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Autore: Ibelieve93    20/02/2014    2 recensioni
Stella Rossi è una hostess su uno degli aerei di lusso della compagnia Skyland .
Ama viaggiare ,volare , ma nonostante i suoi numerosissimi “avanti e indietro” per il mondo , non ha mai incontrato l’amore in vita sua .
Gabriel Gray , un poliziotto americano che non sopporta l'altro sesso per svariate ragioni , è costretto a proteggere Kevin , un sedicenne nonché testimone importante per un processo che si terrà in Italia .
Stella e Gabriel si incontreranno per caso durante un viaggio tutt’ altro che calmo da Los Angeles a Milano , e saranno costretti ad unire le forze per salvarsi la vita .
E se dovesse nascere l'amore ?
Il poliziotto e l'hostess cosa faranno ?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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  Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti



 

Capitolo29. Lontano dagli occhi, ma non lontano dal cuore
 
                                                                                                  
                                                                                                  “Bisogna avere un cuore per capire quello altrui...”

                                                                                                    (G. Flaubert)
 
Gabriel 


“Mamma ? Papà ? ” scherzò Kevin  
Nessuno dei due aprì bocca.
Vidi Stella attraverso lo specchietto retrovisore , e sospirai semplicemente.
Aveva la mascella serrata, nel disperato tentativo di mantenere un certo contegno, e guardava fuori dal finestrino con aria assorta.
Mi sentivo uno schifo, un verme per l’esattezza .
Quello che le avevo detto...
Ero stato duro , molto…ma era tutto ciò che potevo fare per tenerla al sicuro, nonostante dentro stessi lentamente morendo .
Non potevo permettere ad un’assurda circostanza di portarla via , magari a causa mia .
Lei non mi avrebbe ascoltato, qualsiasi cosa le avessi ordinato di fare in caso di pericolo…ed io non potevo permettere tutto questo.
Avevo già perso il mio migliore amico, mi sentivo fragile , vulnerabile , e se avessi perso anche lei…
NO
Lei doveva vivere. Punto.
“ Ehm, d’accordo” proseguì Kevin imperterrito, battendo le mani sulle cosce .
Era chiaro che non vedendo partecipazione da parte nostra, non sapeva come attaccare bottone, evidentemente aveva voglia di scambiare qualche parola, ma io non aveva nessuna intenzione di aprire bocca.
Ed a quanto sembrava nemmeno Stella. 
“ Ho fatto qualcosa di sbagliato papà ?” domandò ancora
Sbuffai: “ Kevin continua a dormire, mancano circa due ore all’arrivo ancora”
“C’è un…un problemino…ecco…io…io” prese a balbettare in imbarazzo
Inarcai un sopracciglio in attesa che le sue parole acquistassero un senso logico
“ Ehm…devo…devo…ho esigenze fisiologiche. Ok, l’ho detto” concluse immettendo aria nei polmoni rumorosamente.
“Non se ne parla. Non mi fermo adesso. Ci siamo fermati un’ora fa!” protestai liberamente
“Ma…m…ma la mia vescica sta per esplodere, fratello!” esclamò con urgenza.
“ Il ragazzo deve fare plin plin ?” gracchiò Johnny con voce impastata dal sonno
Si stiracchiò e aprì la bocca per sbadigliare.
“ Sì, devo fare pipì se la mettiamo su questi termini” concluse il ragazzo leggermente alterato.
“ C’ è una stazione di servizio a circa cinque chilometri dalla posizione in cui ci troviamo . Resisti, oppure hai bisogno di un bicchiere? ” ridacchiò Johnny
Kevin serrò le labbra furioso: “ Simpatico lo sbirro dai capelli color castagna marcia!” mugugnò serrando i pugni
“Ripeto. Io non mi fermo” avvisai a tutti i presenti.
Johnny sbuffò: “ Il ragazzo può rovinarci la tappezzeria dell’auto di servizio da un momento all’altro!”
“ Ho fretta, ma non sono un neonato!” puntualizzò riducendo gli occhi a due fessure.
Quel che avevo capito ? Era che Johnny al ragazzo non stava per niente in simpatia .
Il poliziotto al mio fianco , come in precedenza , ignorò le sue parole: “ Dai, fermiamoci. Avviso gli altri”
Non risposi.
Chiamò Emily e Cristiano senza aspettare il mio consenso, per poi accendere la radio e iniziare a canticchiare una canzone italiana che non avevo mai sentito prima .
I miei nervi stavano iniziando a cedere. Tutti, uno ad uno.
Ero buono e caro, ma quando nessuno prendeva in considerazione quel che dicevo , e amava farmi irritare sempre più…perdevo totalmente il controllo sulle mie azioni.
Quello non era il momento per ascoltare musica. Nemmeno il momento per sentir canticchiare qualcuno allegro.
Chiusi la radio con rapido gesto della mano destra , che poi riportai sul cambio per cambiare la marcia.
Il collega mi guardò stranito : “ Tutto bene?” mi chiese titubante
 “A meraviglia” risposi…il sarcasmo nella mia voce si notava ?
“ Accendila di nuovo. Quella canzone mi piace…” disse Stella in tono duro.
La guardai attraverso lo specchietto retrovisore: “ A me no” l’informai
“ Invece è bella . Si chiama Teorema . E dovrebbe piacerti , dato che sembra proprio che la prima parte della canzone ti si addica alla perfezione…”  ribatté acida
“ Io non tratto male le donne” precisai da quel che avevo sentito , prima di azionare la freccia a e svoltare verso l’aria di servizio.
“ Sia chiaro. Non più di dieci minuti” avvisai a tutti i presenti
Johnny ridacchiò: “D’accordo generale”
Ridi. Ridi!
Kevin scappò in bagno sfiorandosi la parte bassa dei pantaloni , come se la stesse per fare sul serio da un momento all’altro, mentre Stella scese dall’auto senza dir nulla.
Chiuse lo sportello in maniera così forte, che il rumore mi rimbombò nelle orecchie, ed io rimasi solo...
Prendendo un ampio respiro decisi di scendere anch’io .
Una boccata d’aria . Ecco quel che ci voleva .
“Hai freddo?” domandò Johnny con fare dolce a…Stella?
Lei sorrise stringendosi nelle spalle: “ un po’ ” ammise
Il ragazzo si sfilò il giubbino per coprirle le spalle e ripararla dal freddo : “ Così va meglio?”
Lei annuì grata per quel suo gesto cavalleresco .
Tzé l’avevo fatto anch’io una volta per lei…non si ricordava?
“ Vuoi qualcosa di caldo ? Non so…una cioccolata calda, una camomilla…” proseguì lui sfregando le mani sulle spalle della giovane nel tentativo di riscaldarla “Cavolo ma sei proprio gelata. Non è che ti trasformerai in un ghiacciolo da un momento all’altro ? Dopo come farò a scioglierti ? Io non sono un tipo molto dolce… ”
Lei abbassò lo sguardo un po’ a disagio , i capelli lunghi le scivolarono ai lati del suo viso…e quel suo bel sorriso comparì sulle sue labbra.
E non era per me .
Quel sorriso era per lui. Solo per lui.
“ Ti ringrazio. E non è vero quel che dici, sei molto più dolce rispetto a tanti altri uomini che invece…”
Lasciò la frase in sospeso,  ma era evidente che si riferisse a me…e sapeva bene che potevo ascoltarla in quel momento .
Mi spostai dall’auto per entrare nell’Autogrill con uno scatto veloce .
Salii quei quattordici gradini che mi ritrovai davanti con rabbia , che cercavo in tutti i modi di reprimere . 
Non volevo assistere o ascoltare altro , dovevano rimanere alle mie spalle.
Io non mi sarei più voltato verso quei due.
Entrai dentro , e l’aria calda del locale mi investì appieno , rendendomi per un attimo confuso .  
Mi avvicinai al bancone e chiesi un caffè .
Un altro. L’ennesimo.
Un sorriso beffardo apparì sulle mie labbra.
Questa volta aspetteranno me! La mia pausa caffè potrebbe durare anche venti minuti.
 Mi misi a sedere su un alto sgabello e rimasi a fissare la tazzina appena arrivata sotto al mio naso .
Ma il mio sguardo , senza alcun comando , tradì le mie intenzioni e si posizionò su quei due che si notavano benissimo anche attraverso i vetri .
Stella rideva, forse perché quel cretino aveva fatto una battuta .
Johnny sapeva essere divertente? Davvero ?
Eppure aveva tanto l’aria di un…un…bradipo senza cervello!
Avevo voglia di tirar un bel calcio ai suoi gioielli di famiglia!
“ Cosa ti ha fatto quella povera tazzina per meritare quella tortura?” domandò Kevin comparso dal nulla.
Stavo torturando il piccolo manico senza pensarci.  
“Cosa ci fai qui?” domandai senza alzare gli occhi , che avevo riportato sulla tazzina .
Il caffè fumante diffondeva un aroma davvero meraviglioso.
Amavo quel profumo, mi annebbiava un po’ i pensieri e calmava la rabbia .
“ Oh, sai…passavo di qui, ti vedevo tutto solo e pensavo volessi un po’ di compagnia.
Ok, no. Sono qui perché il bagno era…era qui appunto . ”
L’ironia nella sua voce non la trovai affatto divertente , ed alzai lo sguardo lentamente verso di lui pronto ad incenerirlo  .
Fece finta di spaventarsi , ed indietreggiò sgranando gli occhi: “ Hai un aspetto a dir poco orribile. Samara di The Ring scapperebbe a gambe levate davanti a te! ”
Feci schioccare la lingua: “ dici?” domandai
“ Sicuro che ti serva un caffè  ? Io opterei per una camomilla ”
“La tua osservazione potevi anche tenerla per te” puntualizzai scocciato
“ Hai l’aria di un cane bastonato . L’osso che avevi non andava più bene?”
 Lo guardai con attenzione
“ Si vede da chilometri che tu e Stella avete litigato. E adesso sembra proprio che lei stia facendo di tutto per farti morir di gelosia. Vuole fartela pagare. ” m’informò infilando le mani nelle tasche dei jeans
“ Vuole attenzioni che io non le darò più” constatai sorridendo amaramente
“ Cosa ti è successo? Sei lo stesso Gabriel di sempre, vero?” chiese sorpreso
“No. Non sono più lo stesso” ammisi con aria triste .
Lui annuì , si chinò su di me e mi afferrò una spalla : “ Parla con me fratello , confessa a me i tuoi peccati ” scherzò ancora il sedicenne.
Sorrisi allontanandolo con una spinta: “ Dai, stupido!”
 “Allora cosa aspetti? Vai a riprenderti la ragazza! Qualsiasi cosa sia successa, godetevi questo tempo che potete trascorrere ancora insieme. Gabriel, da un momento all’altro rischiamo tutti di morire qui…non sprecare il tempo che avete a disposizione per stupide preoccupazioni o altro. E poi Johnny mi sa troppo di sanguisuga. ”
Lo guardai allarmato.
Corrugò la fronte: “ Sì, ho ascoltato la vostra conversazione…” disse mimando con le dita le due virgolette “…fingendo di dormire, ovviamente ”
Mi alzai dalla sedia furioso: “ Come?” il mio tono era minaccioso
Kevin sospirò: “ Che altro avrei dovuto fare ? Eravamo nelle stessa macchina , e non riuscivo a dormire sentendovi parlare in quel modo! Cavolo però, devo ammettere che sei proprio un bravo attore”
“ Dici che mi ha creduto?”
“Creduto? Alla lettera! Le donne credono a tutto quello che un uomo dice in momenti come quelli !”
Socchiusi gli occhi: “ Dovrei esserne contento ma…sto da cani !”
“ Quello lì , vuole rubartela amico! In tutti i sensi!”
Si riferiva a Johnny. Tzé , davvero poteva ?
Mi voltai verso quei due , ma… non c’erano più.
“Dove sono?”  chiesi strabuzzando gli occhi
Kevin seguì il mio sguardo: “ Erano qui, proprio qualche minuto fa”
Era serio.
Deglutii ed uscii con lui al seguito, guardandomi attorno alla disperata ricerca di quei due .
La Mercedes era posteggiata ancora in prossimità dei distributori di carburante.
Le altre due auto invece…oddio! Ne mancava una!
Quella di Emily! Perché?
Mi avvicinai alla Giulietta di Cristiano e Sebastiano con passo incerto, titubante .
E m’irrigidii all’istante non appena capii quel che non avrei mai voluto comprendere .
“ Che succede?” chiese Kevin al mio fianco, preoccupato .
Cristiano aveva la testa poggiata sullo sterzo . Non era un buon segno.
“resta qui” ordinai a Kevin , mentre aprivo lo sportello dalla parte del guidatore con il cuore che batteva a mille.
Gli occhi di Cristiano sgranati ed ormai senza più vita , emanavano ancora quel terrore e sgomento, che doveva aver sicuramento provato nel momento in cui lo stavano assassinando .
Il sangue scuro colava giù dal suo collo inzuppandogli i vestiti ed il tappetino dell’auto.
L’avevano sgozzato .   
Deglutii cercando di rimaner freddo davanti a quel massacro .
Uno spettacolo decisamente macabro.
Ma dov’era Sebastiano?
La risposta non tardò ad arrivare.
Era disteso dietro l’auto .
Mi chinai su di lui e posai due dita sul suo collo per sentir se ancora era vivo.
No.
Abbassai il capo, affranto .
Altri due morti.
Un colpo al petto l’aveva stroncato senza lasciargli nemmeno il tempo di reagire.
Ero stanco di veder tutto quel sangue…non ne potevo più.
“ Gabriel, cosa c’è ?” mi domandò Kevin con voce tremante.
Mi allontanai dai due colleghi , senza rispondere al ragazzo, ed afferrai il mio Galaxy , che proprio in quel momento mi avvisò dell’arrivo di un messaggio.
Lo visualizzai e il sangue si gelò nelle vene.
Mia figlia…
Il messaggio non era altro che una foto di mia figlia con Stella al suo fianco , entrambe imbavagliate e sedute sui sedili posteriori di un auto…erano in lacrime . Non c’era testo, solo due nome : Luke…e Johnny.
“NO!” urlai sbattendo un piede a terra.
“NO, NO , NO!” urlai furioso , con me stesso…con il mondo!
Provai un dolore al petto, così insopportabile…era tutta colpa mia. Solo MIA!
Johnny, una talpa! Un traditore!
Io avevo lasciato la donna che amavo nelle sue mani, avevo fatto il suo gioco!
L’avevo lasciata sola con lui!
“STELLA! AILEEN ” gridai il nome delle due donne che amavo nella notte, ma non riuscii ad ottenere risposta .
Poi un auto scura sfrecciò verso Kevin con l’intenzione di investirlo .  
Corsi verso il ragazzo con tutte le forze che avevo .
Non si era accorto di nulla.
Mi lanciai su di lui , ed insieme finimmo a terra , sull’asfalto gelido e duro , rotolando per un po’ .
Dolore.
Provai dolore da tutte le parti .
L’auto sgommò, allontanandosi sempre di più sotto i miei occhi.
“Kevin sali in macchina” ordinai categorico , schizzando in piedi e correndo verso la Mercedes .
“Ma che sta succedendo?” domandò il ragazzo con il cuore in gola,  prendendo posto sul sedile del passeggero con non poche difficoltà , dato la gamba ancor era un po’ dolorante .
“ Andiamo a riprendere Stella…e mia figlia”
“Come?”
Non risposi.
Adesso basta! Mi avevano stancato.
Erano andati oltre ogni limite.  
Avevano preso Stella sotto al mio naso.
Inserii la sesta marcia , arrivando a sfiorare i 200 all’ora.
Il piede sull’acceleratore non l’avrei alzato per nessuna ragione al mondo.
Vidi Kevin farsi piccolo piccolo contro il sedile, si stava letteralmente rannicchiando, ed aveva portato entrambe le mani su quella sorta di maniglia sopra il vetro del finestrino per tenersi .
“ Indossa la cintura” gli consigliai, per poi afferrare la pistola , che avevo in cintura, non appena vidi quell’auto comparire davanti ai miei occhi
Caricai l’arma pronto a tutto .
Mi era rimasto un solo caricatore, e doveva bastare.
Sorrisi beffardo: “eccomi qui”
Kevin mi guardò impressionato.
Urtai volutamente la parte posteriore dell’auto che avevo davanti , poi frenai e sterzai, sfrecciando di lato per affiancare l’auto .
Intravidi Stella e Luke…in compagnia di Johnny, quest’ultimo era alla guida.
Era l’alba. Il sole stava rischiarando la notte . Ed io quel giorno avrei vinto. Dovevo farlo.
Appena Johnny mi vide rimase sorpreso , molto sorpreso .
“Cosa c’è ? eh? Sorpreso di vedermi?” gli urlai contro nonostante non potesse sentirmi  
Sterzò per venirmi addosso .
L’urto fu violento, ma non demorsi. Il ragazzo al mio fianco urlò .
“ non gridare come una femminuccia” avvisai Kevin
“ Tu sei folle!” sbraitò fuori controllo
Un auto dietro di noi mi fece gli abbaglianti.
Emily.
Era lei. Non ci credevo, prima dov’ era finita ?
Era dalla mia parte ? Sì ?  
Attaccò l’altra fiancata dell’auto scura , dandomi conferma delle sue buone intenzioni .
Erano in trappola.
Johnny tirò fuori una pistola e la puntò verso di me.
“ Abbassati” urlai a Kevin, che obbedì.
Frenai di botto non appena fece partire vari colpi, che non andarono a segno.
Qualcuno prese la carrozzeria , ma senza far alcun danno.
Vidi il volto terrorizzato di Stella attraverso il finestrino.
Non ti lascio andare, stai tranquilla , avrei tanto voluto rassicurarla.
Il mio Galaxy prese a squillare.
Numero sconosciuto. Immaginavo già chi fosse.
“ Non hai speranze. La ragazza e la piccolina vengono con noi. Tu non puoi far nulla. Sto pensando di divertirmi con lei . E’ da tempo che voglio farlo, sai ? E’ un peccato ucciderla , non credi? Può essere utile in altre occasioni più dolci. Tu ed il ragazzo invece potete morire!”
“ Luke, ti prometto…che ti farò a pezzi. Non toccarla neanche con un dito…oppure, questo te l’assicuro , potrebbe essere l’ultimo giorno della tua vita. Lascia stare Stella e mia figlia!”
“Mai” e chiuse la conversazione.
Digrignai i denti lanciando il telefono sui sedili posteriori .
Ripresero a sparare verso di noi.
Abbassando il finestrino dalla parte di Kevin iniziai a farlo anch’io, stando attento a non colpire i vetri posteriori per non ferire Stella e mia figlia.
Emily prese a fare lo stesso dall’altro lato .
“ Sembra di star in Squadra Speciale Cobra 11 ! Ma i protagonisti sopravvivono sempre in questi inseguimenti!”
“Anche qui Kevin, è una promessa”
 


Stella
 

Johnny un traditore.
Dopo aver messo fuori gioco Emily colpendola con la pistola dietro la nuca, mi aveva afferrato per un braccio e strattonato con forza , per poi trascinarmi dietro l’Autogrill contro la mia volontà .
Il suo atteggiamento era cambiato repentinamente non appena Gabriel ci aveva voltato le spalle.
E Sebastiano e Cristiano erano morti davanti ai miei occhi.
Ancora non riuscivo a capacitarmene.
Stavo impazzendo.
Gabriel , dove sei ? Mi hai lasciata sola realmente?
Un auto scura era parcheggiata proprio dietro l’Autogrill , appena visibile grazie alle prime luci del sole.
All’interno Luke e la piccola Aileen, letteralmente terrorizzata da quest’ultimo, stavano aspettando proprio noi.  
Avrei voluto ribellarmi, ma non mi lasciarono il tempo di farlo.
Avevano preso anche Aileen, alla fine!  
Johnny era un traditore, davvero .
Io ero sola.  
Mi avevano imbavagliato assieme alla piccola , e gettata sui sedili posteriori dell’auto con i polsi legati da una corda ruvida .
Quando vidi che le loro intenzioni includevano anche l’ investire Kevin , provai ad urlare senza successo .
Mi salirono le lacrime agli occhi.
Mio fratello, no.
Fu un attimo.
Qualcuno si gettò su di lui ed evitò il peggio.
Gabriel .  
Ed adesso ? Adesso cosa ne sarebbe stato di me? E della piccola?
Un auto ci tamponò ed io andai in avanti , sbattendo con la fronte al sedile davanti a me .
Scossi la testa confusa, e rimasi scioccata quando attraverso il finestrino notai la Mercedes, quella Mercedes.
Kevin e Gabriel ci avevano raggiunti .
Sorrisi come potei .
Era lì.
Guardai Aileen e cercai di afferrarle una manina per tranquillizzarla.
Presero a sparare.
Un colpo frantumò il finestrino anteriore destro, ma non colpì né Luke , né Johnny.
Mi abbassai assieme ad Aileen.  
“ Dove cavolo è Florenzo? Gli avevo detto di tener occupato quello sbirro!” sbraitò Luke
Oh no.
Florenzo.
C’era anche lui da qualche parte.
Sentii dei pneumatici strisciare sull’asfalto in modo così forte da farmi accapponare la pelle.
Un auto aveva frenato con violenza .
Mi sforzai di veder la Mercedes , ma non c’era più .
 Perché ?
Non c’era più neanche Emily…cosa era successo?
Vidi Luke sospirare di sollievo.
“Ok, sono arrivati i rinforzi” comunicò , voltandosi verso di me, per farmi un occhiolino.
“Non vincerai Luke” gli dissi . Ed ero certa , sicura, di quel che avevo detto



Angolo Autrice 


Ciaoooo ^^ vi ho fatto aspettare un pò , chiedo venia ;) 
Ma prima di oggi mi è stato praticamente impossibile aggiungere alla storia un nuovo capitolo , ero troppo presa dallo studio  ;) 
Per il prossimo non aspetterete tantissimo, anche perchè vi ho lasciati in un punto un pò , come dire, critico?  
Alloooora cosa ne pensate ? ^^  
Johnny traditore :/ ...chi di voi sospettava questo suo tradimento ?
E Luke e Florenzo intanto sono riusciti a rapire la nostra Aileen :/ 
Nei prossimi capitoli succederanno un bel pò di cose , spero vi piaceranno ^^
Ringrazio come sempre TUTTI VOI che preferite , recensite , seguite e ricordate questa storia ^^ 
Alla prossima ;) 
Un bacione a presto ;)  
 


 
   
 
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