É passato ormai un mese e le cose si sono fatte più tranquille. Come d'accordo, una volta alla settimana vi trovate nella Stanza delle Necessità e Deirdre vi comunica le novità, nel caso ci siano, e poi ognuno se ne va per la sua strada. Lei sembra non lamentarsi del nuovo ruolo, anche se, ai tuoi occhi, è come se le conquiste fatte negli ultimi mesi siano state spazzate via. È praticamente tornata con Regulus, la sua famiglia e la tua l'hanno riaccettata, credendo al suo pentimento, e la situazione è stabile.

Solo tu fremi di impazienza. Gli ultimi avvenimenti ti avevano fatto credere che finalmente fosse il vostro turno di lottare, di fare qualcosa di utile. La piccola rete di spionaggio che avete architettato ti sembra la cosa migliore dell'ultimo secolo e non vorresti che la cosa finisse lì. Sai che siete ancora a scuola che ci sono lezioni ed esami, ma l'attacco a James e Lily ha mosso qualcosa dentro te. Sarete voi giovani i più colpiti se la follia di Voldemort dovesse continuare e dovete essere preparati. E con questa smania, è cresciuta la voglia di menare le mani. Con il fatto che hai vissuto sedici anni con i Black, sai perfettamente quali Serpeverde siano Mangiamorte e non c'è nulla che tu desideri più al mondo che punirli in un qualche modo. E non solo per quello che sono, ma per il fatto che hanno scelto di esserlo, che non hanno avuto il coraggio necessario per fare "la cosa giusta".

I giorni scorrono lenti, troppo. Marzo lascia il posto ad Aprile e le comunicazioni con Deirdre si fanno più sporadiche. Voi state bene, le vostre famiglie anche, di lei non avete più bisogno. Con il fatto che, nell'ultimo mese, si è riavvicinata ai vostri "nemici", anche l'amicizia che aveva stretto con Lily e gli altri si è andata a poco a poco consumando. E così siete tornati voi quattro anzi, voi cinque, considerando che ormai Lily è una presenza fissa. Non vi è ancora chiaro quale sia il suo rapporto con James, ma i due passano molto tempo insieme, litigando decisamente meno del solito.

E così hai cominciato a girovagare per il castello, con Remus o Peter, ma sempre più spesso solo. Ed è durante uno di quei pellegrinaggi che rincontri Deirdre. Sono quasi due settimane che non la vedi, i vostri orari non coincidono quasi mai (o non li fate coincidere voi, la questione non è del tutto chiara). Fatto sta che lei è là, bella più del solito. Ha tagliato i capelli, noti, ora sono scalati e le sfiorano le spalle, mentre una lieve frangia le incornicia il viso. Sembra sorriderti e il tuo cuore comincia a battere veloce, ma poi il suo sguardo si fa cupo, ti riconosce.

-Scusa, pensavo fossi Reg- mormora, passandoti accanto.

La guardi stupito. Nessuno ti scambia per tuo fratello da anni.

-Devi esserti dimenticata le differenze fondamentali- dici, stupendoti tu stesso del tuo tono duro. -Buono- sillabi, indicando te stesso, -cattivo.-

-Non ti facevo così superficiale- borbotta, andandosene, ma tu le afferri un braccio. -Neanche le buone maniere?- chiede, provocandoti.

-Sai che non sono un tipo paziente.-

-Che cosa vuoi?-

Bè, in realtà non lo sai nemmeno tu. All'inizio, volevi solo sentire la sua voce, l'avevi quasi dimenticata. Poi eri passato all'attacco, spiazzato dalle sue parole. Come al solito, quando si tratta di Deirdre, non sai cosa vuoi.

-Non lo so- dici, optando per la verità. -Forse essere tuo amico.-

-Non siamo granché come amici- commenta lei.

Anche questo è vero. Per te l'amicizia con Deirdre è diventata ben presto altro, mentre per lei... non sai nemmeno se ci sia mai stata solo dell'amicizia nei tuoi confronti.

-Allora... Sapere come stai... Come te la passi...-

-Bene, credo. La vita è tornata alla normalità, al "prima"- dice, virgolettando le parole e passandosi una mano tra i capelli. Vorresti farlo anche tu, sentire ancora quella seta tra le dita e ti sorprendi di provare ancora questi sentimenti. Hai rotto con lei perché pensavi che fosse tutto finito... e se, invece, non avesse nemmeno fatto in tempo a cominciare? Era andato tutto così velocemente, sopratutto negli ultimi tempi...

-Forse dovremmo ricominciare da capo- suggerisci, schiarendoti la voce e cerando di controllarti.

-Intendi dalle presentazioni?- chiede Deirdre, prendendoti in giro e facendo un mezzo inchino. -Deirdre Woe, tanto piacere.-

Sentirla ridere è un balsamo, anche se non è una risata aperta e spontanea. Da quanto non ti sentivi così sollevato?

-Sirius Black- mormori, stringendole la mano e perdendoti nei suoi occhi. Puoi quasi sentire il suo cuore battere assieme al tuo attraverso quella stretta. E se non fosse finita nemmeno per lei?

-Deirdre, io...- sussurri, facendoti più vicino. Hai bisogno di baciarla tanto quanto di respirare. Sei stato un cretino a mollarla, a discutere con lei per cose stupide. Lei è la cosa migliore che ti sia mai capitata nella vita, la ragazza perfetta... e tu te la sei lasciata sfuggire.

Ti fai sempre più vicino, ormai riesci a specchiarti nei suoi occhi. Sai che anche lei desidera quel bacio almeno quanto te ma, all'ultimo, si tira indietro.

-Non posso- mormora. -Non posso cascarci di nuovo.-

E corre via.

Inathia's nook:

Capitolino piccino picciò, mi dispiace, ma è bello intenso, non credete? Finalmente quel bietolone di Sirius si è reso conto dell'enorme cavolata che ha fatto, ma è Deirdre, questa volta, quella che fa un passo indietro. E datele torto, povera bimba!! 

Per il resto, questo capitolo è piuttosto Sirius-centrico, me ne rendo conto, ma era per chiarirvi le idee su quello che stava passando nella sua zucca.

Nei prossimi, vedremo comparire nuovi personaggi... e avremo il famoso POV di Regulus che AnnaPotter99 aspetta con tanta ansia :-)

Alla prossima e un bacione