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Autore: macfadynea    19/03/2014    1 recensioni
...Ginny camminava verso la cassettiera. Era scalza e portava solo una camicia da notte si seta bianca, stropicciata e senza orlo. I capelli le ricadevano disordinati sulla schiena. Piangeva e guardava la cosa che aveva tra le braccia: un neonato che gemeva, con gli occhi chiusi...
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Arthur/Molly, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Harry capì immediatamente sia la concentrazione di sua moglie che la preoccupazione della signora Weasley; insomma quello era un diario privato e Ginny stava leggendo le confessioni più intime della madre! Harry si sentiva un po’ a disagio ma ne era anche incuriosito. Certo non si aspettava che Molly Weasley fosse così… Intraprendente! Capiva Ginny, capiva che aveva bisogno di risposte e di sicuro in quel diario le avrebbe trovate. 

La giovane donna chiuse il libro e lo guardò. Sorrise e poi disse:

 «Pensa se io scrivessi un diario e i nostri figli lo trovassero!»

«Penso che sia meglio raccontare loro qualcosina prima che lo scoprano leggendo nelle pagine di un diario…»

«Sono d’accordo.» Gli occhi le si velarono di lacrime e si perse nei suoi pensieri…

 

“Erano all’ultimo anno, insieme. La battaglia di Hogwarts era finita, come la guerra.La scuola era stata ricostruita e tutti gli studenti, purosangue e non erano ritornati a scuola con più voglia di apprendere. Non si era mai vista la scuola così fiorente. Ginny Weasley, 17 anni, era una delle studentesse più brillanti del suo anno dopo Hermione Granger ovviamente e il suo fidanzato era il ragazzo più amato e stimato della scuola: Harry Potter, 18 anni. Stavano insieme da quasi un anno tra tira e molla a causa della guerra e finalmente avevano trovato un po’ di pace e serenità. Harry era diventato Prefetto e si può dire che i due vivessero praticamente insieme perché le dormiva praticamente tutte le notti dal primo di settembre da lui. Tecnicamente dormivano solo perché Ginny non si sentiva ancora pronta e Harry la rispettava. Le piaceva dormire abbracciata a Harry e svegliarsi al mattino ancora tra le sue braccia era la cosa migliore che le fosse mai capitata. Harry non aveva quasi più incubi di notte anche se speso sognava quella notte terribile in cui aveva ucciso Voldemort. Il dolore per i morti e i rischi che aveva fatto correre a tutti i suoi amici erano una ferita che si stava cicatrizzando, ma non era facile guarire così, di colpo. 

 

Quella notte era una notte particolare. Ricorreva la data in cui i genitori di Harry erano morti. 18 anni come i suoi che non aveva più una famiglia di sangue. Certo adesso aveva i Weasley, ma quel vuoto non lo aveva mai colmato. Ginny lo sapeva e così decise di preparargli una sorpresa vedendolo giù di morale quel mattino. Per fortuna era venerdì, così avrebbero avuto tutto il weekend per stare tranquilli. Dopo aver finito le lezioni, visto che Harry aveva gli allenamenti di Quidditch, si diresse verso le cucine dove prese del cibo, lo nascose sotto al mantello e lo portò in camera. Mise in ordine la loro stanza preparò la cena nel salottino che precedeva la camera da letto e sistemò tante candeline in tutta la stanza. Soddisfatta del risultato, la ragazza si diresse verso il suo armadio e indossò il suo nuovo completino di pizzo verde che risaltava il colore dei suoi occhi, si vestì elegante, mise davanti alla porta della stanza lo smoking del suo ragazzo e attese il suo arrivo.

 

Harry, come cercatore e capitano della sua squadra aveva allenato anche quel giorno che era il Halloween. L’incontro coi Serpeverde si faceva sempre più vicino e lui non voleva assolutamente che la sua squadra perdesse. Finiti gli allenamenti non desiderava altro che una doccia calda e qualcosa da mettere sotto i denti. Si fece dunque una lunga doccia calda nel bagno dei prefetti e si diresse verso camera sua in accappatoio per vestirsi e scendere nella Sala Grande dove lo aspettava il banchetto di Halloween. Arrivato davanti alla porta però vide con stupore che il suo smoking fluttuava a mezz’aria davanti ad essa e coma il ragazzo lo toccò lui si indossò ad Harry in tre secondi tanto che il ragazzo non ebbe neanche il tempo di gridare. Fece evanescere l’accappatoio da sotto lo smoking che ovviemante si era messo sopra senza lasciargli togliere niente ed entrò nella camera dove fu piacevolmente accolto da un profumo di cena. Ginny era seduta ad un tavolino che aveva fatto apparire e lo accolse con un bacio. Era splendida nel suo abito nero.

«A cosa devo tutta questa gentilezza e premurosità?»

«Al festeggiamento del nostro amore…»

Mangiarono cena e poi si accoccolarono sul divano. 

Ad un certo punto ginny si alzò e si diresse verso la camera da letto con un sorriso malizioso. Harry incuriosito la seguì. Lo spettacolo che vide lo lasciò a bocca aperta. Ginny sorrideva felice tenendogli la mano. Lui capì dove voleva arrivare lei…

«Sei sicura di volerlo, amore?»

«Shhh…»

Si baciarono con passione, le mani di ognuno sul corpo dell’altro. Harry sciolse il nodo che fermava i nastri del vestito di Ginny e il vestito le cadde ai piedi come fosse fatto di nuvole. Ginny arrossì per quella sua quasi totale nudita, ma Harry, pronto come sempre fece sparire il suo smoking e si ritrovarono tutti e due nella stessa condizione. Ridendo di quella situazione di imbarazzo, Harry prese tra le braccia la ragazza e la adagiò sul letto. Si baciarono ovunque finché non si ritrovarono nudi in quel letto matrimoniale, troppo piccolo per accogliere due cuori così grandi. Harry pose Ginny supina e le allargò dolcemente le gambe. Con la mano le accarezzava il sesso, con l’altra le accarezzava il viso. Aveva paura e Harry lo sapeva. Quando sentì che era pronta si adagiò sopra di lei che gli sussurrò all’orecchio terrorizzata:

«P-piano, fai piano…»

«Giuro che cercherò di non farti male.»

le sorrise dolcemente e la baciò. Ginny sapeva che si poteva fidare. Allargò le gambe e lo sentì, come un taglio profondo, rapido, che quasi non senti. 

«Ah!» gridò, ma fu solo questione di un attimo perché poi il dolore lasciò spazio al piacere e la ragazza fu colta da sensazioni inimmaginabili. Lei e lui insieme, per sempre. Furono colti in fretta, troppo in fretta dall’apice del piacere e si accasciarono stanche e sudati uno vicino all’altro. Ginny nascose il suo volto tra l’incavo del collo di Harry e così si addormentarono. 

Quella fu la prima di tante altre meravigliose volte in cui fecero l’amore. 

  
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