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Autore: katiuz    24/06/2008    4 recensioni
Hermione Granger e Draco Malfoy hanno avuto una relazione durante il loro settimo anno ad Hogwarts. La guerra li ha separati ma adesso che fine hanno fatto? Dov'è finito Draco? E cosa si erano promessi alla fine della scuola?
Tra un Hermione che cerca di costruirsi un futuro, un Harry troppo intraprendente e un Ron alle prese con i suoi bambini, spero la storia sia apprezzabile ^_^
Genere: Romantico, Triste, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Quando si ha a che fare con i Malfoy ci sono sempre problemi!

 

 

Il rumore degli zoccoli dei Thestral eccheggiava nel silenzio della notte mentre Hermione Granger, avvolta in un lungo cappotto marrone che la copriva fino alle ginocchia, guardava in silenzio le stelle dal finestrino della sua carrozza.

Una mano poggiata distrattamente sotto il mento e lo sguardo fisso in alto, perso tra le mille sfumature della volta celeste che riuscivano a donarle pace e serenità. La vista di quell'ameno manto scuro tempestato da diamanti la faceva sentire al contempo insignificante e felice e le provocava una strana sensazione di benessere e rilassatezza che Hermione era solita ricercare nelle sere di solitudine.

Immersa nei suoi pensieri e circondata dai bagagli la donna stava lentamente raggiungendo il caratteristico villaggio di Hogsmeade, pronta a smaterializzarsi nuovamente a casa sua.

Mille pensieri confusi cercavano di farsi strada nella sua sua mente occultati da una pesante coltre di indifferenza che pian piano si faceva strada nel petto di Hermione. La determinazione che l'aveva spinta a partire di corsa da Hogwarts per trovare il colpevole veniva a tratti oscurata dall'apatia nei confronti di ciò che la circondava, del mondo fatto di misteri e di incomprensioni che tanto l'aveva ferita in passato.

Una leggera scossa della carrozza e subito dopo i Thestral si fermarono, permettendole di scendere con grazia dal mezzo. Con un leggero gesto della bacchetta il suo baule fluttuò fuori e la affiancò mentre con delicatezza spingeva avanti la porta dei Tre Manici di Scopa.

L'accolse una sorridente Madama Rosmerta, intenta a pulire come sempre alcune stoviglie oltre il suo bancone, una mano ancora nel lavandino e l'altra alzata in alto in segno di saluto. I suoi capelli scuri erano lasciati liberi sulle spalle e l'accompagnavano in ogni suoi movimento del capo mentre gli occhi, vispi ed attenti, scandagliavano la stanza.

- Buonasera Rosmerta- disse Hermione con gentilezza, procedendo con qualche passo in avanti e aprendosi in un sorriso.

- Buonasera Hermione! Quanto tempo!- rispose la donna affettuosamente - Cosa ti porta ad Hogwarts?- chiese allegramente, sporgendosi di poco in direzione dell'altra.

- Nulla di che- minimizzò Hermione con un gesto annoiato della mano. Poi cambiò discorso - Potresti servirmi una Burrobirra,per favore?- chiese accomodandosi educatamente su una sedia di fronte il bancone.

Madama Rosmerta annuì girandosi velocemente e cominciando a trafficare con alcune bottiglie contenenti liquidi dai colori più svariati. Qualche attimo dopo si girò soddisfatta, i grandi occhi marroni aperti che rispecchiavano le luci della sala.

Hermione fece un cenno e mormorò un "Grazie", prendendo la Burrobirra tra le mani e sorseggiandola lentamente, godendo del tepore della bevanda e dell'atmosfera tranquilla che si respirava nel locale.

Le donne rimasero in silenzio per parecchi minuti, in sottofondo solo il leggero chiaccherio di due streghe di passaggio e il fruscìo di un uomo che sfogliava distrattamente la Gazzetta del Profeta di quel giorno.

- Cosa succede di bello ad Hogsmeade in questo periodo?- chiese poco dopo Hermione, iniziando la conversazione solamente per evitare che Madama Rosmerta continuasse a fissarla in tralice, curiosa.

- Tutto come sempre..- rispose annoiata la donna dondolando leggermente il capo per far ondeggiare i capelli ricci - Ci sono stati giorni in cui il locale è stato davvero pieno di uomini del Ministero- constatò poi allegra - Non so perché, ad onor del vero, ma hanno contribuito molto a migliorare i miei affari!- annunciò soddisfatta, inconsapevole di aver attirato l'attenzione della donna che le stava d'innanzi.

- Davvero?- chiese Hermione stupita.

-Si, davvero! Compravano di tutto e bevevano qualunque cos..-

-No, intendevo.. davvero c'è stata così tanta gente?- la interruppe la donna corrucciata.

-Oh si- si riprese Madama Rosmerta - Molta gente del Ministero che continuava a fare avanti ed indietro dal Ministero a qui, da qui a casa di Harry Potter e da casa di Harry Potter al Ministero!- spettegolò giuliva, attirando con la sua voce acuta anche l'attenzione dell'uomo che leggeva il giornale.

Hermione, colta alla sprovvista, strabuzzò gli occhi dalla sorpresa. Per l'ennesima volta in quei giorni si era dovuta confrontare con un segreto di Harry. Si ricompose e ripose la sua curiosità in un altro angolino della mente, sostituendo alla sorpresa iniziale una maschera di assoluta indifferenza. Madama Rosmerta sembrava troppo presa dalle sue stesse parole per badare ad un simile cambiamento espressivo.

- Capisco - si limitò a rispondere Hermione, poggiando con delicatezza la bottiglia di Burrobirra, ormai vuota, sul tavolo - E' stato un piacere parlare con te, Rosmerta- esordì alzandosi - Ora devo proprio andare. Posso?- chiese indicando il suo camino con uno sguardo.

- Ma certo!- rispose immediatamente l'altra donna - Il mio camino, non so se lo sai già, è diventato il mezzo di comunicazione ufficiale tra Hogsmeade, Il Ministero e L'Ospedale San Mungo!- annunciò soddisfatta.

Poi prese una scatolina da sopra l'impalcatura del camino e la aprì, porgendola ad Hermione.

- Grazie- disse semplicemente quest'ultima, afferrando una manciata di Polvere Volante e gettandola nel fuoco.

Le fiamme si fecero immediatamente verdi ed Hermione afferrò i suoi bagagli.

- Arrivederci!- disse semplicemente alla donna e si gettò tra le fiamme del camino sussurrando l'indirizzo di casa sua.

 

 

***

 

- Uff!- fu l'unica parola che Hermione si lasciò sfuggire dalla labbra prima di gettarsi sul divano con poca grazia e chiudere gli occhi.

L'odore di casa sua le invase le narici e la portò a sorridere incosciamente. Quanto le era mancata! Casa sua era come un universo parallelo per lei. Ogni cosa la tranquillizzava, ogni oggetto riusciva a schermarla da ciò che vi era fuori da quelle mura e solamente quella pittura bianca immacolata le trasmetteva sicurezza.

Era il suo covo, la sua tana segreta dove poteva rifuggiarsi per chiudere la mente alle persone che la circondavano ed entrare in un'altra dimensione dove la guerra non c'era, Voldemort non era mai esistito e lei non aveva sofferto così tanto.

Quelle quattro mura di intonaco creavano l'unico ambiente in cui lei fosse davvero se stessa, senza inibizioni, senza rancori e senza riserve verso gli altri.

Ultimamente Hermione aveva anche preso l'abitudine di frequentare solamente i luoghi che la facevano sentire davvero a proprio agio e di non comportarsi come molti altri maghi che si facevano vedere in giro solo per guadagnare popolarità.

La situazione di quei giorni l'aveva terribilmente stancata ed allo stesso tempo aveva risvegliato in lei una voglia di investigare che era rimasta sopita nel suo petto per molto tempo.

Passandosi una mano sugli occhi si tolse distrattamente le scarpe e si accomodò meglio sul divano, chiudendo definitivamente gli occhi e preparandosi ad un sonno ristoratore.

L'indomani sarebbe stata una lunga giornata.

 

***

 

Una porta di casa Potter sbattè con violenza, facendo tremare l'impalcatura su cui era stata costruita e facendo tintinnare pericolosamente i cardini attraverso i quali si muoveva. Dei passi affrettati si susseguirono a quel rumoroso tonfo ed un'altro cigolio segnalò che un'ulteriore porta era stata aperta con foga.

Harry Potter fece l'ingresso nella cucina di casa sua, trafelato, i capelli leggermente scombinati e gli occhi verdi spalancati selvaggiamente ma colmi di stanchezza. Sicuramente un eccesso di caffeina era la causa del suo strano sguardo sfocato.

Strizzando gli occhi oltre le lenti dei suoi occhiali rotondi mise pian piano a fuoco la stanza. Il colore della cucina lo aveva scelto Ginny nel momento in cui i due avevano deciso di sposarsi e la donna, da sempre sostenitrice dei colori allegri, aveva optato per un giallo canarino che aveva sempre riportato ad Harry l'idea di un frappé di banana. La stanza era abbastanza spaziosa ed al centro un tavolo con sei sedie occupava buona parte del nucleo della stanza. Proprio nel bel mezzo di quella spessa lastra di legno color mogano figurava un vaso bianco colmo di rami di una Bouganvillea violetta e rigogliosa. Le finestre erano due e molto ampie,contornate da alcune tende bianche a fiori verdi.

Nello stesso istante in cui Harry aveva fatto irruzione nella stanza, Ginny Weasley aveva alzato lo sguardo dal giornale, dal quale aveva letto articoli di cucina per tutto il pomeriggio, e si era alzata di scatto per raggiungere il marito e fronteggiarlo con la sua minuta statura.

- Io non sono d'accordo- disse improvvisamente la donna con astio, incrociando le braccia al petto ed assumendo un cipiglio severo mentre i suoi lunghi capelli rossi si muovevano ondeggianti sulle sue spalle.

Harry incrociò il suo sguardo, capendo immediatemente l'argomento di discussione che sua moglie aveva aperto così repentinamente.

- Ginny ne abbiamo già parlato!- sbottò allora il moro, superandola e accomodandosi stancamente su una sedia - Potrei mangiare adesso?- chiese guardandosi intorno con espressione affamata.

La donna dai capelli rossi sembrò ignorarlo, al contrario si fece più vicina.

- No! E non mangerai finché non porterai quello lì fuori dalla mia camera degli ospiti!- cominciò la donna alzando gradualmente il tono di voce.

- Shh!- sbottò Harry, facendole segno di non urlare, agitando le braccia concitato.

- Oppure...- riprese la rossa ignorandolo nuovamente - Vai da Hermione e le dici tutto, adesso!- concluse abbassando finalmente la voce.

Il moro si lasciò sfuggire un gemito frustato e si beccò in risposta uno sguardo truce.

- Gli e lo dirò, te l'ho detto- disse cercando di suonare il più convicente possibile - Ma stasera sono stanco..Domani! Prometto che domani mattina lo farò- disse sicuro.

La rossa rimase a fissarlo in tralice come se con il suo sguardo volesse perforarlo e capire se stesse mentendo. Harry lo sostenne e cercò di far trasmettere ai suoi profondi occhi verdi tutta la sicurezza di cui era in possesso.

- Non ha un posto dove stare- rincarò poi la dose - Ed in ogni caso- iniziò facendosi improvvisamente serio - Io ho preso quest'impegno con me stesso e lo porterò a termine. Per il bene di Hermione- concluse risoluto.

Ginny rimase in silenzio abbandonando gradualmente l'espressione irosa e sostituendola con una afflitta. Poi si lasciò cadere sulla sedia e si prese la testa tra le mani.

- E per quanto tempo dovrà rimanere ancora qui?- chiese stancamente alzando lo sguardo nella direzione dell'uomo e passandosi una mano tra i lunghi e setosi capelli.

- Poco, promesso. Devo solo portare avanti qualche scartoffia ministeriale e poi sarà fuori qui. Non ti darà nessun problema- disse sicuro, sorridendo incoraggiante.

Ma la donna lo guardava scettico - Quando si ha a che fare con i Malfoy stranamente ci sono sempre problemi- borbottò scocciata.

Dopo qualche attimo di silenzio, durante il quale la mente di Harry cominciava a godere della pace del silenzio, Ginny decise di interrompere la sua quiete mentale.

- E se Hermione dovesse scoprirlo prima che tu possa dirglielo?- chiese ancora - Sei consapevole che non mi rivolgerà mai più la parola?- disse preoccupata.

Harry le si avvicinò e le passò una mano sul viso.

- Non lo scoprirà prima. Ed in ogni caso..è la tua migliore amica, io non credo che possa arrabbiarsi con te- disse provando a rincuorarla.

La rossa annuì, lasciandosi cullare dalla dolce carezza di Harry e chiudendo gli occhi. Un leggero sorriso le attraversò il viso quando suo marito le passò un dito sulle labbra, facendole un pò di solletico.

- Mi sono meritato la cena?- chiese il moro sorridendo birichino.

Ginny aprì gli occhi e si lasciò scappare una mezza risata.

- Si- disse semplicemente alzandosi e dirigendosi ai fornelli dove una sostanziosa quantità di riso e pollo attendevano solo di essere divorati dal suo affamato marito.

 

***

 

Innanzitutto chiedo umilmente venia per il ritardo, al mio solito ç__ç Ma parliamo del capitolo xD Ok, non posso più rimandarlo, è arrivato il momento di far entrare in scena il caro Dracuccio! Che dire di questo capitolo.. probabilmente è dal prossimo che cominceranno ad essere svelati un pò di segretucci e un pò di misteri! Spero che sia stato di vostro gradimento, io l'ho riletto un bel pò di volte e devo anche ringraziare Ang (qui conosciuta come Mary Black) per la sua "consulenza" e per il suo ascolto, perché mi ama tanto tanto tanto *___* Grazie anche a Plin, mio amor ti perdono per questa volta xD So che sei un inguaribile romantica (ed anche io xD) però devo cercare di trattenermi e di non far incontrare questi due in modo amoroso se non nei flash back xD Spero questo capitolo ti sia piaciuto ^__^, Flynn, scusa se non ho esaudito la tua richiesta, ma la mia vena ritardataria prevale sempre ù__ù Per rispondere alla tua domanda, no, la storia non è stata ancora scritta per intero..anzi in verità io scrivo capitolo per capitolo e devo ammettere, anche se non è una cosa molto lusinghiera, che più recensioni ricevo più velocemente scrivo xD Probabilmente perché mi importa molto di ciò che pensano i miei lettori e mi sento spronata dai loro commenti! In ogni caso spero che questo capitolo sia di tuo gradimento!, narcyssa malfoy, mi fa piacere che tu abbia apprezzato il mio flash back..è anche un modo per sottolineare su cosa si basa la storia! Ecco l'aggiornamento, spero ti sia piaciuto!, pei_chan, mia carissima ogni volta che vedo la tua recensione sono contenta xD E' vero, per il momento mi sto seriamente divertendo a seminare quesiti qua e la (sta uscendo fuori il mio lato sadico xD). Ma checcarina l'immagine di Piton che sbirciaaaaa! Ehi però scusa..se Hermione e Draco andavano a fare le cose sconcie nel suo ufficio mica è colpa sua se lui "sa" xD Chi si sta prendendo gioco di Herm? Ho sempre paura di svelare troppo nei miei capitoli..sinceramente spero che ancora non sia chiaro, e non credo lo sia, quindi rimanete ancora un pò sulle spine e presto vedrete arrivare le risposte!,

Grazie anche alle 49 persone che hanno aggiunto la fic nei preferiti.. se avete letto e il capitolo vi è sembrato decente che vi costa commentare? Farete felice una povera scrittrice in cerca di recensioni xD Spero di vedervi numerosi ed al prossimo capitolo, Un bacio!

 

  
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