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Autore: OfeliaMontgomery    10/03/2014    1 recensioni
Katarina nel 1790 venne trasformata da Victor Lockwood, uno dei vampiri del consiglio. La donna ormai vampira gli strappò il cuore e lo guardò morire.
Nel 1823 nacque la sua unica figlia, nata dall'amore tra lei ed umano. I vampiri del consiglio lo scoprirono, così andarono da lei ed uccisero l'umano, tentarono di uccidere anche la sua bambina, ma scappò. Da quel giorno non fece altro che scappare e nascondersi da loro.
Adesso nel 2014 cercheranno di vivere una vita normale, ma la scomparsa di sua figlia sconvolgerà tutta la sua vita.
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il gruppo di Marcus era andato a recuperare delle armi in un negozio, intanto gli altri erano rimasti fuori ad aspettare. Katarina era seduta sul cofano della macchina e aspettava, invece Tyler e sua nonna stavano in macchina a riscaldarsi.
Marcus arrivò con un borsone pieno di armi – Ne stanno prendendo altre, siamo quasi pronti – disse mettendolo nel baule.
Katarina annuì guardando il cielo, stava uscendo l’alba. Era di una tonalità arancio-giallo che andava a illuminarle il viso.
Marcus si andò a sedere nel posto di giuda poi si girò indietro e osservò Tyler da capo a piedi – Sei identico a tua madre – disse il vampiro accendendo la macchina perché stavano arrivando anche gli altri.
Katarina saltò giù dalla macchina e salì nel posto del passeggero. Alice uscì correndo dal negozio ed entrò in macchina sedendosi accanto a June. Il resto della gang invece salì sull’altra macchina – Sì, sono stato io a crescerla – disse Marcus partendo.
– Cosa dice Marcus? Conoscevi la madre di Tyler? – chiese Katarina cercando di spegnere la radio che si era accesa.
– Sì. Caterina Barberis giusto? – chiese Marcus guardando Tyler dallo specchietto che sussultò – Sì, giusto – rispose guardando fuori dal finestrino.
– Davvero l’hai cresciuta tu? – chiese Tyler giocherellando con un elastico che aveva trovato lì nella macchina.
Marcus rise – Sì, l’ho trovata in una casa abbandonata, era molto spaventata. Le ho insegnato a vivere con gli umani senza ucciderli. Era una ragazza meravigliosa – disse svoltando verso destra.
Il castello dei vampiri del consiglio si trovava fuori città immerso nel verde. Immerso nel nulla così che i visitatori curiosi non la trovassero.
Il castello era enorme e antico. Era interamente fatto marmo ed aveva un perimetro quadrangolare. Ad ogni angolo vi era una torre altissima e le mura che proteggevano il castello erano decorate da regali merletti. Per entrare dentro al castello si doveva passare attraverso ad un grande portone di legno scuro e massiccio, protetto da pesanti sbarre di ferro.
Quando arrivarono a metà strada ed erano immersi nel verde, parcheggiarono le macchine e le lasciarono nascoste fra gli alberi per poi proseguire a piedi fino al castello.
– June sei sicura che saranno nella sala? – chiese Katarina guardando affascinata il castello.
– Sì, ne sono sicura – rispose June entrando dentro al castello passando dall’enorme portone. Gli altri aspettarono fuori un segno della donna. June uscì fuori poco dopo e fece segno di entrare anche loro.
Quando entrarono dentro trovarono due vampiri morti e stecchiti raggruppati in un angolo.
– Complimenti June – sussurrò Marcus cercando di fare meno rumore possibile.
Intanto Katarina si stava arrampicando su una torre, cercando di non cadere o scivolare.
June aprì un'altra porta che li portò in un enorme sala completamente illuminata, nessuna traccia di vampiri, dovevano essere tutti nella sala del consiglio. June guardò suo nipote e Alice – Andate a cercare Lavinia e tuo padre – disse la nonna, Tyler annuì portandosi al petto l’ascia.
Tyler e Alice si diressero verso le celle che si trovavano al piano di sotto, sottoterra.
Appena scesero di qualche passo una puzza di morte gli entrò nelle narici. C’erano ossa sparse in giro e cadaveri buttati in un angolo.
– Papà? Lavinia? – urlò Tyler facendo qualche lo slalom fra i cadaveri e le ossa.
– Tyler! Tyler! – urlò una voce femminile, la voce di Lavinia.
– Dove sei? – portò in avanti l’ascia.
– Qui in fondo – Lavinia mostrò una mano dall’unica fessura che c’era nella loro cella.
Tyler corse verso la loro cella e si fermò davanti alla porta in ferro battuto, – Tyler – suo padre lo stava chiamando – Papà sei con Lavinia? – – Sì, ti prego facci uscire –.
Tyler alzò la mano e sferrò un colpo secco con l’ascia sul lucchetto che si ruppe in due pezzi, aprì la porta ed entrò dentro. Alice se ne stava fuori e controllava che non arrivasse nessuno e intanto teneva anche la porta aperta.
Quando Tyler entrò la prima persona che vide era Lavina, le corse incontro e l’abbracciò stretta fra le sue braccia – Mi sei mancata tantissimo – disse il ragazzo accarezzandole i capelli, – Anche tu – rispose Lavinia appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo.
– Volete muovervi? Non voglio stare qui tutto il giorno – esclamò annoiata Alice mentre si guardava le unghie.
Tyler liberò Lavinia dalle catene e poi andò a liberare il padre però prima lo abbracciò – Non posso crederci che sei ancora vivo! Pensavo che non ti avrei più rivisto – disse Tyler piangendo. Il padre accarezzò il viso del figlio – Ora sono qui, andrà tutto bene –. Tyler annuì poi si pulì il viso ed infine liberò il padre dalle catene.
Quando uscirono si trovarono in un bel casino. Quattro vampiri molto arrabbiati, si capiva dalla loro espressione feroce li avevano accerchiati. Gli toccherà combattere per tornare dagli altri.

 
  
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