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Autore: kannuki    07/12/2004    3 recensioni
Maret fa la killer, è cinica e spietata, ha un loft segreto e un guardaroba da infarto. Una sera sente una pistola puntata alla schiena : Jesus 'il salvatore' Cox è stato ingaggiato per ammazzarla. Una proposta d'affari la salva dalla morte ma il suo spirito ribelle non si piega. Nuova identità, nuova vita nell' America del Sud, nuovo lavoro..ma volente o nolente, arriva il momento di farsi 'salvare'.. NOTA BENE : Il nome del protagonista non vuole essere blasfemo ..mi piaceva e basta! ...e non riesco a trovare una categoria corretta!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Eccola, è la

"Eccola, è la!"sentiva gridare dietro di mentre scappava in fretta..fottuti tacchi! Si rintanò in un vicolo sporco e maleodorante cercando di sfuggire ai suoi inseguitori...perchè non l' aveva letta quella mail?! continuava a maledirsi mentre caricava la Glock...le erano quasi finiti i proiettili, accidenti!

Le voci vicino a lei.

Si sporse un attimo e ritirò la testa allo sparo che le sibilò vicino al naso. Il muro si sgretolò e il calcinaccio le finì negli occhi "ah!" urlò chiudendoli di scatto.. non ci vedo! Si alzò con difficoltà, toccando a tentoni il muro, una caviglia si storse quando pestò qualcosa, mentre si muoveva barcollante. Sbatte le palpebre, che dolore, dio... Tolse i tacchi a spillo, correndo verso il canale che dava direttamente sul mare sporco e inquinato, cercando di vedere qualcosa fra le lacrime che le uscivano per la presenza di corpi estranei negli occhi.

"Là!" un urlo dietro di lei... non ti fermare,corri! Il pavimento era gelido e scabroso sotto i piedi velati dalle sottili calze, le poteva sentire strapparsi ad ogni passo.

Le urla, gli spari.

Si stavano avvicinando! Con un balzo si gettò nel canale finendo nell'acqua torbida che la avvolse nel suo abbraccio gelido.

"Sparate, sparate!" qualcuno gridò sopra di lei, mentre tornava su per prendere fiato.

Cazzo! si tuffò sott 'acqua nuovamente ma un dolore acuto le esplose nel polpaccio..l'avevano colpita quei bastardi!

Nuotò a lungo..o meglio, la corrente la trascinò tanto che quando riemerse non sapeva più in che parte della città si trovasse.

Bagnata fradicia e infreddolita uscì dall' acqua sputandone buona parte..non solo aveva mancato il bersaglio e perso l'occasione, ma aveva perduto anche il cellulare e tre pistole..come diavolo faccio adesso? pensò senza un soldo in tasca . Scalza e mezza lacera, con gli occhi in fiamme e il polpaccio che continuava a perdere sangue era intorpidita, non sentiva quasi più niente..fa male..ho freddo..

Guardò attorno a ..era notte, non c'era nessuno. Si avvicinò alla vecchia cabina telefonica e sfondò la casettina delle monete con la pistola rimasta.

Compone il numero a stento "sono Maret..vienimi a prendere.. presto.."borbottò nel telefono ..la gamba non la sentiva! Scossa dai brividi, lesse a malapena il nome della via e gliela disse, attaccando la cornetta e appoggiandosi contro la cabina. Scivolò a terra sentendosi sempre più debole..era la fine? che ironia, la vita...proprio adesso che si era potuta permettere quel costosissimo Versace. Sorrise vagamente, mentre si afflosciava su se stessa, la pistola le sfuggiva di mano e il viso urtava il freddo marciapiede sporco.

 

Caldo..un sole caldo..che bello...la spiaggia era tutta per lei. Si crogiolava in quel calore che si faceva sempre più opprimente. Sono morta, è il paradiso dei killer? si chiese tirando una mano fuori dalle lenzuola..era tutto nero.

Pace, silenzio..niente più urla, spari.

Il mare era placido, Maret passeggiava sulla spiaggia gustando quel tepore, si sedette con un tonfo sulla sabbia, incurante di sporcarsi. Accanto a lei, un granchietto correva verso le onde che accarezzavano le orecchie di Maret, col loro leggero sciabordio. Ad un tratto un dolore al polpaccio : il granchio l'aveva pizzicata con le sue tenagliette e non accennava a staccarsi..

Si svegliò di scatto, piombando a sedere. Buio. Dolore.

Cercò di aprire gli occhi ma restava tutto buio.Il polpaccio le faceva male.

Ricordò tutto in un lampo : le guardie che l'avevano scoperta, la folle corse, la storta..il bagno non previsto, la gamba che sanguinava..e poi?

Tastò delicatamente le lenzuola sulle quali era stata adagiata una coperta pesante. Dove sono? che posto è questo?! Un'improvvisa paura la attanagliò..perchè era tutto così nero? " i miei occhi.." balbettò allarmata toccandosi il viso...cos'era? una benda?

"Sta calma ..non è niente" le disse Jesus toccandole la mano. Maret restò un attimo smarrita : Che ci faceva lui li? e dove erano?

"Non sono cieca allora?" domandò raggomitolandosi nella coperta ..aveva un freddo incredibile, si sentiva smarrita, non le piaceva vedere nulla. 

Si tirò a sedere poggiando la schiena sul cuscino..cercò a tentoni i suoi oggetti ma non riconobbe la stanza "dove sono?" domandò sentendo un profumo che conosceva.. eppure..non lo ricosceva..

"Sei a casa mia.." rispose usando quel tono che aveva sentito riservare solo ad Ariel.

"a casa tua?" gli domandò con un filo di voce..perchè quella sensazione che le bloccava lo stomaco? Se era a casa di Jesus allora quello..era il suo letto.

"Sta calma, non ti agitare..la senti la gamba?"

Sentiva la sua voce..era vicino a lei "mi fa un male cane.."

 

Quel tono così debole lo sorprese, la forte Maret non era poi indistruttibile. La guardava restare immobile, muovendo appena la gamba dolorante. Poteva vedere la mano della ragazza che si muoveva sotto la coperta per massaggiarsi. Le labbra contratte per il dolore. Era pallida e sembrava che fosse ancora infreddolita.

Quel volto di Maret era tutto da scoprire adesso che era inerme. Inerme..Jesus  ripetè quella parola più volte dentro di ..chissà come mai gli piaceva così tanto pensare che fosse indifesa.

 

"Ho freddo.." balbettò stringendosi su se stessa.

La guardò raggomitolarsi seguendo ogni sua mossa. Si sorprese a studiarla.

Qualche secondo dopo, un'ulteriore coperta le fu messa sulle spalle. Si sporse verso di lei, tirandola a per massaggiarle le spalle.  Stranamente non si ribellava e lo lasciava fare buona buona..sta ridotta male! pensò Jesus guardandole le labbra che sembravano fredde.

Si fermò un attimo, le toccò il viso fresco passandole una mano sulle guance..  

Maret lo sentiva davanti ..attorno.. un lieve profumo le penetrò nelle narici, trattenne il respiro per un attimo. piacevole, pensò mentre le massaggiava le spalle attraverso la coperta...così piacevole..

"t'è andata bene, la pallottola è entrata e uscita." le disse rassicurante continuando a sfregarla per riattivare la circolazione..

Quell' insistente massaggio era diventato un abbraccio vero e proprio. La mise a disagio "basta.." disse appena spostandolo.

Freddo improvviso, solitudine..che brutta sensazione, pensò stupita.

"va meglio?" le chiese sottovoce. Si era allargato troppo.

"Ho i piedi congelati e non sento niente.."

Lo sentì sospirare e un attimo dopo le coperte pesanti vennero spostate." che stai facendo?" domandò con voce flebile sentendo qualcosa di caldo che la toccava..le stava accarezzando le gambe? no..la massaggiava.

"la senti la mia mano?" le chiese sfregandole la caviglia fredda.

"Si ...la sento. calda.." rispose ritirando la gamba non ferita...smettila di fare il paparino premuroso!

"Meno male, meglio così" le disse ironico, riaccostando le coperte alle gambe "t' ho fatto una bella fasciatura, meglio di un medico!"

Maret annuì  "ho fatto un casino e non ho portato a termine al missione" mormorò sentendosi uno straccio "ma tanto lo riprendo quello" gli promise stringendosi nelle coperte pesanti. 

"è già morto..c'hanno pensato gli altri" le disse tranquillo.

"come?mi seguivate?" domandò indignata alzando un la voce..la gola le faceva male. Si portò una mano al collo.

"non ti seguivano, ce l'ho mandati dopo la tua telefonata" le disse con tono esasperato "hai bevuto vero?"

Maret annuì "è colpa mia, non ho letto il documento che avevi allegato" confessò dopo un attimo "non immaginavo che avesse tutte quelle guardie"

"Come sei finita nel canale?" le chiese sedendosi accanto a lei..emanava calore, era piacevole..le veniva voglia di farsi coccolare...

"Era l'unica via di fuga..ho perso anche il cellulare e le pistole" gli disse storcendo la bocca e desiderando che la abbracciasse di nuovo.

"Tutta roba che si ricompra..l' importante è che tu stia bene" le disse spostandole una ciuffo scompigliato dal viso.

 

La sua Maret..guarda come stava messa male..la sua altezzosità dov'era finita adesso? penso guardandola con un sorriso dolce che la ragazza non potè vedere.

Un silenzio prolungato. Maret si schiarì la voce ma il risultato fu quello di raschiare la gola dolorante ancora di più. La mano calda di Jesus le toccò la gola facendola sussultare. Le dita scivolavano su e giù sulla pelle liscia. Perchè le sembrava che fosse così vicino a lei?

Forse perchè lo era. Le guardava le labbra desiderando solo di poterle baciare. Con delicatezza le passò un dito sopra.

Quel lieve sfioramento la turbò parecchio e dovette fare subito una battuta.

"Dov'è la tua amichetta? avrò disturbato la vostra seratina" gli disse dopo un attimo facendogli rimpiangere le parole inespresse di un minuto prima.

"Non c'è niente fra me e lei.." le disse appena. Continuava a fissarla, la mano era scivolata lateralmente.Molto lentamente le sfiorò il lobo del'orecchio..perchè lo lasciava fare senza reagire?

Maret respirava appena, aveva sbagliato a fare quella battuta..cretina.

"Ariel è solo molto simpatica e gentile..e te ne saresti accorta se ci avessi parlato invece di trattarla male col tuo solito modo da stronza" le disse d'un tratto "e saresti piacevole anche tu se la smettessi di fare la puttana boriosa.." le disse piano accarezzandole la spalla leggermente scoperta.

Maret rabbrividì...per il freddo, si disse tirando su la coperta ed escludendo quella zona dalla mano di Jesus. Le carezze tornarono sul volto ..piantala..

..ancora..

"scusa se sono così stronza.." replicò cercando di usare il suo solito tono sarcastico.

Una frase debole e quasi sospirata alle orecchie di Jesus che le aveva infilato le dita nei capelli sciolti e le accarezzava la cuta sensibile della nuca. 

"Grazie.." mormorò appena, cercando di formulare quelle parole senza che le venisse un crampo alla bocca.

"Di che?"

"Di esserti scomodato e di avermi ceduto il tuo letto..grazie!e non farmelo più ripetere" gli disse con voce roca cercando di spostarlo...di farlo allontanare da

"Che razza di modo di ringraziare"mormorò distratto da un minuscolo neo che non aveva mai notato prima sulla fronte liscia della ragazza.

"Beh puoi scordarti il bacetto come fa la tua protetta!" esclamò subito.

Quella frase lo riportò alla dura realtà. "Per carità!sarebbe come baciare un cobra velenoso" la sferzò sarcastico.

 

"Mi stai guardando male lo ! " gli disse tirando fuori le braccia dalla coperte calde..se ci litigava si scaldava!

"Certo!sei isterica! ma perchè non ti trovi un uomo e ti fai sbattere un !? magari addolcisci stò carattere di merda che hai" esclamò frastornato dalla sua stronzità...e che diavolo!Aveva rovinato tutto!

"Il mio carattere va bene così com'è e non ti azzardare a metterlo in discussione" gli disse facendo cadere le coperte..perchè sentiva così freddo? si domandò passandosi le mani addosso"ma sono nuda!" esclamò tirando su le coperte velocemente.

"Certo, eri fradicia!" sbottò senza neanche aiutarla a coprirsi..fissandola spudoratamente.

"E tu mi hai vista nuda!" ribatte innervosita..l'aveva vista nuda..l'aveva spogliata ..che altro?!

"Capirai! anche se pensi d'avercela d'oro ti posso assicurare che è identica a tutte le altre" le disse cercando di non  guardare più quel corpo morbido che aveva toccato e che si sentiva ancora sotto le mani.

..la voglio..

 

Maret restò in silenzio stringendosi sotto le coperte..era a disagio...sapere che l' aveva toccata la faceva sentire quasi....vulnerabile? quella scoperta la mandò nel panico più totale.. no! non lo accetto! lo escludo proprio che possa essere attratta da quest' individuo! pensò subito scostandosi capelli che sentiva caderle sul viso.

"non sono isterica.." disse con voce bassa..urlare le aveva fatto dolere la gola "e non ho bisogno..di un uomo.." disse appena. Era di nuovo vicino a lei, lo sentiva muoversi, protendersi verso il suo viso.

Un mano le imprigionò la testa accarezzandole i capelli "non ne hai bisogno.." affermò sicuro.

"no.." mormorò Maret col respiro mozzo.

 

...ho bisogno di te..

 

Con un mormorìo indistinto, Jesus si avvicinò di più "sicura?" le chiese dolce. Guardò le labbra che si socchiudevano. 

La vide allungare una mano verso il suo volto e la prese delicatamente portandola a contatto con la guancia ispida..la fissava come se volesse divorarla con gli occhi..era bellissima..peccato fosse talmente stronza da farti passare tutte le voglie..beh, quasi tutte!

Si avvicinò a lui mentre le veniva incontro a sua volta.

Maret lo sentiva.. con gli occhi fuori uso avvertiva il suo odore e il respiro caldo che le lambiva il polso.

"che hai intenzione di fare?" gli chiese con voce flebile.

Le depose un bacio sulla guancia che scivolò..scivolò...fino alle sue labbra.. così calde, invitanti.. la baciava leggermente, la mano ancora imprigionata sotto la sua. Sentì la sua bocca muoversi, aprirsi.. Lasciò che la baciasse quanto voleva.

Delicatamente la sdraiò sul cuscino continuando la sua danza, approfondendo il bacio. Il freddo se n'era andato, si sentiva quasi bruciare adesso.

Istintivamente lo abbracciò, per averlo più vicino a , su di lei..intrecciò le dita della mano che teneva imprigionata al lato della sua testa, un altro leggero bacio e la lasciò " non scherzare col fuoco, Maret" le disse con voce roca accarezzandole una guancia rossa.   

Sentì la porta aprirsi e chiudersi e si strinse la coperta addosso..mai più , non lasciarlo avvicinare di nuovo..

 

…torna da me..

  
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