Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: Myki_Other_Stars    28/02/2014    2 recensioni
Tutto era ritornato alla normalità, dopo la caduta di Turbo. Ma qualcosa, o meglio qualcuno, manderà in tilt il Mondo degli Arcade. E' questa volta, sarà una forza... Ancor più minacciosa.
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ralph Spaccatutto, Sorpresa, Un po' tutti, Vanellope von Schweetz
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il trio si era rimesso in cammino, verso la strada del ritorno dopo che, uno strano individuo era apparso all'improvviso, e con velocità, si era diretto verso il Game Central.
Anche Camilla, inaspettatamente, aveva avuto uno scatto ed era corsa ad inseguire quel... ''coso''.

“AIUTO.”Gridò qualcuno, in fondo al tunnel “Un virus!” Quelle parole, risuonarono per tutto il tunnel. Tamora decise, per affrettare il passo, di salire tutti è tre sul krauser. Con leggera difficoltà, riuscirono ad uscire dal tunnel e quello che videro, non fu un bello spettacolo. L'intera zona era stata invasa dalla stessa melma nera, che avevano visto vicino alla cancellata.
Tutto l'Arcade era nel più completo caos, molti dei piccheti, per disperazione, salirono sui i vari appostamenti. Tamora, Felix e Ralph con il krauser, evitarono per un soffio la melma nera, che man mano stava assumendo una strana forma.
“Per favore, smettila!!!” La voce sembrava appartenere ad una ragazzina, forse era Camilla.
Tamora fece cenno ai due di tenersi, così Ralph e Felix si aggrapparono alla soldatessa. Tamora aumentò la velocità del karuser, per cercare il pi velocemente possibile, in mezzo a quella “roba nera”, la piccola Camilla. I
nfatti, era nella melma fino alle ginocchia e si trovava di fronte ad un ragazzino. Il suo aspetto non era dei migliori: metà del suo corpo era invasa dal virus mentre l'altra, sembrava essere normale, anche se ancora per poco.
“Harry, per favore, smettila!” Lo implorò, la ragazza.
Il ragazzino guardò verso di lei, con aria scocciata e sbuffò rumorosamente, segno che stava incominciando a perdere la pazienza. “Quante volte ti devo ripetere che il mio nome, non è Harry!” Con una semplice calpestata di piedi, trasformò la melma in un'onda anomala, che la scaglio contro Camilla che, ne rimase travolta. La ragazzina riemerse da quel mare nero, facendo quasi fatica a rialzarsi, e tentò a gran passi, di ritornare verso il ragazzo. “Torniamo a casa Harry...” Tentò, nuovamente. Il ragazzo stufo, con un'altra pedata sul pavimento, fece scomparire tutta la melma. Poi, si avvicinò piano verso Camilla, la guardò dispiaciuto e mentre gli spostava una ciocca di capelli, gli sussurrò nell'orecchio. “Il mio nome non è Harry.” Disse sibilando, a denti stretti. “Il mio nome è Survi.” Detto ciò, le diede uno schiaffo che le spostò la mezza frangia, che gli ricopriva metà del volto, cui nascondeva un enorme macchia nera. L'occhio era anch'esso nero, mentre l'iride era diventata gialla. Come il ragazzo. Anche lui aveva gli occhi interamente di nero, se non per l'iride che parve un faro. Camilla, in tutta fretta, si risistemò la frangia per ricoprire la lesione.

Ad un tratto, un intero battaglione di anti-virus circondarono i due, ed avevano già puntato la pistola contro di loro. Il ragazzino si guardo un po' attorno, gettando lo sguardo su ogni singola anti-virus. Camilla invece, restò ferma al proprio posto, non aveva il coraggio di vedere le pistole puntate contro sé, così tenne la testa bassa.
Il generale degli Anti-virus si avvicinò alla ragazza, con fare altezzoso, poi con un cenno della mano, fece segno ai soldati, di circondare sia lei che il ragazzino.
“Siete gli esseri più starni che abbia mai visto.” Disse il generale, beffandosi di loro. “Ma non posso rischiare.” Dopo ciò. mise le manette a Camilla, mentre i suoi soldati avevano difficoltà ad ammanettare il ragazzo. 
Uno dei suoi cadetti controllo l'orologio e si avvicinò al suo generale. “Signore è quasi l'ora d'apertura” Sussurrò lui, nel orecchio del suo superiore. Lui scoppiò in una fragorosa risata e gli diede delle solide pacche sulla schiena , per rassicurare il giovane soldato “Non ti preoccupare. Adesso, andrà tutto per il meglio!”
L'intera sala incominciò a lampeggiare di blu, ed una voce femminile risuonò per tutto il Game Central.
“Il Game Central sta aprendo. Tutti sono pregati di ritornare al proprio gioco d'appartenenza, grazie”
“Gioco!?”
All'improvviso il ragazzo, preso da un attacco di strana euforia, lanciò tutti gli anti-virus per aria. “Voglio giocare!” Ripete più volte il ragazzino, saltellando. Camilla si abbassò scontrarsi contro i svolazzanti soldatini, cercando di andare verso il ragazzo per fermalo, ma quando era vicina a Harry, sì senti aggrappare da dietro il collo e dopo, fu trascinata lontana dal suo obbiettivo. Girò lo sguardo e con la coda dell'occhio, vide la soldatessa “No, aspetta!” Protestò Camilla, agitandosi e provando in tutti i modi di fermarla. “Ti chiedo di ascoltarmi!” A quel punto Tamora la sbatte per terra, puntandole la pistola contro. “No!” Tamora si voltò, per vedere cosa accadeva alle sue spalle. Ma non poteva neanche lontanamente immaginare, quel che davvero stava accadendo in quel momento. Sembrava assurdo, il ragazzino stava facendo fuori tutti gli anti-virus, solo toccandoli con le sue mani.
“Sergente...tutti..”
Il sergente e l'unico cadetto sopravvissuto, avevano visto tutta la scena davanti ai loro occhi. “Vai ad avvisare gli altri al distretto...” Disse il sergente,prendendo il fucile dalle mani del cadetto ancora tremanti. “Qui ci penso io.” Il soldato per un attimo esitò, ma poi corse via, in un attimo con scatto fulmineo.

“Non c'è più nessuno che vuole giocare!?” Chiese il ragazzo, saltellando da una parte all'altra, utilizzando la melma nera, come dei trampolini. Felix e Ralph erano a pochi passi da lui, anche loro avevano visto la terrificante strage dei poveri anti-virus. Felix però era in pensiero per Tamora, visto che lei aveva deciso di andare a cercare Camilla. Felix era arrivato per fino ad implorarla, pregando di poter venire con lei, ma la sua unica risposta fu solo un bacio a fior di labbra.
Il ragazzino incominciò a punzecchiare, per noia, i corpi dei anti-virus senza vita.
“Che noia...” Sbuffò lui, controllando in giro. Poi, il suo sguardo fu rapito da un qualcosa che luccicava. Era il martello di Felix.

 

-Note del autrice-
Rieccomi!

Evviva! Finalmente un po' d'azione! YAY
Mi sono proprio divertita a scrivere questo capitolo!
Ovviamente il bello deve ancora arrivare...
-fa risata maligna-

 

  
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