ron. - Daphne ne ha approfittato per colpire. - concluse Pansy per
lui. Lavanda si accigliò: - Ma come faceva a sapere che le cose
sarebbero andate proprio in questo modo? Voglio dire, e se Hermione e Ginny non
avessero scommesso? - chiese. La grifona rimase per qualche istante pensierosa, poi alzò lo
sguardo sugli altri: - Forse non era questo il suo piano originale.. può darsi
che, all'inizio, il suo intento fosse quello di dire ad Harry della scommessa,
cosicchè lui lo dicesse ad Hermione, la quale avrebbe di conseguenza
lasciato Draco. - ipotizzò - Quando però Harry le ha detto che
Hermione aveva già scoperto la verità, Daphne si è trovata in difficoltà:
come separarli? Ma poi, la fortuna le ha permesso, tramite Harry, di scoprire
che anche io e Hermione avevamo fatto una scommessa. - proseguì - A quel punto,
doveva solo capire come sfruttare quell'informazione a suo
vantaggio: e cosa c'è di meglio di un ragazzo ferito e mollato, per attuare
la propria vendetta? Daphne sapeva come farli lasciare, sfruttando
l'informazione di Harry e distorcendola a suo vantaggio.. e si è servita di
Blaise per riuscire nel suo intento. - concluse. - Che.. che.. - balbettò Ron, incapace di trovare un aggettivo
adatto. - E' una Serpeverde DOC, Weasley, che ti aspettavi? - disse
Theo, scuotendo la testa. - D'accordo. - disse Lavanda - Ora sappiamo come ha fatto Daphne
a farli separare.. ma che mi dite del fatto che Draco si è messo con lei, e
Hermione con Blaise? Non ha senso, si comportano come se fossero tutti amici,
come se.. - - .. come se tutto questo non fosse mai successo.. - mormorò
Harry, mentre gli occhi gli si illuminavano: - Deve aver fatto loro un
Incantesimo di memoria! - esclamò. - Un Oblivion.. sì, è possibile.. stregare le loro
menti, e stravolgere la loro realtà.. - disse Pansy, riflettendo - In fondo loro
non si ricordano nulla di ciò che è successo, e solo un Incantesimo può spiegare
il loro comportamento. - - Beh, ma allora perchè non ne parliamo con Zabini? - disse Ron
- Se era d'accordo con la Greengrass, saprà di sicuro cos'ha fatto a Malfoy
e Hermione! - Theo scosse la testa: - Conosco Blaise da una vita, e so
che lui non riuscirebbe a guardare Draco negli occhi, sapendo che gli
è stato fatto un Incantesimo. - affermò, risoluto. - Pensi che Daphne abbia stregato anche lui? - gli chiese
Ginny. Il ragazzo alzò le spalle: - E' plausibile.. magari Blaise si
era pentito, e Daphne ha pensato di incantare anche lui, per evitare che i
rimorsi lo spingessero a rimettere le cose a posto. - ipotizzò. - Va bene, ma adesso che facciamo? - chiese Lavanda, guardando
gli altri. Luna, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, sorrise:
- Facciamo tornar loro la memoria. - annunciò candidamente. I presenti si volsero verso di lei, fissandola: - E come pensi
di fare? - le chiese Pansy, scettica. La Corvonero riflettè,
poi sorrise di nuovo: - Se Daphne ha davvero usato l'Oblivion su di loro,
l'unico modo per guarirli è costringere il loro cervello a ricordare;
potremmo usare i ricordi che noi abbiamo di loro, considerando anche che
l'Incantesimo non è stato effettuato da una strega molto potente.. ma temo che
ciò non basterebbe. Perciò, credo che l'unica possibilità che
abbiamo è far sì che siano loro stessi a ricordare, mettendoli di fronte a
situazioni che loro hanno già vissuto. - Harry fissò Luna stupito, poi le sorrise: ecco ciò che
amava di lei. Sembrava perennemente sulle nuvole, persa in un mondo tutto suo..
e poi, all'improvviso, la sua voce dava suono ai suoi pensieri, e
proponeva soluzioni concrete, in grado di risolvere le situazioni più
difficili. Era unica. - Mi sembra una buona idea. - disse Ginny, annuendo -
Dobbiamo farli rivivere i momenti che hanno passato insieme. - - Pansy, tu devi tenere d'occhio Daphne: dobbiamo capire
se inizia a sospettare qualcosa. - disse Harry, serio - Tu invece, Theo,
stai vicino a Draco e Blaise, controlla ogni loro movimento. - aggiunse, e
i due annuirono. - Ginny - disse poi - Tu sei la migliore amica di
Hermione. Stalle vicina, cerca di capire se ricorda qualcosa. Non abbiamo
molto tempo, ogni minuto che passa l'Incantesimo di memoria si rafforza.
Diamoci da fare! - *** - Hermione! - La ragazza si volse, e sorrise: - Ehi Ginny! - la
salutò allegramente. - Dove stai andando? - le chiese l'amica. Hermione indicò il libro che teneva in mano: - Devo
restituirlo a Madame Pince, e pensavo di prenderne un altro da leggere
mentre Blaise segue l'allenamento dei Serpeverde. - rispose. - Vai a vedere l'allenamento dei Serpeverde?
- chiese Ginny, stupita. L'amica avvampò: - Beh, sì.. in teoria non
potrei, visto che sono una Grifondoro.. ma Blaise non si è mai perso un
allenamento, e visto che sono la sua ragazza, Draco ha deciso che
posso stare con lui anche quando la sua squadra si allena.. per questo mi
porto un libro, sai che gli allenamenti di Quidditch mi annoiano. - le
spiegò, un pò in imbarazzo. Ginny annuì, sentendo una fitta al cuore: se solo
l'amica avesse ricordato.. - Beh, adesso vado, altrimenti finisce che faccio
tardi.. a dopo! - la salutò Hermione, allontanandosi; la ragazza fece
qualche passo, poi barcollò, e dovette appoggiarsi al muro per
non cadere. L'amica, che l'aveva seguita con lo sguardo, le fu
subito accanto: - Hermione, stai bene? - le chiese preoccupata. La grifona annuì, pallida: - Sì.. sì, sto bene..
di nuovo questi stupidi capogiri.. sono un paio di giorni
che mi vengono.. - mormorò, rimettendosi dritta - Ma durano solo
un paio di secondi, nulla di cui preoccuparsi. - aggiunse, per
rassicurare Ginny - Tranquilla, tutto a posto. Ci vediamo dopo.. - la salutò,
ancora pallida. Ginny la guardò finchè non la vide voltare l'angolo, poi
si morse un labbro, e si diresse spedita da Harry: quei capogiri dovevano per
forza avere a che fare con l'Incantesimo di Daphne. *** - Ne sei certa, Ginny? - le chiese Harry, serio come non
mai. La ragazza annuì: - Assolutamente. Hermione ha detto che
le sono venuti da un paio di giorni, guarda caso da quando ha iniziato
a comportarsi in modo strano. - - Pensate che possa essere un
effetto collaterale dell'Oblivion? - chiese loro Theo. Harry, dopo essere stato informato da Ginny, aveva
mandato un gufo a Theodore, dicendogli di farsi trovare in biblioteca, luogo
dove nessuno li avrebbe disturbati. - E' possibile. - disse il Grifondoro - Theo, tu e Pansy
dovete cercare di scoprire se anche Blaise e Draco hanno gli stessi sintomi di
Hermione. Se sono davvero causati dall'Incantesimo di memoria,
dovrebbero averli tutti e tre. - Il ragazzo annuì, uscendo rapidamente dalla
biblioteca. - Harry, pensi che riusciremo ad aiutarli? - chiese
Ginny, dando voce alla sua preoccupazione. Lui le sorrise, accarezzandole una guancia:
- Sì, Ginny. Ce la faremo, vedrai. - *** - Ragazzi, guardate qua. - I Grifondoro erano a cena, quando un
biglietto comparve misteriosamente di fronte ad Harry: in esso,
con una calligrafia spigolosa ed affrettata, si leggeva: Hanno gli stessi
sintomi, tutti e tre. La causa è
sicuramente l'Oblivion. Attendiamo tue istruzioni per procedere. T. e P. - Allora è per l'Incantesimo di
memoria che hanno quei capogiri.. pensi che possa essere una parte della loro
mente che tenta di ricordare? - chiese Ron all'amico. Il ragazzo annuì: - E' possibile, sì. -
rispose, facendo un cenno del capo a Theo e Pansy, al tavolo dei Serpeverde, per
ringraziarli. - E adesso che si fa? - chiese Lavanda,
fissando Hermione che, ignara di tutto, chiacchierava con Seamus. - Harry? - disse Ginny, e il ragazzo si
trovò addosso gli occhi dei tre amici. - Perchè state guardando tutti me? - chiese,
confuso. Lavanda gli sorrise: - Perchè sei tu il capo,
mi sembra ovvio.. anche Nott e la Parkinson aspettano che sia tu a dirgli
cosa fare. - gli spiegò. Harry abbassò lo sguardo, rileggendo il
biglietto che sringeva tra le dita: in effetti, i due Serpeverde avevano scritto
chiaramente che attendevano sue istruzioni.. ma perchè lui? Perchè non
Ginny? In fondo, se non fosse stato per lui, tutto questo non sarebbe successo..
Daphne non avrebbe saputo della scommessa tra Hermione e Ginny, e non avrebbe
potuto attuare il suo piano; quindi, perchè lo trattavano tutti come se fosse il
capo? - Sei tu il leader del gruppo, amico. - gli
disse Ron, quasi intuendo i suoi pensieri - Non ci puoi fare niente, è così e
basta. Hai la stoffa del capo, di quello che prende le decisioni.. persino i
Serpeverde l'hanno capito. - aggiunse, con un sorriso - Si fidano di te, e anche
noi. Perciò, dicci solo che dobbiamo fare. - Il ragazzo respirò profondamente, poi annuì: -
D'accordo. Ecco il piano: Ginny, com'è cominciata tra Draco ed Hermione? - Lei riflettè qualche secondo: - Era mattina,
eravamo qui in Sala Grande, e stavamo facendo colazione.. ad un certo punto,
Hermione si è alzata ed è uscita. Draco l'ha seguita, e si sono parlati. - disse
poi. - Ne sei certa? - le chiese Harry: era
importante che il momento fosse rivissuto esattamente. - Assolutamente! - esclamò la ragazza -
Hermione mi disse che si era fermata a prendere una boccata d'aria davanti
all'aula di Storia della Magia. - aggiunse. Harry annuì: - Bene, allora dobbiamo fare in modo che ci vada, e
che Draco la segua. - Detto questo, inviò un bigliettino a Pansy e Theo; i due,
apertolo, lessero con la grafia tonda e frettolosa di Harry: Appena Hermione si alza, Draco deve
seguirla. Ditegli quello che volete, ma fate in modo
che lui la segua: è importantissimo. H. P.S.(Grazie per la fiducia) Pansy alzò lo sguardo su di lui, e gli strizzò l'occhio: buffo
come, dopo anni passati ad odiare i Grifondoro, avesse scoperto che non erano
affatto male. Ginny, intanto, aveva tenuto d'occhio Hermione, la quale,
all'improvviso, si era fatta pallida: doveva essere uno di quei capogiri..
doveva approfittarne. - Hermione, hai di nuovo male alla testa? - le chiese, premurosa,
e la grifona annuì. - Perchè non esci e non vai a prenderti una boccata d'aria? Vai a
sgranchirti le gambe, magari ti fa bene.. - le propose con noncuranza - E
magari, già che ci sei, potresti dare un'occhiata nei pressi dell'aula di Storia
della Magia.. - aggiunse con indifferenza. La ragazza si accigliò: - Come mai? Ci sono problemi? - Ginny alzò le spalle: - Ho sentito che c'era stato un pò di
casino, e visto che sei Caposcuola, magari potevi dare un'occhiata, se te la
senti.. - le disse, incrociando le dita. Hermione annuì: - Ma certo, ci vado subito. - rispose, alzandosi e
uscendo dalla Sala Grande. Harry sorrise a Ginny, soddisfatto, e fece cenno a Theo: era il
momento di procedere. Il ragazzo annuì, e si sporse verso Draco, seduto accanto a lui: -
Ehi, hai visto? La Granger se n'è andata.. - osservò, simulando
indifferenza. Draco diede uno sguardo al tavolo dei Grifondoro, ed annuì: -
Sì, e allora? - gli chiese. - Ha litigato con Blaise? - chiese Theo a sua volta. Il ragazzo alzò le spalle: - Non ne ho idea, perchè? - - Niente, così.. ma sei il suo migliore amico, credevo lo
sapessi.. - disse, mentre Draco fissava Blaise per capire se c'era qualcosa che
non andava. - Magari dovresti andare da lei.. - gli suggerì, e il ragazzo si
accigliò. - Perchè? Non sono io il suo ragazzo, non può andarci Blaise?
- Theo scosse la testa: - Beh, se hanno litigato no.. conosci
Blaise, è testardo.. e la Granger più di lui.. ma visto che sei suo amico..
- Draco sbuffò: - Ho capito, ho capito. Vado a vedere cos'è
successo. - sbottò a denti stretti; doveva anche fare da balia alla Granger,
poteva andare peggio di così? *** Hermione ripose la bacchetta: era tutto a posto, sia il corridoio
che l'aula erano in perfetto ordine; può darsi che Ginny si fosse sbagliata. La ragazza si appoggiò al muro, lo sguardo rivolto verso l'alto:
quei capogiri la stavano facendo impazzire.. la cosa strana era che erano
cominciati da quella sera in cui si era ritrovata fuori con Blaise, Draco e
Daphne, almeno per quanto si ricordava.. Già, per quanto si ricordava. Stranamente, il resto dell'anno era
come avvolto da una fitta nebbia, che non sembrava volersi diradare..
evidentemente, era troppo stressata. - Granger, tutto a posto? - Hermione si volse, e guardò Draco negli occhi: un capogiro, più
intenso degli altri, la fece crollare a terra. *- Granger. - Il suo cognome, soffiato con sensualità, la fece
sobbalzare: Draco Malfoy la osservava a pochi centimetri di distanza. - Ma.. Malfoy? Che ci fai qui? - gli chiese lei, rendendosi
subito conto che quello non era certo un comportamento da tenere quando si
voleva sedurre qualcuno. Cosa le aveva detto Ginny a proposito? Ah, sì! Sii
sicura di te stessa, e bisbiglia: otterrai un perfetto effetto da gatta
morta! - Mi hai seguita? - bisbigliò la ragazza, cercando di
adottare un tono sensuale. Draco alzò un sopracciglio: - Perchè bisbligli? Ti è scesa
la voce per caso? - Hermione roteò gli occhi, rassegnata: - No niente,
lascia stare. - gli disse, questa volta a volume normale. - Come mai non sei in Sala Grande? - le chiese ancora
il ragazzo, mentre Hermione faceva di tutto per non guardarlo in
faccia. - Così.. - commentò lei, alzando le spalle - Volevo stare
da sola. - Draco decise di arrivare subito al sodo:
- Granger, vuoi uscire con me? - - Cosa?!? - Avrebbe dovuto pulirsi le orecchie più a fondo: con tutta
probabilità, aveva del cerume che le impediva di sentire correttamente. - Ti ho chiesto - ripetè il ragazzo con un ghigno - Se ti
va di uscire con me. - Okay, forse il cerume non c'entrava. - Tu vuoi.. tu vuoi uscire.. con.. me? - chiese ancora la
ragazza, per essere sicura di aver afferrato per bene il concetto, e Malfoy
annuì.* Hermione si portò una mano alla fronte, mentre gli occhi,
lentamente, si riaprivano; seppur in modo sfocato, il suo sguardo percepì la
presenza di Malfoy, a terra. - Cosa.. - mormorò lui, ma la voce sembrava essergli
scivolata via; si avvicinò alla Granger, nonostante il dolore atroce alla testa,
e le mise una mano sulla spalla - Stai.. stai bene? - le chiese, a
fatica. La ragazza alzò lo sguardo, e i suoi occhi si fusero con quelli
di lui: che cos'era quella specie di visione che aveva avuto? Era successo anche
a lui? Sembrava così.. così reale.. - L'hai.. l'hai vista anche.. anche tu? - gli chiese lei in un
soffio. Draco accantonò l'ipotesi di mentire: erano tutti e due a
terra, e tutti e due si tenevano la fronte con la mano.. negare sarebbe stato
inutile; lentamente, annuì. Hermione tentò di rimettersi in piedi, senza riuscirci: - Co..
cos'era? - Il ragazzo scosse la testa: non lo sapeva, sembrava una specie
di flash, o una sorta di allucinazione.. eppure, di questo era sicuro, si
trattava di qualcosa che era realmente successo. Era troppo vivo, troppo reale..
per quanto sembrasse assurdo, lui e la Granger insieme era quasi un sacrilegio,
non poteva essere un sogno. - Draco.. - sussurrò lei, e al sentirle pronunciare il suo
nome, il cuore di lui perse un battito - Mi fa male la testa.. - Lui, d'istinto, la prese tra le braccia, stringendola a sè e
respirando il profumo dolce dei suoi capelli: Hermione sentì il suo corpo
abbandonarsi totalmente a quel piacevole calore, quasi come se ci fosse
abituato, come se il suo posto fosse esattamente lì. - Draco.. - ripetè lei, ma lui la interruppe. - Shh.. non parlare, non chiedere.. vivi questo momento.. - le
mormorò all'orecchio, incredulo nel sentir pronunciare quelle parole da se
stesso. Hermione ubbidì, chiudendo gli occhi: era così bello, così..
giusto.. eppure lei stava con Blaise, e Draco con Daphne.. come poteva
essere giusto? Che le stava succedendo? La ragazza alzò la testa, e i loro sguardi si fusero
nuovamente: l'aria criptava di elettricità, come se loro fossero due poli
che si attraggono inevitabilmente l'uno verso l'altro. Draco, guidato da una forza che contrastava ragione e buon
senso, accarezzò le labbra di Hermione col pollice, sentendole morbide e calde
al suo contatto; lei sobbalzò per quel gesto, mentre il suo cuore prendeva
a battere forte. - Hermione.. - pronunciò il suo nome in un soffio, quasi avesse
paura di sentire la sua stessa voce. Lei avvampò sentendo la voce roca di lui, e s'irrigidì quando
vide che lui si stava sporgendo verso di lei: non poteva, stava col suo
migliore amico, santo cielo! Eppure lo voleva anche lei, lo desiderava
ardentemente.. No. Non poteva fare questo a Blaise. - Faremo meglio a tornare in Sala Grande. - disse lei,
scostandosi da lui e alzandosi. Draco rimase immobile per qualche istante, poi si alzò a sua
volta. - Grazie per avermi aiutata. - gli disse, spolverandosi la
divisa - Sarebbe meglio non parlare a nessuno di.. di ciò che è successo. -
aggiunse, evitando il suo sguardo. Il ragazzo annuì: - Sì, mi sembra ovvio. - disse
freddamente. - Allora.. ehm.. ci vediamo a lezione.. - disse Hermione,
improvvisamente insicura: aveva fatto la scelta giusta, spostandosi? - Ci vediamo, Granger. - la salutò lui, passandole accanto e
allontanandosi velocemente, senza mai voltarsi indietro. Et voilà!! Così si conclude il
14esimo capitolo.. caspita, sono già 14?? Non l'avrei mai detto! ^^ Purtroppo
non ho tempo per ringraziarvi singolarmente, come faccio di solito.. ma grazie
mille alle 11 persone che hanno recensito lo scorso capitolo!! Alla prossima!!
^^ Xevias
E come non
ringraziare le 133 persone che hanno aggiunto la storia ai preferiti?? E'
un traguardo!! ^^ Grazie di cuore anche a chi legge.. Insomma, grazie, grazie
davvero!!