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Autore: valeriaspanu    22/03/2014    6 recensioni
CONTINUO DI LIVING AGAIN: ciao a tutti ragazzi;) dato il successo di Living again, ho voluto scrivere una serie di one-shot su ciò che accade dopo il felice epilogo:D inoltre accetterò le scene che ci sono nelle vostre testoline: nel senso, se mi date consigli su "scrivere qualcosa sulla pucciosità di Haymitch come nonno" la farò senz'altro:) Quindi, leggete e commentate;) e "commissionate". Un bacio!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bimba Mellark, Bimbo Mellark, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Shhh… facciamo dormire ancora la mamma, che ne dici amore?-

Guardo la mia vispissima bimba di otto mesi che mi fissa con quegli enormi occhi azzurri ed è già attivissima, nonostante siano appena passate le sei del mattino: ma a me non pesa stare sveglio con lei o svegliarmi praticamente all’alba. Mi aiuta a scacciare gli incubi, quando mi accorgo che lei è lì, nella camera accanto alla mia e quella di Katniss, tutto va bene. Anche Katniss dorme accanto a me, tranquilla, anche se gli incubi sono aumentati dopo la nascita di Dandelion

Cammino per la camera di mia figlia mentre lei mi osserva con i suoi occhietti vispi e gioca con i miei capelli che mi ricadono spettinati sulla fronte: dovrei davvero tagliarmeli ma… separarmi da lei, anche solo per cinque minuti mi riesce impossibile. E impossibile mi sembra anche che siano già passati otto mesi dalla sua nascita… il tempo è volato così in fretta. Quando abbiamo capito che i suoi occhi sarebbero stati come i miei, Katniss ha quasi pianto dalla felicità perché “ così lei ha qualcosa di entrambi. Qualcosa che renda davvero chiaro che l’abbiamo fatta insieme”. Ed effettivamente con quei suoi occhi azzurri e i suoi corti boccoli scuri è perfetta: è l’unione mia e di Katniss.

La rimetto nella culla per cercare di farla riaddormentare ma la principessina urla stizzita: deve aver fame e allora la riprendo in braccio, pronto a scendere giù per prepararle il suo biberon. Ma Katniss ci guarda sorridente dalla porta. Io sospiro, toccandomi i capelli imbarazzato.

-Mi dispiace, amore. Volevo farti dormire ancora un po’.- le dico, baciandole la guancia.

-O, ma svegliarsi alle cinque è già un record con questa piccola peste, vero amore della mamma?- dice lei, prendendo in braccio Dandy che le sorride felice. –Chi sono io?- le chiede, ridacchiando.-

-Mama!- urla lei e noi ridiamo perché dopo settimane di tentativi è finalmente riuscita a dire qualcosa di diverso da “nono Eimitt”. Con grandissima gioia di Katniss che non poteva sopportare che la prima parola di nostra figlia fosse proprio il nome del nostro mentore. Mia moglie si siede sulla sedia a dondolo e allatta la nostra piccola.

-Non dovremo abituarla al biberon?- le chiedo, alzando gli occhi al cielo.

-Almeno sino a quando non compie un anno… guardala. E poi chissà cosa ci mettono là dentro.-

-Penso sostanze nutritive… così, proprio a caso.-

-Tu sei peggio di me, Mellark. Non la lasci un secondo, la tieni sempre in braccio. Di questo passo non camminerà mai.-

-Ma lei vuole stare con me!- ribatto io, accarezzando i piedini di Dandy.

-Oh sì.. come ieri che si stava sbracciando per andare a gattonare in pace.-

Ok, forse sono un po’ protettivo e coccoloso con la piccola ma non posso farne a meno. Mai avrei pensato di avere una fortuna così grande, mai avrei pensato di diventare padre. Dandelion è l’errore più bello che io abbia mai fatto nella mia vita. E’ come se avesse spazzato via i nostri errori, il male che ci siamo fatti l’un altro e che ci hanno fatto: lei è la promessa per una vita nuova, senza perdite.

La prima volta che l’ho tenuta in braccio mi è sembrato di poter morire: ho pensato che il mio cuore non potesse reggere ad un’emozione così grande, così forte. Il mio cuore è diventato suo nel momento in cui è venuta al mondo gridando, nel momento che quei suoi enormi occhi, prima grigi e ora uguali ai miei, mi hanno guardato ho capito di essere irrimediabilmente perso. Pensavo di amare con tutto me stesso Katniss ma… mi sbagliavo di grosso. Quell’esserino di tre chili e quattrocento grammi mi aveva rubato il cuore e provare tutto quell’amore quasi mi spaventava: ma lei era al sicuro, lo sarebbe sempre stata. A costo della mia vita, l’avrei protetta.

Si stanca dal seno di Katniss e mi guarda, sorridendomi e tendendo le braccine cicciottelle verso di me: la prendo in braccio e mi beo del suo profumo di neonata mentre piano piano, miracolosamente, si riaddormenta. La metto delicatamente nella culla e io e Katniss ci perdiamo a guardarla.

-Potremo anche dormire qualche ora in più.- mormoro io, accarezzando la testolina scura della piccola ma mi interrompo perché sento le labbra di mia moglie sul collo.

-Ma io non ho più sonno….-

Il mio cuore non è più mio.

 

Ciao ragazzi:D beh ,che vi pare di questo Peeta dolcioso <3? Nel prossimo capitolo ci sarà un salto temporale abbastanza grande quindi… commentate e buon sabato:)

  
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