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Autore: yoko_kage13    30/06/2008    3 recensioni
Ho attraversato il tempo e lo spazio...non sai per quanto ho vagato, rinchiuso in questa tela...ed ora sei tu ad essere venuto a me... Dimmi...mi ami ancora? (Riku-Sora)
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Riku, Sora
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Allora…prima d tutto salve!!!!

Volevo sl dire ke è la prima ff su k hearts e ke sarà una riku-sora…adoro questa coppia e devo ringraziare vale, ke m ha fatto venire voglia d scriverla!!!

Il titolo è tratto da una canzone dei whitin temptation: somewhere!!!! Troppo bella!

Inserisco qui il testo e la traduzione!!!

Somewhere

Within Temptation



Lost in the darkness
Hoping for a sign
Instead there's only silence
Can't you hear my screams?

Never stop hoping
Until you know where you are
But one thing's for sure
You're always in my heart

[Chorus:]
I'll find you somewhere
I'll keep on trying
Until my dying day
I just need to know
Whatever has happened?
The truth will free my soul

Lost in the darkness
Tried to find your way home
I want to embrace you
And never let you go

Almost like you're in heaven
So no one can hurt your soul
Living in agony
Cause I just did not know
Where you were

[Chorus]

Wherever you are
I won't stop searching
Whatever it takes me to go

[Chorus]



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da Qualche Parte

 

Perduto nell’oscurità
Sperando in un segno
Invece c’è solo silenzio
Non riesci a sentire le mie urla?

Mai smettere di sperare
Finchè non sai dove sei
Ma una cosa è sicura
Sei sempre nel mio cuore

[Rit:]
Da qualche parte ti troverò
Continuerò a cercare
Fino al giorno della mia morte
Ho solo bisogno di sapere
Cosa mai è successo?
La verità libererà la mia anima

Perduto nell’oscurità
Tentato di cercare la tua strada verso casa
Voglio abbracciarti
E non lasciarti andare mai

Quasi come se fossi in paradiso
Così che nessuno possa ferire la tua anima
che vive in agonia
Solo perché non sapevo
dove fossi

[Rit]

Ovunque tu sia
Non smetterò di cercare
qualunque cosa ci voglia per farmi andare

[Rit]

 

 

 

 

 

 

 

Somewhere … 

(Ovunque…)

 

 

 

 

CAPITOLO 1

 

 

 

Corro…corro…corro…

Non so bene dove sto andando, ma l’importante è continuare a correre.

Non devo fermarmi.

È una consapevolezza che mi è entrata dentro da quando ho aperto gli occhi in questo posto.

E anche allora stavo correndo.

Devo correre per non essere raggiunto.

Questo pensiera mi fa rallentare.

Devo correre per non essere raggiunto?

Raggiunto da chi? Davvero voglio continuare a scappare?

Per quale motivo poi?

Aggrotto la fronte, concentrandomi sul mio respiro affannato e mi do dello stupido.

Certo che devo continuare a correre!

Perché fermarmi adesso?

Eppure, alle mie spalle, sento un calore allucinante, ma non improvviso.

È come se quel calore ci fosse sempre stato…solo non me ne sono accorto prima.

Ma cos’è?

Vorrei girarmi a guardare, ma, come prima, una voce nella mia testa pare avvertirmi.

Se mi girerò non potrò ignorare ciò che vedrò ed esso mi divorerà, lo so.

Lo sento.

Eppure il mio istinto mi suggerisce che non c’è niente di cattivo in quel tepore e, per un attimo,  mi sento quasi in colpa ad ignorarlo.

Perché ormai è palese.

Quel calore cerca me e nessun altro.

Le gambe mi si fanno pesanti.

Strano.

Non sono stanco, invece è come se qualcosa mi volesse bloccare.

E il desiderio di farlo è tanto.

La mia corsa si riduce ad un semplice camminare.

Ecco, ora la presenza è più vicina, soffia alle mie spalle, invitandomi a voltarmi.

Mi blocco, la tentazione è troppo forte.

Lentamente i miei occhi incrociano una luce densa e rassicuranete che quasi mi acceca.

Sorprendo me stesso quando mi accorgo di non provare alcun timore.

Al contrario, ne sono totalmente succube.

Mi avvicino di qualche passo e, allora, riesco a distinguere i contorni di qualcuno all’interno di quel bagliore.

È…un ragazzo?

All’inizio non lo capisco bene, ma poi mi è impossibile non carpire la forma delle spalle larghe, i fianchi stretti, il volto…

Preso da uno strano coraggio, mi avvicino ancora.

Il giovane pareva aspettare quella mia mossa da sempre.

Ad un gesto della sua mano, la luce comincia ad affievolirsi, fino a scomparire completamente.

Finalmente i nostri occhi si incontrano ed il mio cuore perde un  colpo.

Non ho mai visto occhi così belli.

Hanno una forma dolce e sottile, leggermente allungata, ma quello che mi fa morire il fiato in gola è il loro colore.

Ad una prima occhiata mi erano parsi verdi, ma ora che il mio volto è ad un soffio dal suo posso immergermi in quelle singolari sfumature aquamarina.

Il mio sguardo si abbassa sulle sue labbra.

Sono carnose e rosee, leggermente socchiuse così che il suo respiro mi muove debolmente qualche ciocca castana ribelle.

Passo poi a studiarne i lineamenti, tratti delicati e perfetti.

Sospiro quando mi accorgo di essere anch’io sotto esame, ma non mi ribello, anzi.

Alzo una mano e vado ad accarezzare una lunga ciocca di capelli argentei.

È un colore strano, ma qualcosa mi dice che non sono tinti.

Sono così morbidi e lisci.

Glieli scosto dalla fronte, sfiorando anche uno zigomo.

Per guardarlo sono costretto ad alzare il viso.

È alto, molto.

Sarà almeno una decina di centimetri più di me.

Certo, non che ci voglia molto a battermi in altezza…ma così tanto non mi era mai capitato.

Eppure non mi sento schiacciato dalla sua presenza…protetto, forse.

Lui immerge una mano tra i miei capelli, avvicinandomi di più.

Indossa un lungo soprabito di pelle nera, aperto sulle gambe, dove intravedo dei pantaloni stretti dello stesso colore, anch’essi ornati con qualche catena d’argento.

Mi piace l’odore che mi sta avvolgendo.

È fresco e familiare.

Vorrei parlare, chiedergli chi è, ma dalla mia bocca esce solo un lieve sibilo.

Lo vedo sorridere, mentre prende ad indietreggiare lentamente, con mio sommo rammarico.

Per un attimo mi aveva preso tra le braccia.

All’improvviso, sento uno strattone verso l’alto, la pura consapevolezza di dover andare.

Lo guardo con intensità, trasmettendogli quel tacito messaggio.

Lui allarga il suo sorriso e mi saluta con un cenno del capo, sussurrando un flebile:- Finalmente ti ho trovato…

 

 

 

 

 

 

 

 

Sora saltò in aria appena aperti gli occhi.

Ma che cavolo…?

Che diamine era quel sogno?

Lentamente si porta le mani al petto, dove il suo cuore sembra voler esplodere da un momento all’altro.

Sente ancora il sudore freddo che scendo lungo la sua schiena.

Non aveva mai fatto un sogno del genere…tanto bello eppure tanto brutto.

Per un istante rimase semplicemente ad ascoltare il suo respiro impazzito e, solo quando si fu chetato, decise di azzardare a mettere i piedi oltre la sponda del letto per poi posarli a terra.

In un attimo di follia, sorrise.

Che sogno!

Non vedeva l’ora di raccontarlo a Kairi…

Cavolo, Kairi!

Sentiva già un nuovo tipo di tremore…

Kairi non sopportava proprio i suoi ritardi e quella mattina le aveva promesso di andare insieme ad una mostra!

Rischiò una timida occhiata alla sveglia.

Perché cavolo non aveva suonato la dannata?

Corse subito in bagno con la debole speranza che, forse, poteva fare ancora in tempo.

 

 

 

 

ALLORA, RAGA?

COMMENTINO?

PLEASE! BEN ACCETTE ANKE LE CRITIKE!yoko-kage13

  
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