-Shhh… facciamo dormire ancora la
mamma, che ne dici amore?-
Guardo la mia vispissima bimba di otto mesi che mi
fissa con
quegli enormi occhi azzurri ed è già attivissima,
nonostante siano appena
passate le sei del mattino: ma a me non pesa stare sveglio con lei o
svegliarmi
praticamente all’alba. Mi aiuta a scacciare gli incubi,
quando mi accorgo che
lei è lì, nella camera accanto alla mia e quella
di Katniss, tutto va bene.
Anche Katniss dorme accanto a me, tranquilla, anche se gli incubi sono
aumentati
dopo la nascita di Dandelion
Cammino per la camera di mia figlia mentre lei mi
osserva
con i suoi occhietti vispi e gioca con i miei capelli che mi ricadono
spettinati sulla fronte: dovrei davvero tagliarmeli ma…
separarmi da lei, anche
solo per cinque minuti mi riesce impossibile. E impossibile mi sembra
anche che
siano già passati otto mesi dalla sua nascita… il
tempo è volato così in
fretta. Quando abbiamo capito che i suoi occhi sarebbero stati come i
miei,
Katniss ha quasi pianto dalla felicità perché
“ così lei ha qualcosa di
entrambi. Qualcosa che renda davvero chiaro che l’abbiamo
fatta insieme”. Ed
effettivamente con quei suoi occhi azzurri e i suoi corti boccoli scuri
è
perfetta: è l’unione mia e di Katniss.
La rimetto nella culla per cercare di farla
riaddormentare
ma la principessina urla stizzita: deve aver fame e allora la riprendo
in
braccio, pronto a scendere giù per prepararle il suo
biberon. Ma Katniss ci
guarda sorridente dalla porta. Io sospiro, toccandomi i capelli
imbarazzato.
-Mi dispiace, amore. Volevo farti dormire ancora
un po’.- le
dico, baciandole la guancia.
-O, ma svegliarsi alle cinque è
già un record con questa
piccola peste, vero amore della mamma?- dice lei, prendendo in braccio
Dandy
che le sorride felice. –Chi sono io?- le chiede,
ridacchiando.-
-Mama!- urla lei e noi ridiamo perché
dopo settimane di
tentativi è finalmente riuscita a dire qualcosa di diverso
da “nono Eimitt”. Con
grandissima gioia di Katniss che non poteva sopportare che la prima
parola di
nostra figlia fosse proprio il nome del nostro mentore. Mia moglie si
siede
sulla sedia a dondolo e allatta la nostra piccola.
-Non dovremo abituarla al biberon?- le chiedo,
alzando gli
occhi al cielo.
-Almeno sino a quando non compie un
anno… guardala. E poi
chissà cosa ci mettono là dentro.-
-Penso sostanze nutritive…
così, proprio a caso.-
-Tu sei peggio di me, Mellark. Non la lasci un
secondo, la
tieni sempre in braccio. Di questo passo non camminerà mai.-
-Ma lei vuole stare con me!- ribatto io,
accarezzando i
piedini di Dandy.
-Oh sì.. come ieri che si stava
sbracciando per andare a
gattonare in pace.-
Ok, forse sono un po’ protettivo e
coccoloso con la piccola
ma non posso farne a meno. Mai avrei pensato di avere una fortuna
così grande,
mai avrei pensato di diventare padre. Dandelion è
l’errore più bello che io abbia
mai fatto nella mia vita. E’ come se avesse spazzato via i
nostri errori, il
male che ci siamo fatti l’un altro e che ci hanno fatto: lei
è la promessa per
una vita nuova, senza perdite.
La prima volta che l’ho tenuta in
braccio mi è sembrato di poter
morire: ho pensato che il mio cuore non potesse reggere ad
un’emozione così
grande, così forte. Il mio cuore è diventato suo
nel momento in cui è venuta al
mondo gridando, nel momento che quei suoi enormi occhi, prima grigi e
ora
uguali ai miei, mi hanno guardato ho capito di essere irrimediabilmente
perso. Pensavo
di amare con tutto me stesso Katniss ma… mi sbagliavo di
grosso. Quell’esserino
di tre chili e quattrocento grammi mi aveva rubato il cuore e provare
tutto
quell’amore quasi mi spaventava: ma lei era al sicuro, lo
sarebbe sempre stata.
A costo della mia vita, l’avrei protetta.
Si stanca dal seno di Katniss e mi guarda,
sorridendomi e
tendendo le braccine cicciottelle verso di me: la prendo in braccio e
mi beo
del suo profumo di neonata mentre piano piano, miracolosamente, si
riaddormenta. La metto delicatamente nella culla e io e Katniss ci
perdiamo a
guardarla.
-Potremo anche dormire qualche ora in
più.- mormoro io,
accarezzando la testolina scura della piccola ma mi interrompo
perché sento le labbra
di mia moglie sul collo.
-Ma io non ho più sonno….-
Il mio cuore non è più mio.
Ciao ragazzi:D beh ,che
vi pare di questo Peeta dolcioso
<3? Nel prossimo capitolo ci sarà un salto temporale
abbastanza grande
quindi… commentate e buon sabato:)