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Autore: Torma    03/03/2014    9 recensioni
Immaginate i personaggi di Hunger Games in un contesto del tutto differente di quello di Panem. Niente guerra , niente dittatura, niente Hunger games come tutti noi li conosciamo. Solo semplice vita universitaria, amicizie, lezioni ,feste e amori. Una Katniss più aperta e socievole alle prese con un Petaa che le farà battere il cuore. Tutto condito con leggerezza e allegria. Buona lettura- Torma
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Buona sera e buona lettura, non ho molto da dire quindi ringrazio tutti quelli che trovano sempre qualche minuto per leggere e recensire e spero che questo capitolo vi piaccia anche se succede molto poco ;) . A presto - Torma

20.
L'operazione del nonno è andata bene i medici sono fiduciosi e tra qualche settimana dopo i controlli potrà essere dimesso.
Il giorno del ringraziamento è trascorso piacevolmente a parte l'iniziale imbarazzo quando ho presentato Peeta alla mia famiglia , ma lui si è comportato in maniera impeccabile e ha fatto una buona impressione anche su mia nonna. Abbiamo partecipato a questa festa con molti ricchi signori e signore del quartiere amici dei mie nonni, è stato strano ma sono sopravvisuta.
 -Katniss sei pronta?- -Mamma perché devo vestirmi così elegante? E’ solo il ringraziamento...- dico mentre guardo la mia immagine riflessa nello specchio , indosso un abito da sera lungo fino ai piedi stile impero color melanzana –E’ quello che la nonna si aspetta che indosserai- dice poggiandomi sulle spalle uno scialle scuro intrecciato con fili luccicanti , mi aiuta a raccogliere i capelli in un elaborato intreccio sopra la testa mentre mi lamento di tanta ufficiosità - A casa potevo stare in pantofole , i tacchi mi uccideranno…- -Mamma! Mamma, guarda questo vestito-  Prim irrompe in camera raggiante nel vestito giallo regalatole dalla nonna , il suo abito a differenza del mio arriva poco più su del ginocchio con la gonna a palloncino e il corpetto decorato di Swarovski , sulle spalle indossa un bolerino abbinato a maniche lunghe , i suoi capelli biondi sono raccolti in una coda che ricade “boccolosa” sulla schiena, mi volto a guardarla è bellissima -Perché Prim indossa le ballerine?- dico esasperata mentre sposto lo sguardo dai sui piedi alle scarpe alte ai piedi del mio letto , lei si guarda i piedi e alza le spalle facendomi un sorriso e mamma mi risponde seccata - Primrose è ancora piccola- mi sembra un ingiustizia , ma decido di mordermi la lingua, mia madre e mia nonna stanno cercando di recuperare i loro rapporti e io dovrei cercare di instaurarne uno , devo comportarmi bene,    - Non vedo l'ora di conoscere Peeta!- squittisce mia sorella. Già Peeta, dovrò presentarlo anche alla mamma.             - Dovrebbe essere qui tra poco , scendo ad aspettarlo- - Ti accompagno!- attraverso il corridoio sovrappensiero mentre Prim sprizza entusiasmo da tutti i pori, questa storia almeno ha un lato positivo , ne mamma ne lei hanno ancora ricordato papà e con la confusione di questa cena sarà difficile che capiti. Mi manca. Le cameriere e gli addetti del catering stanno sistemando gli ultimi dettagli sotto gli occhi vigili della nonna, gli ospiti arriveranno alle otto e mezza ma ho detto ha Peeta di venire per le otto,  mia nonna indossa un vestito lungo nero , sarà dura per lei divertirsi , il nonno è ancora in ospedale ma purtroppo la cena era stata già organizzata da diversi mesi ed è stato impossibile per lei disdire con così poco preavviso -Katniss , Primrose siete bellissime- ci dice distogliendo l'attenzione dai centrotavola - -Grazie - rispondiamo in coro -Dov'è il tuo giovane amico?- Giovane amico? Ma come parla? -Dovrebbe arrivare a momenti-  sentiamo per l'appunto il suono del campanello e tutte e tre ci dirigiamo alla porta che nel frattempo è stata aperta da Rosita - Grazie- le dice sfoderando quel sorriso affabile,  quando ci vede arrivare aggiunge -Buona sera signore- regalando ci un sorriso bianco e splendente, è estremamente attraente nello smoking nero con i capelli ben pettinati all'indietro, mi da un bacio sulla guancia sussurrandomi -Sei fantastica- e aspetta che lo presenti alla mia famiglia - Peeta questa è mia sorella Prim - -Piacere di conoscerti- dice stringendole la mano e esagerando con la galanteria le  bacia la mano strappandole un risolino -Piacere mio ..Kat non mi avevo detto che era così bello- mi sussurra senza farsi sentire, arrossisco imbarazzata da quel commento,  riacquisto la parola -…e questa è mia nonna Ann- -Piacere signora. Peeta Mellark- le stringe la mano -Grazie mille per l'invito , se non fosse stata così gentile avrei passato il ringraziamento ordinando il servizio in camera- nonna lo scruta per qualche secondo dopo i quali  gli fa un sorriso, mentre gli fa strada per farlo accomodare gli fa i complimenti per l'eleganza -Purtroppo non sono al mio meglio, il mio vestito da sartoria non c'è stato in valigia , questo è il migliore che sono riuscito a rimediare- osservo il mio ragazzo far ridere sia mia sorella e mia nonna e mi rendo conto che in questo ambiente si trova perfettamente a suo agio a differenza mia, è bravo con le persone -Ma mi dica Peeta - Perché mia nonna da del lei a Peeta? Che persona strana -ha detto di chiamarsi Mellark ? Questo cognome non mi è nuovo, mi sembra famigliare - - Beh Ann, può darmi del tu , per il resto penso sia perché mio padre sia il proprietario del forno , ce ne è uno anche qui vicino , se non mi sbaglio- - Può essere- mia nonna non mi sembra sicura ma ci congeda -Kat perché non fai vedere a Peeta il resto della casa nel frattempo , alle otto e mezza puntuali alla sala da pranzo, Primrose, per favore vai a vedere dove è tua madre- dice ciò e se ne va. Appena siamo soli Peeta mi cinge la vita da dietro e mi pone un bacio leggero sulle spalle scoperte - Te l'ho già detto che sei bellissima?- mi fa sorridere è sempre molto premuroso, mi giro e gli di un tenero bacio sulle labbra -Anche tu non sei male vestito da damerino, dicevi sul serio sull'abito da sartoria?-domando divertita –Certamente, si da il caso che molto spesso la mia famiglia organizza feste del genere , i ragazzi normali a sedici anni bevono birra e parlano di ragazze mente i membri della famiglia Mellark vengono iniziati al mondo dell'alta finanza, bevono scotch e parlano di affari - mi rendo conto di non conoscere per niente il passato di Peeta , è così riservato su questo argomento -Come sono tuo padre e tua madre?- appena faccio riferimento alla parola mamma lo vedo irrigidirsi sotto il vestito - Come sta tuo nonno?- ha volutamente cambiato discorso, perché? Preferisco non insistere ora. – Bene, tra qualche settimana tornerà a casa , sai che hanno una casa anche a Boston? Hanno detto che per le vacanze di natale andranno li così saranno più vicini per trascorre il natale insieme. Ti andrebbe di stare con noi?- lo osservo torcersi le mani distrattamente - Mi piacerebbe, ma penso che dopo questa fuga il natale dovrò passarlo per forza con la mia famiglia- dice baciandomi la testa mentre osserviamo il giardino -Ok- sono un po' triste dopo questa notizia.
Alla cena che poi ho scoperto essere un banchetto reale erano presenti una trentina di invitati, Peeta è piaciuto subito a mia madre e al resto dei commensali, per Prim è stato un colpo di fulmine e pende dalla sue labbra qualunque cosa dica, il cibo è squisito e mia madre e la nonna sembrano andare d'accordo , ho conosciuto alcuni vecchi amici di mamma ma mi sembra ancora tutto troppo strano , come ha fatto ad abbandonare una vita che apparentemente sembra perfetta per vivere poveramente con papà ? Mamma sembra quasi leggermi nel pensiero -Detestavo questo ambiente- mi raggiunge mentre sono seduta sul divanetto nella pausa tra una portata e l'altra -troppe aspettative e troppe regole e purtroppo l'unica persona che amavo non ne faceva parte, potevo avere tutto tra queste mura tranne lui..- guardo Peeta intrattenere due anziane signore tutte ingioiellate mentre le fa ridere e penso che ormai farei di tutto per lui, non so se posso veramente meritarmi quel ragazzo sono egoista e instabile, ma è lui che voglio. Cercavo la pace mentre sfuggivo dall’oblio e la vita mi ha sorriso per una volta, un sorriso da mozzare il fiato. Deve aver avuto delle ragioni molto valide mia madre per abbandonare tutto, non posso essere arrabbiata con lei.– Grazie mamma per aver scelto papà- le parole mi escono spontanee e due piccole lacrime solcano le mie guancie – Grazie tesoro, è importante - -Mamma perché papà?- si volta a guardarmi mentre passa le dita sulla vera che non ha mai sfilato dall’anulare –alla vista di molte persone avevo tutto da perdere. Si sbagliavano. Io non la vedevo così, io avevo tutto da guadagnare, stare con tuo padre mi faceva mancare il respiro, nel senso buono, ed allo stesso tempo era una boccata d’aria fresca, era ottimista , mi dava speranza , era il mio migliore amico. Tuo padre era la mia favola, mi ha dato il mio “vivere felice e contenti” finche è vissuto. La vita è tempestosa senza di lui , buia e terribile  a volte ma nonostante tutto posso dire con certezza che ho amato e sono stata amata dall’uomo perfetto per me. Ricorda Tesoro Il numero di respiri che facciamo durante la nostra vita è irrilevante. Quello che conta sono i momenti che il respiro ce lo tolgono e tuo padre è stato in grado di togliermi il respiro infinite volte nella nostra finita storia.- si è alzata e allontanata senza aggiungere altro.
 È molto tardi quando la festa sta per concludersi, molti invitati sono già andati a casa -Kat mi sa che è meglio che torni in albergo – mi dice Peeta -Di già?- sospiro, abbiamo trascorso pochissimo tempo insieme -Perché non si ferma qui per la notte?- ci interrompe mia nonna - sa signor Mellark le camere non mancano- -  Grazie per l’invito, ma signora Ann non vorrei essere di disturbo e comunque anche se mi fermerei volentieri  ho solo questo smoking,tutti i miei vestiti sono  in albergo- - non si preoccupi Rosita le farà trovare tutto quello di cui ha bisogno nella stanza degli ospiti del primo piano- -A questo punto mi sembra impossibile rifiutare, grazie mille signora Ann- “grazie” sussurro con il labiale alla nonna che mi fa un sorriso veloce , rimaniamo in piedi fino a tardi seduti sul divano a sgranocchiare i resti del dessert a scherzare su quello che è successo questa sera, delle due signore grasse che si contendevano l'attenzione di Peeta, del ragazzino magrolino che ha rovesciato a zuppiera su tutta la tovaglia facendo impazzire Rosita e di tante altre cose che ci fanno sorridere e ridere. Quando anche l'ultimo invitato ci saluta e ci rechiamo al piano di sopra – E’ stata una bella serata- - Già sorprendentemente, non mi aspettavo che tua nonna fosse un tipo tanto socievole visto il tuo caratterino- mi tira un frecciatina sorridendomi in cima alle scale – Io sono estroversa a modo mio- dico offesa. Davanti alla porta di camera mia  Peeta afferra dolcemente il mio viso tra le mani e mi bacia, è il primo bacio vero della serata che è trascorsa tra baci rubati , lontani dagli sguardi degli invitati, le sue labbra sanno di budino, è dolce, caldo e intenso, non vorrei separare le nostre labbra per nessun motivo, freno l’impulso di abbassare la maniglia e invitarlo a trascorre la notte con me. -Buona notte dolcezza - - Notte -sussurro guardandolo entrare nella sua camera, entro nella mia e mi sfilo il vestito riponendolo nell'armadio indosso una camicia da notte di seta e dopo aver liberato i miei capelli dalle forcine, tolto il trucco  mi infilo sotto le coperte spegnendo la luce. Mi rigiro per almeno due ore senza prendere sonno , e alla fine decido che sebbene sia sconveniente non passerò qui la notte. Appoggio i piedi nudi fuori dal letto e li faccio affondare nella moquette , infilo una vestaglia e sgattaiolo fuori dalla mia stanza e silenziosamente apro la porta della camera di Peeta , dorme profondamente il suo respiro regolare è l'unico rumore della stanza , chiudo la porta e lascio cadere la vestaglia sulla poltrona accanto al letto, scotto piano le coperte e una volta scivolata al suo fianco lo abbraccio posando un leggero bacio sul naso , al mio tocco apre poco gli occhi -Eih , che ci fai qui?- mi fa spazio tra le sue braccia mi ci tuffo senza esitazione -Il pensiero che eri solo nella stanza in fondo al corridoio mi tormentava , non riuscivo a prendere sonno senza di te- lo guardo mentre è praticamente in dormiveglia, ha già richiuso gli occhi -Ti amo anche io - mi sussurra affondando la sua faccia tra i capelli . Mi ama? Lo ha detto davvero? Rimango spiazzata per qualche secondo. Peeta mi ama. Un sorriso mi si stampa sulla faccia e mi addormento al ritmo dei battiti d’ali delle farfalle nel mio stomaco. 

 

  
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