Amor cortese
Titolo: Amor cortese
Autore: Chloe R Pendragon
Prompt: 2 - Amore platonico
Fandom: Merlin
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moment
Eventuali note dell’autore: Nessuna
Lancelot vagava senza
meta per la foresta al limitar del regno di Camelot, la mente affollata da
mille pensieri: fino a qualche giorno prima la sua vita era priva di scopo,
tutto ciò che faceva era spostarsi da un villaggio all’altro e combattere
per guadagnare qualche spicciolo da usare per mangiare.
Da quando aveva
perduto l’opportunità di divenire cavaliere, la parte più nobile del suo animo era
stata catapultata in un regno di disperazione, tutti i suoi progetti erano
svaniti come fantasmi, tutti i suoi sogni giovanili erano infranti: dal momento
in cui Uther Pendragon lo bandì dal suo regno, fu come se il prode guerriero di
un tempo si fosse tramutato in uno spettro esanime.
Col passare dei mesi,
il destino dello sventurato ragazzo sembrava oramai segnato; la sua abilità con
la spada veniva impiegata come mero intrattenimento per uomini potenti, invece
di essere utilizzata per compiere del bene e proteggere i più bisognosi. Egli
però non se ne curava più, svuotato com’era stato dalle parole del
intransigente sovrano: non vi era alcuna causa che gli paresse giusta, tutto
appariva ai suoi occhi sciocco e futile.
Eppure, proprio nell’istante
di maggior scoramento, qualcosa cambiò; si trovava nel castello di re Hengist e
stava esibendo la sua bravura nell’arte bellica, quando vide colei che lo
ricondusse sulla retta via: la serva di Lady Morgana, Guinevere. Nell’attimo in
cui i loro sguardi s’incrociarono, Lancelot sentì qualcosa di nuovo crescergli
dentro al petto, un sentimento che non aveva mai provato per nessun’altra
fanciulla.
Terminata la lotta
volta a intrattenere la rozza corte, ebbe appena il tempo di ripulirsi che
subito si recò dall’incantevole ragazza. Ciò che si dissero quella notte cambiò
la sua vita per sempre: le confidò ciò che aveva vissuto dal giorno in cui
aveva dovuto lasciare Camelot e di come la sua esistenza era divenuta vuota e
priva di senso, le parole fluirono dalle sue labbra come un fiume in piena,
impedendogli di darsi un contegno poiché era da troppo che le teneva rinchiuse.
Al termine della sua
confessione, ebbe il timore di averla disgustata, considerata la purezza del
suo cuore, invece accadde qualcosa di incredibile: la dolce serva gli rivolse
un caldo sorriso e gli disse che in lui vedeva tutto ciò che di buono esisteva
nel mondo.
La sua voce fu come
una carezza per lo spirito devastato del giovane condottiero, il quale si perse
negli occhi nocciola della sua interlocutrice; si lasciò inebriare dal fresco
profumo che emanava quella pelle simile alla terra, si sentì rapire dall’irrefrenabile
desiderio di affondare le sue mani nei tempestosi ricci corvini che le
incorniciavano il viso, per poi assaggiare quelle labbra carnose con un bacio
appassionato e rovente.
Da quel momento,
Lancelot seppe che avrebbe dato la sua vita pur di proteggerla da ogni male e
che avrebbe spesò ogni istante della sua esistenza per dimostrarsi all’altezza
delle parole che gli ebbe rivolto in quel fortunato giorno; cominciò a
progettare il loro futuro insieme, a immaginare l’evolversi del loro rapporto,
a fantasticare sulla loro famiglia, ignaro di cosa avrebbe scoperto a breve.
Difatti, il loro
tentativo di fuga fallì e poterono salvarsi solo grazie all’intervento di
Arthur e Merlin; quest’ultimo al calar della notte gli fece intendere che tra
il principe e la sua amata ci fosse più di una semplice amicizia. Il povero
condottiero si sentì morire quando comprese la dura verità: ancora una volta i
suoi sogni si dovettero scontrare con il casato dei Pendragon, eppure in quella
circostanza non riuscì a risentirsi col principe.
Capiva perfettamente
cosa potesse averlo fatto innamorare di quella meravigliosa fanciulla: dalla
bellezza esotica alla nobiltà d’animo, Guinevere rappresentava l’incarnazione
dell’amore; come poteva biasimarlo? Rimembrando la conversazione avuta nelle
prigioni del castello di re Hengist, Lancelot seppe cosa fare prima ancora che
il giovane stregone glielo chiedesse: si sarebbe fatto da parte, permettendo
alla sua adorata di vivere al fianco di un uomo retto e meritevole del suo
cuore.
Tuttavia, prima di
andarsene chiese all’umile amico un ultimo favore: doveva riferire all’incantevole
serva quanto le fosse grato per ciò che gli disse quel giorno in cella, poiché
gli aveva dato un motivo per cui vivere; lasciato il suo messaggio poté congedarsi
e partire in cerca di nuove avventure e di persone da soccorrere, e, sebbene
apparisse vagabondo come quando fu cacciato da Camelot, questa volta il suo
spirito era retto e il suo cuore era purificato dall’amore che nutriva e che
mai si sarebbe esaurito.
Spazio
di Chloe:
Ma
salveeeeeeeee!!!! Ebbene sì: stavolta è toccato a Lancelot e Gwen, non ho
saputo resistere … ^^
Spero
che apprezziate, aspetto di leggere le vostre considerazioni! *.*
Vorrei
ringraziare elyxyz e brin leah per le vostre bellissime recensioni, nonché BlueFlame
per aver aggiunto questa raccolta tra le seguite: grazie di cuore! *^*
Che
dire: attendo i vostri giudizi, entro la prossima settimana arriverà il
prossimo capitolo, promesso!
A
presto e tanti baci,
Chloe.