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Autore: Nana_Hale    14/03/2014    0 recensioni
Una tranquilla e rilassante cena si trasforma a poco a poco in una notte piena di battute, fraintendimenti e piacevoli sorprese che, inaspettatamente, o forse no, fonde Steve e Tony in un profondo legame che finalmente li unisce come una vera famiglia.
Genere: Commedia, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Wrong Dinner

"Dici che abbiamo fatto bene a lasciare Peter con Bruce e Pepper?"
La voce di Steve era lievemente preoccupata e imbarazzata per quella domanda degna di una mamma alle prime armi.
"
Vuoi calmarti! E' in buone mani e ora tu devi solo pensare a rilassarti!"
Stark bevve un altro sorso del suo drink e si appoggiò allo schienale del divanetto di cui il tavolo da lui prenotato era fornito. Rogers sospirò sistemandosi la cravatta e iniziando poi a strofinarsi nervosamente le mani e a guardarsi intorno.
Non aveva ancora ben capito come si era lasciato convincere ad uscire per cena ed andare in quel lussuosissimo ristorante pieno di gente di alto livello, tutta tirata a lucido, per mangiare quelle misere porzioni di pesce che il menù offriva.
Lampadari lucenti e sfarzosi pendevano dal soffitto di legno d'ebano nero, colonne di marmo chiaro erano poste ai lati della sala accanto alle finestre ornate da tende color vinaccia scuro. Un posto di classe. Perfino troppo di classe per lui.

Si era dovuto perfino vestire di tuttopunto, con lo stupendo abito che Tony gli aveva fatto trovare in camera; si sentiva davvero impacciato agghindato in modo così elegante, al contrario del suo collega che, come al solito, era perfettamente a suo agio e impeccabile nel suo completo scuro e gli occhiali azzurri inforcati sul naso.
Stavano aspettanto il cameriere per ordinare la loro cena e, quando finalmente arrivò, Steve si accorse che non aveva nemmeno sfogliato il Menù e non aveva la minima idea di cosa mangiare.
"I signori desiderano?"
Afferrò in tutta frettà la cartelletta di pelle marrone al centro della tavola e la sfogliò balbettando qualche scusa, mentre il ragazzo lo fissava attendendo impaziente di scrivere sul suo blocchetto.
"Emh... io... io... non saprei cosa... emh..."
"Prendiamo 2 filetti di salmone, faccia scegliere allo chef il contorno ideale, e una bottiglia del vostro Bianco migliore, grazie."

Tony lo salvò per un pelo dal gettare il Menù addosso al cameriere e inveire per la spropositata quantità di piatti che avevano messo a disposizione di uno che era abituato a mangiare poche e semplici cose, spesso cucinate in casa.
Il ragazzo scrisse e si congedò con un cenno del capo al quale Stark rispose cordialmente per poi tornare a guardare il suo collega, sorridendo.
"Grazie, non sono proprio un tipo da ristorante, mi dispiace."
Si scusò, ridendo imbarazzato, ammirando per qualche istante l'innata scioltezza di quell'uomo che, in qualsiasi situazione, sarebbe stato capace solamente usando le parole di far abbassare lo sguardo anche al più temibile dei nemici. Oppure farsi scaraventare giù da una finestra.
"Distraiti un po', per una volta. Pensa che potrebbe andare peggio."
Sussurrò Stark chinandosi in avanti e poggiando di nuovo il suo bicchiere, ora vuoto, sul tavolo mentre Steve aggrottava le sopracciglia, dubbioso e incredulo.
"Potrebbero pensare che questo sia un appuntamento galante..."
La faccia che si disegnò sul viso di Tony era un misto di divertimento e curiosità nel tentare di analizzare la reazione del suo compagno che, con sua sorpresa, si limitò a stringere le labbra per trattenere una risata che produsse un tenero sbuffo del suo naso.
"Come se il fatto che abbiamo preso in adozione un bambino non sia già abbastanza scandaloso per la stampa."
Fece presente Rogers portandosi una mano a nascondere la bocca, a tutti meno che Tony, e bisbigliando come se stesse rivelando il più sordido dei segreti.
"Capitan America e Iron Man nel nuovo ristorante più costoso della città, si guardano negli occhi bisbigliando. Compagni d'arme e forse anche... compagni di letto-Ooooooh!"
Tony pronunciò l'ultima frase come fosse la testata di un giornale scandalistico e, per enfatizzare ancora di più le sue parole, spalancò occhi e bocca, portandovi le dita davanti, e inspirò rumorosamente fingendo la sorpresa più grande degli ultimi 20 anni di giornalismo.
Rogers scoppiò a ridere scuotendo la testa e attirando per un secondo l'attenzione di tutto il ristorante, che si voltò verso di loro.
Nessuno dei due vi prestò attenzione, anzi, continuarono a ridere fomentati da quell'inaspettato pubblico che li guardava storto, facendoli divertire ancora di più.
Più si guardavano e più ridevano senza un apparente motivo; ridevano della gente così sconvolta intorno a loro, ridevano di loro stessi, genitori improvvisati senza speranza, ridevano di quello che Tony aveva appena detto; non tanto per l'ilarità dell'affermazione in se, quanto più per sbrammatizzare il fatto che immaginarsi coinvolti in una relazione non fosse così strano.
Con molta fatica riuscirono a tornare calmi, appena in tempo perchè i loro piatti arrivassero sul tavolo, portati da una ragazza molto carina, che li posò insieme al vino e si congedò cordialmente.
Steve rimase per un attimo stupito del fatto che Stark non aveva fatto nessun apprezzamento, nessuno commento e nemmeno aveva tentato di sedurre quella ragazza non appena era apparsa accanto a loro. Al contrario, era rimasto tutto il tempo con gli occhi dentro ai suoi e con il sorriso ancora stampato sul volto.
"Buon appe... tito..."
Disse il miliardario spostando il suo sguardo sul piatto, mentre la sua voce scemava, un po' delusa, nel silenzio.
Entrambi fissarono la pietanza ordinata stupiti e vagamente increduli di ciò che si trovarono davanti: un pezzo di pesce più o meno grande come una pallina da ping-pong con intorno 4 foglie di insalata e una salsa scura e gelatinosa, che pareva essere l'olio perso dalla moto che Tony aveva riparato a Steve il mese prima.
"Deve... essere... così?"
Chiese timidamente il soldato, completamente ignorante riguardo all'alta cucina di quel tempo, inarcando le sopracciglia.
"Non lo so... non sono mai stato qui."
"Cosa?! E' la prima volta che vieni qui?!"
"Volevo portarti in un posto nuovo! Questo mi sembrava abbastanza costoso per fare buona impressione!"

Steve guardò il miliardario con aria sbigottita vedendolo sospirare sconsolato e storcere la bocca per quell'abbozzo di cena che avevano sotto il naso.
Aveva una fame tremenda ma si sentì un pò a disagio per essersi comportanto in quel modo dopo che Tony aveva organizzato tutta quella serata e, prendendo un bel respiro, sorrise delicatamente.
"Vabbè, non fa nulla. L'importante è che ci rilassiamo un po', giusto?"
Stark sollevò lo sguardo incorciando gli occhioni blu, sempre gentili e confortanti, del suo collega che, incerto, aveva preso in mano una delle infinite forchette disposte accanto al piatto e si accingeva a mangiare.
Era troppo educato per essere vero.
Si sarebbe affamato per non dargli un dispiacere e piuttosto che arrabbiarsi per la scelta sconsiderata del ristorante, avrebbe mangiato quello sputo di salmone gustandolo come fosse un enorme piatto di pasta.
Il miliardario si chinò sul tavolo poggiando una mano sul polso del soldato e fermandolo dal prendere il coltello.
"C'è un FastFood in fondo alla strada, possia-"
"Oh Dio, sì, grazie."

Fecero entrambi uno scatto felino lasciando cadere le posate sul tavolo e alzandosi con un balzo si lanciarono verso la porta ridendo sotto gli sguardi sempre più attoniti degli altri clienti.
"Le apro un conto, signor Stark?"
Chiese il direttore di sala appena lo vide passare, seguito da Steve, davanti ai suoi occhi.
Il miliardario frenò all'improvviso facendo finire il soldato contro la sua schiena e, senza staccarsi, lo spinse indietro di un paio di passi arrivando faccia a faccia col cameriere.
"Assolutamente no mi faccia pagare e ce ne andiamo subito grazie è stato bellissimo non torneremo più."
Rispose tutto di un fiato lasciando delle banconote, appena tolte dal portafoglio, sul bancone; poi se lo rimise in tasca, il tutto rimanendo appoggiato con spalle e testa al petto di Cap che, per un istante, rimase inconsciamente affascinato dal profumo dei suoi capelli scuri.
"Arrivederci a tutti!"
Tony gridò verso la sala prima di fuggire definitivamente dalla porta lasciando Steve a vergognarsi come un ladro davanti a decine di persone che li fissavano sbigottite.
"Buon appetito a tutti."
Il capitano si voltò accennando ad un saluto militare e, continuando a ridere, si gettò all'inseguimento del suo collega.
Stark lo sentì seguire i suoi passi fino a quando non furono di nuovo fianco a fianco e si poterono lanciare un'occhiata complice e divertita, mentre ridendo si incamminavano verso il luogo in cui avrebbero mangiato la vera, abbondante e poco salutare, cena per cui erano usciti insieme quella sera.

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Hello, good evening and welcome!
Ecco a voi il primo capitolo di questa Stony scritta qualche tempo fa ispirata a questo giset. Here
Spero vi sia piaciuto l'inizio!
Bacio
-Nana

 
  
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