Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: elyxyz    04/03/2014    12 recensioni
A seguito delle vostre richieste, ho trasformato la one-shot postata in una piccola raccolta di momenti fluffosi tra Merlin, Arthur e il loro bambino. Spero possiate goderne!
* I STORIA:
“È meraviglioso. È meraviglioso”, continuava a ripetere, come un disco rotto, e Merlin poteva solo accarezzarlo e provare a zittirlo con un bacio lento e lungo. Ma quando si erano separati per riprendere fiato, Arthur ancora borbottava: “È meraviglioso”.
Perché sì, lo era.
* II STORIA:
Appoggiato contro lo stipite della porta, Merlin osservò silenziosamente ciò che di più prezioso aveva.
Arthur, sdraiato sulla sedia a dondolo, canticchiava una ninna nanna e cullava il loro bambino, mentre il famelico – dispotico – principino della casa suggeva rumorosamente la sua doverosa dose di latte dal biberon.
* III STORIA:
Gabriel amava il suo papà biondo.
Ma adorava l’altro papà.
ATTENZIONE: Modern!AU con magia, merthur of course, fluff a palate, mpreg.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Modern

Modern!AU con magia, merthur, fluff, mpreg.

 

Questa è la seconda mpreg che pubblico, a distanza di un mese dalla prima.

Onestamente non era prevista, perché le mpreg che ho in bozza fanno parte di un altro progetto, ma questo seguito mi è stato chiesto a gran voce, quindi ho cercato di accontentarvi, per ringraziarvi della calorosa risposta e del vostro entusiasmo.

Ho deciso, quindi, di trasformare la one-shot in una piccola raccolta di momenti su Arthur e Merlin con il loro bambino.

 

Come la precedente, questa piccola fic è solo una grande coccola e il rating è accessibile a tutti. Ma se invece non gradite l’argomento, forse è meglio salutarci alla prossima storia, senza rammarico.

Altrimenti, buona lettura!

                                                                                                                                                                            

 

Dedicato a Filippo, per festeggiare il suo primo mesiversario di vita!

A tutte le persone che ignoravo amassero le mpreg!

E ovviamente a chi ha commentato il precedente capitolo: FlameOfLife, Morganalastrega, Lucylu, _Jaya, Rosso_Pendragon, Hamlet_, melleth, areon, elfin emrys, misfatto, strangerinthistown, Raven Cullen, crownless, aria, chibimayu, Sheireen_Black 22, Burupya, violaliena, Yuki e katia emrys.

 

 

That’s wonderful

 

(Including Early Rising at Midnight)

 

 

 

 

Gabriel.

 

Con un unico pensiero nella mente, Merlin si mosse nel letto con cautela.

Da un mese a quella parte, aveva smesso di girarsi sul lato sinistro per dormire. Ma, se anche in gravidanza aveva prestato attenzione ad ogni minimo spostamento, adesso si era fatto ancora più accorto e sollecito. Era diventato un gesto istintivo e consolidato.

 

Gabriel.

 

Ancora nel dormiveglia, allungò piano una mano per sentire il cuoricino del suo bambino, ma trovò solo il freddo cotone delle lenzuola e di colpo spalancò gli occhi – il sonno passato all’istante, anche se non dormiva decentemente da mesi, e sicuramente aveva accumulato, negli ultimi trenta giorni, un debito di ore insonni da far concorrenza al Debito Pubblico di qualche Stato del Terzo Mondo.

 

Anche Arthur non c’era, registrò, scacciando con forza la voce suadente che lo invitava con le sue lusinghe a cedere e ad approfittarne, finché poteva. Ma il suo encomiabile senso del dovere – istinto parentale, o masochismo (come preferiva chiamarlo Gwaine) – lo costrinse a racimolare ogni grammo di energia e a risollevarsi dal confortevole giaciglio, fino a strisciare lentamente nella stanza accanto.

Per strada, raccolse una delle piccole coperte del loro incomparabile tesoro e se l’adagiò sulle spalle, per combattere la frescura e i brividi che gli facevano accapponare la pelle.

 

Appoggiato contro lo stipite della porta, Merlin osservò silenziosamente ciò che di più prezioso aveva.

Arthur, sdraiato sulla sedia a dondolo, canticchiava una ninna nanna e cullava il loro bambino, mentre il famelico – dispotico – principino della casa suggeva rumorosamente la sua doverosa dose di latte dal biberon.

 

Merlin poteva sentire ilGlu glu’ ingordo fin da lì.

Un sorriso gli fiorì sulle labbra.

 

“Ehi…” soffiò alla fine, raggiungendoli.

 

Arthur sollevò lo sguardo dal neonato e ricambiò il sorriso.

 

Benché apparisse spettinato, trasandato, e con delle occhiaie da far spavento ad un morto per tutte le ore di sonno perse, era ancora l’uomo più bello che avesse mai visto e Merlin se ne innamorò, se possibile, ancora un po’ di più.

 

Lo raggiunse, chinandosi a lasciargli un bacio sulla tempia, con una carezza, mentre il compagno si lasciava avvolgere dal suo abbraccio.

 

“Ti ho svegliato?” domandò, con una punta di rammarico nello sguardo.

 

“No,” negò Merlin. “Sentivo solo la vostra mancanza…” motivò, offrendogli un’altra carezza lieve.

 

“Il giovanotto si è ridestato affamato e speravo di poterti risparmiare almeno questa levataccia…” si giustificò, sbadigliando senza pudore.

 

“Bel gesto,” riconobbe, lisciandogli la zazzera bionda completamente in disordine. “Grazie”.

 

Arthur mugolò in apprezzamento, chinando la testa verso la sua mano, finché con un sonoro ‘pop’ il loro vorace bambino rese noto di aver terminato la sua poppata notturna, staccandosi dalla tettarella.

 

“Ruttino?” propose Merlin, facendosi passare il caldo fagotto che adagiò sulla spalla, mentre cominciava a girare in tondo nella stanza e batteva dolcemente sulla schiena del figlio. “Regali un ruttino a papà, eh?” lo incitò, venendo ricompensato poco dopo da un sonoro rutto che confermò la buona digestione.

 

Arthur catturò il suo sguardo ed entrambi risero, ironizzando sulla finezza del loro pargolo.

 

“Bravissimo, tesoro!” lo lodarono tuttavia, ricevendo in cambio un’altra dimostrazione di bravura.

 

“Troppa grazia, stasera!” ridacchiò Merlin, cambiando posizione per farlo riaddormentare, mentre Arthur tirava la cordicella del carillon sopra il canterano e una dolce melodia si diffondeva nell’aria.

 

“Ehi, non cedere lì!” lo ammonì Merlin, quando lo vide riadagiarsi sulla sedia a dondolo. “Vai a letto, Arthur. Domani sarà dura in ufficio…”

 

A malincuore, il suo uomo si risollevò e seguì il saggio consiglio.

 

*

 

C’era voluta una mezz’ora abbondante perché il loro angioletto volasse nel mondo dei sogni.

Ma quando fu certo che Gabriel stesse dormendo, Merlin si mosse silenziosamente verso la culla accanto al letto matrimoniale e lì lo depose.

Non era il lettino della sua cameretta – che Arthur aveva insistito per montare di persona e che quasi gli era costato due dita –; quella era una situazione provvisoria, per i primi mesi, il primo dei mille diktat su cui avevano giurato di non cedere (e su cui poi avevano ceduto), perché sì, ormai avrebbero consumato il pavimento nell’eterno andirivieni fra le stanze e la privazione del sonno era una delle più antiche ed efficaci torture e il piccolo despota li aveva marcati stretti, finché non avevano capitolato. Almeno, in quel punto, poteva essere controllato a vista… Ma non era servito poi molto, perché Gabriel non amava stare lì, nella culla, non quando poteva essere coccolato al sicuro fra i suoi due papà.

 

Merlin pregò che la quiete durasse almeno per un pisolino decente, si lasciò cadere a peso morto sul materasso e agognò un’ora di pace nel buio dell’oblio.

Arthur fu lesto ad abbracciarlo, tirandoselo addosso per regalargli un momento di coccole private.

 

“Ti avevo detto di non aspettarmi…” mugolò sottovoce, e tuttavia grato di quella premura rigenerante.

 

“Non riesco più a dormire, se tu non ci sei…” confessò l’altro, in un bisbiglio, lasciandogli una scia di baci nell’incavo del collo, che lo fecero rabbrividire di piacere.

 

“Non ci credo”, lo smentì. “Siamo così stanchi che potremmo dormire anche in piedi, con o senza l’altro vicino…

A quelle parole, lo sentì ridacchiare contro la tenera carne del suo orecchio – uno di quei punti che un tempo avrebbero acceso i loro preliminari.

“Cosa c’è?” domandò, sbadigliando.

 

“Ti ricordi quando stavamo in giro tutta la giornata e andavamo a letto a mezzanotte e facevamo l’amore fino all’alba?”

 

Nh…”

 

“Era meno di un anno fa”.

 

“Ti sbagli. Era di sicuro in un’altra vita”, contestò. “In questa, voglio solo dormire per due ore prima della prossima poppata”, pregò, come il più fervente dei religiosi. “Niente più vita spericolata. Niente più sesso. Se mi tocchi con un dito, mordo. Sappilo. Voglio dormire. Voglio solo dormire. Lo sapevi che dormire otto ore è più eccitante e appagante del sesso?” domandò retorico.

 

“Sì, beh… ma non sarà così per sempre… Gabriel crescerà, prima o poi…”

 

“È il poi che mi preoccupa…”

 

“D’accordo. Allora concentriamoci sull’adesso”, propose Arthur, cedendo su ogni ulteriore assalto. “Buonanotte, finché dura…”

 

“Anche a te…” bisbigliò Merlin, augurandosi nuovamente che il loro amato tiranno dormisse almeno un po’, senza tuttavia farsi molte illusioni al riguardo.

 

Difatti, poco dopo, la luce tenue dell’abat-jour si mise a tremolare, come se ci fosse stato un calo di corrente elettrica, ma Merlin sapeva – per esperienza – che era un segnale ben diverso.

Tentò di ignorare il richiamo, finché non percepì un mugolio scontento che cresceva d’intensità mentre la lampadina cambiava colore, diventando incandescente.

 

I piccoli aeroplanini, sospesi sopra la culla, si muovevano volteggiando impazziti.

 

Era straordinario come la sua magia fosse già così forte. E anche se questo avrebbe complicato il loro essere genitori, Merlin non poteva che sentirsi orgoglioso per avere un figlio così talentuoso.

 

“D’accordo. D’accordo. Hai vinto tu…” capitolò, sporgendosi oltre la sponda per sbirciare nel paniere di vimini.

 

Gabriel, sul punto di mettersi a piangere, smise all’istante di agitarsi, come intravide la sua figura nell’ombra e udì la voce familiare.

 

Merlin lo prese in braccio, rimproverandolo blandamente. E il neonato si mise a gorgogliare felice, atterrando esattamente dove voleva essere. Al centro del lettone.

Sbadigliando assonnato con la sua boccuccia a cuoricino, si aggrappò con i piccoli ditini al pigiama del suo papà. Un momento dopo, con l’altra manina, sfiorò i capelli dell’altro papà. E allora poteva star sicuro e cadere nuovamente nel suo piccolo mondo dei sogni incantati.

 

Arthur si accoccolò meglio per facilitargli la presa e allungò un piede per accarezzare quello di Merlin. In un attimo, le loro gambe erano intrecciate, mentre i loro corpi creavano un nido d’amore.

 

E tutti si addormentarono felici.

 

 

 

- Fine -

 

 

 

 

Disclaimers: I personaggi, citati in questo racconto, non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro da parte mia.

 

Ringraziamenti: Alla mia kohai che subisce le mie paranoie. X°D

A Laura, per il suo entusiasmo! <3


Note: Il titolo, per quelli che – come me – litigano con la lingua inglese, si traduce in: “È meraviglioso (Compresa la levataccia a mezzanotte)”. XD

 

La parola “diktat” è di origine tedesca, si traduce condettato’, e si usa generalmente in campo militare per chiarire quella serie di condizioni non negoziabili, imposte con la forza, in modo anche drastico su chi le subisce.

 

 

Avviso di servizio (per chi segue le altre mie storie):

- Waiting for You cap. 7 è stata aggiornata pochi giorni fa.

- Linette cap. 85 arriverà a breve.

- C’è una shot Arthur!topo che attende di essere postata da secoli…

 

 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

 

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.

Farai felici milioni di scrittori.

(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)


Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.


Grazie (_ _)

elyxyz

 

   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: elyxyz