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Autore: Lala_tan    09/03/2014    1 recensioni
La storia parla di Lucia, una lamia (donna immortale dotata di poteri magici)con un brutto passato alle spalle e di Adam, un licantropo che trova in lei la compagna che cercava da tempo.
Lucia dovrà imparare a fidarsi nuovamente delle persone e a provare sentimenti e Adam dovrà aiutarla a lasciarsi il passato alle spalle, mostrandole il futuro luminoso e felice che potrebbe avere insieme a lui.
Riuscirà il giovane licantropo a sciogliere il cuore,ormai da tempo ghiacciato della lamia?
Riusciranno i nostri protagonisti ad avere il loro "per sempre felici e contenti" o la loro storia finirà in tragedia?
Beh, leggete per scoprirlo
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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          Lucia                Adam              Garret

Capitolo 2

Adam POV:

Mi ero lasciato convincere da mio fratello ad uscire..."Hai bisogno di svagarti un po' " aveva detto e, ovviamente i gemelli erano stati subito pronti a sostenerlo..."Siii, andiamo in quel nuovo locale che hanno aperto in centro!","Ci divertiremo un sacco, vedrai".

E io li avevo seguiti perchè sarebbe stato inutile discutere con loro e, per quanto mi dispiacesse ammetterlo avevo davvero bisogno di un po' di svago e di una serata tra amici .

Appena entrato nel bar mi ero accorto di qualcosa che non andava, percepivo la presenza di un immortale, ma non fu quello a sorprendermi.

Il mio spirito di lupo iniziò ad agitarsi, l'istinto cercava di prendere il sopravvento implorandomi e ordinandomi di raggiungere la fonte di quell'energia immortale.

//MIA!!//, ringhiò il mio lupo e il suo cuore si riempì di felicità.

L'avevo trovata...la mia compagna era lì...nel locale e dopo tanti secoli di attesa avrei finalmente potuto incontrarla, accarezzarla, baciarla...//MIA//, pensai vittorioso.

Iniziai ad annusare l'aria , cercandola e, nello stesso istante in cui il suo profumo dolce e intenso di lavanda e zucchero filato mi colpì le narici ...LA VIDI.

//Mio dio!!E' bellissima...no è molto più che bellissima...è...perfetta, perfetta PER ME//.

Aveva i capelli biondo miele che le arrivavano fino alla vita in morbidi boccoli, le punte erano state colorate per assumere sfumature sempre più scure di blu, aveva grandi occhi celesti da gatta, sormontati da lunghe ciglia , la pelle era bianca, le guance rosa e le labbra...Dio, le sue labbra erano carnose e di un rosa scuro; labbra fatte apposta per essere baciate.

Doveva essere alta almeno 175 centimetri, il suo corpo era snello e muscoloso, con curve generose nei punti giusti e quando vide il vestito che indossava non riuscì a trattenere un ringhio di approvazione e rabbia...gli altri uomini la guardavano con desiderio, spogliandola con lo sguardo.

//MIA!!//, pensai nuovamente, //Dovrei ammazzarli tutti per averla guardata , ma da ora in poi mi assicurerò che indossi vestiti del genere solo in mia presenza// e un sorrisetto si formò sulle mie labbra.

Mentre la osservavo, perso nei miei pensieri, la ragazza si irrigidì, iniziò a sondare il locale con lo sguardo e i miei occhi incontrarono quelli di lei per un istante; prima che il colore lasciasse completamente il viso della piccola immortale e io la vedessi lanciarsi giù dal bancone su cui stava ballando e correre verso l'uscita secondaria come se ne valesse la sua stessa vita.

//Sta male?...E'chiaramente spaventata...Sta scappando...Da me?...No, non me la lascerò sfuggire, non ora che la ho trovata...Ho aspettato tanto//, il mio corpo aveva già iniziato a muoversi ancora prima che la mente potesse registrarlo.Corsi verso l'uscita principale, pronto ad inseguirla fino in capo al mondo se necessario.

Sentì mio fratello chiamarmi, ma finsi di non sentire.Uscii e mi diressi sul retro del bar silenziosamente. 

//Non voglio che si accorga di me, non fino a quando sarò sicuro che non potrà scappare//.

La vedi raggiungere un Yamaha R1 nera ed estrarre delle chiavi dalla borsetta.

A quel punto non potei più aspettare, non potevo permetterle di salire sulla moto , non potevo lasciare che se ne andasse.

In un attimo fui al suo fianco, la afferrai per la vita e cercai di ignorare le scosse che quel contatto mi dava . La bloccai contro il muro e quasi mi lasciai sfuggire un'imprecazione quando mi accorsi di aver usato troppa forza, se le avessi fatto male non me lo sarei mai perdonato.

"Vaffanculo! Ma che diavolo ti salta in testa, brutto idiota", la sentii ringhiare furiosa .

"Questa me la paghi,razza di troglodi...", vidi le parole morirle in gola quando alzò lo sguardo su di me e la rabbia e il rossore sul suo viso scomparvero completamente per poi lasciare il posto ad una maschera di fredda calma e distacco.

//Caspita che caratterino!Una vera tigre!//, pensai soddisfatto.

Il suo profumo mi colpì, molto più intenso e inebriante di prima e non riuscì a trattenermi dall'affondare il viso nel suo collo e nei capelli.

//Ah, per tutti gli Dei, che femmina deliziosa//, pensai estasiato.

 "Che cavolo stai facendo?", chiese la ragazza stizzita e sorpresa.

Io mi lasciai sfuggire un ringhio , //Dei che voce!!//, pensai con un brivido che mi scorreva lungo la schiena.

La ragazza sobbalzò leggermente e io sentii il bisogno di guardarla negli occhi.

I nostri sguardi si incrociarono e tutto il mondo sembrò cambiare, Lei era lì, tra le mie braccia, ormai non importava quanto tempo l'avessi aspettata, non importava chi o cosa fosse, io ero nato per Lei, per questo momento, per proteggerla, nulla aveva senso senza di Lei, in quel momento mi resi conto che la mia vita prima di incontrarla non aveva senso, senza di Lei non poteva nemmeno essere chiamata vita.

Restarono a fissarsi a lungo, gli sguardi pieni di desiderio , nessuno dei due osò distogliere lo sguardo, finchè gli occhi di lei non si infiammarono di irritazione e rabbia, cercò di allontanarmi ma io me ne accorsi appena.

Gli occhi della ragazza si spalancarono per la sorpresa prima di infiammarsi nuovamente.

//Ecco che arriva la tempesta//, pensai irrigidendomi, pronto a subire le grida e gli insulti che non arrivarono.

Vidi un sorrisetto prendere forma sulle sue labbra un secondo prima che il mio corpo fosse scagliato a due metri di distanza e delle dolorose scariche elettriche iniziassero ad attraversarmi il corpo facendolo tremare.

//Ma che diavolo!?!?//, pensai confuso.//E' stata lei?...Sapevo che non era una femmina di licantropo, ma non credevo che potesse controllare l'elettricità...Che sia una valchiria?Una strega?O una sirena?...Non le ho controllato le orecchie per vedere se sono a punta//, mentre centinaia di pensieri si affollavano nella mia mente confusa e il mio corpo era ancora scosso da spasmi incontrollabili sentii il suono più orrendo che potessi udire, un suono che mi fece gelare il sangue nelle vene e il dolore cessò con la stessa velocità con cui era iniziato.

  
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