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Autore: Ibelieve93    01/03/2014    3 recensioni
Stella Rossi è una hostess su uno degli aerei di lusso della compagnia Skyland .
Ama viaggiare ,volare , ma nonostante i suoi numerosissimi “avanti e indietro” per il mondo , non ha mai incontrato l’amore in vita sua .
Gabriel Gray , un poliziotto americano che non sopporta l'altro sesso per svariate ragioni , è costretto a proteggere Kevin , un sedicenne nonché testimone importante per un processo che si terrà in Italia .
Stella e Gabriel si incontreranno per caso durante un viaggio tutt’ altro che calmo da Los Angeles a Milano , e saranno costretti ad unire le forze per salvarsi la vita .
E se dovesse nascere l'amore ?
Il poliziotto e l'hostess cosa faranno ?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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 Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti




Capitolo31. Momento perfetto



Stella
 

Non sapevo cosa stava succedendo , o meglio lo sapevo meglio di chiunque altro , ma non riuscivo ad assimilare tutto quel concetto di gioia ed energia , che mi stava scorrendo nelle vene ad una velocità stratosferica .
Impressionante!
Le mie emozioni rischiavano seriamente di superar la velocità della luce , ed a quel punto avrei potuto ricevere un bel premio per il primato mondiale in velocità !
Ero totalmente confusa. Sorpresa. Fusa.
Sì, ero totalmente ed incredibilmente fusa .
Innamorata, pensierosa, allegra, sarcastica.
Un pizzico di buono stress , un’aggiunta d’ ansia , ovviamente motivata.
Sì  , se qualcuno in quel momento mi avesse chiesto come stavo…beh, avrei risposto : “ Sono un frullato di benessere . Un mix di emozioni micidiale, direi letale . Una bomba ad orologeria, pronta a scoppiare da un momento all’altro ”
Ebbene. Un’altra al posto mio cosa avrebbe fatto ?
Mancavano un’ora , venti minuti e trentacinque secondi al mio matrimonio ufficiale .
E chi l’avrebbe detto che mi sarei sposata oggi ? In questo mese ? Ed in questo modo?   Senza mia zia, i miei nonni , mia madre – con cui nonostante tutto continuavo a sentirmi ogni tanto- i miei suoceri .
Ne vogliamo parlare?
Un matrimonio fuori dal comune per due persone altrettanto fuori di testa, eppur innamorate come non mai .
Scossi la testa con veemenza .
Allucinante!
Qualche ora prima ero stata sul punto di morire , ed ecco che qualche ora dopo mi stavo preparando per una cerimonia nuziale .
Matrimonio.
Il mio matrimonio  
Al solo pensiero un nodo mi serrava la gola e non mi permetteva di respirare come avrei voluto .
Mi sforzai di sorridere, nonostante i miei muscoli avessero deciso di dar poca collaborazione per i preparativi .
Io moglie
A ragazza sognatrice , viaggiatrice accanita che ero, adesso mi ritrovavo donna ormai prossima al matrimonio , e quindi dal costruirsi una famiglia tutta sua .
L’idea non era male , era allettante , specie se lo sposo in questione era un certo tipo di nome Gabriel Gray .
Il suo meraviglioso nome mi faceva letteralmente impazzire , perdere la testa ogni volta che lo pronunciavo .
Diventar la signora Gray era ancora un pochetto strano per la sottoscritta, ma…ok, l’abitudine avrebbe sostituito questo senso di stranezza no? 
Ero troppo giovane per sposarmi ? Era troppo presto ? Gabriel era l’uomo giusto per me , ne ero sicura ?
Queste sarebbero dovute essere le domande a spasso per la mia testa , ed invece con mia grande sorpresa,  c’era posto soltanto per una di domanda.
Quanto tempo ancora avrei dovuto aspettare per unirmi a lui ?
Sì. Soltanto questa.
Pazzesco vero ?
Gabriel era perfetto per me , non avevo motivo di farmi domande inutili .
Era come se Qualcuno avesse creato un uomo fatto su misura per me:
Gabriel. 
Io e lui ci completavamo.
E non riuscivo ad  immaginare nessun altro al mio fianco, che non fosse lui .  
In ogni mio pensiero, in ogni mio respiro, in ogni mio battito di ciglia o di cuore…lui era sempre lì, pronto a regalarmi la sua presenza .
Follia. Sì. Amavo far le cose fuori dal comune.
Amavo lui che era piombato nella mia vita in una situazione tutt'altro che fuori dal comune .
Ed amavo quel Qualcuno che mi aveva dato la possibilità d’ incontrare l’uomo della mia vita, anche se in circostanze non del tutto serene .
“ Ci siamo” mi informò Emily , con un sorriso raggiante sulle labbra .
Deglutii e guardai ancora una volta il mio riflesso nello specchio che avevo davanti al naso .
Ero in quel meraviglioso bagno di lusso , nella suite più grande della struttura alberghiera , da circa due ore .
Avevo avuto a disposizione tre lavelli, due docce  , uno specchio grande quasi quanto la metà del salone di casa di mia zia, un fono professionale , diecimila asciugamani , essenze profumate, profumi, olii…e non solo.
Dei gentili ospiti nell’albergo , dopo essersi ripresi dal trauma della violenta sparatoria, saputa dell’occasione… mi avevano regalato un paio di jeans chiari taglia 40 , una camicetta bianca e dei tacchi a spillo color rosa antico…credo. Era un rosa strano , carino, un po’ pallidino forse ?
Ma a me non importava , in quel momento avrei accettato anche le “ciabatte” dei frati francescani pur di sposarmi .
Perché per me quella era la cosa più importante , fondamentale .
Ora, il problema era che per infilarmi quei pantaloni taglia 40 , ed io non portavo affatto quella taglia , avevo dovuto saltellare per tutto il bagno per una buona mezz’ora , lottando contro il tessuto che non voleva cedere sotto i miei sforzi , ed era per questo motivo-nonostante Stella avesse battuto Jeans 1-0 ehehe!- che adesso mi sentivo come un wurstel in un hot dog .
Dei simpatici rotolini mi si erano gentilmente creati sui fianchi , essendo quest’ultimi totalmente stritolati dal paio di jeans , e la cosa peggiore era che il bottone era in bilico tra lo staccarsi e il rimanere piazzato nel mio basso ventre .
La camicia di certo non poteva far miracoli per coprire quelle maniglie dell’amore  sorte dal nulla , ma almeno quella andava bene , anzi…non proprio , avevo un imbarazzante vuoto sul petto che faceva notar ancor di più quella mia…mancanza?
Cioè c’erano ma non erano…però erano graziose, sì…davvero.
Una seconda scarsa era pur sempre una seconda , eh.
Le scarpe sì , perfette .
Quelle erano della taglia giusta veramente .
Un bel quarantuno pieno .
I miei piedini erano belli grandi .
“ Mmm…ci siamo dici ?” domandai facendo una smorfia di disappunto davanti al mio riflesso .
Non mi sentivo abbastanza carina , non ancora .
Mancava ancora qualcosa per non dire che mancava un po’ tutto , come ad esempio il trucco, qualche altra aggiustatina ai capelli, magari orecchini oppure una collanina da metter al collo .
Emily rise e si avvicinò a me : “ Aspetta. Possiamo ancora sistemare qualcosa prima di andare ”
La guardai con riconoscenza , gratitudine.
“Puoi farlo?” domandai speranzosa
Emily per tutta risposta tirò fuori un pettine dal cassetto di un mobiletto , mi ordinò di sedermi su un piccolo sgabellino , e si armò di fono .
Prese a stirarmi i capelli con cura , e scoprii che era ancor più brava di me nel gestire i miei spaghetti .
Prima mi ero data un’asciugata  , ma adesso stavano venendo veramente bene .
Perfetti .
“ Prima di entrare in polizia lavoravo assieme ad un’amica di mia madre. Lei era una parrucchiera, ed ho imparato qualcosa…non credevo che un giorno mi sarebbe ancor servito quel che avevo appreso” spiegò alzando la voce per parlar al di sopra del rumore del fono .
Sorrisi, l’immaginavo. Era troppo brava
 “ Nella vita mai dire mai” risposi, e lei concordò con me chiudendo il fono.
“ Per il trucco non possiamo far nulla ” riprese “ ma…possiamo concludere con altro. ”
Si sfilò un ciondolo d’oro bianco a forma di goccia , che aveva incastonato un piccolo smeraldino al centro .
Era spettacolare.
E quando lo mise intorno al mio collo , mi voltai verso di lei senza parole: “ per me? E' meraviglioso”
“ Sì , è per te . Prendilo come mio regalo di nozze. Dopotutto ti farò da testimone”
“ Io non so cosa dire…”
Lei scosse la testa: “ Non dir niente. Questo ciondolo era di mia nonna, ma adesso servirà di più a te”
“Grazie per tutto quello che sta facendo per me. Sei un’amica preziosa ” dissi alzandomi dallo sgabello , non sapevo cos’altro dirle . Ero commossa per quel suo gesto davvero gentile : “sei una persona eccezionale. E ti auguro con tutto il cuore che anche tu un giorno possa trovare un uomo che sappia renderti felice ” le augurai con tutto il cuore , prendendole le mani per stringerle forti fra le mie.
“E’ l’augurio più bello che io abbia mai ricevuto” ammise commossa
 “ Stella ?” mi chiamò qualcuno .
Era una vocina dolce, melodiosa.  
Mi voltai verso la porta con uno scatto fulmineo .
Aileen mi stava osservando con quei bellissimi occhietti verdi che si ritrovava , incorniciati dai suoi splendidi boccoletti dorati .
 “Dimmi amore” le dissi chinandomi su di lei e sfiorandole con un dito la punta del nasino .
“ Il mio papà ha detto che è pronto, e ti sta aspettando” riferì con prontezza  
“ E’ proprio arrivato il momento” aggiunse Emily alle mie spalle .   
Sorrisi e trassi un profondo respiro .
“Andiamo”  comunicai loro , dopo aver preso Aileen per una mano .
                                                                                           *****
In quel grande hotel non poteva di certo mancare anche una piccola cappella di lusso , in prossimità dell’ampio giardino esterno .
Era molto piccola , ma graziosa e curata nei minimi particolari .
Appena varcai la soglia della piccola porta di legno della cappella qualcuno mise la marcia nuziale .
Cercai il responsabile, che non poteva essere che Kevin, mio fratello nonché testimone di Gabriel.
“ You-tube sul telefono. Comodo.” spiegò facendo spallucce.
Scossi la testa con un sorriso .
E soltanto dopo notai che non c’era nessun altro in quella cappella all'infuori di Emily , Kevin , il prete ed Aileen .
Mancava la persona più importante di tutte .
Mancava Gabriel.
Dov’era?
Non c’era .
Com’era possibile?
Il prete stava facendo avanti ed indietro con una Bibbia tascabile in mano , non curante del fatto che lo sposo non fosse lì , presente .
Gabriel non mi stava aspettando ? Perché ?
Il panico s’impossessò di me , così tanto da farmi rendere conto a stento che la mia mano destra non stava più stringendo la manina della piccola Aileen , bensì un’altra mano decisamente più grande , forte .
Era stata sostituita da…
“ Sono qui ” bisbigliò una voce calda, profonda , suadente , ad un soffio dal mio collo. 
 I miei occhi s’illuminarono quando lo vidi al mio fianco .
Gabriel era proprio lì , e mi stava tenendo per mano .
“Sei bellissima” mi disse , stringendo ancor più forte la mia mano senza farmi alcun male .
Ero rimasta senza parole .
Così incantata , presa , così rapita da quei suoi occhi smeraldini ancor più belli del solito , tutto il resto del mondo era letteralmente scomparso , non esisteva più .
Intorno a lui non c’era altro che una leggera nebbiolina sottile , che faceva risaltar ancora di più ogni parte del suo viso…compresi quei suoi corti capelli dorati , ancora umidi .
Avevo reagito così , anche quando l’avevo rivisto al mio fianco dopo essermi risvegliata da quel brutto tuffo in piscina .
Un ottimo risveglio.
Gabriel era meraviglioso. Ed era MIO.
“Cosa c’è?” mi chiese incuriosito da quel mio strano silenzio .
Provai a riprendermi il dono della parola , ma non fu affatto semplice : “ Sei qui ” dissi soltanto
“Pensavi che non ti avrei più voluta sposare ? Che mi fossi pentito di tutto ?  ” mi domandò , quasi divertito .
Sospirai : “ No, ma per un momento l’ho pensato ” ammisi , guardandolo di sottecchi.
Rise , per poi baciarmi una guancia dolcemente : “ Sciocchina , dove altro potrei andare senza di te ?” mi sussurrò sulla pelle .
Rabbrividii e gli regalai un sorriso , apparso spontaneamente sulle mie labbra .
Racchiudeva puro amore e gioia .
“ Continuerai a sorridermi così per sempre ?” mi chiese lui speranzoso, con ancora quella meravigliosa luce negli occhi  
“ Tutte le volte che vorrai ” risposi prontamente.
Lui annuì soddisfatto della risposta, per poi puntare lo sguardo davanti a noi ed iniziare a camminare portandomi con sé .
Mentre avanzavamo verso il prete , spostai lo sguardo sui suoi vestiti - prima non ne avevo avuta l’occasione  , perché troppo presa dal contemplare suoi occhi - indossava un paio di jeans scuri , una bella giacca sopra una camicia bianca . 
Aveva i primi tre bottoni della camicia sbottonati , che lasciavano libero il collo .
Sportivo .
Perfetto per me , impeccabile .
Una volta raggiunto colui che ci avrebbe sposati , Kevin pose fine alla marcia nuziale e si sistemò al nostro fianco assieme ad Emily ed Aileen . La piccola ci osservava con attenzione .
Il prete tossicchiò : “ Mmm…bene, dunque. Siamo qui , per volere dei nostri due amici . Gabriel e Stella, in quanto loro hanno deciso di diventare una famiglia . E…”
Ed… io mi persi .
Mi persi fra i discorsi del prete , mi persi nei miei pensieri , fra le parole non dette , negli sguardi di chi stava condividendo con me quel momento meraviglioso…
Quel momento che volevo stampare bene nella mente .
Imprimerlo dentro al mio cuore .
Ricordarlo per sempre, in ogni suo più piccolo dettaglio , particolare .
Era il mio momento perfetto .
Mai in tutta la mia vita ero stata così decisa, sicura di prendere una decisione .
E sapevo bene che per stare al suo fianco da quel momento in poi , forse avrei dovuto rinunciare al mio lavoro .
Fare l’hostess di aerei non era di certo comodo per chi voleva costruire una famiglia , e se prima per me l’abbandonare il mio lavoro era considerato fuori discussione , adesso avrei rinunciato non una , ma mille volte al fare l’hostess pur di star il più tempo possibile con l’uomo che amavo .
Perché lui era il mio viaggio . Il mio viaggio continuo .
Tutti i miei precedenti “avanti ed indietro” per il mondo mi avevano preparata e portata a lui , ed adesso che l’avevo legato a me , stretto per bene in ogni fibra del mio essere , sapevo perfettamente e volevo ardentemente che i miei viaggi futuri non fossero nient’altro che lui , la sua presenza, ed il suo sconfinato mondo racchiuso in quei suoi occhi verdi . 
Dir quel sì davanti a Dio , al prete , ai due testimoni, a sua figlia…fu la cosa più bella che io abbia mai fatto in tutta la mia vita.
E ogni angolo del mio cuore sapeva che era stato lo stesso anche per Gabriel , il mio lui .
Le ultime frasi del prete furono : “ Non osi separare l’uomo ciò che Dio ha unito . Vi dichiaro marito e moglie”
Non osi separare l’uomo ciò che Dio ha unito
A nessun uomo , mai…nemmeno a noi stessi avrei permesso di separarci .  
Era una promessa .   
Mio marito- e da questo momento in poi dovevo imparare a definirlo tale - mi guardò intensamente : “ Sei la cosa più bella che mi sia capitata in tutta la mia vita” mi soffiò sulle labbra , ed io lo baciai di slancio . Incontrai le sue labbra rosa perlato con trasporto, passione , incrociando le mani dietro al suo collo per imprigionarlo ancor di più contro il mio corpo .
Volevo che il suo meraviglioso profumo mi riempisse i polmoni , mi riscaldasse l’anima , mi circondasse di puro e semplice affetto e m’invadesse ogni vena e capillare .
Mi staccai da lui con un sorriso , soltanto dopo avergli rubato qualche altro piccolo bacio : “ Sei mio ormai” gli feci notare , minacciosa .  
Lui rise : “ Non più di quanto tu sei mia ” precisò prendendomi in braccio senza darmi alcun preavviso .
Protestai , ma lui non aveva nessuna intenzione di mettermi giù .
Così, mi “accontentai” di star fra le sue braccia, fino a quando non mi mise a sedere sul sedile del passeggero della Mercedes , che era stata posteggiata nel vialetto ghiaioso proprio davanti il lussuoso ingresso dell’albergo .
Mi infilò la cintura di sicurezza con premura , ed io lo lasciai fare .
Soltanto un attimo dopo notai una meravigliosa rosa blu sul cruscotto .
L’afferrai con premura, attenta a non pungermi con una spina, e l’accostai al mio naso per sentirne il profumo.
Nel farlo chiusi gli occhi , e quando li riaprii lui era giù accanto a me che mi fissava .  
“ Non abbiamo altro tempo per festeggiare con una bella cena o con un bel viaggio di nozze ma…ti prometto che entro stasera saremo al sicuro in un bell’ appartamento nel comune di Milano.”
Lo guardai piegando la testa di lato con ancor la rosa fra le mani : “ Rassicurante ”
Proprio in quel momento Kevin , Emily ed Aileen salirono in auto sui sedili posteriori .
“ Ora direi che possiamo partire . Vero coniugi ? ” chiese Kevin intrecciando le dita dietro la testa
Gabriel si voltò verso… suo cognato, con fare minaccioso
Mi sarei mai abituata a tutto questo ? Sì , per forza.
“ Hai tolto le lattine che avevi attaccato dietro l’auto , vero?”
Sgranai gli occhi davanti a quella domanda . COSA?
Emily scoppiò a ridere non riuscendo più a trattenersi .
Kevin invece si grattò la nuca in evidente imbarazzo : “ Era uno scherzo che sarebbe durato qualche minuto. Comunque l’ho fatto signor Gray ”
Gabriel annuì soddisfatto: “ Molto bene” disse prima di avviare il motore
“Ma dove passeremo la notte?” s’informò Emily  .
Gabriel tirò fuori un mazzo di chiavi da una tasca dei Jeans : “ Nel primo appartamento che c’era stato consegnato ”
“Intendi quello che avrebbe dovuto ospitarci circa due mesi fa ?” dedusse mio fratello.
Gabriel annuì : “ Esattamente. Avrei dovuto consegnare le chiavi ad un mio superiore ma…”
“…non l’hai fatto” concluse Emily per lui. 
“Già. Direi che è stato meglio , dato che Johnny conosce perfettamente la posizione del nuovo appartamento che avrebbe dovuto ospitarci”
Johnny.
Gabriel ancora non sapeva che era stato quel poliziotto il responsabile della morte di James .
Avrei voluto dirglielo, ma se la sua sete di giustizia si sarebbe trasformata in vendetta proprio per questo motivo ?
No, per adesso sarebbe stato meglio non dirglielo.
Per me. Per lui. Per ciò che eravamo diventati.
Guardai la mia fede all’anulare sinistro .
Era proprio sopra l’anello di quella famosa promessa fatta a Roma , che secondo mio marito io avevo accettato .
La fede era un po’ sbiadita , sottile, ma pur sempre una fede d’oro  .
Mi piaceva tanto .
La storia delle fedi che indossavamo io e Gabriel era davvero dolce , romantica , carina .
Due vecchietti arrivati a nozze d’oro , che erano in quell’ albergo per festeggiare proprio questa loro lunga unione d’amore ,  avevano deciso di donarci le loro prime fedi nuziali venendo a conoscenza del nostro matrimonio improvviso , che si sarebbe celebrato proprio nello stesso giorno in cui loro si erano sposati cinquant'anni prima .
Sorrisi al ricordo della vecchietta. Era stata così cara , dolce .
Con la mente le augurai ogni bene e la ringraziai ancora una volta.
                                                                                       *****
Erano ormai circa le ventuno quando Kevin lesse per bene la scritta Milano su molti cartelli stradali , e non riuscii a non notare i suoi occhi lucidi .
“ Siamo arrivati veramente . Milano, Milano ” disse al settimo cielo , sprizzante di gioia.
Emily sospirò di sollievo : “ Sembra proprio di sì ”
Anch’io ero contenta . Finalmente eravamo a buon punto . Ad un passo dalla libertà .
Scambiai un dolce sguardo con il mio Gabriel , e poi mi decisi a scendere dall’auto .
Il mio sposo aveva parcheggiato all’interno di un cancello , e l’appartamento di cui potevamo disporre era al secondo piano della palazzina dal color pagliericcio , che in quel momento si trovava alla mia sinistra .  
L’osservai dal basso mentre qualcuno mi cingeva i fianchi con un braccio .
Sorrisi.
“ Entriamo dentro, fa freddino qui fuori” consigliò il mio amore .
Aileen ci seguì con gli occhietti un po’ assonnati fra le braccia di Kevin .
                                                               *****
L’appartamento era arredato perfettamente .
I mobili erano moderni , le pareti colorate ed il pavimento in legno .
La cucina era larga , spaziosa come il soggiorno ed il salone .
C’era un solo bagno , ma potevamo disporre di tre camere da letto, due balconi , ed un meraviglioso televisore al plasma di non so quanti pollici !
Era enorme!
“ La polizia tratta bene i suoi testimoni ” osservò Kevin , e non potei che concordare.
“Staremo qui per due giorni al massimo quindi non ti ci abituare troppo” rispose Gabriel .
Kevin alzò le mani all’altezza delle spalle: “ Per carità, io preferisco di gran lunga casa mia anche se il tubo della cucina perde acqua assieme a quello dello scarico del bagno”
“Ok, ok Kevin non ci interessa sapere le condizioni di casa tua. ” intervenne Emily
Risi assieme a lei , per poi dare un’occhiata fuori attraverso l’ampia finestra nel salone.
Non riuscivo a crederci !
Nevicava . Aveva iniziato a nevicare .
Quei candidi fiocchi ondeggiavano in aria senza ordine preciso , confondendosi fra loro e fondendosi in una sola cosa non appena raggiungevano una qualche superficie .   
Quella serata sarebbe stata meravigliosa come anche il mio futuro...


Angolo Autrice 


Ciaoooo ragazzi ^^ come va ?
Buon giorno e buon sabato mattina :)  
Oggi avrei voglia e dovrei fare un bel pò di cose anche se è una giornata di pioggia ^^
Coooomunque che dire ? Eccoci arrivati a questo matrimonio un pò particolare tra Stella e Gabriel ^^ 
Finalmente si sono sposati <3 
Cosa ne pensate di questo capitolo ? 
Cosa vi aspettate in questi ultimi capitoli ? :)
Ringrazio come sempre TUTTI voi che recensite , preferite,seguite e ricordate questa storia :)  
Alla prossima ;) 
Un bacione a presto ;) 

 
   
 
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