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Autore: Torma    10/03/2014    6 recensioni
Immaginate i personaggi di Hunger Games in un contesto del tutto differente di quello di Panem. Niente guerra , niente dittatura, niente Hunger games come tutti noi li conosciamo. Solo semplice vita universitaria, amicizie, lezioni ,feste e amori. Una Katniss più aperta e socievole alle prese con un Petaa che le farà battere il cuore. Tutto condito con leggerezza e allegria. Buona lettura- Torma
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Ciao lettori ;) buona sera . Ecco il nuovo capitolo spero vi piaccia , buona lettura. A presto un bacio -Torma ( fatemi sapere cosa ne pensate)

22.

~~Questa settimana ho visto Peeta pochissime volte, gli esami sono iniziato e non abbiamo avuto modo di incontrarci spesso come al solito, per questo motivo ho deciso di fargli una sorpresa. -Stai scherzando vero Kat?- Madge mi guarda come se fossi fuori di testa, un alieno atterrato sulla terra -No , voglio andare, se non vuoi accompagnarmi vado da sola- -Hockey?! Seriamente? Fa freddo sulle tribune per non parlare dei ragazzi rozzi che assisteranno- qualsiasi cosa dica non cambierò idea , devo andare per me e soprattutto per Peeta , devo pensare più a lui , mi sono resa conto dalla chiacchierata con Finnick che sono una fidanzata terribile - Ci sarà anche Gale se ti può incentivare - -Uff, sappi che mi devi un favore- infila la testa nell'armadio e sceglie un paio di jeans attillati ai quali abbina una felpa della confraternita , alzo un sopracciglio osservando il suo look poco da Madge - Che c'è ? Se devo stare seduta al freddo accalcata tra la folla a vedere dei ragazzi sui pattini almeno fammi stare comoda - scuoto la testa esasperata, quando ci si mette è insopportabile - Ok ,ok- evito di fare discussione per evitare di farle cambiare idea. A differenza di Madge opto per un maglione di lana bordeaux in tinta con i colori della Brown intreccio i capelli di lato e abbozzo un trucco veloce . Gale ci passa a prendere e dopo aver punzecchiato Madge per tutto il viaggio, esordisce - Beh Undersee ora dovrai venire a vedere anche le mie partite, non mi sembra corretto che Mellark abbia il tuo tifo mentre il tuo fidanzato no- scoppia a ridere e io con lui quando Madge risponde esasperata - Anche il football noo , vi prego- il tono supplichevole ci fa ridere ancora di più , Gale le da un casto bacio sulla guancia e la attira a se poggiandole il braccio attorno alle spalle mentre entriamo al palazzetto - Ti adoro Undersee- sono davvero carini insieme, Madge è molto attenta e premurosa nei suoi confronti mentre Gale ha quasi abbandonato tutte le sue brutte abitudini da quando sono una coppia. Prendiamo posto non troppo lontani dalla pista di ghiaccio. Le tribune sono gremite di studenti e con mia sorpresa vicino al vetro noto che è presente la confraternita di quelle oche delle Sigma Nu con la loro presidentessa Celeste. La solita bambolina gonfiata sempre vestita di marca che ostentata tutta la sua ricchezza credendosi superiore agli altri -Secondo me ha le tette rifatte- mi sussurra Madge quando nota che la sto fissando, Celeste è una bellissima ragazza alta slanciata , capelli corvini lunghi fino alla schiena e perfettamente lisci, dopo che Cato è stato con lei si è passata metà squadra di football e questo la rende odiosa ai mie occhi. A pelle non mi piace. I giocatori scendono in campo per il riscaldamento e ci metto un po' a mettere a fuoco Peeta - Siamo quelli con le divise color mattone Capnip - mi prende in giro Gale - Lo so stupido - gli rispondo indispettita, dopo che sento Celeste gridare il nome di Peeta in direzione del giocatore con il numero 12, lo riconosco , ma la mia attenzione viene catturata da quell’oca che fa di tutto per distrarlo - Ma che diavolo vuole quella da Peeta?- ringhio a denti stretti, sento la bocca dello stomaco chiudersi e le budella attorcigliarsi , serro i pugni per controllare la rabbia nei suoi confronti, vorrei che Peeta si accorgesse anche di me , ma purtroppo sono distante dal bordo pista, potrei gridare il suo nome ma dubito fortemente che mi possa sentire in più mi vergogno.
Il dischetto viene posizionato al centro della pista e la partita comincia.
Non so molto di hockey da piccola mio padre mi aveva portato qualche volta a vedere la squadra del liceo di Augusta a cui per anni aveva fatto da allenatore, mi piaceva andarci ma non tanto per la partita ma per stare da sola con lui senza mamma e Prim , mangiavo le noccioline mentre papà osservava incantato il dischetto e gridava consigli ai ragazzi,  io mi godevo il fresco e la sua compagnia. Dopo la sua morte non ho più messo piede dentro a uno stadio del ghiaccio, era una cosa nostra e non aveva più senso continuare, avevo anche abbandonato le lezioni di pattinaggio perché ero davvero imbranata, se sono qui oggi, come lo fui allora, è per una persona speciale. Vedo Peeta scartare un giocatore e tentare un tiro in porta . Parata. I tifosi della squadra avversaria improvvisano una ola mentre gli avversari passano al contrattacco . Purtroppo è goal. Il portiere della Brown si è fatto scappare il dischetto , picchia i pugni sul ghiaccio e vedo Peeta pattinare da lui per dirgli parole di conforto. Per tutto il primo tempo la Brown soccombe sotto la bravura degli avversari . L'arbitro fischia la fine del primo tempo e senza rendermene conto le mie gambe scendono di corsa i gradini delle tribune e mi avvicino alla balaustra gridando il nome di Peeta . Dopo qualche secondo si accorge di me e pattina nella mia direzione sfoggiandomi un sorriso - Che ci fai qui piccola?- dice divertito - Con i miei tempi le scopro anche io le cose - cerco di nascondere l'imbarazzo con il sarcasmo -Vieni qui- si sporge oltre alla balaustra, mi afferra il viso tra le mani e preme le sue labbra sulle mie. Il pubblico scoppia in un boato di fischi e urla e mi sento sprofondare a causa della vergogna - Non qui - gli sussurro sulle labbra con un sorriso che ricambia , i suoi occhi brillano di una luce diversa sono più azzurri e luminosi - Grazie Kat é importante che tu sia qui- -Mellark muoviti il mister deve parlarci negli spogliatoi - scusa Kat devo andare ma finita la partita siamo soliti uscire con tutti quelli della squadra, verrai?- non do neanche il tempo alla mia mente di elaborare una risposta che gli di un nuovo bacio - Sì, e adesso impegnati un po' Mellark non vorrei essere ritenuta la causa della tua pessima prestazione da tutti questi tifosi - mi sorride e pattina velocemente verso la porticina che porta agli spogliatoi. Per il resto del tempo dell'intervallo i ragazzi intorno a me mi prendono in giro ma cerco di ignorarli anche perché mi godo lo sguardo di fuoco che Celeste continua a lanciarmi. Tutto il campus sa che sono la fidanzata di Peeta quindi anche lei e ho il sospetto che non si aspettasse la mia presenza qui stasera. Lascio perdere quella carogna e sposto l'attenzione sulla pista . Peeta sembra rinato è animato da qualcosa che nel primo tempo gli mancava, ha più grinta e voglia di vincere, segna ben quattro goal dedicandomene uno dietro all'altro -Se Mellark gioca così quando ci sei te bellezza dovresti venire a ogni partita- mi dice un ragazzo di colore alle mie spalle faccio un sorriso imbarazzato e rispondo - Ci sarò - Madge sbuffa contrariata alla mia destra e Gale ride - Dai tesoro smettila di fare la sostenuta non è così male - Madge con un sorriso cancella il broncio e sospira – Forse, ma non aspettatevi che venga tutte le settimane , accontentatevi della mia presenza una volta al mese- ridiamo di gusto tutti e tre.
La squadra della Brown vince con grande margine di vantaggio per merito di Peeta, appena finita la partita ci rechiamo ad aspettarlo fuori dagli spogliatoi e con mio grande fastidio rivedo Celeste e le altre Sigma Nu  che ridacchiano tra loro. Sentiamo i cori dei ragazzi entusiasti per la vittoria provenire dagli spogliatoi e dopo una mezz’oretta veniamo raggiunti da tutta la squadra . Con mia sorpresa Peeta mi abbraccia e mi solleva da terra baciandomi - Sei il mio porta fortuna- arrossisco notevolemente mentre gli altri giocatori fanno il verso per prenderci in giro -Finitela idioti- gli azzittisce - Ci vediamo tra venti minuti al pub mutt- dice salutandoli - Dove si trova?- chiede Gale - Non ti preoccupare , faccio strada io seguimi in auto, Kat tu vieni con me ?- annuisco e gli stringo la mano. Salgo in macchina e allaccio la cintura e passiamo accanto a Celeste che sta dando il suo numero di telefono a un ragazzo della squadra avversaria e sento qualcosa ribollire dentro -Quella c'è sempre?- ringhio a denti stretti -Quella chi? Di cosa stai parlando?- -Celeste!- - La conosci anche tu ?- - Di fama , e non mi piace.- - Katniss ,sei gelosa?- sorride sotto i baffi. Gelosa ? Non scherziamo, Peeta è mio e io sono sua , quella non ha nessun diritto di guardarlo e mangiarselo con gli occhi come ha fatto per tutta la partita –NO!- rispondo secca -rispondi alla mia domanda- - Quasi sempre, perché?- non capisco cosa mi stia succedendo ma cerco di placare la rabbia -Ok, era tanto per sapere - dico sviando il discorso -Come mai non mi avevi detto che giocavi a hockey?- - perché non mi fai quasi mai domande a cui voglio rispondere- questa risposta mi spiazza e in parte so che ha ragione , le domande che gli faccio sono troppo spesso dirette e su argomenti spiacevoli ,  non sono brava con le persone - e in piu se te lo avessi detto ti saresti sentita obbligata a dover assistere a tutte le partite e non mi andava di forzarti a fare qualcosa che non ti piace , so che te e Madge non adorate questo genere di cose- mi sento ferita , come può pensare che fare una cosa per lui sia un peso per me? -Ti sbagli! Mi fa piacere poter venire a vederti, sei uno stupido se pensi il contrario Mellark- sembra sorpreso –Non ne avevo idea, non mi capita spesso, se è così sono molto contento di saperlo- mentre dice questo parcheggiamo nel vicolo accanto al pub e scendiamo. Veniamo raggiunti da Madge e Gale e entriamo. Il locale è pieno zeppo e sono un po' smarrita, il caldo è opprimente, sono costretta a togliere subito il cappotto e anche il maglione, rimango in maglietta a maniche corte , Peeta scruta i tavoli - Sono là, seguitemi- mi faccio strada tra la folla che vocifera e beve birra trascinata dalla mano di Peeta per arrivare al tavolo dove sono seduti gli altri membri della squadra - Eih ragazzi, questa è Katniss- mi indica - e loro sono Madge e Gale - tutti i presenti fanno un giro di nomi: - Sam- un ragazzo biondo e ricciolo con gli occhiali neri che gli danno un aria da intellettuale, -lui è Colin- capelli neri e occhi verdi -Piacere - Ethan- castano con diversi tatuaggi che escono da sotto la maglietta -Luke- percing sul sopracciglio e capelli quasi rasati. Ci sono altri tanti ragazzi ma subito mi scordo i loro nomi. Troppi nomi. Mi siedo tra quest ultimo e Peeta – Luke, stai attento a quello che fai. Kat è la mia ragazza- dice all'amico che gli risponde con un sorriso malizioso -Vediamo se resisterà al mio fascino- tutti scoppiano a ridere e io arrossisco leggermente, la cameriera viene a chiederci le ordinazioni ma tutti gli uomini in coro rispondo -Birra! Birra!- al tavolo io e Madge siamo le uniche ragazze, anche lei si è tolta la felpa rimanendo con una canottiera fucsia - Che caldo fa?- domanda Ethan sfilandosi la giacca  boccheggiando - C'è più gente del solito- i ragazzi incominciano a bere senza controllo tranne Peeta che con piccoli sorsi assapora lento la sua birra. I suoi amici sono molto simpatici e mi raccontano qualche aneddoto divertente. Luke una volta si è svegliato nudo su una panchina del parco del campus. Colin fa spesso scherzi divertenti al povero Sam che essendo uno studente di ingegneria è spesso preso in giro per essere il più secchione ma la storia più esilarante è quella di Ethan arrestato perché correva per il campus con indosso una vestaglia di seta rosa – C’è una spiegazione logica a quella vicenda- si fa serio e schiarisce la voce -stavo facendo sesso con Priscilla Grint , senza sapere che fosse fidanzata ci tengo a puntualizzarlo, quando è arrivato il suo ragazzo , un armadio enorme, che faceva molta paura, ho provato a persuaderlo a lasciarmi andare senza farmi del male ma purtroppo voleva darmene di santa ragione quindi ho preso la prima cosa che ho trovato e sono scappato fuori dal dormitorio a gambe levate- ho le lacrime agli occhi, non ci posso credere, Madge è piegata in due dalle risate...Lei e Gale ci salutano poco dopo mezzanotte – E’ stato un piacere ma domani ho un esame e devo svegliarmi presto dice la mia amica - D'accordo bellezza quando ti stuferai di questo stupido giocatore di football chiamami- dice Ethan ridendo Madge gli sorride affabile mentre gli fa un occhiolino - Certamente -  Gale sorride forzatamente - Ciao ragazzi-.
 Poco dopo finito il quinto giro Peeta esordisce - Ragazzi come al solito sono deliziato dalla vostra presenza ma io è Kat ora dobbiamo andare - saluto tutti ignorando i commenti maliziosi e spinti di alcuni di loro e usciamo dal locale quasi vuoto- Sono simpatici- - Sembrano degli idioti e lo sono ma sono anche dei bravi ragazzi - -Posso farci l'abitudine se mi offrono ogni domenica le patatine - scherzo salendo in auto - Sei così facile da corrompere ?- sorride lui - A volte- - Vieni da me?- - Ci sono le patatine da te?- - C'è molto di più- sorvolo il doppio senso e accetto - Alla residenza Mellark -dico con un esuberanza che non mi appartiene ma è causa delle birre. Saliamo in casa traballanti e ci infiliamo subito sotto le coperte , Peeta è seduto con la schiena appoggiata sulla spalliera mentre la mia testa è posata sulle sue gambe . Passa le sue dita tra la mia treccia slegandola - Grazie - sussurra , sono sorpresa, - Di cosa ? - mi sollevo seduta guardandolo negli occhi - Nessuno è mai venuto a una mia partita - non capisco - Ma se il palazzetto era pieno…- - Nessuno che fosse li per me, Kat sono l'ultimo di tre figli, mio padre purtroppo lavorava tutta la settimana al forno e la domenica era l'unico giorno che poteva riposare, mentre c'era sempre qualcosa di più importante per mia madre la partita di calcio di Marcus, quella di football di Jake , le feste delle sue amiche.. Quando stasera ti ho vista sugli spalti senza che io ti avessi invitata mi hai fatto sentire speciale , importante per qualche secondo..- la tristezza che percepisco nel suo tono di voce è tanta , la sua infanzia non deve essere stata felice come ho immaginato pensando alla sua vita - Peeta per me sei importante e speciale, sei il migliore ragazzo che si possa immaginare sulla faccia della terra, io ci sarò sempre finché me lo permetterai perché io ..- mi blocco di colpo stavo per farmi sfuggire quelle due parole che potrebbero cambiare tutto , sento il battito del cuore accelerare nel mio torace -Perché tu cosa Katniss?- mi incita a continuare, sono confusa e spaesata, l'unica cosa che so è che davanti a me ho un ragazzo meraviglioso, a cui è stato ingiustamente negato l'amore della famiglia troppo impegnata, questa cosa mi fa infuriare perché l'unica cosa che sono sicura di volere è che Peeta sia felice e che sia amato, per questo  mi libero dalle catene della paura che incatenano il mio cuore e sussurro, è un bisbiglio quasi impercettibile ma lui pende ormai dalle mie labbra -Ti amo- l'ho detto mi sono liberata di un peso, non faccio in tempo a sentire la risposta che le sue labbra sono già posate sulle sue è un bacio carico di passione e sentimento bramoso e dolce al tempo stesso . Un bacio carico di consapevolezza: io lo amo e lui ama me.

 


 
  
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