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Autore: Xevias    24/06/2008    12 recensioni
Due scommesse, un unico obiettivo. Blaise sfida Draco a far innamorare Hermione Granger di lui, Ginny sfida Hermione a sedurre Draco Malfoy. Cosa riserverà loro il destino? Mia prima long.. godetevela!!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Ginny Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Mio

- Ne sei sicuro? -

Harry fissò Theodore teso, e il ragazzo annuì.

- Allora funziona, funziona!! - esclamò Lavanda, battendo le mani.

- Theo, cosa ti ha detto, esattamente? -

Il Serpeverde si passò distrattamente una mano tra i capelli: - Dopo cena me ne stavo nel dormitorio per i fatti miei, quando Draco è entrato come una furia. Io gli ho chiesto cos'avesse, ma lui ha risposto che andava tutto bene, che non c'era niente che non andasse.. salvo poi, qualche minuto dopo, raccontarmi tutto: quando era andato dalla Granger, entrambi avevano avuto una specie di visione, e.. e lui, una volta ripresosi, stava quasi per baciarla! Ma lei si è tirata indietro, e lui se n'è andato. - raccontò.

Luna sorrise: - Hanno entrambi ricordato, allora. - commentò.

Harry si volse verso Ginny: - Hermione non ti ha detto niente al riguardo? - le chiese, aggrottando la fronte.

La ragazza scosse la testa: - No, neanche una parola. Certo, quando è passata in dormitorio per salutarmi aveva un'aria molto strana.. ma non mi ha detto nulla. -

- Strano. - commentò Ron, grattandosi il mento - Sei la sua migliore amica, ti ha sempre detto tutto, o sbaglio? - chiese alla sorella, che confermò.

- Adesso che facciamo? Cioè, anche se la Granger non ha detto nulla a Ginny, è chiaro che anche lei ha avuto una visione. - disse Pansy, guardando Harry.

Il ragazzo annuì: - Dobbiamo insistere su questo punto. Ginny, tu intanto cerca di capire cosa pensa Hermione riguardo a questa storia.. e tu, Theo, devi fare lo stesso con Draco: è ovvio che non può parlarne con Blaise, perciò avrà bisogno di qualcuno con cui sfogarsi. - disse loro - Nel frattempo, noi dobbiamo proseguire col piano. La seconda volta che hanno avuto un contatto? - chiese Harry, e Ron s'illuminò - A Pozioni! Ricordi? Quando Neville ha fatto cadere la provetta con gli escrementi di drago! - esclamò.

- Bleah.. mi ricordo ancora la puzza.. - disse Lavanda, arricciando il naso.

- Quindi che facciamo? Riempiamo l'aula con gli escrementi di drago? - chiese Pansy, strappando una risata agli altri.

Harry scosse la testa: - Per quanto l'idea sia allettante, credo sia meglio evitare.. - rispose con un sorriso - Però possiamo fare in modo che si parlino, durante la lezione.. magari che lei gli chieda qualche ingrediente.. - aggiunse poi.

- E come la mettiamo con Blaise e quella putt.. ehm.. Daphne? - chiese Lavanda, correggendosi all'ultimo secondo.

Il Grifondoro si volse verso i due Serpeverde: - Dovete tenerli a bada voi, ragazzi. Se Draco e Hermione non si parlano, non riusciranno a ricordare. -

Theo e Pansy annuirono, e Harry guardò tutti loro, sorridendo: - Diamoci da fare. -

                                                                               ***

- Ragazzi, sbaglio o è la prima volta che siete contenti di andare a Pozioni? - chiese Hermione, guardando gli amici con la fronte corrugata.

Ron spalancò gli occhi: - Cosa?! Hermione, ma come ti viene in mente una cosa del genere?? - le chiese a sua volta, inorridito.

La ragazza alzò le spalle: - State praticamente correndo per andare nei sotterranei, non vi siete ancora lamentati su quanto odiate Piton e le ore di Pozioni.. permettete che tutto ciò mi sembri strano? -

Harry le sorrise: - Ti assicuro che il nostro amore per Piton e la sua materia è, e continua ad essere nullo. - la rassicurò, sebbene lei avesse fatto centro. Non vedevano l'ora di andare a Pozioni per vedere se i due avrebbero di nuovo avuto una visione.

Hermione gli sorrise, precendendo lui e Ron all'interno dell'aula; i Serpeverde erano già lì, e Theo e Pansy rivolsero ai due Grifondoro un cenno d'intesa. Poco dopo essere entrati, il professor Piton fece il suo ingresso nella classe, facendo scendere un silenzio assoluto su di essa.

- Non perdete tempo. - disse, brusco - Voglio una Pozione Invecchiante per la fine delle due ore. Cominciate. -

I ragazzi iniziarono a procurarsi gli ingredienti necessari, mentre Harry teneva d'occhio con lo sguardo il tavolo dei Serpeverde.

                                                                               ***

- Ehi, Blaise - disse all'improvviso Theo, senza preoccuparsi di non farsi vedere da Piton, tanto non l'avrebbe mai rimproverato - Mi dai una mano con la Pozione? Non ho capito questo passaggio del libro.. - disse.

- Certo, quale parte non ti è chiara? - gli chiese l'amico, mentre lui gli mostrava una parte a caso della spiegazione.

Blaise annuì: - Sì, in effetti non è facile.. okay, ascolta.. - disse, iniziando a spiegargliela; Theo annuiva, e nel frattempo scoccò uno sguardo penetrante a Harry: uno era fuori gioco. 

                                                                               ***

- Daphne, tesoro - disse Pansy, con un gran sorriso - Ho una domanda che devo farti assolutamente! - esclamò, seria.

La ragazza le sorrise: - Dimmi tutto! - rispose, spostandosi i capelli dalle spalle.

Pansy indicò le sue scarpe: - Dove le hai prese? Sono assolutamente divine!! - squittì entusiasta.

Daphne fece un gran sorriso: - Oh beh, sai.. non è stato affatto facile trovarle, pensa che ne esistono soltanto altre 10 paia così! - le disse, pavoneggiandosi.

- Davvero?? - esclamò l'amica, stupita - Raccontami tutto!! -

La Serpeverde si lanciò così in una dettagliata descrizione di tutta la fatica fatta per comprarle e Pansy, mentre fingeva di ascoltarla, strizzò l'occhio a Ron: Daphne ne avrebbe avuto per molto.

                                                                               ***

- Harry, Pansy si sta occupando di Daphne. - mormorò Ron all'orecchio del compagno.

- E Theo di Blaise.. okay, ci siamo. - disse lui, facendo un cenno della testa a Lavanda, la quale annuì.

La ragazza, con cautela, stappò una boccetta contentente del liquido marrone scuro, nascondendola poi dietro il suo calderone: un odore penetrante e nauseabondo si diffuse subito per l'aula.

- Che puzza, ma cos'è? - si chiese Draco, facendo una smorfia: chissà perchè, in qualche modo, quell'odore gli era familiare.

- Hermione, abbiamo finito le piume di fenice.. chiederesti a Malfoy se ce ne presta altre? - le disse Harry, fingendo indifferenza.

Lei sbiancò, mordendosi il labbro: non aveva parlato con nessuno di ciò che era successo la sera prima, con Draco.. si vergognava troppo. Certo, non avevano fatto niente.. ma c'era mancato poco perchè lui la baciasse, e la cosa peggiore era che anche lei lo voleva!! La ragazza ci aveva pensato tutta la notte, senza riuscire a darsi una risposta: cosa le era successo? Cos'era successo a lui? Ma soprattutto, cos'era quella specie di visione che entrambi avevano avuto? Perchè avevano provato tutti e due quel bisogno impellente di toccarsi, di sentirsi vicini?

Non lo sapeva, e nemmeno voleva saperlo: aveva solo paura che potesse succedere di nuovo.

- Hermione, mi hai sentito? Io e Ron non possiamo, abbiamo le mani occupate.. glielo chiedi tu, per favore? - ripetè Harry, sperando che l'amica non si rifiutasse.

Lentamente, Hermione annuì, voltandosi verso il tavolo di Malfoy, e avvicinandosi a lui; il ragazzo alzò lo sguardo su di lei, e i ricordi della sera prima lo investirono come un fiume in piena: ma che gli era preso?! Voler baciare la Granger, la ragazza del suo migliore amico.. assurdo!

- Ehm.. mi presteresti delle piume di fenice, Dr.. Malfoy? - disse lei, mordendosi la lingua per l'errore che stava per commettere.

Draco la fissò intensamente, quando accadde di nuovo: una fitta lancinante alla testa, un dolore impossibile da descrivere.

*- Hermione.. devi tagliare le radici di papavero, non tritarle.. - le disse Harry in un orecchio, fissadola leggermente preoccupato.

Lei abbassò lo sguardo sul tavolo, dove in effetti le radici, più che essere tagliate, sembravano essere state tritate con un frullatore.

- Scusa Harry.. sono un disastro. Ne prendo altre. - disse lei, sorridendogli.

Lui la guardò un pò imbarazzato: - Ehm.. non so se è il caso Hermione.. le uniche radice rimaste.. sono al tavolo di Malfoy.. - affermò lui incerto. 

Hermione gettò uno sguardo sul tavolo di Malfoy, sospirando impercettibilmente; poi, come essendosi accorta di qualcosa d'importante, si volse verso Harry con la fronte corrugata.

- Perchè pensi non sia il caso che io vada al tavolo di Malfoy? - chiese all'amico con tono indagatore.

Hary si morse il labbro, poi sospirò: - Ginny mi ha detto della vostra scommessa. - confessò, sotto lo sguardo incredulo di Hermione.

- E lascia che ti dica che non sono per nulla favorevole! Stiamo parlando di Malfoy, Hermione! Quello è la serpe per eccellenza.. è meglio se gli stai lontano. - aggiunse con fervore.

Hermione alzò gli occhi al cielo: - Sapevo che Ginny non avrebbe tenuto la bocca chiusa.. - commentò con uno sbuffo - Harry.. ho tutto sotto controllo. E' solo una stupida scommessa, nulla di cui preoccuparsi. Ti fidi di me? -

Lui le sorrise: - Non è che non mi fido di te Hermione.. è che non mi fido di lui. - le spiegò a bassa voce.

Lei ricambiò il sorriso: - Lo so.. ma stai tranquillo, okay? Me lo prometti? - gli chiese dolcemente.

Il ragazzo annuì lentamente, e lei gli diede un buffetto sulla guancia; poi guardò verso il tavolo dei serpeverde.

- Meglio che prenda quelle radici, altrimenti la pozione non sarà mai pronta. - disse a Harry, prima di avanzare verso il tavolo di Draco.

Il ragazzo, vedendola arrivare, alzò la testa. Hermione respirò a fondo, prima di rivolgersi a Malfoy.

- Mi presteresti le radici che ti avanzano, per favore? - gli chiese gentilmente: era convinta, infatti, che con le buone maniere si ottenesse tutto.

Lui la fissò serio, poi ghignò: - Certo Granger. Devi solo accettare di uscire con me. -

Okay, forse anche con i ricatti si può ottenere tutto.

- Scherzi Malfoy? - gli chiese lei.

Lui scosse la testa: - Mai stato più serio in vita mia. - 

La ragazza si morse un labbro: era uno sporco ricatto, ma d'altronde le radici le servivano davvero.. e in ogni caso, da qualche parte doveva pur iniziare se voleva realmente sedurlo.

- D'accordo Malfoy. - disse lei - Uscirò con te. Ma non ti aspettare che mi diverta. - aggiunse con un'occhiata che doveva essere, o almeno ci provava, seducente.       

Draco sorrise divertito mentre Hermione, prese le radici, fece ritorno al suo tavolo.

- Tutto a posto? - le chiese Harry, e la ragazza annuì compiaciuta: aveva finalmente tenuto testa al ragazzo! Certo, il ragazzo non si era meritato di uscire con lei e le aveva strappato un "sì" col ricatto.. ma se non altro lei gli aveva risposto a tono.

Anche Draco era soddisfatto: l'aveva convinta ad uscire con lui senza nemmeno sforzarsi troppo, tanto l'arma del ricatto funzionava sempre, e finalmente il suo piano poteva iniziare; in più, qualcosa gli diceva che uscire con la Granger non sarebbe stato così orribile.*

Hermione gemette, le mani sul viso, mentre piccole lacrime salate le bagnavano le guance: era successo di nuovo, ma questa volta era stato più doloroso.

- Hermione, stai male? - le chiese Blaise preoccupato, inginocchiandosi accanto a lei.

La ragazza non riusciva a parlare, era a dir poco sconvolta: un'altra visione, ancora più reale della precedente; cercò di alzare lo sguardo, e vide che anche Malfoy era a terra, e che la fissava, impietrito.

- Draco, amore, cos'hai?? - gridò Daphne, fiondandosi su di lui.

Theo, Pansy, Lavanda, Harry e Ron si guardarono: ce l'avevano fatta, entrambi avevano avuto nuovamente una visione!

Il professor Piton si avvicinò ai ragazzi con sguardo severo: - Sarà meglio che andiate in infermeria. - disse loro - Ce la fate a camminare? -

Hermione non fece in tempo a rispondere, che Draco si alzò in piedi: - Sì signore, non si preoccupi. - disse, prendendola per un braccio e facendola alzare, per poi portarla via senza che lei potesse ribattere. Doveva parlare con lei, subito.

                                                                               ***

- Malfoy.. mi fai male.. lasciami! - esclamò lei, strattonando il braccio per liberarsi dalla sua presa.

Lui la fermò nuovamente, inchiodandola contro la parete: i suoi occhi emanavano scintille, sembrava sul punto di scoppiare: - Perchè ho visto me stesso chiederti di uscire? Perchè volevo a tutti i costi che tu dicessi di sì? Che cosa diavolo sta succedendo? Cosa sono queste.. visioni che abbiamo? - sibilò, furente.

Hermione scosse la testa: nemmeno lei lo sapeva, e la cosa iniziava a spaventarla.

- Nella visione penso che, con il tuo assenso ad uscire con me, il mio piano può mettersi in atto.. ma che piano è?! Che cosa c'entri tu nella mia vita?!? - aggiunse, dando un pugno al muro, e facendo sobbalzare lei.

- Io non.. io non lo so.. - rispose lei, tremando - Prima di accettare il tuo invito, nella visione parlo ad Harry di una scommessa fatta con Ginny.. e dopo aver parlato con te e accettato di uscire insieme, penso che.. che dovrei cominciare in qualche modo se.. se devo.. sedurti .. ma non capisco perchè dovrei fare una cosa del genere.. forse è quella la scommessa fatta con Ginny.. io non.. non lo so.. mi dispiace.. - aggiunse, iniziando a singhiozzare.

Draco se ne accorse e, d'istinto, circondò quel corpo scosso dal pianto con le sue braccia.

- Non avrei dovuto prendermela con te.. scusami.. - le sussurrò all'orecchio, rendendosi nuovamente conto di quanto gli riuscisse facile essere dolce e gentile con lei.

- Ho paura, Draco.. non capisco che ci succede, è tutto così confuso.. - mormorò lei tra i singhiozzi, e lui la strinse più forte.

- Lo so.. - disse lui, respirando il profumo dei suoi capelli - Tutto questo spaventa anche me.. ma forse, ora, faremmo meglio ad andare da Madama Chips.. - aggiunse, mentre Hermione scuoteva la testa.

- No.. - rispose - Non voglio andare in infermeria, il male alla testa mi è passato.. ho solo bisogno di prendere una boccata d'aria fresca. - gli disse, accennando un sorriso; poi, dopo essersi morsa il labbro, aggiunse titubante: - .. ti va di accompagnarmi? -

Draco la fissò per qualche secondo, poi, con un sorriso, annuì.

                                                                               ***

- Secondo te cosa sono quelle.. cose.. che vediamo? -

I due erano usciti dal castello, e ora stavano passeggiando per l'immenso giardino della scuola; avevano camminato in silenzio per parecchi minuti, prima che Hermione si arrischiasse a fare quella domanda.

Draco alzò le spalle: - Non ne ho la più pallida idea, anche se non sai quanto mi piacerebbe saperlo. E la cosa più strana, è che abbiamo le stesse visioni, in contemporanea.. non ha senso.. - rispose, meditabondo.

Hermione si morse un labbro: - Pensi che.. insomma.. che siano reali? - azzardò, mordendosi un labbro.

Il ragazzo si prese un lungo istante, prima di rispondere; finalmente, si volse verso di lei: - Tu ami Blaise? -

Lei rimase paralizzata da quella domanda, al punto di non riuscire più nemmeno a camminare: senza saperlo, Draco le aveva posto una domanda che lei stessa si poneva già da qualche giorno. Amava Blaise? Gli voleva bene, certo.. e stare in sua compagnia era talmente piacevole.. ma amarlo era ben altra cosa.

- Io.. insomma, io.. - balbettò lei, evitando di fissarlo negli occhi.

- Non sono innamorato di Daphne. - confessò lui a bruciapelo, e sentendosi subito meglio dopo averlo detto, mentre riprendeva a camminare - A letto è formidabile, certo.. ma io non sono innamorato di lei. Io non m'innamoro mai di nessuno. - aggiunse, con un sorriso amaro.

Hermione lo guardò: sembrava così.. quasi indifeso, ecco. Se abbassava la guardia, come in quel momento, Draco diventava un ragazzo come tutti gli altri, senza quella superbia ed arroganza che lo contraddistinguevano.

- .. no, non lo amo. - mormorò lei, talmente piano che Draco non riuscì a cogliere la parole.

- Come hai detto? - le chiese infatti, fermandosi nuovamente.

Lei si sedette sotto un salice piangente, prese un profondo respiro e, quando lui le si sedette accanto, si volse dalla sua parte: - Non amo Blaise. Gli voglio tanto bene, mi sento legata a lui.. ma non è amore questo. - ripetè, cercando d'impedire alla sua voce di tremare.

Draco sospirò, appoggiandosi con la schiena al grande albero: quella situazione era un gran casino, non ci stava capendo più niente.

- D'accordo, vediamo di fare il punto della situazione. - disse poi, guardandola - Premesso che nessuno dei due è innamorato del rispettivo partner, abbiamo entrambi strane visioni, nelle quali abbiamo fatto due scommesse, e vogliamo vincerle: la mia è ancora avvolta nel mistero, non so nemmeno con chi l'ho fatta, mentre la tua dovrebbe essere quella di riuscire a sedurmi e, se la tua ipotesi è giusta, l'hai fatta con la Weasley. Esatto? - le chiese, e Hermione confermò.

- Pensi che la tua amica possa saperne qualcosa? - le chiese ancora, e lei alzò le spalle.

- Forse.. - rispose - Ma questo dovrebbe significare che quelle visioni sono accadute realmente, e non sono frutto della nostra immaginazione. - aggiunse, guardandolo con la coda dell'occhio.

Draco annuì, passandosi una mano sul viso: - Prima mi hai chiesto se ritengo che queste visioni siano reali.. la verità è che, anche se non posso dirlo con certezza, non possono essere solo fantasie.. sono.. -

- Concrete. - rispose lei per lui, il quale si volse a guardarla - Quando accade, mi sembra come.. vivere di nuovo qualcosa che è già accaduto.. mi capisci? Sono situazioni familiari, è come se un angolo della mia mente li ricordasse, e cercasse di farmelo capire.. non so se mi spiego.. - aggiunse, arrossendo.

Lui annuì di nuovo: - Sì, è esattamente ciò che provo io. Se fosse solo un lavoro di fantasia, non potremmo provare queste sensazioni. Resta solo da capire quando le abbiamo vissute. - disse.

- E perchè non riusciamo a ricordarcene. - aggiunse lei.

I due rimasero qualche istante in silenzio, a riflettere; poi, Hermione prese coraggio e decise di parlare: - Ieri sera.. in corridoio.. quando tu stavi per.. baciarmi.. io non.. - balbettò, incapace di proseguire.

Draco la interruppe con un gesto della mano: - Sì, lo so. Non lo volevi. - concluse, ma lei scosse la testa.

- No, Draco.. io lo volevo. - confessò, mentre lui la fissava, stupito - Lo volevo, e se mi sono spostata è stato solo per una questione di correttezza nei confronti di Blaise e Daphne. Ma.. lo volevo.. - 

Lui abbassò lo sguardo, sorpreso: e lui che pensava di essere un pazzo.. anche lei avrebbe voluto baciarlo! Allora forse.. sentiva anche lei ciò che provava lui.

- Tu.. come ti senti quando.. quando sono vicino a te? - le chiese, con cautela: doveva capire, ma non voleva farla ritrarre nuovamente, come la sera prima.

L'immagine di lei tra le sue braccia l'aveva torturato per tutta la notte, anche mentre era con Daphne aveva pensato che in realtà voleva lei.. era diventata la sua ossessione, ed era giunto il momento di capire se era così anche per lei. Il ragazzo attese con ansia che la grifona rispondesse, chiedendosi cos'avrebbe preferito sentirsi dire.

- Io.. - iniziò lei, sospirando pesantemente: era il caso di mentirgli? .. no.. quelle visioni erano qualcosa che li legava, e lui le aveva confessato di non amare Daphne, si era aperto con lei.. non era giusto ricambiare la sua sincerità con una bugia.

- E' strano.. so che è sbagliato, perchè sei il migliore amico del mio ragazzo.. - disse, evitando accuratamente d'incrociare il suo sguardo - Ma quando siamo vicini, come ieri sera.. io sento che.. è assurdo, lo so.. ma sento che.. è così che dovrebbe essere.. capisci? Come se fosse la cosa più normale del mondo.. lo trovi stupido, vero? - gli chiese poi, tenendo lo sguardo fisso a terra.

Draco non riuscì a risponderle, era come paralizzato: come.. com'era possibile che lei provasse le stesse identiche cose che provava lui? Come poteva aver descritto in modo così perfetto ciò che lui provava?

- Scusa, io.. non avrei dovuto dirti quelle cose.. - mormorò, facendo per alzarsi.

Lui la fermò per un braccio, incatenando i suoi occhi a quelli di lei; non voleva risponderle con le parole, conosceva un metodo molto più efficace per farlo: lentamente, come se temesse di spaventarla, le si avvicinò, accostando il viso al suo.

- Draco.. - sussurrò lei, e lui le sorrise lievemente.

- Se vuoi che non ti baci - le disse quando fu vicino alle sue labbra - E' meglio se mi fermi adesso.. perchè dopo non ne avrai più la possibilità. -

Hermione sentì il cuore accellerare i battiti, eppure non aveva paura: anzi, bramava quel contatto più di ogni altra cosa, e non aveva nessuna intenzione di fermarlo.

Draco posò le labbra sulle sue, annullando quella minima distanza che ancora li separava: in quell'attimo, tutto sembrò tornare a posto. Era così naturale, così facile baciare Hermione, era come se non avesse mai fatto altro. Le labbra di lei si schiusero con dolcezza, e la sua lingua si unì ad una danza lenta e sensuale con quella di lui, mentre le mani di lei si stringevano istintivamente intorno al suo collo, e quelle di lui si posavano dolcemente sui suoi fianchi, per farla aderire completamente a sè.

Hermione decise di smettere di pensare: chi se ne importava di Blaise, di Daphne, delle visioni.. tutto aveva perso importanza, nel momento in cui le labbra di Draco si erano posate sulle sue. Non sapeva perchè, ma sentiva che era lì che doveva stare la sua bocca, incollata a quella di lui. Se anche Hogwarts fosse crollata in quell'istante, lei non avrebbe fatto una piega.

I due si staccarono col fiato corto, perdendosi l'uno nello sguardo dell'altra: - Uao.. - mormorò Draco, stordito - Non pensavo potesse essere così.. così.. - disse, non trovando le parole adatte.

- Così incredibile? - chiese lei, per aiutarlo, e lui annuì.

Hermione si morse un labbro: - Che facciamo adesso? Insomma.. questa cosa che c'è tra noi.. non va bene, non possiamo mica fare finta di niente.. o sì? - aggiunse, titubante.

E se lui avesse voluto continuare a stare con Daphne, e magari ogni tanto divertirsi un pò con lei? Non poteva sopportarlo. Fortunatamente, lui scosse la testa.

- No, non possiamo. Non potevamo prima a causa di queste visioni, e di certo non possiamo farlo ora. - rispose, passandosi una mano tra i capelli.

- Hai detto che nella visione parli con Potter di una scommessa fatta con la Weasley, giusto? - le chiese poi, e lei confermò - Bene, allora sarà il caso che parli con entrambi. Se quelle visioni sono vere, e quindi quelli che vediamo sono momenti che abbiamo realmente vissuto, loro lo sapranno. - disse.

- Va bene, mi sembra una buona idea. - disse lei, dopo qualche secondo - E tu, hai intenzione di parlare con qualcuno? - gli chiese.

Draco annuì, ghignando: - Puoi giurarci.. se c'è una persona che può sapere qualcosa di tutta questa storia, quella persona risponde al nome di Pansy Parkinson. - le rispose.

Hermione gli sorrise, e lui, alzatosi, le tese la mano per aiutarla ad alzarsi: - Riusciremo a venire a capo di questa situazione, vedrai. - le disse, per rassicurarla.

Lei alzò lo sguardo, incrociando quello di lui: - Lo so. Mi fido di te. -

 

 

Ta-daaa!!! Fine 15esimo capitolo!! Vi dico subito che, salvo ripensamente improvvisi, i capitoli saranno 20 in tutto.. ma conoscendomi, non è mai detta l'ultima parola!! ^^ Se però vi stessi già mancando (Sèèè, ti piacerebbe!! NdTutti)(Ma che simpatici.. NdMe -.-'), perchè non date un'occhiata all'altra mia long, "Il Potere della luce"? E' sempre una Draco/Hermione (viva questa coppia!! ^^), ma è anche una AU, e.. e basta, mica posso dire altro! ^^ Se siete curiosi, andate a leggere!! ^^ Purtroppo nemmeno stavolta faccio in tempo a rispondervi singolarmente, perdooono!! ^^ Giuro che dalla prossima settimana, quando la situazione universitaria sarà meno pesante, risponderò singolarmente a ciascuno di voi!! ^^ Un grazie enorme va a coloro che hanno recensito e che mi hanno fatto superare le 150 recensioni, alle 135 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti e, ovviamente, a tutti coloro che hanno letto, grazie ai quali la storia è arrivata a più di 4600 letture!! ^^

Graaaaazie a tutti!! ^^

Alla prossima!!!

Xevias

  
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