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Autore: SusanTheGentle    21/02/2014    5 recensioni
Ti chiese la vita. Tu gliela desti [Salmo 21:4]
I protagonisti sono come sempre loro: Caspian e Susan.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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2.Un attimo che dura per sempre
 
 
La prima volta che ti ho vista, il mio cuore si è fermato. E quando ha ricominciato a battere l’ha fatto solo per te.
La splendida fanciulla apparsa davanti ai miei occhi era come un fiore appena sbocciato che ancora non si rende conto di quanta bellezza racchiuda in sé.
Le sue guance candide si tingono del colore delle rose, lo stesso colore delle sue labbra, che s’incurvano in un timido sorriso mentre distoglie lo sguardo dal mio.
Te lo ricordi?
Era il giorno del nostro incontro.
In un attimo, mi sono innamorato di te.
Un attimo che dura per sempre.
 
“Sono il Principe Caspian. E voi siete…”
“Susan la Dolce. Ma per voi solo Susan”
Ti conoscevo già ma mi presentai ugualmente, perché tu non conoscevi me.
O forse, fu una scusa per poterti parlare.
Averti accanto a me ogni giorno mi fece capire che i tuoi ritratti avevano soltanto immortalato il tuo volto, non la tua essenza.
Tu non sei solo bella. Non sei solo un volto.
Tu sei un cuore, un’anima.
Sei dolcezza e passione, forza e fragilità.
Tutto questo sei tu, Susan. Mia dolce e meravigliosa Regina.
 
Da quel momento non ho fatto altro che pensare a te.
Ogni attimo è stato come una dolcissima tortura.  
Non ho osato sperare in un noi. Non all’inizio almeno.
Poi, tu mi hai dato una speranza per credere che quel noi potesse esistere.
Dopo quella notte, credevo che sarebbe stato per sempre.
Ma non ci hanno concesso abbastanza tempo.
 
Dove sei adesso? Che cosa stai facendo? A che cosa stai pensando?
Pensi a me, qualche volta?
Io penso a te continuamente, ogni notte, ogni giorno, ogni minuto.
Ma questo non basta ancora per farti tornare da me.
Perché tu non tornerai mai, e mai è il contrario di per sempre.
Forse non avremmo dovuto, ma entrambi lo volevamo.
Volevamo amarci.
Quella notte non c’importava di niente, solo di noi. La notte in cui abbiamo scoperto cosa eravamo l’uno per l’altra, consapevoli del poco tempo che ci rimaneva.
Nascosti laggiù, nascosti al mondo.
Fuggiti come ladri dopo aver condiviso il paradiso, ognuno per la sua via come nulla fosse accaduto, perché nessuno doveva sapere.
Ma noi sapevamo, e questo era sufficiente.

Non posso rinunciare a questo. Non potevo all’ora e non lo farò nemmeno adesso.
Rinunciare a tutto, ma non a te.
O rinunciare a tutto per te.
Lo farei, ma non posso.
Ho una responsabilità, ho un mondo intero da guarire da ferite inferte dal mio stesso popolo.
Scioccamente, mi sto impegnando anche per te. Per poterti mostrare una nuova Narnia quando tornerai.
 
Mi sei apparsa davanti come un angelo appena sceso dal cielo, per venire sulla terra, per venire ad incontrare me. Sei svanita come un miraggio, come un’ombra rischiarata dal sole che infine si è dissolta.
Ho sempre creduto che gli angeli fossero biondi, non so perché.
Che pensiero sciocco...
Dopotutto, nessun mortale può vedere un angelo e sopravvivere. Per questo, il giorno in cui te ne sei andata ho creduto di morire.
Continuo a fissare quell’albero, dentro il quale sei sparita. Il tronco aperto, a mostrare una porzione del passaggio retrostante.
Forse mi sono immaginato tutto.
 
Certe volte, perdo ogni speranza.
Fermo e immobile ad aspettare il nulla.
Ad aspettare te.
Perché ancora mi illudo che ritornerai.
Perché mi rifiuto di credere che non sarà così.
Non ti incolpo di nulla, voglio che tu sappia questo.
Non potevamo fare niente per impedire che le cose andassero diversamente, e il nostro amore non era ancora abbastanza forte per abbattere le barriere che ci impedivano di stare insieme.
Non abbiamo avuto il tempo per farlo crescere.
Ma il mio amore per te si risveglia ogni mattino quando apro gli occhi, davanti a me l’immagine di te che svanisce e mi sorride, come a dirmi che ci rivedremo quella stessa notte nei miei sogni.
Da qualche parte, in qualche modo, spero che tu non mi abbia dimenticato, e che come me coltivi questo sentimento, facendolo crescere, così che possa divenire sempre più forte e permetterci di rivederci. E di certo, quando quel momento arriverà, anche noi saremo più forti.
 
E chissà, forse un giorno, quando sarò vecchio e stanco di questa vita, riuscirò a raggiungerti e allora potremo stare insieme.
Per ora, sappi che ti amo.
Ancora.
Sempre.








Eccoci al secondo capitolo!!!
Stavolta è dal punto di vista di Caspian, che come Susan
esterma i propri sentimenti presenti e ricorda  ciò che è stato tra loro nel passato.
Ho strutturato questi due primi capitoli come una sorta di lettera, scritta in prima persona, ma dalla prossima volta sarò
come al solito io a narrare le loro vicende.
Faremo un salto indietro di qualche tempo a vedere come i nostri Suspian si sono rivelati il reciproco amore. Quindi, saremo ai tempi del Principe Caspian, più o meno verso la fine.

Ringrazio:

battle_wound, Joy_10, lucymstuartbarnes, Scentedbalckink e Shadowfax che hanno recensito il primo capitolo
Chi l’ha inserita nelle preferite:
aleboh, Shadowfax, Zouzoufan7
E chi nelle seguite:  ChibiRoby , Expecto_Patronus, Francy 98, Fra_STSF, Joy_10 e Shadowfax 

A presto cari lettori, e come sempre grazie di tutto!!!
Baci, Susan♥
   
 
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